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Autore: Shine93    20/06/2007    8 recensioni
Sirius Black vuole dimenticare. Dimenticare di essere un Black.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Brindisi alla vita

Brindisi alla vita

È sera. Sirius Black è solo, lì a Grimmauld Place.

Fierobecco dorme. È tanto che non può farsi un bel volo.

Sirius Black è ubriaco. Ubriaco di solitudine, di ansia, paura, di ricordi.

E forse anche ubriaco d’alcol.

Quattordici anni. Sono passati quattordici anni da quando il mondo gli è crollato addosso.

Da quando è in quella casa i ricordi gli tendono agguati. Lui vuole dimenticare. Dimenticare di quando il suo migliore amico è morto, dimenticare di aver passato dodici anni in quel inferno che prende il nome di Azkaban. Dimenticare soprattutto i Black, dimenticare di essere un Black.

Ma non può. Il destino è sadico e il tempo tiranno.

Quando da giovane, esperto di prigionia e inesperto della vita, voleva che nulla finisse, tutto continuasse eterno, il tempo fece l’avaro e lui cadde perciò nella trappola fatale.

Ora non può dimenticare. Non perché non ci abbia provato, anzi.

Eccome se ci ha provato. Ma non può sfuggire alla spirale del tempo. E appena è solo tutto il peso di quattordici anni in solitudine lo travolge.

L’aveva detto Remus, quando stavano a scuola, che lui sarebbe morto di solitudine. Perché Lui la solitudine la odia.

Sirius Black è di nuovo solo a Grimmauld Place. Ha bevuto tanto, ha provato a dimenticare, ma ora ha sonno. Sale di fretta le scale di casa Black. Vuole raggiungere il suo letto il prima possibile.

Ma qualcosa lo attira. Un raggio di luna entra dalla finestra, nel salone. E illumina l’albero. Non un albero vero, si capisce. L’albero genealogico della “Nobile e Antica Casata dei Black”, come è scritto lì sopra, vicino al motto. “Toujours Pur”. “Per sempre puri”. Che idiozia.

Sirius Black è solo. È davanti all’arazzo dei Black, ma non sa come ci è arrivato. Ha una bottiglia e un bicchiere in mano. Allora decide. Decide di fare un brindisi.

Molti credevano che Sirius Black fosse pazzo, o che lo fosse diventato ad Azkaban. Ma sono in pochi a sapere la verità. A sapere che se Sirius Black è pazzo lo è diventato dopo. Per essere rimasto lì. Per essere rimasto solo.

E una voce risuona in quella stanza. Un brindisi.

- Io oggi brindo. Brindo ai ricordi.- e un bicchiere di liquido ambrato va giù.

- Brindo a Hogwarts, la mia unica e vera casa.- e ancora il liquido scende.

- Brindo agli amici, che sono la cosa più importante della mia inutile esistenza. Brindo a quando hai sedici anni e credi di poter salvare il mondo. Brindo alla mia incapacità di riuscire a salvare il mio unico fratello dagli artigli di quegli avvoltoi.

E, dopo un lungo istante - Brindo alla Casata dei Black.

Se Sirius Black è pazzo lo è diventato per colpa della solitudine. E per colpa dei Black.

By Shine93

  
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