02/12/2012
8 recensioniQuesta storia è arrivata Seconda al contest 'Fluff Is In The Air' di Class Of 13.
Trama: La storia è ambientata in un universo alternativo dove Majin Bu è stato sconfitto da Gohan e Goku non è mai ritornato sulla terra. La vita scorre tranquilla per Gohan e Videl amici o più che amici?
Questa la grande domanda a cui trovare una risposta, i due ragazzi dovranno riuscire a coordinare i loro passi fino a raggiungersi per poi poter camminare insieme, per sempre.
Ce la faranno?
-Prologo-
"In una grande strada possono esserci diverse vie da seguire, tutte portano a diversi traguardi, scelte che cambiano improvvisamente il modo di pensare, di osservare, di percepire il mondo intorno."
Kimi ni Todoke ~ Arrivare a te.
In una grande strada possono esserci diverse vie da seguire, tutte portano a diversi traguardi, scelte che cambiano improvvisamente il modo di pensare, di osservare, di percepire il mondo intorno.
Per Gohan era stato così, sapeva di non essere un semplice amico come tanti che nel momento del bisogno era lì pronto a sostenerla. Non era neanche quello che può essere definito migliore amico poiché quest'ultimo non riesce a comprendere l'ardore della gelosia, sentimento che si tramuta in rabbia e frustrazione.
Non poteva sentirla e vederla piangere.
Era come se volesse distruggere tutto. Quasi per mettere fine alla sua sofferenza. Quasi come se volesse andarle incontro, pronto a stringerla a sè nell'immensità di un abbraccio.
Il problema era però vastissimo, i passi da seguire erano difficili, quasi pericolosi. Ma il più grande punto interrogativo era il seguente: 'Sarebbero riusciti ad imparare e seguire tutti e due gli stessi passi, quelli che li avrebbero fatti incontrare?'
La mente del giovane Saiyan era annebbiata da questi pensieri, mentre la prof di Filosofia cercava di farsi comprendere dagli alunni dubbiosi.
Dall'altro lato della classe Videl era persa in pensieri ancora più complessi, quelli che solo una ragazza può crearsi.
Poteva lei, maschiaccio di prima categoria, abbastanza rude e aggressiva piacere ad un ragazzo tanto perfetto come Gohan? Voleva veramente rischiare di mandare a monte la loro amicizia per provare ad andargli incontro, a raggiungerlo una volta per tutte?
Uno strano evento avrebbe dato una risposta a tutte le loro domande.
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Dopo la morte della madre, ad ogni anniversario che ricorreva la personalità di Videl cambiava profondamente, come se in quel giorno volesse sentirsi parte di lei, come se fossero un qualcosa di incorruttibile, fatti della stessa sostanza.
Preferiva stare in solitudine ad osservare il cielo, quel cielo che adesso poteva essere raggiunto, toccato con un dito e che la faceva sentire ancora di più parte della stessa esistenza della madre defunta.
Anche quella volta si trovava nei pressi di un ruscello, lo sguardo rivolto alle nuvole, così bianche e inconsistenti coprivano il sole, come il ricordo che le rimaneva della madre che ogni anno si affievoliva sempre di più .
Sola. La parola giusta per descriverla, ormai da dieci lunghi anni.
Non pensava potesse esserci occasione per rimanere in solitudine con i suoi pensieri, ma capì che per lei non era neanche tanto difficile, erano invece pochi i momenti in cui si sentiva veramente insieme a qualcuno.
Una delle rare occasioni era quando accanto a lei c'era quel Saiyan, che con solo la sua presenza, il suo sorriso e il suo sguardo curioso, riusciva a donarle tutto l'affetto e la pace interiore di cui avesse bisogno.
«Perché in queste occasioni il mio unico pensiero è rivolto a lui? Perché mi sento così sola quando si allontana da me? Perché sento il bisogno di stringerlo e cercare conforto? Perché il mio cuore batte così forte quando i nostri sguardi si intrecciano? Perché non riesco a comprendere la realtà? Perché non riesco a raggiungerlo, a tenerlo con me?
Mamma ti prego, aiutami tu.»
Un mano, un tocco leggero sulla sua spalla.
«Chi può conoscere questo post...Gohan?», non riusci neanche a finire la frase che si ritrovò nell'immensità delle sue braccia forti, riusciva a sentire il suo profumo e a perdersi in esso, lui era proprio lì accanto a lei.
«Sai, ho sempre pensato che io e tu fossimo legati, c'era qualcosa che ci rendeva davvero simili come se fossimo nati per incontrarci, come se fossimo un'unica cosa. Mi chiedi perché conosco questo posto? Perché qui è dove i sogni si realizzano, dove la più assurda delle richieste si avvera se fatta con il cuore.
Come ben sai anche io ho perso mio padre quando ero molto piccolo, quando avevo bisogno della sua presenza per poter vivere, quando tutto senza di lui era spento.
Andavo avanti giorno dopo giorno senza vivere mai davvero, ero morto dentro poiché mi mancava quella che per me era la parte fondamentale della mia esistenza. Per questo ad ogni anniversario dal suo sacrifico venivo qui, per parlare con lui ed esprimergli tutti i miei sentimenti repressi, tutte quelle paure e angoscie che si erano ormai prese possesso della mia anima.
Fu allora che la vita decise di farmi un regalo.»
La corvina alzò il viso fino ad incontrare l'immensità delle iridi del ragazzo, i loro sguardi si incatenarono formando un tutt'uno mentre intorno a loro tutto sembrava esser fermo.
Ma il Saiyan non aveva ancora finito, sentiva che doveva raggiungerla una volta per tutte.
«Quello stesso giorno, dopo che ebbi espresso tutto quello che sentivo a mio padre, conobbi una ragazza.
Era abbastanza strana devo dire, un po' rude e maschiaccio, le piacevano le arti marziali sai?
Ma realizzai che proprio per il suo essere strana a me piaceva, e anche tanto. Il solo stare con lei mi rendeva felice, riusciva a portarmi lontano da tutto e tutti come se ci fossimo solo io e lei, come se nessun problema avesse mai fatto parte della mia vita perché stare con lei mi rendeva vivo, più di quanto lo fossi mai stato.»
Videl strinse con forza la tuta del ragazzo ancora unita in quell'abbraccio senza fine, piegò la testa mentre le lacrime cominciarono a solcarle il viso, sempre di più finché non si ritrovò a singhiozzare profondamente.
«Quasi dimenticavo! Quella ragazza era tanto forte all'apparenza quanto fragile e delicata, era capace di grandi sorrisi e grandi pianti che camuffava in modo buffo.
Un giorno rischiai di perderla, a causa di un mostro terribile che minacciava tutti e io mi sentì davvero impotente, non potevo fare nulla per lei, dovevo rassegnarmi nuovamente. Fu allora che capì realmente cosa lei era per me, quel sentimento nato piano piano arrivò a fronteggiarsi con l'infinito, e si trasformò in rabbia, in furia e distruzione.
Dovevo proteggerla mettendo a rischio la mia stessa vita, non pensando a niente che non fosse lei e il suo sorriso sincero, non potevo permettere a niente e a nessuno di portarmela via, perché ormai era parte di me.
Grazie a questa forza, solo tramite questa motivazione riuscì a distruggere il male.»
Il Saiyan concluse allungando una mano e accarezzando il volto di Videl, asciugando le lacrime che non sembravano volersi fermare, mentre un sorriso sincero cominciò ad affiorargli sul volto.
«Non voglio perdermi niente di te, Videl. Voglio solo stare così per sempre,
voglio solo tenerti vicina
per non farti più andar via, anche se il tempo e le circostanze sembrano esserci contro sarei capace di fare a pugni con l'universo intero pur di averti qui con me. Solo adesso comprendo realmente che quello che ci unisce è più di una semplice amicizia, è più di qualunque cosa al mondo perché sento il tuo cuore così vicino al mio e quasi non riesco distinguere i singoli battiti, perché ormai la melodia che ci unisce è una sola e così sarà, per tutto il resto del tempo.»
La ragazza non riuscì a proferir parola, non riusciva a trovare niente di adatto, niente che potesse eguagliare il sentimento che provava in quel momento. Decise che poteva rompere solo con un gesto la distanza tra di loro, così finalmente sarebbe riuscita a raggiungerlo per non lasciarlo più.
Alzò il capo fino a ri-incontrare nuovamente i suoi occhi, e avvicinandosi lentamente posò le sue labbra contro quelle di Gohan che l'accolse stringendola suggellando quel momento diventato senza fine.
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In cielo intanto le nuvole si erano diradate e due raggi di sole, piccoli ma intensi colpivano Gohan e Videl mentre ancora più su nell'immensità ultraterrena, altri due sorrisi si accesero all'unisono come se volessero rafforzare quell'unione, nata dal cuore di due giovani ragazzi che nelle difficoltà personali erano riusciti a costruire due diverse strade che disconnesse e mal ridotte si univano in un punto, diventando un unico, solo e sicuro cammino da intraprendere insieme.