03/12/2012
3 recensioniCompromessi
« Sei veramente sicuro? »
« Si. E’ ciò che voglio. »
Ghignarono. « Bene, allora benvenuto nell’Akatsuki, Uchiha Itachi. »
Itachi abbassò il capo e fissò i componenti uno ad uno con determinazione. D’ora in poi avrebbe dovuto collaborare con loro.
« C’è un’ultima cosa, però, che dovresti fare. Sai, è per formalizzare la tua entrata. »
I membri dell’organizzazione si scambiarono un’occhiata complice e risero beffardamente, mentre il giovane shinobi non mutava di espressione e manteneva in allerta i sensi, pronto a tutto.
« Deidara, pensaci tu. »
« Perfetto, e con questo siamo a posto. » proclamò l’artista, poggiando il metro da sarto su una scrivania.
Itachi se ne restava in piedi immobile con le braccia aperte, vestito solo dell’intimo e visibilmente scosso dalla piega inaspettata che aveva riscosso quella giornata.
Deidara annuì con il capo sovrappensiero, annotando alcuni numeri su un foglio di carta.
« Le tue misure sono ottime » ammise; « sono sicuro ne verrà fuori una bella divisa. »
Si avvicinò ad un cassetto ed estrasse quella che, ad un’occhiata veloce, poteva sembrare una scatola di legno un po’ logora.
« Adesso passiamo alla parte divertente » annunciò con le mani dietro la schiena a nascondere l’oggetto.
Si avvicinò ed esaminò attentamente Itachi. « Credo che il viola sia il colore che si addice meglio alla tua persona » sentenziò pensoso; « anche se, devo ammettere, il rosso si intonerebbe perfettamente al tuo sharingan... »
Itachi sbatté le palpebre e non emise suono. Deidara si voltò su se stesso e diede le spalle al nuovo arrivato, esaminando il contenuto del cofanetto stando molto attento a non rivelarne la vera natura.
« E va bene, siccome sei nuovo lascerò decidere a te. »
Allungò le braccia ed espose sotto il naso dello shinobi la scatola aperta, rivelando una moltitudine di colori che fecero deglutire il ragazzo, il quale sbarrò leggermente gli occhi e arricciò le labbra turbato, scuotendo la testa.
« No » mormorò piano.
Itachi Uchiha non sarebbe mai sceso a questi compromessi. Lui era un uomo, uno shinobi distaccato e letale, non avrebbe smaccato con quell’orrore la sua stoica figura.
« Devi. Fai parte dell’Akatsuki ora, e come nuovo membro devi sottostare alle nostre regole. Nessuno ha rinunciato. » spiegò serio, mentre il giovane Uchiha sospirava inquieto. Annuì impercettibilmente.
« E va bene, facciamolo. » sussurrò sommessamente; « Viola. »
« Ottima scelta, Itachi-san! Non avrei potuto scegliere smalto migliore. » Esclamò Deidara, estraendo la boccetta designata. « Ora, esibisci mani e piedi. »
Lo fece accomodare su una sedia e si chinò a terra, afferrandogli una caviglia e svitando il tappo del cosmetico.
« Non sarà la forma d’arte che prediligo » mormorò sovrappensiero il membro più anziano; « ma quando avrò finito vedrai che esplosione di colori saremo noi dell’Akatsuki! »
Note dell'autore:
Che dire, ho dato voce a un dubbio che mi assillava da tempo!
Spero vi abbia strappato un sorrisino e che il risultato non sia proprio cattivo... più che altro, mi imparanoia (?) la caratterizzazione dei personaggi: ho cercato di non cadere nell'OOC, ma nel caso avessi fallito fatemelo sapere, vi prego!
Un grazie immenso a tutti i lettori e spero di ottenere qualche critica, sia positiva che negativa.
Un bacio dolce!
hibou.