Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Sheriza    02/12/2012    5 recensioni
Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella sua carne.
Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.
-------------------------------------------------------
Aoi è una ragazza che nel giorno del suo sedicesimo compleanno perde l'unico parente che pensa di avere, suo padre, però dietro quell'incidente si nascondono altre ombre del passato di Aoi che torneranno a bussare alla sua porta, portandola a scoprire verità che nessuno avrebbe mai immaginato.
Tra doppi, addirittura tripli giochi, verità nascoste e una società poco curata il passato verrà rivelato e con esso anche il futuro che attende Aoi.
-------------------------------------------------------
Questa è la mia seconda storia su EFP, e la prima sui vampiri, spero vi piaccia e che la lettura sia di vostro gradimento. Baci :)
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rosso

Capitolo I


Il sedicesimo compleanno, si dice sia maledetto, o per lo meno quello di Aoi lo fu.

La neve quel giorno cadeva, lacrime dal cielo ghiacciate e morbide si poggiavano al suolo per dare quel tocco bianco e candido, anche qualcuno senza emozioni avrebbe provato un brivido a quello spettacolo.

Una ragazza guardava dal balcone di una villa in mezzo alle montagne la neve poggiare per terra, era seduta sul marmo del balconcino con le gambe a penzoloni.

Aveva i capelli rossi con un taglio a caschetto scalato che andavano ad allungarsi davanti, occhi verdi come smeraldi puntati verso il cielo, portava un corpetto color blu notte che si stringeva con sopra una giacchetta nera di piume, dei guanti blu con del pizzo e una gonna che le arrivava a metà coscia sempre blu con degli stivali che le arrivavano fino un po' sotto al ginocchio.

Hey...Aoi ah ah, auguri” cercò di dire un uomo sulla cinquantina che quasi sicuramente era ubriaco fradicio e non riusciva a reggersi in piedi.

Che schifo...” sussurrò la ragazza guardando dentro al salone tutta quella gente che nemmeno conosceva ubriacarsi o spettegolare su qualcuno.

Aoi, su vieni dentro, ti vogliono fare gli auguri, piccola compi sedici anni devi festeggiare.” disse un uomo sul ciglio della porta finestra.

Non festeggio con gente che nemmeno conosco papà. Tutta quella gente con sa nemmeno che esisto sono qui solo per far vedere che loro sono gente importante, gente che merita di stare alla festa di uno dei più ricchi e potenti personaggi di tutto il Paese.” disse Aoi con una voce di disprezzo.

Non fare così, guarda quanti regali ti hanno portato.” disse l'uomo cercando di convincere la ragazza.

Sinceramente” disse la ragazza girandosi di scatto e guardando il padre negli occhi “Preferisco di gran lunga qualcuno che si occupi di me, dei miei sentimenti non voglio dei regali!” dopo aver detto questo, Aoi saltò giù dal balcone come se niente fosse e sparì nel buio.

Sono così abituata a scappare da feste del genere che ormai sono diventata agile come un gatto, persino dal balcone riesco a saltare senza farmi male” pensò la ragazza mentre camminava nella neve verso un boschetto tutto imbiancato.

Ogni passo le costava una fatica immensa, in quel punto la neve era molto più alta però continuò a camminare fino a quando non si ritrovò in uno spiazzale tra gli alberi, probabilmente dalla forma circolare che aveva doveva essere un lago ghiacciato.

Aoi camminando cautamente notò sotto un albero un accumulo di neve molto grande così decise di buttarsi sopra di esso, ma quando lo fece sbatté violentemente la testa contro qualcosa di metallico nascosto sotto la neve.

Ma che diavolo ci sta qui sotto?! Dio che dolore, la mia testa!” gridò Aoi mettendosi le mani dietro la testa, poi guardò il cumulo di neve e cominciò a scavare per vedere cosa c'era sotto, una volta tolta la maggior parte della neve, fu sorpresa di trovare un auto ancora con le luci accese.

Aoi aggirò l'auto e saltò sul cofano che era accartocciato contro il tronco dell'albero per vedere se c'era qualcuno dentro, ma quando lo fece notò che non c'era nessuno dentro, solo un sacco di disordine.

Forse chi guidava quest'auto ha fatto un incidente ed è andato a cercare aiuto...ma qui l'unico aiuto che ci sta è casa mia...forse è meglio se cerco un po' in giro questo tizio non vorrei che morisse di freddo...” pensò Aoi, così scese dal cofano e cominciò a camminare verso gli alberi.

Hey c'è nessuno qui?? Ho visto l'auto! Sono venuta ad aiutare! C'è nessuno?!” gridò Aoi, quando a un certo punto una lamentela si sentì sollevare da per terra.

S...sono q...qui!”.

Da lì viene una voce”.

Aoi si avvicinò a un albero e sotto notò un cumuletto di neve e appena la tolse vide il corpo di un uomo.

Hey amico tutto bene?” chiese lei, mentre girava l'uomo che aveva la faccia rivolta verso la neve, poi dopo averlo fatto Aoi lanciò un urlo agghiacciante notando che l'uomo era ferito gravemente, aveva ferite multiple sul collo, braccia e i vestiti sembravano essere stati stracciati.

M...Maria ed Es..Esmeralda...le hai viste?” sussurrò l'uomo, mentre tossiva.

Aoi che intanto si era allontanata lasciando il corpo dell'uomo a terra nella neve che piano cominciava a colorarsi di rosso, scosse la testa e porto la mano sporca di sangue davanti alla faccia.

C..cercale ti scongiur...o” l'uomo riuscì a malapena a dire quelle ultime parole quando un colpo di tosse lo fece spirare.

Dio, ma che gli hanno fatto, meglio andare via da qui, oddio devo vomitare” gridò Aoi, si alzò da terra e cominciò a correre verso il sentiero che l'avrebbe riportata a casa, i vestiti bagnati dalla neve, il freddo e la neve che scendeva dal cielo le facevano sentire le ossa ghiacciate, quando a un certo punto una sagoma nera cominciò ad apparire davanti ai suoi occhi.

Chi è li??” gridò Aoi mentre continuava a correre.

Arrivò difronte la sagoma e notò che era una bambina, una bambina con metà del viso sporco di sangue che sorrideva.

Ciao, hai visto il mio papà?” disse la bambina sorridendo.

Tu...chi sei...” sussurrò Aoi indietreggiando.

Mi chiamo Maria...E tu hai visto il mio papà.” disse la bambina avvicinandosi.

No...non ho visto nessuno io...” disse Aoi.

E invece si, hai le mani sporche di sangue...non si dicono le bugie...”.

Dai piccola, cos'è successo?” chiese Aoi.

E' successo che hanno ucciso me e mio padre, e ora stai per morire anche tu...” la bambina sorrise ancora di più spalancando la bocca e facendo notare ad Aoi dei denti più lunghi.

Oh mio dio!” gridò Aoi sferrando un calcio alla bambina e ricominciando a correre verso casa.

Che sta succedendo mi sembra di stare in un film dell'orrore, ma che diavolo succede! Un attimo cos'è quella luce arancione là in fondo?!” pensò Aoi girandosi più volte per vedere se quella bambina la stava seguendo. Arrivò alla fine del bosco e vide la sua casa nel fuoco più totale, lingue di fuoco gigantesche stavano divorando tutto, grida disumane arrivavano dalla casa, persone che cercavano di saltare dal balcone ma non riuscivano, e poi tre persone, tre persone stavano guardando la scena, uno di loro aveva in mano come una fiamma di fuoco, com'era possibile una cosa del genere? Come poteva un uomo tenere del fuoco sulla mano senza bruciarsi?!

Uno di quelle tre persone si girò verso Aoi e si dirisse verso di lei.

Non era un uomo anziano, era un ragazzo avrà avuto sui diciott'anni, aveva dei capelli neri come la cenere, la pelle bianca come la neve che quella sera si stava colorando di rosso, gli occhi non si distinguevano, portava un lungo cappotto nero che arrivava fino alle caviglie e camminava lentamente verso Aoi. Anche gli altri due si rigirarono, stavano ridendo, scrutarono Aoi e sorrisero ancora di più poi si rigirarono.

Aoi era paralizzata, sentiva il cuore battere all'impazzata e sentiva la gola fredda, il respiro che le cominciava a mancare, poi un dolore caldo le pervase la gamba, la bambina l'aveva raggiunta e l'aveva graffiata su quel pezzo di pelle di gamba che le rimaneva scoperta.

Il sangue cominciò a sgorgare dalla ferita, mentre la bambina si allontanava e il ragazzo si avvicinava.

Sembrava che quella situazione gli piacesse, i suoi occhi erano neri come l'ossidiana e più si avvicinava più si illuminavano, si passò la lingua sul labbro superiore e con uno scatto si ritrovò faccia a faccia con Aoi.

Era paralizzata, riusciva a fare solo passetti indietro fino a quando non si ritrovò contro il tronco di un albero, un nodo alla gola non la faceva ne respirare ne parlare, riusciva solo a guardare quel ragazzo dalla bellezza devastante.

Il ragazzo sorrise mostrando i denti bianchissimi e poi li socchiuse, anche lui li aveva lunghi, si divertì a guardare l'espressione spaventata di Aoi, e poi le si avvicinò all'orecchio mettendole una mano sulla ferita alla gamba e le disse “Sei interessante, e anche un sacco, peccato che tu non possa scappare, penso che mi divertirò con te un po'...che ne dici?” aveva una voce dolce e seducente che fece venire i brividi ad Aoi.

Il ragazzo la guardò mentre in un disperato tentativo cercava di fuggire, ma non ci riuscì la blocco all'albero e scostando il cappottino di piume che aveva le mise le labbra fredde come marmo sul collo caldo di Aoi.

Sei calda nonostante questo freddo...interessante...” sussurrò lui.

T...togliti subito da me!” gridò Aoi.

Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella carne di Aoi.

Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.

Creature che si nutrono si sangue umano, dalla pelle bianca come il latte, una leggenda molto diffusa, ma questa volta non è una leggenda, i vampiri esistono veramente, Aoi lanciò un grido di dolore, che sparì subito perché il piacere la pervase, i suoi occhi cominciarono a farsi pesanti, fino a quando non li chiuse.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Sheriza