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Autore: ilovekevin    02/12/2012    3 recensioni
Il gatto se ne stava comodamente spaparanzato sul divano della casa dei ricchi e benestanti signori. Ad un certo punto scalciò: stava sognando di essere rincorso da un gigantesco topo grigio.
-NO! Non era mia intenzione mangiare tuo figlio, davvero, devi credermi quando ti dico che è stato lui a finirmi in bocca!-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUESTA È FURBIZIA…
 
Il gatto se ne stava comodamente spaparanzato sul divano della casa dei ricchi e benestanti signori. Ad un certo punto scalciò: stava sognando di essere rincorso da un gigantesco topo grigio.
-NO! Non era mia intenzione mangiare tuo figlio, davvero, devi credermi quando ti dico che è stato lui a finirmi in bocca!- miagolò il felino, risvegliandosi dall’orribile incubo.
-Che hai Merlino?- gli chiese la sorella mentre si stiracchiava dopo il breve pisolino fatto sopra il calorifero del salotto.
-Ho sognato un topo che mi voleva mangiare.- rispose lui con aria assonnata.
La grande gatta bianca dagli occhi azzurro ghiaccio raggiunse il fratello sul divano e si accoccolò vicino a lui.
-Mamma Eve ha detto che ci sarebbe stata una visita per noi due oggi…chissà che intendeva.-
Merlino strabuzzò gli occhioni verdi.
-Visite?- chiese stupito.
Morgana annuì distrattamente, aveva cominciato a lavarsi il musetto bianco come il latte e, nonostante avesse tirato fuori lei l’argomento visite, non era interessata ad altro che al suo pelo morbido.
Visto che non riceveva alcuna risposta, Merlino ricominciò a sonnecchiare tranquillo.
-Tesori miei, sono a casa con una bella sorpresa!- la voce di mamma Eve risuonò nella casa vuota e silenziosa.
I due gatti le corsero incontro con evidente interesse.
-Dove sono le visite?- continuava a chiedere Merlino, più curioso che mai.
Mamma Eve mostrò ai due una gabbietta coperta da un telo colorato.
-Morgana, cosa c’è lì?- chiese con gli occhi spalancati Merlino.
-Cosa vuoi che ne sappia io?- rispose la gatta con aria di sufficienza, nascondendo a fatica l’impazienza.
Mamma Eve tolse il telo con lentezza esasperante per i poveri mici. La gabbia era color blu brillante e dentro c’era…un passerotto che guardava con orrore i giganteschi occhi felini che lo stavano osservando curiosi.
-Oh aquile che volate alte, perché a me?- cinguettò terrorizzato l’uccellino.
-Vi lascio qui questa stupenda creaturina, mi raccomando abbiatene cura perché ora io devo uscire.-
Disse la donna prima di chiudere la porta.                                                         
-Ciao. Io sono Merlino, tu chi sei?- chiese cordialmente il gatto, presentandosi.
-Mi chiamo Kevin.- disse lui impaurito.
-Sono Morgana, benvenuto.-
-Ciao Kevin!-salutò Merlino allegramente.
Kevin lo osservò. Non aveva l’aria minacciosa, pur essendo un gatto. Era molto cicciotello, aveva un folto pelo rosso e due grandi occhioni verdi, curiosi di scoprire cose nuove. Sembrava simpatico…per essere un felino predatore mangiatore di passerotti innocenti e indifesi.
-Cosa ci fai qui? Perché mamma Eve ti ha portato a casa nostra?- chiese gentilmente Morgana, squadrando il povero uccellino da capo a piedi.
-Non lo so.-
-Ma tu che cosa sei? E a cosa ti servono queste cose attaccate alle zampe?-
-Io sono un passerotto e le piume mi servono a volare, non avete mai visto un uccello?- chiese Kevin stupito dalla curiosità dei gatti.
-Un uccello? Ooooh…puoi davvero volare?- chiese Merlino incuriosito. Non aveva mai visto un volatile da così vicino, era convinto che fossero feroci e di dimensioni enormi.
-Sì, ma voi…non ve ne volete andare da qui?-
-No. Stare qui ci va bene.- rispose convinta Morgana.
-Cosa? Tutti dicono che i gatti siano animali molto intelligenti ma voi, senza offesa, non lo sembrate. Perché rinunciate alla libertà?-
-Noi siamo molto intelligenti, è proprio per questo che stiamo qui. Siamo al caldo in inverno e al fresco in estate, senza contare che mamma Eve ci porta sempre da mangiare quindi noi riposiamo sempre.-
-Si, ma se volete uscire?-
-Mamma Eve non se ne accorge, ma noi usciamo spesso quando lei non c’è. Basta scendere dal balcone e ti ritrovi in strada…da lì facciamo spesso dei giri per il paese, ma dobbiamo stare attenti a tornare prima di mamma Eve. Una volta Merlino è stato fuori troppo a lungo e lei si è preoccupata tantissimo.-
-Questa è furbizia…- disse Kevin ammirato. La gatta sorrise compiaciuta e guardò il fratello, presumendo di trovare sul suo muso rosso la stessa espressione, ma lui era occupato con altro al momento.
-Torna qui! Non mi puoi sfuggire…preso! No…- Merlino stava cercando di agguantare un raggio di sole che si era infiltrato dalla finestra.
-Naturalmente ci sono delle eccezioni…- sospirò Morgana rassegnata.



SPAZIO AUTRICE
Yolla gente, come va? Sono tornata a scartavertrarvi per bene the balls...ok. Parliamo della storia. Mi è venuta in mente mentre guardavo la mia gatta el'ho scritta durante un momento di coglionaggine acuta. Recensite please che voglio sapere che ne pensate. 
Kiss kiss

Kat

 
 
 
 
  
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