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Autore: telesette    02/12/2012    0 recensioni
[Ci hai rotto papà]
Una notte senza sospiri è come un cielo senza stelle.
E in quella palazzina nel cuore di Roma, mentre i genitori si rilassano con televisione e divano, tre ragazzini guardano fuori dalla finestra e sospirano pensando al dolce oggetto dei loro desideri.
Marco sospira per la studentessa "strafica" del terzo piano.
Stefania sospira per Marco e per i suoi ( ehm! ) "muscoli di ricotta".
E Andrea sospira per Stefania e per i suoi lunghi capelli biondi.
Tutti e tre sognano per qualcosa decisamente al di sopra della loro portata: Marco infatti si illude che una studentessa universitaria possa interessarsi anche solo lontanamente a un ragazzino delle elementari; Stefania invece, persa nel suo brodo di giuggiole, interpreta come segnali d'amore le frasi più poetiche di Marco nei suoi confronti ( ovvero "stronza" et similia! ) e ovviamente non manca di aggiornare il suo diario; mentre Andrea si strugge al pensiero di non avere alcuna speranza di fare breccia nel cuore della dolce Stefi...
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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FotoCi hai rotto papà è un film del 1993, diretto da Castellano e Pipolo. L'ultima pellicola diretta dalla coppia di registi e, al tempo stesso, una storia tuttora in grado di suscitare sorrisi e nostalgie varie.
Siamo a Roma, quartiere Prati. Un gruppo di ragazzi che abitano nello stesso stabile è solito ritrovarsi al cinema Esperia, chiuso per essere trasformato nel solito supermarket. Quando sono tra di loro si fanno chiamare "Gli Intoccabili", dal nome dell'ultimo film proiettato in quel cinema. Il loro motto è: guerra ai grandi, guerra agli adulti che li vessano e che li ossessionano... e i loro scherzi spesso si risolvono in modo pesante ma simpatico ( vagamente e forse con un leggero riferimento alla fortunata vena goliarda che caratterizzava la storica serie di Amici Miei ). Il capo del gruppo si chiama Marco, autoritario come il suo ruolo impone; poi ci sono i fratelli Andrea ( detto "Cotoletta" ) e Carletto ( "Tartaruga Ninja" ), new entry del gruppo con il loro cane SanBernardo Mozart; c'è Fabrizio, soprannominato "Karate Kid" perché fissato con i film di arti marziali; c'è Stefania, che va a scuola dalle suore e prende lezioni di violino, tutto fuorché la "classica" signorina di buona famiglia; Paolo, il figlio tutto pepe del portiere; e il figlio di un diplomatico africano, il piccolo Zibbo, con una spiccata tendenza a scimmiottare la risata tipica di Eddie Murphy.

Cihairottopapa.JPG
Clicca qui per ascoltare il brano più celebre del film:
http://www.youtube.com/watch?v=Gip62hIQQdA

 

 

 

Sospiri dalla finestra

 

Una notte senza sospiri è come un cielo senza stelle.
E in quella palazzina nel cuore di Roma, mentre i genitori si rilassano con televisione e divano, tre ragazzini guardano fuori dalla finestra e sospirano pensando al dolce oggetto dei loro desideri.
Marco sospira per la studentessa "strafica" del terzo piano.
Stefania sospira per Marco e per i suoi ( ehm! ) "muscoli di ricotta".
E Andrea sospira per Stefania e per i suoi lunghi capelli biondi.
Tutti e tre sognano per qualcosa decisamente al di sopra della loro portata: Marco infatti si illude che una studentessa universitaria possa interessarsi anche solo lontanamente a un ragazzino delle elementari; Stefania invece, persa nel suo brodo di giuggiole, interpreta come segnali d'amore le frasi più poetiche di Marco nei suoi confronti ( ovvero "stronza" et similia! ) e ovviamente non manca di aggiornare il suo diario; mentre Andrea si strugge al pensiero di non avere alcuna speranza di fare breccia nel cuore della dolce Stefi...

Sospira Marco, nel rimirare la sua bella, soffermandosi sulle curve sinuose avvolte nell'intimo bianco.
Ogni volta che la osserva, splendida nel coordinato che mette ancora di più in risalto le sue forme, il suo cervello stacca la spina e la sua mente viaggia nel paradiso dei sensi. Potrebbe stare ad osservarla in silenzio per ore, se la luce non si spegnesse proprio sul più bello, e il pensiero di dover attendere la notte seguente per rimirarla è veramente duro da accettare. Avendo quattro o cinque anni di più, forse Marco potrebbe anche "sperare" di avere una qualche possibilità con lei.
Purtroppo per lui, l'interesse verso le donnine mature sembrerebbe essersi risvegliato assai prima del previsto. E il dramma degli istinti, quando questi fanno a pugni con la crescita, è che si ha sempre troppa fretta di bruciare le tappe a rischio di rimanere scottati. Adamo ed Eva lo scoprirono a loro spese, assaggiando il frutto proibito, e ancora oggi c'è sempre qualche giovane impaziente che sogna di avere TUTTO e SUBITO... motivo per cui, come dice il vecchio adagio: non importa quanto la macchina corre forte, se il serbatoio non è grande abbastanza!

Anche Stefania sospira, nel confidare al diarietto i suoi segreti, e intanto il suo sguardo va alla foto di Marco sulla scrivania.
Mentre lo osserva con aria sognante, rapita da quello sguardo e dal fisico atletico che si ritrova, la testa le suggerisce pensieri che forse è meglio non rendere noti. Stefania non immagina certo che, alle ondeggianti pianure della sua età, Marco preferisca mirare invece verso più sode e prosperose colline.
Forse Marco la degnerebbe di maggiori attenzioni, se lei si ponesse in un certo modo. Forse la noterebbe di più, se lei ricorresse a qualche piccolo stratagemma: un vestito un po' più succinto, un'acconciatura diversa, un trucco più pesante, o magari anche la classica imbottitura nel reggiseno...
Purtroppo però, con il padre che si ritrova, ciò comporterebbe il suo trasferimento dall'istituto delle suore ad un monastero solitario nelle province più impervie del Tibet.
Che rottura di palle!
Una bella sfortuna per Stefania, sospirare per qualcuno che non l'apprezza per ciò che è, e senza accorgersi che una certa "cotoletta alla milanese" è già cotta e impanata solo per lei.

Il sospiro del povero Andrea è forse quello più meritevole di pietà.
Innamorato cotto, cotto e stracotto, per una ragazza che non lo vedrebbe mai come qualcosa di più di un amico.
Che sia per gli occhiali o per il fisico poco atletico?
L'unica cosa certa è che, ogni volta che il suo sguardo corre alla finestra e lei è lì, Andrea sospira ancora più tristemente.
E' proprio bella Stefi, su questo non ci piove: la sua eleganza, il modo in cui suona il violino, il suo sguardo, il modo in cui sorride, e perfino il modo in cui si diverte a prenderlo in giro...
Il soprannome di "cotoletta" non è poi tanto grave, detto dagli altri beninteso, ma detto da lei è un vero supplizio.
Cosa pagherebbe Andrea, per sentirsi chiamare da lei con un nome diverso. Anche solo una volta, non di più, il tempo di conservare nel cuore un ricordo bellissimo che non si ripeterà mai più. Per una volta almeno, se lei pronunciasse il suo nome come quello di Marco, sarebbe il ragazzo più felice del mondo.
Purtroppo Andrea non è Marco.
Un altro sospiro, un altro giorno che se ne va.
La luce si spegne nella camera di Stefania, segno che lei è già andata a dormire, e tutto si riduce ad un silenzio tristissimo.
Il corpo indolente, lo sguardo fisso nel vuoto, Andrea non può fare altro che sospirare su qualcosa che probabilmente non si realizzerà mai. Forse Stefania non si accorgerà mai di lui, né dei suoi sentimenti, e ciononostante ad Andrea resta ancora la notte e un sogno.
Un sospiro dura poco.
La notte di più.
Ma il sogno di un cuoricino innamorato dura molto più a lungo!

Foto

 

FINE

   
 
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