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Autore: Drew    21/06/2007    5 recensioni
Amore e odio. Due sentimenti così simili, ma così difficili da provare. Ma un tradimento li cambia, li trasforma... One-shot nata come H-Hr, ma adatta a qualsiasi coppia. Sulle note degli Eve 6
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Think Twice

Eccomi con una nuova one-shot. Ultimamente sto sperimentando modi diversi di scrivere (non chiedetemi quali, perché sono il frutto della mia mente contorta) e questo è il primo risultato.

La canzone sotto è “Think Twice” degli Eve 6, canzone che adoro e fonte di grandissima ispirazione dato che tutta la storia è basata su questa.

Ho lasciato a voi una particolare lettura del finale… spero vi piaccia!

Dedicata a Apple e Sè. La mia musa. La mia ragione per scrivere.

 

Drew

 

Think Twice

 

Delusione

 

Non avrei mai creduto che potessi farmi questo. Non ci credo. Non ci voglio credere. Ogni volta che ti guardo negli occhi non vedo più brillare la tua luce, quel bagliore nascosto, magico, puro, che solo io riuscivo a intravedere.

Chi di voi due mi ha tradito davvero? Entrambi. O forse nessuno? Ho paura di essermi tradito da solo. Ho paura di non riuscire più a percepire dal tuo sguardo l’amore che provavi per me…. mai più.

Seduto sul letto del mio appartamento a Londra, con i vestiti fradici e con le mani che mi coprono il viso, i miei occhi cominciano a bagnare le guance.

Perché l’avete fatto? Perché l’hai fatto tu?! Sto urlando: PERCHE’?!

 

When all,
Is said,
And done,
And dead,
Does he,
Love you,
The way that I do?
Breathing in,
Lightning;
Tonight's for fighting.
I feel,
The hurt,
So physical

 

Rabbia

 

Vi ho visti! Vi ho visti mentre vi baciavate davanti ai miei occhi! Perché?! Forse io non ti amo abbastanza… o forse tu non ami abbastanza me?

Ho fatto di tutto per starti accanto: ho lasciato il mio mondo, la mia solita vita, ho mollato lei per te, ti ho confessato ogni singolo sentimento che provavo… già, provavo. E non credo proverò più qualcosa per te, se non odio... Ma come posso riuscire ad odiarti, io?

Mi alzo dal letto e subito vedo sul comodino una foto di noi due, felici… abbracciati… innamorati…

Le lacrime iniziano a sgorgare dai miei occhi sempre più impetuosamente. Subito afferro la cornice e la getto contro il vetro della finestra. Frammenti invisibili si sparpagliano per tutto l’alloggio così come il dolore mi offusca la mente.

Senza neanche accorgermene, lancio oggetti da una parte all’altra della stanza, distruggendo tutto ciò che mi ricordi lei.

 

Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around, come around,
No more.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around,
No more

 

Pazzia

 

All’improvviso mi fermo, realizzando ciò che sto per fare. Ho tra le mani una tua lettera, la prima che mi hai scritto e nella quale urlavi al mondo tutto l’amore che senti per me… che sentivi, ormai.

Mentre le lacrime mi bagnano il viso e la rabbia insiste sul mio volto come se stessi indossando una maschera che preme contro la carne che nasconde, il foglio di carta cade a terra.

Indietreggio, andandomi a sedere in un angolo della stanza. Porto le ginocchia sotto il mento e con le braccia circondo le mie gambe. Inizio a dondolarmi avanti e indietro, tremando e fissando come un automa con lo sguardo vuoto la lettera… avanti e indietro… con la mente ripercorro tutti i momenti vissuti assieme… avanti e indietro… tutti i baci che ci siamo dati… avanti e indietro… tutte le volte che i nostri sguardi si sono toccati… avanti e indietro…

Ora vedo il tuo volto, ti vedo uscire dalla lettera… eccoti… non posso lasciarti andare!

 

She spreads,
Her love;
She burns me up.
I can't,
Let go,
I can't get out.
I've said,
Enough,
Enough by now.
I can't let go;
I can't get out

 

Visioni

 

Mi precipito verso di te, ma tu scompari. Apro la porta della camera: forse sei fuori? No, non ci sei.

Percorro tutto il corridoio, mentre sulla parete bianca vengono proiettate tutte le immagini della nostra storia. Scendo le scale, poi entro nel salotto. Sento ovunque il tuo profumo e per un istante chiudo gli occhi, ora gonfi e stanchi, per immaginarti.

Li riapro.

Lui è seduto sul mio divano. E tu gli sei seduta accanto e gli parli, con quel tuo modo di fare malizioso che hai solo con me. Poi lui si avvicina a te. Ti sta per baciare.

 

Io vi vedo… sono qui… sono qui, vedo tutto.

 

Ti  ha baciata… Ti ha baciata… e tu non l’hai respinto…

Mi avvicino e inavvertitamente urto il tavolino basso di legno con la gamba destra, facendo cadere i fiori che avevo portato per te giusto il giorno prima. Il vaso di vetro si schianta a terra emettendo un forte rumore.

Vi separate subito.

Tu ti alzi, mi vieni incontro. Vedo il tuo viso rosso di imbarazzo e di vergogna, ma non dici nulla. Velocemente mi dai un bacio sulle labbra e vai di sopra.

Ma lui è ancora lì.

Sento il cuore palpitare a mille all’ora e ho una voglia matta di spaccargli la faccia, ma mi limito a sorridergli, a sopportare quel che è appena successo. Così prendo anch’io le scale.

Però, appena supero i primi scalini, mi fermo di scatto.

Senza neanche voltarmi, lo avviso:

-Vattene.-

Lui cerca di bofonchiare qualcosa, ma con un’espressione dura, lo interrompo, voltandomi verso di lui, a voce bassa ma ben chiara:

-Pensaci due volte prima di toccare la mia ragazza. Torna qui e ti farò sentire bruciare. Non tornare mai più.-

Poi salgo, mentre sento sbattere la porta d’entrata.

 

Wait 'till,
The day,
You finally see,
I've been,
Here waiting patiently;
Crossing,
My fingers,
And my t's.
She cried on my shoulder begging please

 

Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around, come around,
No more.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around,
No more.

 

Ricordi

 

Sto andando da lei.

Entro in camera mia, ma non la vedo. Cerco perfino sotto il letto, ma non c’è.

La chiamo per nome. Nessuna risposta.

Ripercorro lentamente il corridoio. Il proiettore della mia mente continua a fare passare tutti gli istanti vissuti insieme sulla solita parate.

Sto per superare la porta del bagno, quando mi accorgo del rumore della doccia.

Non busso neanche, entro direttamente. I vestiti sono sparsi a terra e sul lavandino. Ora vedo il suo riflesso attraverso il vetro della doccia. È seduta in un angolo, nuda, nella stessa posizione in cui ero seduto io nella mia camera.

Apro il vetro.

La matita nera le cola sulle guance, rigandole il viso.

Mi avvicino a lei, ma non ha neanche il coraggio di guardarmi negli occhi. Vorrei sputarle in faccia tutta la rabbia che provo, ma come faccio? Io la amo.

Mi siedo accanto a lei, incurante del fatto che i miei vestiti stiano diventati sempre più fradici.

Dio, come piange.

-Perdonami.- supplica, sollevando il viso verso di me.

I suoi occhi… Mi ricorderò per sempre i suoi occhi in quel momento.

Poggia il viso sulla mia spalla e piange, piange tutto il suo dispiacere. Non trovo la forza di toccarla. La amo, ma non riesco più a toccarla.

Sto per lasciarmi andare, sto per dirle che non mi importa, che la amo, ma qualcosa mi blocca.

Scosto violentemente la spalla sulla quale è appoggiato il suo viso e ripeto sottovoce quella parola, chiudendo gli occhi:

-Vattene.-

 

She spreads,
Her love;
She burns me up.
I can't,
Let go,
I can't get out.
I've said,
Enough,
Enough by now.
I can't let go;
I can't get out.

What is it you really want?
I'm tired of asking.

You're gone; I'm wasted.

 

When I,
Showed up,
And he,
Was there,
I tried,
My best,
To grin,
And bear,
And took,
The stairs,
But didn't stop at the street.
And as we speak,
I'm going down.

 

Rimorsi

 

Riapro gli occhi. Mi accorgo di aver rivissuto tutto quello che è capitato appena due ore fa. Sono seduto, sotto la doccia, ma stavolta l’acqua è chiusa.

Mi maledico per quello che ho fatto: lei se n’è andata a causa mia… perché sono stato io a dirglielo. Se non l’avessi fatto, adesso sarebbe ancora qui… ancora con me.

Ma non potevo sopportare il suo tradimento, non sarei stato umano.

La odio e la amo immensamente… ma nulla sarà più come prima, ormai… nulla…

 

'Cause she spread,
Her love,
And burned me up.
I can't,
Let go;
I can't get out.
I've said,
Enough,
Enough by now.
I can't let go;
I can't get out.

Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around, come around,
No more.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around I'll let you feel the burn.
Think twice ‘fore you touch my girl.
Come around,
No more....

 

L’ho persa. E con lei ho perso tutto ciò che mi rendeva felice…

I miei tornano ad essere improvvisamente vuoti: ho deciso.

Apro meccanicamente la finestra del bagno, poi sposto tutto il mio peso sul davanzale e appena ho le mani libere, mi aggrappo al cornicione che mi sovrasta.

 

Una vita senza di lei… una vita ormai senza più scopo.

 

Chiudo gli occhi.

Addio.

  
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