Eccomi con una nuova one-shot.
Ultimamente sto sperimentando modi diversi di scrivere (non chiedetemi quali,
perché sono il frutto della mia mente contorta) e questo è il primo risultato.
La canzone sotto è “Think Twice” degli
Eve 6, canzone che adoro e fonte di grandissima ispirazione dato che tutta la
storia è basata su questa.
Ho lasciato a voi una particolare
lettura del finale… spero vi piaccia!
Dedicata
a Apple e Sè. La mia musa. La mia ragione per scrivere.
Drew
Think Twice
Delusione
Non
avrei mai creduto che potessi farmi questo. Non ci credo. Non ci voglio
credere. Ogni volta che ti guardo negli occhi non vedo più brillare la tua
luce, quel bagliore nascosto, magico, puro, che solo io riuscivo a intravedere.
Chi
di voi due mi ha tradito davvero? Entrambi. O forse nessuno? Ho paura di
essermi tradito da solo. Ho paura di non riuscire più a percepire dal tuo
sguardo l’amore che provavi per me…. mai più.
Seduto
sul letto del mio appartamento a Londra, con i vestiti fradici e con le mani
che mi coprono il viso, i miei occhi cominciano a bagnare le guance.
Perché
l’avete fatto? Perché l’hai fatto tu?! Sto urlando: PERCHE’?!
When all,
Is said,
And done,
And dead,
Does he,
Love you,
The way that I do?
Breathing in,
Lightning;
Tonight's for fighting.
I feel,
The hurt,
So physical
Rabbia
Vi
ho visti! Vi ho visti mentre vi baciavate davanti ai miei occhi! Perché?! Forse
io non ti amo abbastanza… o forse tu non ami abbastanza me?
Ho
fatto di tutto per starti accanto: ho lasciato il mio mondo, la mia solita
vita, ho mollato lei per te, ti ho confessato ogni singolo sentimento che
provavo… già, provavo. E non credo proverò più qualcosa per te, se non odio... Ma come posso riuscire ad
odiarti, io?
Mi
alzo dal letto e subito vedo sul comodino una foto di noi due, felici…
abbracciati… innamorati…
Le
lacrime iniziano a sgorgare dai miei occhi sempre più impetuosamente. Subito
afferro la cornice e la getto contro il vetro della finestra. Frammenti invisibili
si sparpagliano per tutto l’alloggio così come il dolore mi offusca la mente.
Senza
neanche accorgermene, lancio oggetti da una parte all’altra della stanza,
distruggendo tutto ciò che mi ricordi lei.
Think twice ‘fore you touch my
girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around, come around,
No more.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around,
No more
Pazzia
All’improvviso
mi fermo, realizzando ciò che sto per fare. Ho tra le mani una tua lettera, la
prima che mi hai scritto e nella quale urlavi al mondo tutto l’amore che senti
per me… che sentivi, ormai.
Mentre
le lacrime mi bagnano il viso e la rabbia insiste sul mio volto come se stessi
indossando una maschera che preme contro la carne che nasconde, il foglio di
carta cade a terra.
Indietreggio,
andandomi a sedere in un angolo della stanza. Porto le ginocchia sotto il mento
e con le braccia circondo le mie gambe. Inizio a dondolarmi avanti e indietro,
tremando e fissando come un automa con lo sguardo vuoto la lettera… avanti e
indietro… con la mente ripercorro tutti i momenti vissuti assieme… avanti e
indietro… tutti i baci che ci siamo dati… avanti e indietro… tutte le volte che
i nostri sguardi si sono toccati… avanti e indietro…
Ora
vedo il tuo volto, ti vedo uscire dalla lettera… eccoti… non posso lasciarti
andare!
She spreads,
Her love;
She burns me up.
I can't,
Let go,
I can't get out.
I've said,
Enough,
Enough by now.
I can't let go;
I can't get out
Visioni
Mi
precipito verso di te, ma tu scompari. Apro la porta della camera: forse sei
fuori? No, non ci sei.
Percorro
tutto il corridoio, mentre sulla parete bianca vengono proiettate tutte le
immagini della nostra storia. Scendo le scale, poi entro nel salotto. Sento ovunque
il tuo profumo e per un istante chiudo gli occhi, ora gonfi e stanchi, per
immaginarti.
Li
riapro.
Lui
è seduto sul mio divano. E tu gli sei seduta accanto e gli parli, con quel tuo
modo di fare malizioso che hai solo con me. Poi lui si avvicina a te. Ti sta
per baciare.
Io
vi vedo… sono qui… sono qui, vedo tutto.
Ti ha baciata… Ti ha baciata… e tu non l’hai respinto…
Mi
avvicino e inavvertitamente urto il tavolino basso di legno con la gamba
destra, facendo cadere i fiori che avevo portato per te giusto il giorno prima.
Il vaso di vetro si schianta a terra emettendo un forte rumore.
Vi
separate subito.
Tu
ti alzi, mi vieni incontro. Vedo il tuo viso rosso di imbarazzo e di vergogna,
ma non dici nulla. Velocemente mi dai un bacio sulle labbra e vai di sopra.
Ma
lui è ancora lì.
Sento
il cuore palpitare a mille all’ora e ho una voglia matta di spaccargli la
faccia, ma mi limito a sorridergli, a sopportare quel che è appena successo.
Così prendo anch’io le scale.
Però,
appena supero i primi scalini, mi fermo di scatto.
Senza
neanche voltarmi, lo avviso:
-Vattene.-
Lui
cerca di bofonchiare qualcosa, ma con un’espressione dura, lo interrompo,
voltandomi verso di lui, a voce bassa ma ben chiara:
-Pensaci due volte prima di toccare la mia ragazza. Torna qui e ti
farò sentire bruciare. Non tornare
mai
più.-
Poi
salgo, mentre sento sbattere la porta d’entrata.
Wait 'till,
The day,
You finally see,
I've been,
Here waiting patiently;
Crossing,
My fingers,
And my t's.
She
cried on my shoulder begging please
Think twice ‘fore you touch my
girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around, come around,
No more.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around,
No more.
Ricordi
Sto
andando da lei.
Entro
in camera mia, ma non la vedo. Cerco perfino sotto il letto, ma non c’è.
La
chiamo per nome. Nessuna risposta.
Ripercorro
lentamente il corridoio. Il proiettore della mia mente continua a fare passare
tutti gli istanti vissuti insieme sulla solita parate.
Sto
per superare la porta del bagno, quando mi accorgo del rumore della doccia.
Non
busso neanche, entro direttamente. I vestiti sono sparsi a terra e sul
lavandino. Ora vedo il suo riflesso attraverso il vetro della doccia. È seduta
in un angolo, nuda, nella stessa posizione in cui ero seduto io nella mia
camera.
Apro
il vetro.
La
matita nera le cola sulle guance, rigandole il viso.
Mi
avvicino a lei, ma non ha neanche il coraggio di guardarmi negli occhi. Vorrei
sputarle in faccia tutta la rabbia che provo, ma come faccio? Io la amo.
Mi
siedo accanto a lei, incurante del fatto che i miei vestiti stiano diventati
sempre più fradici.
Dio,
come piange.
-Perdonami.-
supplica, sollevando il viso verso di me.
I
suoi occhi… Mi ricorderò per sempre i suoi occhi in quel momento.
Poggia
il viso sulla mia spalla e piange, piange tutto il suo dispiacere. Non trovo la
forza di toccarla. La amo, ma non riesco più a toccarla.
Sto
per lasciarmi andare, sto per dirle che non mi importa, che la amo, ma qualcosa
mi blocca.
Scosto
violentemente la spalla sulla quale è appoggiato il suo viso e ripeto sottovoce
quella parola, chiudendo gli occhi:
-Vattene.-
She spreads,
Her love;
She burns me up.
I can't,
Let go,
I can't get out.
I've said,
Enough,
Enough by now.
I can't let go;
I can't get out.
What is it you really want?
I'm tired of asking.
You're
gone; I'm wasted.
When I,
Showed up,
And he,
Was there,
I tried,
My best,
To grin,
And bear,
And took,
The stairs,
But didn't stop at the street.
And
as we speak,
I'm going down.
Rimorsi
Riapro
gli occhi. Mi accorgo di aver rivissuto tutto quello che è capitato appena due
ore fa. Sono seduto, sotto la doccia, ma stavolta l’acqua è chiusa.
Mi
maledico per quello che ho fatto: lei se n’è andata a causa mia… perché sono
stato io a dirglielo. Se non l’avessi fatto, adesso sarebbe ancora qui… ancora
con me.
Ma
non potevo sopportare il suo tradimento, non sarei stato umano.
La
odio e la amo immensamente… ma nulla sarà più come prima, ormai… nulla…
'Cause she spread,
Her love,
And burned me up.
I can't,
Let go;
I can't get out.
I've said,
Enough,
Enough by now.
I can't let go;
I can't get out.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around, come around,
No more.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around,
No more....
L’ho
persa. E con lei ho perso tutto ciò che mi rendeva felice…
I
miei tornano ad essere improvvisamente vuoti: ho deciso.
Apro
meccanicamente la finestra del bagno, poi sposto tutto il mio peso sul
davanzale e appena ho le mani libere, mi aggrappo al cornicione che mi
sovrasta.
Una
vita senza di lei… una vita ormai senza più scopo.
Chiudo
gli occhi.
Addio.