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Autore: AlexBrightStar    01/12/2012    1 recensioni
Lei sarebbe tornata da lui, credeva.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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gigig Lui non aspettò una risposta, le prese la mano intrecciando le dita di Ellie alle sue, in un gesto così spontaneo che fece pensare a Elizabeth che forse non era cambiato poi tanto. Che loro erano destinati a essere migliori amici, per sempre.

Arrivarono nell’immensa stalla dell’amico, era enorme. Molto più grande della sua. Lui aveva anche più cavalli, non se la ricordava così grande. Eppure lì ci aveva passato intere giornate da piccina.

-Non la ricordavo così grande.- ammise Ellie osservando i cavalli.

-Infatti non lo era, l’abbiamo ingrandita da tre o due anni. Ho vinto un po’ di soldi vincendo gare a cavallo.- Ellie sapeva benissimo che con un po’ lui intendesse parecchi.

-Figo.-

-Figo!- lui le fece il verso, agitando le mani in un modo strano, che davvero Ellie non riconosceva.

-Scusa?- alzò un sopracciglio, guardandolo male.  

-Si vede che vieni dalla città.- rise lui, dissellando il cavallo nero.

-Io sono nata qui, non è colpa mia se sono stata portata via!- l’ultima frase la disse ridacchiando, rendendosi conto della cavolata che aveva appena detto. Si girò e lo vide di spalle, stava mettendo nella stalla il cavallo che si era portato dietro, si chiamava  Pioggia. Com’era diventata vecchia da quando era andata via Ellie.

-Io direi di rimanere qua, se proprio non vuoi tornare a casa.- Si tolse l’impermeabile nero, mentre si girava per guardare Beth. La maglietta grigia conteneva a fatica i suoi muscoli, le spalle erano larghe, le gambe muscolose e dai capelli castani si vedeva qualche ciocca dorata dovuta al lavoro sotto il sole. La mascella scolpita, coperta da un velo di barba. Aveva la barba? Proprio Ellie non riusciva a credere che fosse il suo Tim.

-Cosa è cambiato da quando sono andata via?- non aveva avuto il coraggio di chiederlo al nonno, e comunque le era sfuggito di mente, non credeva fosse importante. Ma vedendo Tim così cambiato, non potè fare a meno di porre quella domanda.

-Poche cose.-  disse, abbassando lo sguardo, mentre s’infilava le mani nelle tasche dei pantaloni.

-Ho tanto tempo.- Si gettò sulla paglia, chiudendo gli occhi. In quel momento sentiva di essere davvero a casa, tutto era al suo posto. Certo, se sua madre e suo padre fossero stati ancora insieme sarebbe stato meglio.

-E’ arrivata nuova gente, dalla città. Come te.- la infastidì quel come te. La gente nuova in città ci era nata e probabilmente non si sentiva nemmeno a suo agio in quella vita.

-Io qui ci sono nata. Ho vissuto qui fino a 12 anni, non come loro.- lui parve non ascoltarla, perso nei suoi pensieri. Chissà a cosa pensava. L’ultima volta che l’aveva visto così era perché… era innamorato. Ellie conosceva tutte le ragazze del posto, e nessuna era così bella da poter piacere a Tim.
Doveva essere una delle nuove arrivate. Ma alla fine, non le importava tanto.

-E’ morto nonno Joe, e i vecchietti che la mattina ci davano le caramelle.- Mostrò un sorriso malinconico, lo stesso di Beth quando aveva ripensato alla sua vecchia vita. –Ho un fratellino e poi basta, penso.-

-Mi dispiace per il nonno.- non aveva mai detto tuo o suo nonno, quando si trattava di Joe. Questo perché l’aveva sempre trattata come se fosse stata sua nipote anche lei. Le pizzicarono un attimo gli occhi, poi divennero lucidi. Le scese una lacrima che lei nascose con i capelli scuri, poi sorrise, anche lei malinconica. -E per i vecchietti, ci adoravano.- si concesse un’altra lacrima.

-Si, prendevano le caramelle solo per darle a noi.- Si sdraiò accanto a Ellie.

-Ci ostinavamo a tenere quel coso in bocca anche quando le mangiavamo.- rise della loro ingenuità.

-E’ vero, credevamo che per essere grandi bastasse avere in bocca una spina di grano.- rise anche lui, incrociando le mani dietro la testa.

-Sarebbe bello.- rifletté lei.

-Per il momento lasciamolo credere a mio fratello.- Ellie non era una di quelle ragazze che volevano sapere per forza tutto, che appena sentivano qualcosa di nuovo e importante iniziavano ad agitarsi, urlando come delle sceme. Era rimasta indifferente infatti, quando Tim le aveva detto del  fratello, infatti.
Tuttavia sentì una voragine nello stomaco, quando le disse del nonno. Forse la persona che voleva vedere di più era lui, solo lui. Aveva bisogno di vederlo, per tornare alla normalità.

Continuo a una recensione. Fatemi sapere cosa ne pensate. :D

  
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