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Autore: regnet    03/12/2012    3 recensioni
12 giugno 2008.
Un giorno da dimentiare.
Una promessa che non doveva stringersi.
Un sangue che non doveva colare.
Una vita che non doveva muorire.
Purtroppo la vita non è così facile, un brutto giorno non si può cancellare facilmente come un disegno con l'aiuto di una gomma. Un brutto giorno esiste, ed esisterà per sempre.
Un patto tra amici non di doveva rivelare un giochetto di una ragazzina assetata di vendetta, quanto è vero che ciò che accadde quella notte, come promesso, per i ragazzi è come se non fosse mai esistita.
Ma se si gioca sporco prima o poi le complicazioni arrivano.
tratto dal 1 capitolo:
-spero che voi stiate scherzando, lasceremo davvero qui il corpo della nostra migliore amica solamente per pararci il culo? Beh, fate come più volete ma io non ho intenzione di abbandonarla qui- prese un bel respiro e continuò puntando un dito contro Blake – e poi Blake questo “inconveniente” si chiama omicidio, per giunta di una tua cara amica.-
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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12 giugno 2008.

Un giorno da dimentiare.

Una promessa che non doveva stringersi.

Un sangue che non doveva colare.

Una vita che non doveva muorire.

Purtroppo la vita non è così facile, un brutto giorno non si può cancellare facilmente come un disegno con l'aiuto di una gomma. Un brutto giorno esiste, ed esisterà per sempre.

Un patto tra amici non di doveva rivelare un giochetto di una ragazzina assetata di vendetta, quanto è vero che ciò che accadde quella notte, come promesso, per i ragazzi è come se non fosse mai esistita.

Ma se si gioca sporco prima o poi le complicazioni arrivano.

 

Flashback

 

-ehi, avete per caso visto i miei orecchini di oro bianco?- disse Blake impaziente, ormai quella serata per i ragazzi del liceo di Middletown era come gli oscar per Los Angeles.

-senti Blake non è che se continui a chiedermelo cambio risposta. No, non li ho visti- disse Lynda, con sempre quel tocco di acidità che caratterizzava la ragazza.

-Oh ma per favore, risparmiami la lagna solamente perchè i tuoi genitori non si possono permettere orecchini di oro bianco- Blake rispose a tono, ciò che disse colpì Lynda visto che era in un periodo che si può definire difficile. Il padre aveva abbandonato lei e la madre togliendogli tutto con l'aiuto di buoni avvocati strapagati.

-Andiamo ragazze non litigate, questa sera dovrà essere perfetta e non voglio che vuoi due roviniato tutto- disse Tamara. Che dire di lei, quella ragazza era il demonio in persona. Ogni litigio era per causa sua. Era come se si divertisse a vedere le persone tristi. A primo impatto poteva sembrare la semplice ragazzina castana dagli occhioni dolci, ma era tutt'altro.

-Tamara ha ragione ragazze, questa sera è l'ultimo giorno prima che inizi il liceo, diamoci sotto-disse Dylan, ecco lei era la dolcezza a persona, non si sapeva come era finita in quel gruppo di squilibrate. Dylan era mora con gli occhi grandi castani scuri. Era una ragazza estroversa e amichevole, nonché pacifista del gruppo.

Le ragazze arrivarono alla festa e dopo qualche ballo con i propri accompagnatori e amici la festa aveva iniziato a prendere una brutta piega; Zayn (altro membro del gruppo) aveva bevuto troppocosì come Josh, il che era un problema essendo l'unico maggiorenne nonché accompagnatore per il ritorno, Blake tentava di farlo tornare in sé, con scarsi risultati. Lynda cinguettava con Niall ed altri suoi amici del secondo anno. Louis e la sua ragazza storica Eleonor amoreggiavano su dei divanetti posti dentro al locale. Dylan, dopo molte danze con vari ragazzi si sedette ad un tavolo vicino al punch.

-non mi dire che sei già stanca?- le chiese sorridendo Harry avvicinandosi piano a lei.

-oh Harry, no cioè sì, a dire il vero sono già le 4 e io dovrei essere a casa da mezz'ora. Se i miei non stanno dormendo mi uccideranno di sicuro- disse lei amichevolmente.

-Senti, anche io dovrei già essere a casa, domani abbiamo scuola, che ne dici se andiamo a cercare gli altri?-

-Mi sembra un'ottima idea- rispose lei dolcemente.

Harry e Dylan andarono a cercare gli altri del gruppo. Quando Dylan si accorse della mancanza di Tamara si preoccupò, ma Blake le disse che la aveva vista uscire in compagnia di un ragazzo bellissimo dell'ultimo anno per cui Tamara aveva una cotta, così entrarono nell'auto, con Josh ubriacio al volante.

-Josh, non dovresti guidare in queste condizioni- disse Lynda seriamente preoccupata.

-Lynda, non dovresti darla a tutti- Josh sembrava seriamente andato, e questo non prometteva bene

-Josh attento-

-Oh che paura, me la sto facendo sotto- rispose Josh imitando una vocina stridula.

-No Josh seriamente c'è una rag- urlò Lynda esasperata, non riuscì nemmeno a finire la frase che involontariamente investirono una ragazza. Josh fermò l'auto. Tutti scesero ed andarono a controllare chi fosse la ragazza e le sue condizioni.

-T-tamara- sussurò lievemente Blake.

I ragazzi iniziarono ad esasperarsi.

-chiamate aiuto cavolo- urlò Lynda strigendo a sé Tamara sanguinante.

-ragazzi non prende- disse Louis.

-Merda e ora che si fa?-chiese Harry.

Dylan si sedette sull'asfalto freddo e umido. Afferrò debolmente il corpo della sua amica e le mise una mano sul cuore. Tutti la guardarono in cerca di risposta.Ma quando gli occhi le si riempirono di lacrima a tutti venne una fitta allo stomaco.

-Il cuore non batte, è morta- disse tra i singhiozzi.

-No,no no e no, non è possibile, ci sbatteranno tutti in prigione, non posso permetterlo. I-io voglio andare al college, sposare Eleonor e fare con lei una famiglia, non posso e non voglio andare in prigione ora, lei- disse indicando il corpo ormai senza vita di Tamara -deve sparire-

-Louis ha ragione, voglio ancora fare tante cose nella vita i-io, noi dobbiamo fare una promessa- disse Niall alzandosi in piedi pensando.

-Niall ha ragione, dobbiamo promettere che- fece una breve pausa guardando Dylan negli occhi -che questa sera la dimenticheremo, tutto ciò che è successo questa sera non è mai successo, insesi?- tutti annuirono -lo promettete?-

-lo prometto- disse Niall avvicinandosi a Louis appoggiando una mano sul cuore.

-idem- Lynda sorrise a Niall -io lo prometto-

-promesso- disse Zayn seguito da un “pure io lo prometto” di Harry.

-Voi avete ragione, la mia vita non può essere rovinata da questo “inconveniente” io lo prometto, mai una parola di tutto questo con nessuno.- Blake seguita dagli altri guardarono Dylan intenta ad asciugarsi le lacrime, dopo poco si alzò con sguardo minaccioso.

-spero che voi stiate scherzando, lasceremo davvero qui il corpo della nostra migliore amica solamente per pararci il culo? Beh, fate come più volete ma io non ho intenzione di abbandonarla qui- prese un bel respiro e continuò puntando un dito contro Blake – e poi blake questo “inconveniente” si chiama omicidio, per giunta di una tua cara amica.-

-Dylan non dire stronzate, abbiamo fatto una promessa e tu devi rispettarla. Andiamo Dylan non fare cazzate, pensa prima di reagire- disse Louis porgendo una mano a Dylan che dopo attimi di esitazione la afferrò, si guardò attorno spaventata, poi sorrise a Louis annuì mise una mano sul cuore e con l'altra incrociò le dite dietro la schiena.

-E del corpo che ne facciamo?- chiese Niall.

I ragazzi gettarono il corpo ormai senza vita di Tamara nel piccolo pozzo leggermente fuori dal centro città. Appena entrarono ognune nelle proprie case ripensarono alla “promessa” fatta. Dal giorno seguente nessuno parlò più di quella storia, ma a causa del nervosismo dato da tutte quelle bugie, quei segreti e dalla mancanza di Tamara, il gruppo si sciolse.

Nessuno si scambiò più una parola da quella sera. Volevano dimenticare, ma in fondo sapevano che mai sarebbe potuto accadere.


 

  
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