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Autore: Stellalontana    03/12/2012    1 recensioni
"Quando diventerò grande voglio essere uguale te." mormorò. Odino scosse la stessa, anche se sorrideva.
"No, Loki quando sarai grande sarai uguale a te stesso." gli disse.

Questa storia ha partecipato al contest "I can be your hero" sul forum del « Collection of Starlight » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 ».
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Loki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il piccolo fiammiferaio Questa storia ha partecipato al contest "I can be your hero" indetto dal forum del « Collection of Starlight » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »



Nickname sul forum: Stellalontana    

Nickname su Efp: Stellalontana
Titolo della fanfiction: Il piccolo fiammiferaio
Titolo del contest: “I can be your hero”
Pairing: nessuno
Personaggi: Odino Allfather, Loki Laufeyson
Generi: generale, fluff, malinconico
Warnings: nessuno
Credits: Il titolo, anche se cambiato di genere, proviene dalla fiaba “La piccola fiammiferaia”
Note personali: La storia è ispirata all’omonima fiaba di Hans Christian Andersen. Loki è in assoluto il mio personaggio preferito, e anche se crescendo ha sviluppato quella sua “malvagità” ho pensato che da piccolo fosse veramente affezionato a suo padre adottivo, Odino.
EDIT: ho aggiunto il genere malinconico, perché credo che la storia sia soprattutto questo, vista anche la fiaba da me scelta. Ho corretto la storia seguendo i suggerimenti di Ulissae che ringrazio ancora vivamente per l'opportunità. Spero amiate questa storia quanto la amo io. Questo è il link al concorso, sia sul forum che su Facebook e questo è il link ai risultati.




Il piccolo fiammiferaio


Loki diede un ultimo sguardo al fratello impegnato a combattere contro l'aria fredda del mattino, si alzò in piedi e, facendo minor rumore possibile, se ne andò, lasciando Thor al suo gioco preferito.
Scivolò lungo i corridoi, oltre le porte, via dalle opprimenti stanze del palazzo fin nel giardino, dove si accasciò contro il tronco nodoso di un albero desiderando semplicemente scomparirvi all'interno.
Passò un minuto. Ne passarono due. Loki si tirò su a sedere incrociando le gambe e prese a maneggiare due lunghi rami secchi, senza sapere davvero che fare. Le lezioni di spada lo annoiavano, la giornata era appena iniziata e i libri in quel momento proprio non lo attraevano.
Preferiva starsene lì da solo, a praticare ciò che più di tutto gli riusciva più semplice: la magia. Incendiò per un paio di volte i rametti secchi, ma quello era un vecchio incantesimo ormai assimilato, senza tanti risultati distruttivi.
"Sei qui, piccolo fiammiferaio?"
Loki si voltò, un gran sorriso che gli nasceva spontaneo sulle labbra.
"Padre!" si alzò e corse incontro a Odino, che lo abbracciò. "Che cosa fai qui? Credevo fossi ad ammirare come Thor maneggia la sua spada."
Lo sentì ridere sommesso prima di prenderlo per mano. "Thor non ha bisogno di me in questo momento" lo guardò con l'unico occhio azzurro che gli era rimasto e gli sorrise "tu che cosa stavi facendo?"
"Un fuoco" rispose annoiato Loki, mostrandogli i due rametti lasciati a terra "mi annoiavo, in effetti."
"Bene, direi che sono arrivato proprio al momento giusto, allora."
Loki gli strinse la mano talmente forte che le sue nocche diventarono bianche. In confronto al padre lui era piccolissimo, poco più alto della sua cintura, ma Loki sapeva bene che se anche fosse cresciuto in fretta suo padre sarebbe sempre sembrato un gigante. Le poche ore che passavano insieme senza la ridicola eccitazione di Thor erano così scarse che ogni volta Loki ne assaporava ogni minuto, ogni secondo, più che poteva, per poi tenersi ben stretti quei ricordi.
"Padre?" domandò mentre passeggiavano nel giardino, sotto gli alberi in fiore. Odino gli strinse la mano. "Perché mi chiami piccolo fiammiferaio?"
Suo padre ridacchiò e il suono di quella risata contagiò anche Loki. "È una vecchia storia che ho udito una volta a Midgard."
"Racconta!" esclamò allora Loki, emozionato all'idea che suo padre potesse raccontargli qualcosa di altri mondi così lontani. Lo sentì sospirare e si fermarono sotto un grosso albero di mele.
"È la storia di una bambina, non ne ricordo il nome, che purtroppo non aveva i genitori, ma solo la nonna che ben presto, però, morì." Odino colse una mela per Loki che l'afferrò felice "Le lasciò dei fiammiferi da vendere, ma nessuno li comprava. Così per farsi calore lei ne accese uno. Dal fuoco del fiammifero nacquero delle immagini, una casa felice, i suoi genitori. Poi quando questo si spense lei ne accese un secondo, e questa volta apparve una tavola imbandita. Quando anche questo fu finito, ne accese un terzo e vide finalmente la nonna."
Loki guardò suo padre troneggiare sopra di lui, mentre addentava la mela rossa e succosa. "E poi che cosa succede?" chiese impaziente.
"Succede che la piccola fiammiferaia finì tutti i suoi fiammiferi nel tentativo di rivedere la nonna. Quando pensava che ormai non ci fosse più speranza, la nonna le apparve in sogno e la portò con sé."
Loki si rigirò la mela in mano. "Vuoi dire che la bambina è morta?" domandò con un nodo alla gola. Odino non fece altro se non annuire. "Che cosa vuol dire? Non ho capito perché mi chiami così."
Suo padre si accucciò davanti a lui, così da poterlo guardare dritto negli occhi. "Anche tu puoi vedere cose che altri non vedono. A differenza della bambina, però, tu hai delle persone che ti amano, Loki. Ma alcune volte devi guardarti da quelle illusioni."
Loki aggrottò la fronte. "Mi stai mettendo in guardia." commentò cauto. Suo padre annuì molto lentamente.
"Ma lo capirai con il tempo, figliolo. Per il momento io e te siamo insieme." e l'abbracciò.
Loki sorrise contro la spalla del padre. Era proprio vero, non c'era miglior posto in cui avrebbe desiderato essere se non accanto a lui, a suo padre.
"Quando diventerò grande voglio essere uguale te." mormorò. Odino scosse la stessa, anche se sorrideva.
"No, Loki quando sarai grande sarai uguale a te stesso." gli disse.
Lui annuì, anche se non era proprio convinto. "D'accordo. Ma tu... mi aiuterai?"
Odino si alzò e lo prese per mano, mentre tornavano verso il palazzo. "Io ci sarò sempre, Loki, sarò sempre qui per te."
E Loki non ebbe dubbi su questo.
   
 
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