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Autore: acate    02/12/2012    1 recensioni
La storia di due ragazze, destinate a stare insieme, scagliate contro il mondo
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si sa, le donne sono più aperte, più umane, si capiscono tra di loro, e un'amica più di un uomo ti conosce e sa tutti i tuoi gusti, e allora perchè il diverso ci spaventa così tanto?
 
"Il problema cara Daisy, è che mi mancherai quando non ti avrò tra le braccia" sbiascicò quelle parole all'orecchio Weak, per non farsi sentire da persone inesistenti, o forse, perchè voleva che le sentisse solo lei.
"Lo so Weak, ma ti scriverò, ti manderò dei messaggi" ripeteva sempre quelle parole Daisy, che parevano una formula magica che canticchiava per rassicurare il cuore afflitto di Weak. Si, quella ragazza con uno strano ciuffo bicolore verde e blu cercava in tutti i modi di far sorridere l'altra.
La loro non era una storia, il loro era appena un inizio. Cominciarono da migliori amiche al liceo, e poi è scoppiata quella strana luminescenza negli occhi quando si guardavano, quel calore che le riscaldava quando Daisy spalancava, larghe, le braccia, invitando Weak a immergersi dentro. E capirono una cosa importante, l'una era innamorata dell'altra. Si, esatto, perchè solo quando si accettano i difetti quella persona diventa perfetta, e merita di essere amata.
"Ma non sarà lo stesso che averti qua" lo sguardo di quella ragazza dall'esule corporatura e dalla flebile voce, s'incupì, trasformandosi in un'espressione incredibilmente triste, Weak sapeva che non doveva fare così, intristirsi in questo modo, perchè poi i suoi occhi, colorati dal nocciola al verde, si sarebbero presto velati di lacrime, e questo non poteva accadere davanti a Daisy, lei non piangeva mai.
La ragazza fece una piccola pausa, poi aggiunse "Hai ragione" sospirò "Odio la distanza" sputò quella frase come una gomma che aveva perso sapore dopo troppe masticate. 
"Io odio il mondo cupo e ottuso" abbassò il capo Weak, permettendo ai suoi capelli rossi di formare una cascata scarlatta davanti al suo viso. Delusa, si, perchè il tempo in cui vivevano era davvero cupo e ottuso, dove di notte ci si nasconde per fare l'amore e l'odio circola libero per le strade illuminate dal sole.
Daisy non emise parola a proposito dell'affermazione saggia di Weak, si limitò ad alzarle lo sguardo con il dito indice sotto il mento, permettendole di guardarla nei suoi occhi vispi di un meraviglioso verde buio, e lentamente la baciò sulle labbra. E quell'uscio di porta, diventò loro.
 
Non si sa come Weak sia scoppiata in lacrime quella sera, e non se ne sa neanche il motivo, ma si sapeva, tutti lo sapevano, che quando quella ragazza piangeva non era solo per una cosa.
 
Nello stesso momento Daisy, era alle prese con la sua odiosa famiglia felice. Li dispegiava, perchè non potevano capirla, e lei non capiva loro. Weak aveva ragione, il mondo, e sopratutto le persone che ci vivono dentro sono cupe e ottuse, ma sopratutto avare ed egoiste.
"Lascia giù quel cellulare, sennò te lo ritiro" sua madre aveva da sempre una voce squillante e autoritaria, di quelle che ti ronzano nel cervello fino a farti imbestialire, facendoti urlare all'interno, frantumando i vetri della mente, sembrava quasi che bucassero il timpano quando diventavano piene di lettere e sempre meno cariche di significato.
Non si sa come quella sera Daisy si fosse ritirata nel letto con una rabbia repressa incastrata fra le costole e l'odio nelle vene del cuore, mentre ascoltava i lamenti ipnotici dei suoi genitori, che confabulavano cose incomprensibili nel loro alfabeto da Sovrani. In quella casa regnava la monarchia, e lei, si sentiva la schiava, quella sguattera che lavava e stendeva per i suoi regali a sangue blu e il principino Michael, aspirante Governatore di casa Miller.
 
Quella sera, come ogni sera, si diedero la buonanotte, augurandosi di non fare incubi, ma di sognare un domani migliore, magari, uno di quelli dove il giorno dopo si sarebbero viste, e avrebbero fatto l'amore di nascosto. Un giorno in cui, ogni bacio rubato, equivaleva a un pezzo del loro futuro che stavano costruendo, una sulle labbra dell'altra.
-Goodnight my orizont- le labbra di Weak si piegarono in un sorriso, e gli occhi s'imperlarono di felicità.
-Goodnight my dawn- le labbra di Daisy si piegarono in un sorriso, e gli occhi s'imperlarono di felicità.
  
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