Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: _Elizabeth_    01/12/2012    1 recensioni
La storia parla di una giovane dottoressa,Elizabeth..lo stesso personaggio di cui ho parlato più volte nelle mie storie originali. Nella storia,Elizabeth è sposata da tre anni con un suo collega,un neurochirurgo di nome Mark Freedman.
E' una grigia giornata di inizio dicembre,Elizabeth si sveglia e si prepara a quella che crede sarà una giornata di lavoro normale,come tante. Non sa quanto si sbaglia...
Ho scritto un'altra storia con questi personaggi,ma non è necessario che la leggiate per leggere questa,ho spiegato tutto ciò che dovete sapere per capire nell'introduzione.
Recensioni e critiche sono ben accette.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una giornata grigia,piovosa.
Quando mi alzai e,in vestaglia e ciabatte, andai in cucina,trovai un vassoio con la colazione che mi aspettava.
Vicino alla caraffa del succo d’arancia c’era un  biglietto da parte  di Mark,scritto di fretta con una penna blu su un post-it rosa:
<< Buongiorno,tesoro. Mi dispiace,ma c’è stata un’emergenza in ospedale e sono dovuto  andare via prima del previsto. Per fortuna,prima che il mio cercapersone cominciasse a suonare,sono riuscito a prepararti la colazione. Spero che sia di tuo gradimento. Se non ti piace,portala al cane dei vicini,lui adora le mie frittelle. Dormi pure quanto vuoi, se Charlotte comincia a fare l’isterica,ti copro io. Ti darò il buongiorno come si deve,quando ci incontreremo in ospedale. Per adesso,ti dico solo che ti amo.                                                          Mark>>.
Sorrisi e mi sedetti. Chissà perché,quella mattina non avevo molta fame. Mangiai  un toast e una frittella,pur non avendone voglia,perché altrimenti non avrei resistito  fino all’ora di pranzo. Mi feci una doccia,mi vestii e andai in ospedale.
Appena entrai in reparto,Charlotte mi corse incontro.
-Lo so…-dissi,senza neanche farla parlare- Lo so…sono in ritardo. Mi dispiace.
-Non preoccuparti.-prese una cartella dal banco delle infermiere- Ho bisogno di un favore.
- Certo. Chiedi pure.
- E’ finalmente  arrivato il midollo compatibile per una mia paziente. Lila Reece.
- La bambina con l’anemia falciforme?
- Sì,proprio lei.-sfogliò la cartella- Non possono mandarlo qui da Seattle. Devo andare a prenderlo di persona. Molto probabilmente starò via per tutta la mattina.
-Ok.-sorrisi- Cosa vuoi che faccia?
- Fra mezz’ora ho una biopsia del midollo su una mia paziente di sedici anni.  Ma devo partire subito. Quindi,mi chiedevo se per piacere,potresti farla tu al posto mio.
-Certo. Dov’è la sua cartella?
-Eccola qui- mi porse la cartella che aveva in mano-Grazie mille. Ti devo un favore.
-Di niente.-le risposi- Spero che Lila si rimetta presto.
Andai a cambiarmi e poi mi diressi verso la sala prelievi. Mi lavai,mi legai i capelli e mi misi la mia cuffietta preferita,quella rosa con i fiori bianchi,e la mascherina.
La paziente era ancora sveglia,quando entrai nella sala.
-Ciao,Brooke - le dissi- Sono la dottoressa Johnson. La dottoressa Miller ha avuto un imprevisto e mi ha chiesto di sostituirla.
-Va bene.-sorrise debolmente- Non sentirò dolore,vero?
- Sarai anestetizzata. Non sentirai nulla.-le presi la mano- Quando ti sveglierai sarà tutto finito.
-Ok.
-Sei pronta?
-Sì.
-Bene.- l’anestesista le mise una mascherina- Respira nella maschera.
Pochi minuti più tardi,Brooke dormiva. Presi l’ago e cercai di prelevarle un po’ di midollo,ma non ci riuscii. Mi girava la testa in maniera pazzesca. Girava tutto intorno.
-Dottoressa…-mi chiese  Kim,un’infermiera che era nella stanza- Si sente bene?
- E’ solo un capogiro.
- Ha bisogno di una pausa? Chiamo qualcuno per sostituirla?
- No. Non c’è bisogno.
-Ne è sicura?
-Sì…- mi girai verso di lei- Betadine e bisturi,per favore.
Kim  passò del disinfettante sulla zona su cui dovevo intervenire e mi diede un bisturi.
-Oddio…-dissi- Oddio…
- Dottoressa…vuole che chiami qualcuno?
-Sto…sto  per vomitare…
 Lasciai cadere in terra il bisturi,mi misi una mano sulla bocca e corsi fuori dalla sala prelievi.
Corsi in bagno e vomitai. Non so quanto tempo ci rimasi. So solo che quando uscì dal bagno e mi guardai allo specchio,ero pallida come uno straccio. Mentre stavo tornando in sala prelievi,Emma mi corse incontro.
- Buongiorno- mi disse- Cosa ti è successo?-la sua voce divenne preoccupata- Sei bianca come un lenzuolo.
- Non preoccuparti.-cercai di sorridere- Ho avuto solo un po’ di nausea. Ora mi è passato tutto.
-Ti sei sentita male in sala prelievi?
-Sì. Ho avuto un capogiro e poi sono dovuta correre in bagno a vomitare. Non sono riuscita a fare una biopsia. Charlotte mi ucciderà.
- Non preoccuparti. Se ne sta occupando la Corday.
-Grazie al Cielo.-sospirai- Come fai a sapere che sono stata male in sala prelievi?
- Me lo ha detto Kim. Era così preoccupata…
- Mi dispiace.
- Non essere ridicola. Non devi dispiacerti.-sorrise- Può capitare a tutti.
 
.Un’ora più tardi,stavo sfogliando la mia agenda. Dovevo controllare quando era fissato un appuntamento con un paziente.  Un giorno del mese precedente era cerchiato di nero. All’improvviso mi venne in mente una cosa. Sfogliai velocemente le pagine del mese di Dicembre,quello in cui ci trovavamo in quel momento. Niente cerchio nero intorno alla data prevista.
-Non può essere vero…-dissi con voce flebile - Non posso crederci…non può essere vero…
Chiamai Emma al cercapersone. Mi raggiunse in poco tempo.
-Cosa succede?-mi chiese,preoccupata- Non ti senti bene?
Sorrisi.
-Per favore…-dissi- Per favore ho bisogno di un prelievo.
-Per quale motivo?-era ancora più preoccupata- Chi ti ha chiesto di farlo?
Non risposi. Le mostrai la mia agenda e le feci notare il cerchio mancante.
- Non vorrai dire che…che…
- Non lo so.
-Ti faccio un prelievo.
-Grazie.
Mezz’ora più tardi,arrivarono i risultati delle analisi.
- Emma…non ci riesco. Ti prego,aprila tu per me.
-Calmati. Leggo io per te.
-Grazie.
-Di nulla.
Emma aprì la busta e lesse le analisi.
-Allora?-chiesi- Com’è il livello delle beta HCG?
-Alto.
-Oh mio Dio…Oh mio Dio…fa vedere.
-Calmati.-mi passò i fogli- Leggi tu stessa.
Lessi i valori. 
-Ti sei convinta,ora?
Emma mi sorrise e mi abbracciò.
-Oh mio Dio…non ci posso credere…
Emma mi abbracciò ancora più forte.
-Come ti senti? Emozionata?
-Oh mio Dio… Non posso crederci…non posso credere di essere…oh mio Dio…
Emma mi guardò dritto negli occhi.
-Tesoro mio…-mi disse- Non ti agitare. Capisco che sei sconvolta e sorpresa…ma è una cosa bellissima…ti sta succedendo una cosa bellissima.
-Sì…hai..hai ragione.
- Non agitarti,per favore.-mi  sorrise- Farai male al bambino,se ti agiti cosi- prese le mie analisi- Sai cosa facciamo,adesso?
-No.
-Andiamo a cercare Laura. Le fai vedere le analisi e le spieghi come stanno le cose. Lei ne sa più di noi. Ti farà un’ecografia di conferma.
- Tu…tu vieni con me…vero? Non credo di farcela da sola…
-Certo che ti accompagno.- mi prese per mano- Su,vieni con me.".
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: _Elizabeth_