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Autore: xyoumakemesing    01/12/2012    11 recensioni
"Io e Harry" Louis, con la sua solita voce acuta e cristallina, indica il riccio con un gesto della mano, "diventeremo presto dei papà".
(Slash; Larry Stylinson; Ziall)
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis cammina nervosamente su e giù per il corridoio, mangiucchiandosi le unghie. 
Di tanto in tanto lancia qualche occhiata alla porta bianca del bagno, chiusa da quella che a lui pare più un'eternità, sospirando afflitto.
Non capisce perché Lizzie non sia ancora uscita da lì. I test di gravidanza dovrebbero richiedere soltanto tre minuti; lo aveva letto quella mattina stessa, sulla scatola, appena dopo essere uscito dalla farmacia.
Tre minuti e due righette blu.
Prende un respiro lungo, si avvicina alla porta e bussa un paio di volte. 
Sente il rumore dello sciacquone, dei passi veloci che si avvicinano, e la serratura scattare. Quasi trattiene il respiro quando si trova davanti gli occhi castani della ragazza.
"Uhm, è.. è.. " balbetta, indicando lo stick plastico che lei tiene tra le mani.
Lizzie sorride. "Due linee. Congratulazioni!" 
Louis spalanca gli occhi. "P-posso.. ?" 
Lei annuisce, porgendogli  il test di gravidanza. Louis lo afferra con mani tremanti e sente chiaramente il suo cuore perdere un battito - no, dieci, quindici, cento battiti - quando i suoi occhi si abbassano a fissare quelle due piccole ma visibilissime righette blu.
Solleva di nuovo lo sguardo sul viso di Lizzie, appoggiata allo stipite della porta, e scoppia a ridere e a piangere e a urlare. Le stampa un grosso e rumoroso bacio sulla guancia e poi tira fuori il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans, componendo quel numero che ormai conosce a memoria.
Una voce calda e roca risponde al secondo squillo.
"Siamo incinti" e ride, e piange, e stringe convulsamente lo stick quasi fosse il suo unico appiglio, "Siamo incinti, Harry!" 


*


Harry spalanca la porta d'ingresso dell'elegante appartamento che condivide con Louis, per poi richiuderla rumorosamente alle sue spalle. Getta le chiavi sul mobiletto, si sfila la giacca buttandola da qualche parte sul pavimento e poi corre verso il salotto.
Lì, seduto sul divano, c'è Louis che ride e piange e Dio sa solo cosa, mentre stringe le mani di Lizzie - che pare leggermente spaventata - e le racconta, tra lacrime e risate, di quanto sia felice, di come non vede l'ora che quei nove mesi passino in fretta, di come starà attento e non le farà mancare nulla e di quanto sarà emozionato quando prenderà finalmente in braccio il suo bambino.
"Bambina" lo corregge immediatamente Harry, facendo il suo ingresso nella stanza. Louis si volta verso di lui, rivolgendogli un sorriso emozionato. Si alza dal divano e gli corre incontro, avvolgendo le braccia intorno alla sua vita, mentre il riccio gli accarezza la schiena e nasconde il viso nell'incavo del suo collo. 
"Sarà una bambina" ripete, sicuro, "e la chiameremo Darcy".
Louis si allontana appena da lui, così da poterlo guardare in viso. 
"No, Harry, prima il maschietto" dichiara, agitando l'indice in aria, "dovrà proteggere la nostra Darcy, ricordi?" 
Ma Harry non ci sta e scuote la testa. "Ci sarò io a proteggerla" risponde, con un'espressione orgogliosa sul viso. 
Louis scoppia a ridere, lasciandogli un leggero bacio sulle labbra arrossate e screpolate dal freddo. Un bacio che sa di tante, tante, cose; di grazie, di ti amo, di sono felice, di tanto sarà un maschietto, di non guardarmi così, so che ho ragione io.


*

Louis però ha torto marcio. 
Quando, tre mesi dopo, scopre che dentro il ventre di Lizzie c'è la piccola Darcy, Harry gli lancia un'occhiata da 'te-l'avevo-detto', ma Louis è comunque felice. 
Perché ha sentito il cuore della sua Darcy battere, ha visto i suoi piedini, il suo nasino, le sue manine strette in due piccoli pugnetti e ha anche visto le lacrime di Harry, e Louis è felice.
Nonostante sua madre gli abbia detto che è troppo giovane per diventare padre, che Harry ha solo vent'anni, che dovrebbero godersi la fama e la musica e i soldi e gli amici; nonostante il suo 'Cosa farai quando dovrai andare in tour? Non puoi portare in giro un neonato', nonostante lui l'abbia rassicurata, dicendole che Lux - la figlia della loro hairstylist - sia praticamente cresciuta lontana da casa, nonostante Jay non abbia voluto sentire ragioni e gli abbia chiuso il telefono in faccia. 
Louis è felice perché ha Harry e l'appoggio di Liam, Niall e Zayn. 
E adesso ha anche Darcy. 

*


"No. Voglio il gelato al pistacchio."
Lizzie allontana bruscamente la vaschetta di gelato al cioccolato che Harry ha comprato - alle due di notte, in pieno inverno - mettendo il broncio.
Louis piega la testa da un lato, lanciandole un'occhiata assassina. Reprime l'istinto di saltarle al collo e ucciderla soltanto perché porta in grembo la sua Darcy.
"Ma avevi detto che volevi quello al cioccolato!" esclama spazientito Harry, i ricci nascosti sotto un berretto di lana e le guance rossissime. 
"Si, ma adesso ho cambiato idea."
"Stronza" borbotta Louis, appoggiando la schiena al ripiano della cucina, incrociando le braccia al petto. 
Capisce perfettamente che Lizzie ha gli ormoni in subbuglio, che vedere il suo corpo cambiare drasticamente può essere un trauma, che le sue voglie improvvise - e soprattutto notturne - sono naturali e giustificate, ma per lui resta comunque una stronza perché Harry è adorabile e fa di tutto per accontentarla e lei continua a comportarsi da ingrata. 
Harry sospira, afferrando le chiavi della macchina. "Okay, esco di nuovo" dichiara, tirando su la zip del giubbino e affondando il naso nella sciarpa di lana che ha intorno al collo. Stampa un leggero bacio sulle labbra di Louis, con la speranza che basti a calmarlo, e poi esce nuovamente.
Solo quando sente la porta d'ingresso chiudersi, Louis si avvicina pericolosamente a Lizzie, puntandole contro l'indice con aria minacciosa.
"Se gli verrà la febbre e domani non potrà andare a quell'intervista, sarà tutta colpa tua."
Gli occhi di Lizzie si velano immediatamente di lacrime e Louis sbuffa, consapevole che gli sarebbe toccato rimanere lì e consolarla perché 'sono incinta e tu mi tratti sempre male'.

*


"Sappiamo che Louis e Harry hanno un annuncio da fare, giusto?"
La giornalista bionda - Kelly o Kathy, Harry non riesce a ricordare il suo nome - accavalla le gambe, si scompiglia i capelli, e avvicina il microfono alla bocca di Louis. 
Harry si muove a disagio sul divano rosso, stretto tra Zayn e Niall, chiedendosi per quale assurdo motivo, dopo tutti quegli anni, fossero ancora costretti a sedersi tutti su un unico divano.  
"Io e Harry" Louis, con la sua solita voce acuta e cristallina, indica il riccio con un gesto della mano, "diventeremo presto dei papà". 
Lo studio televisivo cade nel silenzio più assoluto e Harry pensa che non è mai stato così nervoso in vita sua, probabilmente nemmeno quando decise di fare coming out e urlare al mondo che si, le fans avevano ragione, lui amava Louis Tomlinson.
La giornalista si schiarisce la voce, sul viso un'espressione stupita - non si aspettava di certo questo tipo di dichiarazione. 
"Adotterete un bambino?" domanda, con cipiglio curioso. Louis scuote il capo energicamente, piegando le labbra in un sorriso allegro.
"No" spiega, "abbiamo utilizzato un utero in affitto."
"Sarà una bambina" interviene Harry, con voce timida, prendendo improvvisamente parte alla conversazione. Gli occhi azzurri della giornalista saettano immediatamente su di lui, e Harry abbassa lo sguardo, un po' impacciato, puntandolo sulle sue dita nervosamente intrecciate tra loro.
"Come hanno reagito i vostri compagni di band quando lo hanno saputo?" 
"Siamo molto orgogliosi" Liam è il primo a rispondere, lanciando un'occhiata prima a Louis e poi ad Harry, con un sorriso sulle labbra, "la piccola Darcy diventerà la nostra mascotte".
La donna davanti a loro annuisce con un sorriso, mettendo in mostra i suoi denti bianchissimi e perfettamente allineati. "Darcy?" domanda poi, "Chi ha scelto il nome?"
"Harry"
E il diretto interessato alza finalmente la testa, incrociando gli occhi azzurri del suo fidanzato. Abbozza un sorriso, mentre Louis si lancia nella dettagliata descrizione del perché avesse scelto quel nome. 
Vederlo lì, mentre parla e gesticola e scoppia a ridere, trascinando con sè tutti i presenti, è la cosa più bella che Harry possa immaginare. 
Louis è la sua piccola palla di energia; due oceani dentro gli occhi e i capelli color caramello, una stupida ossessione per le bretelle e Cheryl Cole e una delicatezza e fragilità fuori dal comune camuffate dietro una personalità egocentrica ed estroversa.
Continua a fissarlo adorante, e non gli importa che Zayn se ne sia accorto e gli stia sussurrando all'orecchio un divertito 'amico, controllati, siamo in televisione', perché è come se Louis fosse il sole, il centro del suo mondo, così bello e perfetto che quasi non sbatte le palpebre per paura che possa scomparire. 
E si ricorda di come, ogni notte, mentre lo abbraccia sotto le coperte, petto contro schiena, e Louis gli parla di quanto quell'intervista sia stata stressante, o di quanto pensi che Niall e Zayn dovrebbero capire di essere fatti l'uno per l'altro, o ancora di quanto quella presentatrice televisiva ci abbia disperatamente provato con Liam, gli chiede sempre a bassa voce: 
Perché hai scelto me?
Perché tu sei diverso, risponde sempre Louis, e poi lo bacia.

*


"Perché non potete mettere da parte il vostro orgoglio, chiedervi scusa e tornare insieme?" domanda spazientito Louis, fissando Zayn e Niall che, con le braccia incrociate al petto e le teste rivolte in direzioni opposte, si rifiutano di guardarsi in faccia.
Liam sospira, borbottando sommessamente.
"Siamo una band, siamo costretti a vederci quasi ogni giorno, non potete ignorarvi per sempre" rincara Harry, lasciando una pacca incoraggiante sulla spalla di Zayn che sbuffa, contrariato.
"E' lui che mi ignora" si difende, indicando con il pollice il biondo.
"Perché tu sei andato a letto con quella lì" replica immediatamente Niall, voltandosi verso il pakistano con sguardo omicida. 
"Ero ubriaco!" sbotta l'altro - e Liam rotea gli occhi perché non approva davvero certe cose - "Non significava niente!"
"Beh, per me significa tradimento!" sbotta Niall, ferito nell'orgoglio - e anche da qualche parte al centro del petto - avvicinandosi pericolosamente al moro.
Harry richiama la loro attenzione e si alza dal divano, cercando di ristabilire la calma. 
"Va bene, va bene" sussurra, muovendo una mano in aria incitandoli ad abbassare il tono di voce, perché Lizzie è di sopra che dorme e quella giornata è stata già abbastanza stressante e non è davvero necessario che lei si svegli e inizi ad avere un'altra delle sue crisi da sono-enorme-nessuno-mi-amerà-più. 
"Perché non vi lasciate tutto alle spalle? Chiudete qualunque cosa ci sia tra di voi e tornate ad essere amici... voglio dire, amici e basta." precisa, perché lo sguardo di Zayn è abbastanza eloquente da fargli capire che loro sono amici, solo un po' speciali -  che vanno a letto e fanno tanto, tanto, tanto sesso.
"Si, lasciatevi" annuisce Louis.
"Come possiamo lasciarci se non siamo stati nemmeno insieme?" borbotta Niall, scattando sulla difensiva.
"Chi non sta insieme, solitamente non fa sesso... " Harry ridacchia, scuotendo la testa, certo che non dimenticherà mai i rumori compromettenti che ha sentito provenire dal camerino il giorno dell'intervista. 
Liam si lascia scappare un lamento, passandosi teatralmente una mano sul volto. 
"Se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire i gemiti" rivela, con tono grave, "mi avete traumatizzato!"
"Non facciamo sesso!" Niall è indignato e anche tutto rosso, soprattutto sulle guance, ma gli altri ragazzi cercando di far finta di nulla - anche se Louis non può proprio fare a meno di ridere e cerca disperatamente di camuffare la sua risata con un colpo di tosse.
Zayn rotea gli occhi, infastidito.
"Certo che facciamo sesso" dichiara prontamente, con tono annoiato, arricciando le labbra in una smorfia.
Harry e Liam si scambiano delle occhiatine divertite, Louis invece scrolla semplicemente le spalle.
"Ah, l'amore" sospira, con l'aria di chi la sa lunga.


*


A Louis piace guardare Harry.
In silenzio, senza fretta, mentre lui è impegnato a guardare la televisione, o a leggere, o durante un suo assolo. 
A Louis piace perdersi nei lineamenti delicati - quasi infantili - del suo fidanzato, gli piace mentre lo guarda mordersi concentrato il labbro inferiore desiderando ardentemente che gli altri ragazzi spariscano, così che possa essere lui stesso a mordere quella bocca così rossa e carnosa, passare una mano tra i suoi ricci disordinati, succhiare la pelle delicata del suo collo... 
E anche lì, sul set dell'ennesimo servizio fotografico, Louis lo guarda e pensa a quanto sia fortunato ad averlo - okay,  in realtà pensa anche a quanto sia sexy e favoloso dentro quello smoking nero, ma dettagli.
Harry sa di casa, sa di biscotti appena sfornati, sa di tazze di tè fumanti quando fuori piove, sa di colazione della domenica mattina, quando il loro ennesimo tour mondiale è finito e sono finalmente soli, lontani dalle luci della ribalta. 
E' sempre così gentile e rilassato con tutti, anche quelli che non lo meritano, e Louis si arrabbia perché, davvero, il suo fidanzato è ridicolmente perfetto e lui non sa cosa abbia fatto di così buono nella vita per meritarselo.
Dopo aver studiato per bene il suo fidanzato - ed esserselo mangiato con gli occhi, nell'attesa che arrivi la notte e siano soli in casa, così da poterselo mangiare con qualcos'altro - fa girovagare i suoi occhi per la stanza, scorgendo un Zayn che fissa con occhi assassini un'ignara costumista colpevole solo di aver aiutato Niall ad infilarsi una camicia.
Louis scuote la testa, tra il divertito e il rassegnato.
Poi, torna a guardare
 Harry, che ride insieme alla truccatrice, impegnata ad incipriargli la fronte, e il volto di Louis s'illumina quasi fosse un albero di Natale.

*


Zayn non smette di parlare un attimo di Niall. 
E' semi-sdraiato sul pavimento del salotto di casa Tomlinson-Styles, con una bottiglia di birra in mano e un'espressione depressa sul volto.
Harry e Louis sospirano, accoccolati sul divano, lanciandosi di tanto in tanto qualche occhiata - soprattutto quando il loro migliore amico parla di quella battuta divertente che Niall ha raccontato a Liam quella mattina, o di che colore era il maglione che aveva indossato quel giorno e di come gli stesse bene, e cose così.
Louis ha ormai perso il conto di quante volte Zayn avesse ripetuto il nome di Niall, quella sera. 
"Non tornerà mai più da me. L'ho tradito. Mi odia. Mi odio. Perché sono così stupido?!" dice con un lamento, sbattendo frustrato un pugno sul pavimento. Finisce per farsi male, ovviamente, e Harry scoppia a ridere.
"Zaynie, perché non vai da lui?" gli suggerisce, "Perché non gli racconti tutto quello che hai detto a noi?"
Zayn non risponde, si limita a sospirare e a fissare il soffitto bianco sopra la testa.
"Non mi perdonerà mai" ripete, scuotendo il capo.
E Louis si alza dal divano e lo raggiunge, lasciandosi cadere sul pavimento accanto a lui. Gli dà una pacca consolatoria sulla spalla, sussurrandogli un: "Vedrai, tutto si sistemerà".

*


Lizzie è uscita insieme a delle amiche - Louis le ha ripetuto fino allo sfinimento che non le è permesso bere, fumare, fare sesso o altre cose moralmente discutibili, almeno finché Darcy è dentro la sua pancia.
Sono soli in casa, lui e Harry, stretti sotto il loro piumone azzurro a pois intenti a guardare The Notebook per la millesima volta. 
"Io voglio te. Io voglio tutto di te, per sempre. Io e te, ogni giorno della nostra vita.." sussurra Louis, in sincrono con Ryan Gosling, gli occhi azzurri fissi sullo schermo. Harry abbandona il pacco di patatine alla paprika che sta mangiando, e si volta a fissarlo.
Osserva attento le labbra di Louis, ancora impegnate a ripetere fedelmente le battute dei due attori, poi si sporge verso di lui e comincia a lasciargli tanti piccoli bacini sulla mascella.
Louis protesta debolmente, dicendogli che deve smetterla, che sta per arrivare la sua parte preferita, ma Harry lo bacia sulle labbra e lui finisce per arrendersi.
Fanno l'amore sul divano, con le voci di Noah e Allie in sottofondo, e quando, alla fine, Louis cattura la bocca di Harry, si accorge che sa di patatine alla paprika e di lui.
Ed è bellissimo.

*


Louis si passa una mano tra i capelli. 
Lizzie sta piangendo a dirotto, davanti allo specchio, con la maglietta tirata fin sotto il seno, il pancione in bella vista, e le parole "Sono enorme, Louis!" che continuano ad uscire dalla sua bocca.
Harry non è in casa, quindi tocca a lui l'arduo compito di consolarla. 
Vorrebbe urlarle contro che se è enorme è perché la sua Darcy sta crescendo dentro di lei; ma sa che le donne incinte sono super emotive - e anche super rompiballe - quindi sospira e va ad abbracciarla, sperando che Harry si sbrighi a tornare.

*

"Solo otto mesi fa hanno fatto ufficialmente coming out, e qualche settimana fa hanno dichiarato di aspettare una bambina da una madre surrogata. Signori e signori, fate un caloroso applauso alla coppia più in dello star system mondiale: i Larry Stylinson!"
Harry e Louis entrano dentro lo studio televisivo, un po' imbarazzati ma comunque sorridenti.
Sandy, la presentatrice, li invita con un cenno della mano ad accomodarsi sulle due poltroncine rosse al centro della stanza.
Louis stringe un po' il braccio di Harry, per scaricare un po' la tensione e il pubblico esplode in un boato di aww inteneriti.
Sono soli, gli altri ragazzi sono a casa, ed è la prima intervista televisiva - dopo quella fatta immediatamente dopo il loro coming out - che li vede completamente protagonisti.
Si siedono e sventolano la mano verso il pubblico, caloroso come sempre, mentre Sandy li accoglie con un sorriso d'incoraggiamento.
"Sono davvero molto felice di avervi qui" comincia allegramente, "ho seguito la vostra storia con molto interesse; probabilmente ero molto più ossessionata di quanto sarebbe opportuno dire." ammette con una leggera risata, trascinando con sé il pubblico. 
Louis abbozza un piccolo sorriso.
"Allora, posso chiedervi cosa vi ha spinti ad ufficializzare la vostra relazione?" chiede Sandy, ricomponendosi. 
"Per quanto mi riguarda, ero semplicemente stanco di essere circondato da gente che continuava a ripetermi che non potevo avere un fidanzato solo perché avevo una reputazione da mantenere" 
Harry è il primo a prendere parola e Louis non si sorprende nemmeno un po', ha sempre saputo quanto gli pesasse essere chiamato manwhore.
"Non volevo essere visto come quello che ama andare a letto con centinaia di ragazze sconosciute. Non sono mai stato quel tipo di ragazzo, volevo solo chiarire la situazione" conclude Harry, con una scrollata di spalle.
Sandy sorride comprensiva per poi voltarsi verso Louis.
"Tu avevi anche una fidanzata, giusto?" chiede, poggiando il viso sul palmo della mano.
Lui annuisce. 
"Ho detto loro che erano liberissimi di affibbiarmi una finta fidanzata e di farmi passare per uno stronzo su Twitter... ciò che m'importava davvero era che lasciassero in pace Harry" dice, incrociando lo sguardo del riccio, già impegnato a fissarlo con l'amore negli occhi.
Sandy sorride di nuovo, leggermente commossa. 
"Non credevate fosse più semplice ammettere già dall'inizio che eravate una coppia?" domanda.
"Eravamo la boyband più popolare del momento, fare coming out non sembrava una mossa intelligente... le nostre fans erano davvero giovani e la maggior parte dei loro genitori non avrebbe approvato." dichiara Harry prontamente, scuotendo la testa.
"Ma alcune vostre fans sapevano già che avevate una relazione, giusto?" chiede ancora Sandy.
Questa volta è Harry ad annuire e lasciare andare una risata.
"Le nostre Larry Shippers.. " mormora Louis, mordendosi leggermente il labbro con fare divertito. "Leggevamo delle teorie parecchio interessanti, la maggior parte delle quali  assolutamente vere..."
"Ad esempio,  quelle che riguardavano i miei tatuaggi... alcune erano assurde, mentre altre avevano perfettamente senso!" interviene Harry, ridacchiando.
"Già! Era davvero pazzesco vederle così dedicate nonostante venissero frequentemente chiamate pazze, o false fans, o illuse. Ma loro continuavano a credere fieramente nelle loro opinioni, convinte che un giorno la gente avrebbe finalmente aperto gli occhi."
"Chi avrebbe mai pensato che, in realtà, avessero ragione?" Harry sorride e stringe la mano di Louis.


*


Sono le tre del mattino quando Harry e Louis rientrano a casa, sudati e un po' su di giri. Il loro quarto album è, per la sesta settimana di fila, in testa alle classifiche e questo è senz'altro un buon motivo per festeggiare. 
"Domani avremo un orribile mal di testa" dice Louis, ridacchiando, mentre arranca verso le scale. Harry lo segue, tenendolo stretto per il polso, cercando di non inciampare nei suoi stessi piedi.
Scoppiano a ridere entrambi quando Louis si accascia sul primo gradino, trascinandosi dietro anche il suo fidanzato che gli dà un leggero schiaffo su una coscia prima di mordergli un po' goffamente il lobo dell'orecchio.
"Non possiamo farlo sulle scale, Harry!" Louis ride ancora più forte, allontanando a fatica il corpo del riccio dal suo, "Lizzie può sentirci, shhh
Harry si rimette in piedi con difficoltà, vacillando leggermente, aggrappandosi al corrimano per evitare di cadere di nuovo. "Voglio fare sesso, seeeeeesso." dice, con tono lamentoso, incrinando le labbra in un adorabile broncio che Louis vorrebbe assolutamente baciare via - se non fosse che non riesce a ricordarsi come alzarsi da terra.
"Haz, dobbiamo prima arrivare di sopra!" 
"Però se arriviamo di sopra, lo faremo, vero?" mugola speranzoso l'altro, con vocetta infantile. 
Louis annuisce e il volto di Harry si illumina immediatamente. 
Nonostante sia mezzo ubriaco e non riesca a reggersi in piedi, Louis pensa che Harry sia la cosa più vicina alla perfezione che abbia mai visto.
Quando arrivano in camera, Harry lo spinge sul letto, sistemandosi sopra di lui. Gli schiocca un bacio sulle labbra e un altro sul naso, prima di aderire maggiormente al suo corpo e sussurrargli all'orecchio "Spero che Darcy non ci veda mai in questo stato."
Louis gli circonda la vita con entrambe le braccia e, prima ancora di poter ribattere, lo sente già russare sulla sua spalla.
Ridacchia piano, affondando il naso nell'incavo del suo collo, inspirandone il profumo.



*



Niall non si arrabbia mai; lui sbuffa, rotea gli occhi, ti fa sentire un totale deficiente ma non si arrabbia mai. 
Ecco perché Louis e Harry rimangono considerevolmente sorpresi quando varcano la soglia del loro studio di registrazione e lo vedeno rosso in volto, gli occhi lucidi e pericolosamente vicino a Zayn.
Pericolosamente vicino a Zayn in un modo che non prelude niente di sessuale, almeno.
"Qualcosa non va?" chiede confuso, voltandosi verso Liam - pallido in viso e leggermente terrorizzato. 
"Forza, Zaynie, dì ai tuoi amici cosa hai fatto ieri sera in discoteca" sputa Niall facendo un passo in dietro, liberando così Zayn dalla sua morsa.
Il pakistano si passa una mano sulla nuca, in difficoltà. 
"Niall..." sospira esausto, ma si zittisce immediatamente quando il biondo gli lancia un'occhiata furibonda. 
"Credo sia andato a letto con qualcuno..' dichiara Liam, a bassa voce, senza perdere di vista Zayn e Niall, impegnati a scrutarsi a vicenda. Louis spalanca la bocca, sorpreso.
Il rapporto tra gli Ziall - come amano definirli le fans - non è mai stato etichettato dai diretti interessati. 
C'è sempre stata una sorta di attrazione fisica tra i due, che inizialmente era sfociata in baci innocenti sulla guancia, in carezze, in paroline dolci sussurrate all'orecchio. 
Ma ad un certo punto l'innocenza era sparita, e Zayn aveva cominciato a far scivolare la mano dentro i jeans del biondo o a lasciargli succhiotti poco discreti sul collo niveo mentre Niall diventava sempre più a suo agio con le labbra del moro sulle sue.
Louis, Harry e Liam sapevano che era solo questione di tempo prima che finissero a letto.
Ed avevano ragione. 
Un giorno, qualche mese prima che iniziasse il loro secondo tour mondiale, Niall aveva rivelato ad Harry - e poi Harry lo aveva immediatamente raccontato a Louis, ovviamente - che la sera prima aveva fatto un po' di baldoria insieme a Zayn e che, quella mattina, si era svegliato nel suo letto, completamente nudo, con un mal di testa atroce e il moro avvinghiato a lui.
Era stata soltanto l'avventura di una notte, o almeno così ripeteva Niall, probabilmente più per convincersi che per altro, ma tutti - in fondo perfino i diretti interessati - sapevano che ci sarebbero state altre notti come quella. 
Ed avevano (ancora) ragione.
Notte dopo notte, Zayn e Niall erano diventati più intimi che mai, sebbene nessuno dei due avesse dato un nome alla loro relazione. 
Beh, okay, Zayn continuava a ripetere che erano soltanto scopamici, ma Louis ha sempre saputo che non andava davvero così: poteva vederlo dal modo in cui si guardavano, dal modo in cui si sorridevano, dal modo in cui si sfioravano.
Perché era lo stesso modo in cui lui si rivolgeva ad Harry. Ed era amore.
Niall era stato quello più spaventato, quello che si è tirato indietro e poi fatto avanti e poi di nuovo indietro e ancora avanti, e aveva continuato così per un po', perché lui non era assolutamente gay e non capiva perché il suo corpo si accendesse ogni volta che Zayn gli andava vicino.
Nemmeno Zayn era gay - anche se aveva avuto un po' più di esperienza in quel campo - ma è sempre stato quello più rilassato, quello che si gode la vita così come viene, perciò aveva aspettato che Niall si sentisse a suo agio. 
Aveva quindi dovuto sopportare i suoi crolli emotivi, lo svegliarsi quotidianamente tra le lenzuola sfatte che profumavano di sesso completamente solo, le pseudo-fidanzate di Niall, Perrie Edwards, e tante altre piccole cose che avrebbero mandato fuori di testa qualunque persona normale. 
Ma Zayn non era andato fuori di testa. 
Aveva aspettato e aspettato e aspettato, alla fine, aveva ottenuto quello che voleva.
E adesso Louis non riesce proprio a capire perché stia mandando tutto a rotoli.
"Come faccio a fidarmi di te se tu continui a ferirmi?" La voce di Niall trema e prima ancora che gli altri possano accorgersi che sta piangendo, si precipita fuori dalla stanza, sbattendo rumorosamente la porta.



*




Le spalle di Louis sbattono violentemente contro il muro del camerino; Harry gli rivolge un sorriso sfacciato prima di cadere sulle ginocchia e trafficare con la cerniera dei suoi jeans.
"Approfitti tutti i giorni di poveri ragazzi innocenti, prima di un concerto?"
"No, solo il venerdì."
Louis si lascia scappare un lieve gemito alla vista della labbra oscenamente rosse e gli occhi verdissimi del suo fidanzato, che lo fanno sembrare più giovane e innocente di quanto in realtà sia.
"Allora deve essere proprio il mio giorno fortunato" dice, con voce strozzata, mentre le dita lunghe del riccio si fanno spazio dentro ai suoi boxer a righe.
E Harry vorrebbe ridere ma ha la bocca momentaneamente occupata a far altro.


*



"Mia madre ci ha invitati a cena" annuncia Harry, togliendosi il berretto di lana e il cappotto, abbandonandoli sul divano - Louis rotea gli occhi, perché ovviamente toccherà a lui sistemarli. Saluta Lizzie - più enorme che mai - con un sorriso e riserva un bacio sulle labbra al suo ragazzo, che ha addosso un grembiule da cucina comprato da qualche parte negli Stati Uniti e sta mescolando qualcosa dentro una pentola.
"Quando?" domanda Louis distrattamente, abbandonando il mestolo di legno per afferrare con entrambe le mani un libro di ricette.
Harry si posiziona alle sue spalle, gli lascia un bacio sul collo e fa scivolare le mani sui suoi fianchi, strizzandoglieli leggermente. "Domani. Cosa stai cucinando?" chiede, incuriosito.
Louis alza le spalle. "Non lo so, qualcosa con in mezzo delle verdure. Voglio imparare a cucinare prima che nasca Darcy" dice, un po' sovrappensiero, sminuzzando alcune cipolle. 
"Posso assaggiare?" chiede Harry. E Louis annuisce, afferrando un cucchiaio e immergendolo nella pentola.
"Prometti che mi dirai se fa schifo?" chiede, con un'espressione un po' dubbiosa. Harry annuisce solenne e il più in grande allora lo imbocca, pulendogli poi le labbra con il proprio pollice.
Harry deglutisce e pensa che non ha mai assaggiato niente di più orribile e disgustoso, ma Louis lo sta guardando con quegli occhi azzurri così grandi e speranzosi, e si sta mordendo le labbra, in attesa del suo verdetto, e lui non vuole proprio ferire i suoi sentimenti, così sorride e gli schiocca un bacio sulla bocca.
"E' la cosa più buona che abbia mai mangiato" mente, e il sorriso di Louis è così grande che Harry teme possa venirgli una paralisi facciale da un momento all'altro.



*


"Baciami il collo"
Ed Harry obbedisce.
"Mordimi"
Ed Harry obbedisce.
"Voglio la tua mano tra le mie gambe"
Ed Harry obbedisce.
"Voglio la tua lingua dentro la mia bocca"
Ed Harry obbedisce.
"Voglio che tu mi faccia gemere.. n-non fermarti, non farlo mai."
Ed Harry, ovviamente, obbedisce, mentre il corpo di Louis freme e diventa creta sotto le sue mani.



*


"Avresti mai pensato che saremmo arrivati a questo?"
"Intendi far sesso nel mio letto, con mia madre al piano di sotto?"
Louis gli dà un leggero schiaffo sul petto. 
"No" dice, "intendo essere insieme, tenerci per mano, aspettare una figlia, senza preoccuparci di doverci più nascondere"
Harry rotola su un fianco, si puntella su un gomito e gli lascia un bacio a fior di labbra.
"Ti amo" gli sussurra, sorridendo contro la sua bocca.
"Harry..." Louis appoggia il mento sulla spalla del riccio, tracciando con un dito forme astratte sulla schiena nuda del ragazzo, "credi... credi sia presto se ti chiedessi di scegliere me per il resto della tua vita?"
Harry si scosta appena, quel poco che basta per permettergli di guardare Louis negli occhi. 
"Ti ho scelto già per il resto della mia vita" dichiara, aggrottando la fronte confuso. 
Le guance di Louis si tingono di rosso, abbassa lo sguardo giocherellando distrattamente con l'elastico dei boxer di Harry. "Intendo il matrimonio" spiega, mordendosi il labbro.
Gli occhi verdi dell'altro ragazzo si spalancano per la sorpresa. 
"Lou, mi stai chiedendo di sposarti?" domanda, incredulo.
Il più grande alza gli occhi, balbetta qualcosa, si tortura nervosamente una ciocca di capelli e poi annuisce, sussurrando un flebile "Si."
"Louis..."
Louis deglutisce e non può credere di averglielo davvero chiesto.  
"No, va bene, fai finta che..."
"Louis..."
"Sul serio, Harry..."
"Louis"
Il ragazzo chiude gli occhi, sospirando. "Cosa?"
"Non ho intenzione di sposarti senza prima aver visto il mio anello di diamanti!"
Poi ridono entrambi e trascorrono venti minuti buoni a rotolarsi in quel letto ad una piazza e mezza, a baciarsi e a farsi il solletico. 
E Louis pensa che è proprio fortunato ad avere mattine così, fatte di baci, morsi, carezze e risate. 
Anche se la parte del solletico non gli è mai piaciuta.


*


"H-Harry?" 
"Niall? Stai bene?"
"Dovete.. Zayn.. è in ospedale.. ha perso conoscenza... per favore, fate presto"
E Harry non ha nemmeno il tempo di realizzare, o di accorgersi che Niall ha chiuso la chiamata, o di farsi prendere dal panico, ha già afferrato la felpa, trascinato Louis fuori dalla porta - senza nemmeno avergli dato alcuna spiegazione - ed è già quasi in prossimità dell'ospedale quando la realtà lo travolge come un treno.



*



Zayn apre lentamente le palpebre, le richiude, accecato dalla luce intensa della lampada appesa al soffitto, e poi le riapre di nuovo. 
La prima cosa di cui si accorge - escludendo il fatto che è in un letto d'ospedale e la sua testa sembra stia per scoppiare - sono gli occhi azzurri di Niall che lo fissano. 
E teme quasi di affogarci, dentro quei due oceani, di venire travolto da uno tsunami, e si aggrappa forte alle lenzuola che puzzano di disinfettante  e di ospedali e di malattie, ma poi nota il volto rosso a chiazze, delle lacrime che solcano le guance di Niall e Zayn sente il cuore bruciare perché è colpa sua se adesso è lì, in quel letto, ed è colpa sua se rovina sempre tutto.
Niall però abbozza un sorriso, uno di quelli da Va tutto bene, fidati di me, anche se però Zayn sa che non va tutto bene, che ha rovinato tutto di nuovo, ma decide comunque di fidarsi di Niall perché, davvero, non può fare altrimenti.
"Sei un idiota" asserisce il biondo, con la voce resa roca dal pianto - e lo stomaco di Zayn fa una capriola perché Niall ha pianto, per colpa sua - , "ho avuto tanta paura" confessa poi, sfiorandogli il braccio. 
Niall fa scivolare la sua mano su quella di Zayn, osservando rapito il modo in cui la sua pelle pallida si mischia perfettamente con l'altra color caramello.
Zayn vorrebbe scusarsi, vorrebbe dire tante cose, ma sa che sarebbe tutto inutile perché Niall è perfetto e lui.. beh, lui è lui. 
Quindi si limita a prendere la mano di Niall tra la sua e a stringerla, sperando che lui riesca a capire ugualmente.
Niall alza lo sguardo, incrociando i suoi occhi, e sorride. E stavolta è un sorriso da 'Si, ti amo anche io.'  
E Zayn sa che hanno già fatto pace. 


*



"Ahia!" Zayn si massaggia la spalla con un'aria sofferente e un tantino offesa, lanciando un'occhiataccia a Louis, "E questo per cos'era?"
"Per averci fatto preoccupare" borbotta il più grande, schiaffeggiandolo nuovamente - questa volta un po' più piano. "E questo era perché devi sempre ascoltarci quando ti diciamo che devi indossare il casco mentre sei in moto!"
Zayn rotea gli occhi, incrociando le braccia e mettendo il broncio.
"E questo.. " dice Harry, colpendo la pelle nuda del braccio del ragazzo con il palmo della sua mano, guadagnandosi un lamento di protesta e anche qualche parolaccia mormorata a bassa voce "... è per avermi fatto credere che uno dei miei migliori amici stesse per morire."
"Volete smettere di picchiarm... Liam!" urla Zayn, indignato, guardando la chiazza sul suo braccio arrossarsi ancora di più dopo il pugno del castano.
Liam si stringe nelle spalle, ridacchiando. "Scusa" si giustifica, "sembrava divertente."



*



"You and I, we're about to make some memories tonight" canticchia Zayn, avvicinandosi con fare sensuale all'orecchio di Niall, seduto a terra, di fronte il televisore, tutto concentrato sulla sua partita a FIFA.
"Non posso credere che tu stia usando una nostra canzone per sedurmi" ride il biondo, mettendo in pausa il gioco e alzando la testa per incontrare gli occhi nocciola dell'altro. 
Reprime un gemito quando la bocca di Zayn comincia a torturare le sue clavicole, lasciando baci e morsi e una scia infuocata ovunque si spostasse. 
"Sta funzionando?" lo provoca il pakistano, togliendogli il joystick dalle mani e spingendolo con la schiena contro il pavimento. Poi si toglie la maglietta, mostrando i tatuaggi che coprono ogni centimetro di quel petto ambrato che Niall conosce ormai a memoria, centimetro per centimetro, e il biondo è costretto ad ammetterlo, sta funzionando benissimo.



*



Liam osserva per cinque minuti buoni il telefono di Louis che vibra senza sosta, abbandonato sopra il divano. Si guarda intorno, perlustrando la stanza vuota, indeciso sul da farsi.
Poi, finalmente, lo afferra e accetta la chiamata - nonostante il suo io interiore sarebbe presto entrato in crisi per aver invaso la privacy del suo migliore amico.
"Pronto?" chiede, con il suo solito tono gentile. Aggrotta la fronte e si lascia scappare una smorfia - il suo io interiore lo sta giudicando davvero tanto, in questo momento - quando una voce acuta e isterica, proveniente dall'altra parte dell'orecchio, gli perfora quasi un timpano.
"Louis! Louis! Sono Lizzie! Ero in bagno e... e c'è tanta acqua sul pavimento e..."
"Oh, hey, Louis non è qui.  Non preoccuparti, Lizzie, prova a chiamare un idraulico" gli suggerisce, senza capire perché si stia agitando così tanto per un po' di acqua sul pavimento. 
Ah le donne, sospira.
Sente poi la voce di Harry chiamarlo dal corridoio e, dopo essersi premurato di rassicurare Lizzie dicendole che probabilmente si tratta solo di un tubo rotto ed averla salutata, chiude la chiamata.


*



Quando Harry riceve la chiamata di Lizzie, lei è già all'ospedale e gli sta urlando all'orecchio cose senza senso ("Il tuo amico è un idiota, sto per partorire, maledizione!") che il ragazzo non si prende nemmeno la briga di comprendere perché, cazzocazzocazzocazzo, Darcy sta per nascere.
Lui e Louis si precipitano immediatamente in ospedale ma, quando arrivano, un medico dice loro che Lizzie è già entrata in sala operatoria. 
Quindi aspettano.
"E se non fossi all'altezza?" Harry si lascia cadere sul sedile della sala d'attesa, prendendosi la testa tra le mani. "E se non fossi un bravo padre? E se facessi qualcosa di sbagliato? E se quando Darcy diventerà un'adolescente mi odierà?"
"Haz, amore, credo sia troppo tardi per avere un crollo psicologico. E comunque, sono piuttosto sicuro che Dacy odierà tutti quanti quando diventerà un'adolescente, perciò tranquillo"
Le parole di Louis riescono a strappare ad Harry un piccolo sorriso e, quando il più grande si china su di lui per rubargli un bacio e stringergli la mano, ogni preoccupazione è già scomparsa.


*


Le sale d'attesa sono buone solo per tre motivi. 
Primo, farti venire dei dolori atroci ai muscoli della schiena e delle gambe; secondo, farti spendere tutti gli spiccioli che ti restano alla macchinetta delle merendine e terzo, farti morire d'ansia.
Louis mangiucchia una barretta al cioccolato mentre Harry, seduto accanto a lui, si muove nervosamente sulla sedia. Il più grande gli lancia un'occhiata rassicurante, premendo la mano sulla sua coscia, ma Harry non sembra nemmeno accorgersene. 
Tutto quello che vuole è che quella maledetta porta della sala operatoria si apra e la sua Darcy venga fuori.


*


Le infermiere del reparto maternità li hanno già rimproverati tre volte - quattro se si conta quella in cui Liam è entrato nella stanza sbagliata, occupata da una ragazza seminuda in procinto di allattare suo figlio. Ovviamente Liam ha vomitato una serie infinita di scuse fino a quando il marito della suddetta non lo ha riconosciuto e chiesto l'autografo - ma gli One Direction non possono proprio fare a meno di ridere e sgolarsi e festeggiare perché Darcy è finalmente lì, che li scruta con gli occhi spalancati, stretta nella sua copertina rosa.
"Mi sta sorridendo, mi sta sorridendo!" urla eccitato Niall, saltando sul posto con un enorme sorriso stampato sulle labbra. 
"No, sta sorridendo a me!" Liam lo spinge via, punzecchiando con l'indice la guancia paffuta e rosa della bambina. "Vero Darcy? Vero? Stai sorridendo allo zio Liam, vero ciccina?" dice, con una stupida vocetta infantile e Louis storce il naso.
"Liam, non voglio che mia figlia diventi deficiente" borbotta, sgomitando per infilarsi nel piccoli cerchio di persone che circondano la culla. 
Harry ha gli occhi lucidi e sembra stia davvero combattendo l'istinto di cadere in ginocchio e scoppiare in lacrime. 
E' sempre stato quello che si fa prendere un po' dall'emozione e Louis non resiste e gli stampa un bacio sulle labbra, e poi un altro, e poi un altro ancora e avrebbe continuato all'infinito se Zayn non avesse esordito con un 'Prendetevi una stanza, per l'amor del cielo, ci sono minorenni qui!', coprendo gli occhi della piccolina.
 

*


Il suono del campanello interrompe le fragorose risate che riempiono il salotto. Louis insinua una mano tra i ricci di Harry, tutto concentrato a dondolare Darcy tra le sue braccia - un po' impacciato e spaventato che possa cadergli da un momento all'altro - scompigliandoglieli leggermente e poi scatta in piedi, "Sarà Gemma" dice, congedandosi da Liam e Danielle,  impegnati a raccontare a Lizzie i dettagli della loro ultima vacanza fatta in Italia.
Louis si avvia verso il portoncino d'ingresso, "Arrivo!" urla. 
Rimane quasi senza fiato quando, invece di Gemma, si ritrova davanti sua madre, con un enorme pacco in mano, e due testoline bionde che si fiondano su di lui,  facendogli quasi perdere l'equilibrio.
"C'è spazio per un'altra nonna?" domanda sua madre, con un sorriso pieno di scuse sul viso.
Louis annuisce e poi si seppellisce tra le sue braccia.


*


 
A volte, Niall, rimane sveglio la notte solo per il puro piacere di sentire Zayn respirare - e russare - e gli pare quasi di poter percepire il battito del suo cuore mentre dorme avvinghiato a lui e pensa che potrebbero farcela a sistemare le cose. 
Che potrebbero durare per sempre, proprio come Harry e Louis.
Niall non si è mai innamorato seriamente ma, ad un certo punto, il suo cuore è caduto per Zayn. E nonostante ci abbia messo un po' ad accettarlo, nonostante ultimamente le cose non fossero andate per il verso giusto... adesso tutto quello a cui vuole credere è che lui sia quello giusto per Zayn.
Perché è sicuro che Zayn sia quello giusto per lui.


*



Harry sistema i capelli di Louis, facendo scorrere le mani sulla sua giacca nera, sulla camicia, assicurandosi che ogni bottone sia al suo posto dentro l'asola, fino al nodo della cravatta. 
Gli sorride, depositandogli un bacio sulla guancia e Louis ridacchia e le guance gli si tingono di rosso ed è così emozionato in quel momento che non riesce nemmeno a pensare lucidamente.
Si prendono per mano ed entrano dentro il ristorante. 
Una folla di persone è già lì ad accoglierli. Boati, applausi, risate e cori di "Viva gli sposi!" "Larry, Larry, Larry!" o ancora, "Siete la coppia perfetta!". 
Louis intravede Darcy, stretta nel suo piccolo abitino fiorato, in braccio a Gemma, che dorme placidamente sulla sua spalla. Accanto a lei, Niall, Zayn e Liam scattano decine di foto con i loro cellulari, perché Harry gli ha espressamente chiesto di voler incorniciare ogni momento, ogni stupido dettaglio di quel matrimonio, così da appenderlo in giro per il loro appartamento.
Prima di raggiungere il tavolo riservato agli sposi,  gironzolano un po' per la sala, fermandosi a parlare con qualche invitato, stringendo mani a destra e a manca e regalando sorrisi smaglianti a chiunque. 
E' Harry quello che parla, a dire il vero, Louis si limita a fissarlo in completa adorazione, pensando a quanto sia fortunato di dover spendere l'eternità con lui, di cucinargli - e bruciargli - tutte le mattine le uova strapazzate e il bacon, di guardare The Notebook insieme per altre cento volte, baciarlo - specialmente baciarlo - e crescere la loro piccola Darcy. 
Insieme, senza doversi più nascondere, perché Harry è suo e adesso può gridarlo al mondo intero.
E Louis non può essere più felice di così.




Non so cosa sia questa cosa. 
So solo che ci ho messo due settimane per completarla e mi piace. 
Credo sia la prima storia che scrivo che mi piace davvero idk.
Inoltre è la prima slash che scrivo quindi omg sono emozionata çwç

Questa doveva essere una Louis/Harry ma poi mi sono fatta prendere la mano ed è diventata anche una Zayn/Niall (che io adoro perché è una ship tutta fluff e cuoricini).
Uhm, non ho nient'altro da dire quindi ok thanks bye.




  
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