Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Weird Rock    03/12/2012    5 recensioni
Generi: Drammatico, Romantico, Triste
Personaggi: Harry Styles, Nuovo Personaggio, Zayn Malik, Liam Payne
Rating: Giallo
Avvertimenti: nessuno
Dal 3° capitolo:
“In quel momento mi ritornarono in mente le parole usate da Harry in ospedale “Proteggi il nostro piccolo” e capii che c’era un solo modo per farlo, così ordinai mentalmente a me stessa “Non bere, non fumare, non drogarti e non fare altre cazzate che potrebbero incidere negativamente sulla salute di tuo figlio” questo sarebbe stato il mio motto per i successivi nove mesi. Dovevo portare a termine la gravidanza nel migliore dei modi e poi avrei deciso cosa fare"
I COMMENTI SONO SEMPRE GRADITI ;D
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




9

LIFE IS HARD

Chapter 9

Quando riaprii gli occhi e vidi l’espressione stupefatta sul viso di mia madre ebbi la certezza di aver detto la cosa sbagliata nel momento sbagliato, cosa che mi differenziava molto da Liam, lui era molto migliore di me a gestire situazioni di questo genere, avrebbe fatto la cosa giusta.

Sempre se una cosa giusta ci fosse stata… insomma quale madre vorrebbe sapere che la sua figlia diciasettenne, disoccupata e che vive ancora sotto il suo tetto avrà un pargoletto? E cosa proverebbe nel sapere che l’ha saputo solo dopo tre lunghi mesi di gravidanza?

Dopo un lunghissimo silenzio mia madre si passò una mano sul viso e cominciò a piangere a dirotto. Istintivamente mi alzai e andai ad abbracciarla. Restammo attaccate come due koala per qualche minuto e quando lei si calmò mi disse, con la voce tremante:

-Kylie è una cosa stupenda, certo che verrò alla tua prima ecografia e anche alle successive se lo vorrai, voglio assolutamente esserti accanto in questo percorso importante…- era visibilmente commossa, non l’avevo mai vista così euforica da quando papà era sparito ed era magnifico: ogni volta che sorrideva mi si riempiva il cuore di gioia. All’inizio sorrisi, contenta della sua gioia, poi mi sgorgarono dagli occhi lacrime di felicità e finimmo abbracciate sul divano a piangere e ridere contemporaneamente come non avevamo mai fatto. In quel momento capii di aver ristabilito quel contatto con mia madre che si era spezzato quando Liam se n’era andato e nel mio cuore si accese una piccola scintilla di speranza.

Le cose potevano ancora cambiare, la mia vita poteva migliorare e mio figlio avrebbe potuto avere un futuro.

*L’indomani*

Mi svegliai di buonora nonostante l’ecografia fosse fissata per le nove e mezza. Ero ansiosa e non riuscivo a stare ferma. Dopo aver passato un’oretta a fare avanti e indietro da camera mia al bagno e dal bagno a camera mia, decisi di scendere in cucina per fare una colazione che assomigliava molto più a un pranzo: tre cornetti alla crema, cappuccino e pane e marmellata a volontà. Evidentemente anche il piccolino aveva fame…

Finita la mia abbuffata, mi spaparanzai sul divano e guardai un po’ di televisione, ma alle otto e mezza non stavo più nella pelle, così presi un giaccone per me e uno per mia madre e la obbligai a uscire a fare una passeggiata con me, facendo i capricci come una bambina viziata di nove anni. Durante l’oretta rimasta prima dell’ecografia le raccontai tutte le mie paure e preoccupazioni sulla gravidanza, sul parto, sul futuro del bambino…

Lei si sforzò di darmi ogni suggerimento possibile, dal fatto di non mangiare troppo perché la sovralimentazione faceva male al feto, al consiglio di non arrabbiarmi, perché, ogni volta che mi sarei arrabbiata, il cordone ombelicate avrebbe fatto un giro intorno al collo del bambino che avrebbe rischiato di soffocare. Ero molto scettica per quest’ultima cosa, ma anche abbastanza impressionata; la cosa peggiore era che mi arrabbiavo ogni santissimo giorno con Megan e le sue amiche troiette e a questo punto il bambino doveva già essere morto… o quasi. Al solo pensiero le mani iniziarono a sudarmi e la mia preoccupazione salì alle stelle:

-Mamma, con un’ecografia si può capire se un bambino è sano?- chiesi, con la voce incrinata.

-Si possono trovare delle anomalie nel feto e calcolarne l’entità… ma cosa intendi per sano, piccola?-

-Più che sano, volevo dire se si può capire se il bambino è vivo o morto, per quello che mi hai detto della rabbia.-

-Oh, sì si vede subito se il bambino è vivo o no, ma stai tranquilla: quella storia è una leggenda metropolitana, ma quello che volevo farti capire raccontandotela è che la rabbia non fa mai bene, né alle donne incinte, né a quelle che non lo sono.- nel sentire queste parole trassi un respiro di sollievo, mi ero preoccupata inutilmente…

Mia madre guardò l’orologio:

-Sarà meglio sbrigarsi, manca un quarto d’ora- disse.

Così iniziammo ad incamminarci verso l’ospedale. L’attesa nella sala apposita sembrava non finire mai e quando, finalmente, mi chiamarono ero così felice da non riuscire a capire bene quello che mi succedeva, finché non vidi nel piccolo schermo nero e grigio qualcosa che si muoveva ritmicamente: il mio bambino. Scoppiai in lacrime e strinsi forte la mano di mia madre portandomela alla bocca.

Il mio bambino. Mio e di Harry. Nostro figlio.

Le calde lacrime mi rigavano le guance, facendomi sentire stupida perché stavo piangendo di fronte a mia madre e a un perfetto sconosciuto come una bambina piccola.

Nonostante tutto ero felice che Harry non fosse potuto venire: ero lì con mia madre e finalmente eravamo ancora unite, come in una vera famiglia.

*Il pomeriggio*

-Come lo chiamiamo?-

-Harry, non è detto che sia maschio, quante volte te lo devo dire?-

-Mamma dice che è maschio perché la pancia si vede poco e lei non sbaglia mai…-

-Ma per favore..!-

-Ah così non ci credi eh? Dovrai ricrederti quando riconosceranno che è un maschietto alla prossima ecografia.-

-Se sarà così sarò pronta a porgerti le mie dovute scuse per non aver creduto a tua madre…-

-Sfotti eh?- scoppiai a ridere e appena mi ripresi dissi:

-Che nomi ti piacciono? A me piace Alyssa per una bambina, mentre per un maschietto Edward-

-Edward? Ce ne sono troppi… meglio Brad-

-Sì Brad è un nome carino, ma anche Alex è bello.-

-Anche di Alex ce ne sono troppi…-

-Mmmh ok, e se sarà una femmina? Alyssa?-

-Carino… Oppure Luna o Jenn, ma Jenn è troppo simile a Jennifer e sono decisamente troppe…-

Il campanello interruppe la nostra discussione: Liam. Andai ad aprire la porta e vidi il mio “fratellone” con una ragazza.

-Lei è Amber- mi disse con un largo sorriso sulla faccia.

..Fine Nono Capitolo..

LEGGETE???

Allora… prima di tutto mi scuso per il gigantesco ritardo nel posta il capitolo (quasi due mesi .o.) e vi ringrazio per le 6 recensioni del vecchio capitolo. 

Ora vi chiedo un paio di cosette… 

-Votate per i nomi e per il sesso del bambino, perché io non ne ho ancora idea xD

-Amber volete che sia un’amica per Kylie o una nemica?

SPOILER:

Nel prossimo capitolo ci sarà anche Zayn :P

Recensite vi prego!!! Bacioni.                        

-L’autrice.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Weird Rock