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Autore: xblackthumbnail    02/12/2012    2 recensioni
Sam ha bisogno di un cambiamento,la sua vita insostenibile lo sta diventando ancora di più e una sera decide di andare via.
Da lì inizia quella che considera la sua nuova vita e decide cosa affrontare e come farlo.
E' la mia prima FF,siate buoni.
(Siate buoni fa tanto signor Balocco,non vi pare?)
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter One.

Quando i tuoi genitori non ti capiscono la vita è più dura del normale.

Non trovi conforto nelle mura di casa tua,non ti ascoltano,fanno quasi finta che tu non esista o che tu sia solo un problema.

Io posso definirmi un cosiddetto problema.

Perché?

Perché se i miei genitori mi capissero non mi troverei a correre alle dieci di sera di un martedì di dicembre nel bel mezzo del mio paesino sperduto e dimenticato da tutti.

La scintilla di stasera è scoccata quando sono rientrata da scuola con un taglio sul labbro che mi son ritrovata dopo lo scontro con la zip dello zaino del mio bullo preferito,come regalo per l'inizio delle vacanze di Natale.

Codesta scintilla non è scoccata perché io sono stata di nuovo vittima di bullismo,ma perché insistevano sul fatto che me lo fossi fatta da sola. E scocciata di tutto,ho preso quel poco di roba che possiedo,l'ho infilata in un borsone,stando attenta solo ai cd e mi sono messa in spalla lo zaino di scuola con i libri e roba scolastica varia rimasta lì dentro da quando ho iniziato le superiori,praticamente,l'iPod,i miei risparmi e il cellulare,anche se credo che sia inutile ostinarmi a portarmelo dietro,visto che da quando sono scappata i miei non si sono degnati di farmi uno squillo e non è che abbia tutta questa grande vita sociale,visto che nei paeselli come il mio avere interessi diversi è considerato da malati di mente o satanici.

Sono stanca di correre,mi siedo sotto un portico,su dei freddi scalini di marmo.

Non volendo mi iniziano a scendere delle lacrime sul mio viso freddo.

Cerco di fermarle,asciugandomele con la manica del mio chiodo nero,ma non si rassegnano e continuano a scorrere come le cascate del Niagara.

Ho sempre pianto poco,ma quando lo faccio significa che ho davvero bisogno di una svolta,di cambiamenti.

La porta dietro di me si apre appena un po',costringendomi ad alzarmi.

-Oh,scusa,non mi ero accorto che qualcuno si era accampato sotto al mio portico.- Il ragazzo che aveva aperto la porta la richiuse dietro di se e mi rivolse un sorriso,che mi ha fatto piuttosto piacere.

-Non preoccuparti,non fa nulla.- La mia voce è leggermente strozzata dal pianto che si era finalmente calmato.

-Hey,ma che è successo?- Ora uno sconosciuto pensa a me e i miei genitori no,grandioso.

-Niente,lascia stare.- Mi risedetti,con affianco il ragazzo.

-Guarda,si sa che le ragazze son sentimentali e che piangono per qualsiasi cosa,ma tu non mi sembri esattamente il tipo.- Mi guarda e io li rivolgo un sorriso un po' triste. Ha ragione,non si prospetta che delle fragili ragazzine vadano in giro con dei jeans strappati da cui si intravedono i collant neri,Creepers nere alte 5 cm,e chiodo nero che lascia vedere la maglietta sgualcita a righe nere e viola. Tantomeno le fragili ragazzine non hanno un piercing al labbro e i capelli corti,rasati da un lato.

-Neanche tu mi sembri il classico ragazzo fighetto,ma comunque non è successo niente,credimi.-Dopo questa frase mi sono accorta che quello che ho detto è vero. Anche lui ha un piercing al labbro,un taglio di capelli simile al mio e a quanto pare la magnifica capacità di starsene in giro con dei jeans,degli stivali da biker e una maglietta dei Misfits con sopra una camicia in pieno inverno.

-Anche se non ti conosco credo che sia meglio per te sfogarti,ma fai come vuoi…- si alza e fa come se volesse andarsene,ma alla fine rifletto e decido che forse è meglio parlare con colui che mi ha rivolto la parola non per prendermi in giro o cose simili.

-Va bene. Te lo dico. Ma solo perché mi sembri un tipo affidabile.-

-Oh,beh,di solito la gente non dice questo dei tipi come me.- Mi sorride e si risiede e io inizio a dirgli quello che è successo e mi ascolta annuendo e mordendosi il labbro,aggiungo parecchi dettagli giudicabili inutili,ma ormai ho iniziato a parlare,tanto vale dire tutto,a partire da quando hanno iniziato a perseguitarmi a quello che è successo stasera,anche se la mia storia è piuttosto banale lui non sembra annoiato.

Questo ragazzo mi sta dando molto più ascolto di quando me ne abbiano dato i miei genitori in 17 anni.

  
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