La sacca giace sul fondo dell'armadio, piena di vestiti. Ormai trova inutile tirarli fuori di lì, considerato che poi, il giorno dopo, finirà per rimetterceli.
Ma stavolta ce la farà, ce la farà davvero.
Prenderà le sue cose, uscirà dalla porta e se ne andrà, lasciando quella casa. Lasciando lei, e tutto il dolore che gli causa.
Ci prova da mesi, ad andarsene, ma non ci è mai riuscito. Si ferma sempre con un piede oltre la soglia, la mano sulla maniglia; ma poi ripensa a lei, a quanto la ama e a quanto sia ingiusto non darle un'altra possibilità. L'ennesima possibilità. E allora torna indietro, ributta la sacca nell'armadio e si infila nella doccia, cercando di schiarirsi le idee.
Ma stavolta ce la farà, ce la farà davvero.
Mette i suoi oggetti personali in una borsa di tela, che poi posiziona vicino all'ingresso. Afferra le chiavi dell'auto e il telefonino, mentre il portafoglio trova posto nella tasca posteriore dei jeans.
E' pronto per andare via. E' pronto per non tornare.
Fino a quando arriva lei. Apre la porta e lo guarda. Attraversa la stanza e lo raggiunge, alzandosi sulle punte per stampargli un freddo bacio sulle labbra. Poi inizia a cambiarsi, girando per tutta la casa, raccontandogli la sua giornata. Neanche si accorge delle sue valigie.
E lui si lascia cadere sul divano, inerme. Il destino gli si è rivoltato contro ancora una volta. Sospirando, si prende la testa tra le mani, immaginando il giorno in cui riuscirà ad andarsene davvero.


Piccoli scleri pomeridiani.
Questo lui e questa lei, senza nome e senza volto, sono probabilmente destinati a rimanere una goccia nell'immenso oceano delle schifezzuole che scrivo (sono piuttosto poetica, oserei dire ^^). Ergo, non credo che avranno seguito. Ma la cosa non vi interessa, già lo so :)
Bon, ringraziando anticipatamente chiunque leggerà, recensirà e/o inserirà in una delle tre liste questa storia, vi saluto.
Un baci8