Fra tutte le cose che mi infastidiscono, quella che lo fa’ di più è certamente la fisica.
E’ colpa sua se non possiamo volare, rimbalzare o farci sentire nel vuoto.
In più, è sempre stata la materia scolastica in cui andavo peggio.
Poi ho conosciuto Louis de Broglie, un tizio nato nel 1892 in Francia. Il buon Louis ha ipotizzato che le particelle si comportino come le onde, ribaltando il concetto elaborato da Planck.
Questo è assurdo; secondo questa teoria una macchina lanciata contro un muro non si accartoccierebbe, ci girerebbe attorno.
Questo è veramente assurdo. Eppure è vero. 
Il problema è che funziona solo se si considerano particelle aventi massa molto piccola, per questo una macchina non girerà mai attorno a un muro.
Tutto ciò mi ha permesso di capire il collegamento tra Planck e Bohr e, per la prima volta, un po’di fisica.
Ma Louis mi ha insegnato qualcosa di molto più importante del dualismo onda-particella.
Mi ha insegnato che se qualcuno tanto pazzo da credere che una macchina possa girare attorno a un muro alla fine risulta dalla parte della ragione, allora sognare non è poi così sbagliato.