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Autore: Mrs C    30/11/2012    11 recensioni
- Questo gioco è stupido, John.
- Dici così solo perché non riesci a vincere, Sherlock.
[Prima oneshot della serie Ovunque tu vada, non rimanere bloccato]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ovunque tu vada, non rimanere bloccato'
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Mi hai stregato anima e corpo Mi hai stregato anima e corpo










- Questo gioco è stupido, John.
Ridi piano, sorseggiando una tazza di thé bollente e sgusciando fuori dalla cucina avvolto in una copertina in pile, con tanti piccoli ricci disegnati sopra.
Regalo, errr, particolare. Grazie, Mrs Hudson.
- Dici così solo perché non riesci a vincere, Sherlock.
- Appunto, - s'infervora, sbattendo il piede per terra - è impossibile che io non ci riesca! Non ha un minimo di logica! Non c'è una sola persona sana di mente che farebbe entrare una poppante che puzza ancora di latte in una scena del crimine, dove per di più fa osservazioni così stupide da essere ridicole!
Inarchi un sopracciglio, crogiolandoti un secondo nel calore della tazza che tieni fra le mani.
- La settimana scorsa hai fatto scassinare l'obitorio da uno degli Irregolari [1] perché non volevano farti esaminare il corpo di William Lashner. [2] E il ragazzino in questione doveva avere sì e no dieci anni.
Sherlock grugnisce.
- Ci sono delle notevoli differenze.
- Differenze? Del tipo?
- Del tipo che io sono più intelligente di questo tizio con i capelli di un porcospino. E più bello.
Ridi un po' più forte mentre Sherlock continua a imprecare contro il protagonista del gioco che non ha un minimo di cervello e vince le cause per il semplice fatto che qualcuno lo induce a usare il suo mezzo neurone funzionante una volta ogni tanto!
Approfitti del caricamento del capitolo successivo - e del mutismo di Sherlock - e ti siedi per terra, in mezzo alle sue gambe, poggiando la tua schiena al suo petto.
Sherlock s'irriggidisce e tu sorridi.
- Respira, amore. Non voglio disturbare la tua avvincente partita. Sto solo più al caldo.
È bello. Schifosamente, stupendamente, meravigliosamente bello chiamarlo amore. Hai avuto diverse ragazze e un paio di volte ti sei davvero innamorato... ma mai questa parola ha avuto un sapore così vero nella tua lingua. Da quando state assieme sono rari i momenti in cui lo chiami con il suo nome e non con quell'epiteto. Non lo fai di proposito, e quando non siete soli non vai di certo a sbandierare la vostra relazione.
Non perché tu non voglia... ma la senti una cosa talmente privata, talmente tua che non hai nessuna intenzione di condividerla con altre persone. Almeno per adesso.
Le prime volte è stato imbarazzante. Ricordi bene che, quando ti sei dichiarato, gliel'hai urlato in faccia quasi come un'accusa. E Sherlock non ha reagito. Non subito, almeno. Ti ha guardato per un minuto.
Sessanta lunghissimi secondi in cui i vostri occhi sono rimasti incollati. Non avete nemmeno battuto le palpebre. Né stavate quasi respirando. Apnea totale, da parte tua.
E poi Sherlock ti ha stretto. Ti ha stretto forte. E tu l'hai stretto anche più forte.
Ha un buon odore, Sherlock. Pino, e muschio, e forse vaniglia. A te non piace la vaniglia, ma passeresti volentieri il resto della vita ad aspirarla dal collo di Sherlock.
Non vi siete baciati, quella volta.
Beh, per essere onesti, non vi siete baciati affatto. Ma a te, questa situazione di stallo non pesa. Perché la vostra, è una relazione anticonvenzionale. Voi, lo siete, e sai che per Sherlock già ammettere di essere sentimentalmente coinvolto - così, ha detto, in una notte senza stelle - è già un miracolo.
- Obietta questo, idiota!
Sherlock lancia il joystick contro lo schermo del televisore, e si accuccia piano contro la tua schiena. Il tuo thé è quasi finito, così poggi la tazza per terra e sfiori piano una sua mano con le tue. Te ne porti una sulla coscia e giochi con le sue dita, sfiorando le unghie curate e le ossa, con riverenza. Come se fossero porcellana e tu un abile scultore.
- John... - mormora con voce lamentosa - quel gioco è stupido. Perché l'hai comprato?
- Perché per noi esseri umani nella media, quei casi sono... carini.
Sherlock ripete la parola carini con astio e disprezzo.
- Non devono essere carini, John, devono essere appassionanti. Da quando ti accontenti di un caso carino quando puoi averne uno vero fra le mani?
- Perché, se non te ne fossi accorto, sono cinque giorni che Greg non ci telefona per darcene uno vero.
Sherlock muove piano le dita, sfiorando le tue in un primo accenno di carezza.
- Vile traditore.
Ridi.
- Prendila come una vacanza. Possiamo passare più tempo insieme - fai una pausa - beh, più di quanto non facciamo già.
Silenzio. Sherlock ha smesso di muovere le dita. Probabilmente ha smesso anche di respirare.
Non te ne fai un cruccio, continuando invece a muovere le tue mani sulle sue, unendo anche l'altra al tuo massaggio.
Il tuo compagno non è ancora... abituato a questo modo di esprimere i propri sentimenti. A questi gesti di dolcezza, a questo tuo modo di dire - forse in modo particolare, per voi due che non avete mai sorpassato una certa linea e adesso è completamente distrutta - quanto in realtà sei coinvolto da lui. Ti sei chiesto diverse volte se mai qualcuno l'abbia abbracciato, o se Mycroft gli abbia mai dato la buonanotte con un bacio... ma non hai mai avuto il coraggio di chiederglielo. Non sai niente del suo passato, e in realtà non t'importa poi molto, visto che tu sei il suo presente e sarai il suo futuro. Se te lo permetterà.
- John...
- Mh?
Esita, Sherlock. Perché esita?
- Non ti pesa? Questa situazione.
Inarchi le sopracciglia, attento.
- Intendo... in una relazione di solito c'è più contatto. Fisico, ma anche... verbale. Ho visto quello che facevi con le tue ragazze. E cosa ti piaceva che ti dicessero...
Lascia la frase in sospeso, sfiorando piano il tuo collo con il naso. Tanti piccoli brividi scorrono in tutto il tuo corpo, nelle vene, nel cervello. Il cuore ti pompa a una velocità folle, e per un lungo momento pensi a riprendere il controllo della tua voce prima di parlare.
- Ti da fastidio?
Sherlock agrotta la fronte. Non puoi vederlo, ma lo percepisci, e questo ti fa ridere.
- Cosa? Cosa mi da fastidio?
- Che ti chiami amore. [3]
Un singulto alle tue spalle e un altro piccolo brivido lungo la spina dorsale.
- No.
Sorridi.
- Bene. Perché non smetterò di farlo.
- Non capisco, John.
Darsi le spalle aiuta questo tipo d'imbarazzo. Ma capisci che finché non risolverete questa cosa di persona non ne verrete mai fuori. Così ti allontani di un passo, strisciando, e fai una manovra per voltarti a guardarlo faccia a faccia. Sherlock ti fissa, e una leggera chiazza di rosso gli imporpora il naso.
- Se ti dicessi che sei la persona più importante della mia vita mi crederesti? Che non m'importa se non ci siamo ancora baciati o se non faremo mai sesso? Sherlock...
Ti avvicini, sfiorando la sua fronte con la tua.
- Mi hai stregato anima e corpo. [4]
Probabilmente non gliel'ha mai detto nessuno, pensi. Non così, come hai fatto tu. Perché Sherlock si stringe a te come se avesse paura di vederti scomparire sotto le sue mani. Come se fossi il suo piccolo miracolo. E quando lo stringi più forte, le sue labbra depositano tanti piccoli baci sulla tua spalla scoperta e un piccolo morso ti fa avvampare così tanto da non farti sentire quasi più il freddo.
- Spero che Lestrade non ci chiami per qualche altro giorno ancora.
E ridi, ridi forte, inspirando il suo profumo, e il sapore della sua pelle sulle labbra che la sfiorano appena, perché sono queste le frasi che ti fanno capire che Sherlock ti ama quanto lo ami tu. Di felicità si può morire? [5] Speri di no, perché vuoi passare tutto il resto della vita a chiamarlo amore, e a stringerlo così, in una fredda giornata d'inverno, con l'aroma di thé e vaniglia che t'invade naso, bocca, polmoni e cuore.







Ps. I'm a Serial Addicted

John è di un OOC spaventoso, almeno nell'ultima parte. Ma sinceramente, per una volta, non m'interessa. Questa oneshot è dedicata tutta alla mia amata Nat, PapySanzo89, perché me l'ha chiesta e perché se lo merita e perché sclera con me tuuuutto il santo giorno con la sua testa d'orso, i tentacoli e il mezzo t-rex. Love you, darling <3


[1] Una banda di ragazzi alle dipende di Sherlock Holmes, nel Canone.
[2] Egli è colui che mi ha spinta verso i legal thriller, prima di Grisham. Il mio amato Lashner, che ha scritto "diritto di appello", mio primo libro su questo genere e che non ho mai dimenticato <3
[3] Diciamo che è un omaggio un po' contorto a Una piccola sfida per te, John di SAranel. Al contrario XD se non l'avete letta, leggetela. Subito.
[4] Citazione di Orgoglio e Pregiudizio.
[5] Come sopra.

Eh insomma, questo è quanto. Questa oneshot nasce dall'unione di questa e questa. In realtà Phoenix Wright (il gioco contro cui impreca Sherlock e quello della prima fanart) credo sia acquistabile solo per DS e non per piattaforme come Playstation et similie, ma prendetela come una licenza poetica. E nella fanart, John gioca contro Sherlock, ma a PW puoi giocare unicamente da solo, quindi, altra licenza. Devo decisamente smettere di postare, comunque. Cagate, cagate everywhere.
Però vi amo tutti, sapevatelo.

Ps. Povera bestia, Phoenix viene chiamato anche nel gioco "testa di porcospino" XD



Jess
   
 
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