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Autore: Hachi91    19/06/2007    6 recensioni
Ciao a tutti!! Prima di tutto vorrei premettere che questa è la mia prima vera fanfiction, quindi se avete consigli, suggerimenti o critiche sarete più che ben accetti!! Comunque, questa fanfiction l'ho scritta sulle relazioni Hachi/Nobu e Hachi/Takumi: e se accadesse un evento per il quale Hachi si ritrovi vicino al suo amato ex-ragazzo? Farebbe la stessa scelta di prima di stare con Takumi o preferirebbe Nobu? Cominciano le scommesse... Recensite!!
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Hachi1 -Nana, ma che faccina è questa?- chiese Takumi incuriosito, osservando l'omelette di fronte a lui con una faccia fra il divertito e l'incredulo.
-Ma come!! Guardala bene...è così carina e angelica!! Non puoi non riconoscere un visino così cool!! E' talmente somigliante...- gli rispose dalla cucina l'allegra voce sognante di Hachi, che stava trafficando tra pentole e piatti quasi fosse il suo passatempo preferito. E forse lo era, dopo lo shopping sfrenato e l'andare ai concerti delle sue due band preferite, i Blast ed i Trapnest.
-Io continuo a pensare che sia una torta...e anche malfatta, a essere sinceri. O forse una pizza? No, aspetta...ma certo, ho capito!! Sei tu, Nana!! Ho ragione, è la tua faccia, vero? Sai, non hai torto...è abbastanza somigliante in effetti. Erano tutti questi cerchietti a trarmi in inganno...-
-Ma Paparino!!- lo riprese la diretta interessata con una vocetta incredula e gli occhioni spalancati entrando nella stanza - Era per rappresentare gli occhi grandi, le guanciotte piene e la boccuccia!! E poi non sono io!! Guarda che ormai sono troppo cresciuta per avere delle guance e una bocca così...sono addirittura una mamma. E' la nostra bambina!! La nostra dolcissima e bellissima Satsuki!!- terminò con uno sguardo incantato la ragazza.
-Oh, certo...ma come ho fatto a non capirlo prima?- finse di scusarsi l'uomo. In verità trovava sia esasperante sia infantile questa abitudine di Nana. Ormai era una donna, stava per sposarsi con lui, salvo imprevisti, e per giunta era incinta. Perchè non si decideva a crescere ed a comportarsi come un'adulta? Essere un genitore comportava soprattutto responsabilità, che lei sembrava non essere in grado di gestire, o forse addirittura non riusciva a comprendere cosa significava avere un figlio. O una figlia. Anche su questo, dopotutto, erano in contrapposizione. Lui avrebbe voluto un bel maschietto a cui insegnare a giocare a baseball, mentre lei preferiva una femminuccia da iniziare alle difficili arti della cucina e del cucito.
-Ma figurati! Non importa, amore...almeno hai riconosciuto la somiglianza che ci sarà fra me e lei! E anche con te, naturalmente...- aggiunse notando la faccia truce del quasi marito.
-Comunque sia, a qualsiasi di noi due assomigli, sarà stupenda, non pensi? - proseguì la ragazza, già immaginandosi la figlia in veste di principessina.
-Ne sono sicurissimo, tesoro- asserì l'uomo con tono fiducioso, prima di accendere il televisore sul canale del telegiornale nazionale. "Nuove notizie riguardo il contratto tra Giappone e..."
-Oggi cosa avete in programma? Non dirmi che hai da andare a provare anche oggi! Speravo di passare un po' di tempo insieme...- domandò avvilita Hachi.
-Mi dispiace Nana, ma il lavoro è lavoro. Non posso saltarlo per i tuoi soliti capricci, anche perchè se non abbiamo successo con questo cd, non guadagniamo, e come pensi che potremmo garantire a...Satsuki, sempre che sia una femmina e non un maschietto...un futuro degno della principessina che ti immagini?- la blandì con un sorriso incoraggiante.
Hachi abbassò lo sguardo sulla sua omelette, l'espressione dispiaciuta e rammaricata. -Hai ragione, Papi...scusami.- soggiunse con la voce piatta.-Ma tanto stasera torni, no? E così ti preparerò una cena da re e discuteremo e parleremo e giocheremo...e passeremo il tempo insieme.- si riprese la ragazza, ritornando in un attimo solare ed allegra come sempre, anche se gli occhi socchiusi tradivano ancora il suo dispiacere. Ma in verità, dentro di sè, si domandava per quale ingiusto motivo non potesse passare mai una giornata insieme alla persona con cui avrebbe dovuto vivere per il resto della sua vita. Dopotutto, in fin dei conti, quando una si sposa, lo fa con una persona verso cui prova amore, fiducia e lealtà, o che magari ammira e verso cui prova un forte sentimento di affetto. Ma sempre una persona che si conosce, con cui si è passato del tempo. A lei, invece, ciò era precluso. La sua speranza, comunque, era che almeno quando fosse nata la bambina, Takumi sarebbe stato più presente per la sua famiglia, per il bene della bimba.
-Bè, appunto di questo volevo parlarti...può darsi che oggi faccia un pò tardi. Te l'ho detto, il servizio fotografico, le interviste...richiedono sempre tempo. Sai, per me sono solo un fastidio, ma sono necessarie per il successo della band. Mi capisci, vero?- le spiegò pazientemente il bassista dei Trapnest.
A volte la quasi mamma si domandava se avesse fatto la scelta giusta nel scegliere Takumi al posto di Nobu...il suo adorato Nobu, quanto le mancava! A rifletterci bene, anche se Takumi poteva garantirle un sostegno economico e sembrava più adatto a fare il padre, Nobu sicuramente sarebbe stato più presente, ed avrebbe sicuramente reso l'atmosfera familiare e la vita della piccola più allegra e giocosa. Con lui non era mai triste o pensierosa, ed ora che anche lui aveva debuttato avrebbe potuto perfino mantenere una famiglia. O era troppo presto? In questo caso, sarebbe stato egoista da parte sua pretendere che Nobu badasse ad una vera famiglia con tanto di neonata. No, no, non poteva fargli questo: diventare un musicista professionista, ammirato e famoso era il suo sogno.
-Ma certo, tesoruccio!- lo rassicurò caldamente Hachi -Il lavoro è lavoro, no? Tranquillo, non sono delusa, sulserio...-insistette la ragazza di fronte alla faccia scettica dell'altro.
-Sono proprio orgogliosa di stare con un uomo così serio ed affidabile.- aggiunse poi.
Takumi sorrise sincero, si alzò da tavola e la baciò affettuosamente sulle labbra.-Anche io sono orgoglioso di stare con la mamma più affettuosa, leale e comprensiva del'intero universo- le sussurrò all'orecchio.-Non so cosa farei senza di te, Nana- disse fissandola negli occhi. La ragazza non potè fare a meno di arrossire di gioia, rispondendo allo sguardo del suo idolo con uno sguardo pieno di amore ed adorazione. Ah, il suo Takumi! Certo, non si poteva negare che fosse freddo, calcolatore e possessivo, ma quei momenti la ripagavano delle sofferenze che spesso incontrava stando con lui. Forse, dopotutto, aveva compiuto la scelta giusta.
  
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