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Autore: LittleBoobear    03/12/2012    0 recensioni
-Non cambierò per te.- dico, assottigliando gli occhi a piccole fessure.
-Non te l'ho chiesto.- alza le spalle.
-Sono stronzo.- riprendo. Annuisce.
-Lo so.
-Una volta ho appeso un bambino per le mutande.- aggrotta le sopracciglia, ma poi alza le spalle, di nuovo.
-Mi sono fatto l'intera scuola.
-Uh, che novità.- commenta, indifferente. Mi avvicino.
-Sono arrogante, insensibile, senza scrupoli, fottutamente stronzo...oh, l'ho già detto.- sorrido.
-Sono vanitoso, lunatico, orgoglioso e un tantino infedele. Vuoi davvero avere un'altra possibilità da uno come me?- la sfido, sorridendo.
-Sì.- risponde, convinta.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
 
Entriamo nell'aula di fisica e ci sediamo in ultima fila, come sempre.
Harry tira fuori il cellulare e entra su facebook, appoggiando le braccia sul banco, mentre io mi limito ad infilarmi le cuffiette per ascoltare un po' di musica dall'iPod.
Qualche minuto dopo arriva il professore, ma la situazione non cambia, rimango perso nel mondo della musica. Finchè non vedo arrivare di corsa la ragazza di prima.
-Scusi il ritardo, professore, non trovavo l'aula.- si giustifica, mortificata, cercando di riprendere fiato.
-Lascerò stare per questa volta, signorina...?- assottiglia gli occhi per osservarla meglio e lei arrossisce.
-Ehm...Jillian Drake.- si presenta, facendo un sorrido timido alla classe.
Sorrido maliziosamente e tiro una gomitata a Harry, che era ancora tutto preso dal cellulare.
Alza la testa e ricambia il mio sorriso.
-Si può essere più fortunati?- chiedo, retorico, e lui scuote la testa.
-Lo dicevo, io, che la fortuna ti bacia il culo ogni giorno.- commenta, poi, tornando ad armeggiare col cellulare, mentre Jillian sta cercando un posto per sedersi. Quando ci nota fa una smorfia, scocciata, e rotea gli occhi appena capisce che l'unico posto libero è davanti a noi.
Si siede velocemente e tira fuori il libro, senza voltarsi.
-Jillian, eh? Mi piace.- sussurro nella sua direzione, perché possa sentirmi.
Non si volta, ma so che ha capito.
Mi appoggio allo schienale della sedia e piego la testa per osservarla meglio, anche se da dietro. Oh, ci sarà da divertirsi.
-Harry? Dammi un foglio.- dico, senza toglierle gli occhi di dosso.
Il riccio non mi risponde e mi volto, tirandogli una botta sul braccio.
-Harry!
-Eh?- mi guarda e aspetta che io dica qualcosa. Roteo gli occhi.
-Dammi un foglio.- ripeto, scocciato.
-Ti sembro uno che si porta dietro un foglio?- chiede, sarcastico, alzando un sopracciglio.
Sbuffo e mi volto verso una delle cheerleaders che mi sta fissando, con un sorrisino ebete stampato sul volto.
-Ehi...ehm...- la indico, senza ricordarmi il suo nome e lei sembra risvegliarsi dal suo stato di trance, rivolgendomi un enorme sorriso.
-Hai mica un foglio da prestarmi?- le mimo con le labbra, facendole l'occhiolino. Si morde il labbro e torna a fissarmi con un'aria da idiota.
Sbuffo e alzo le braccia, così da farla sobbalzare.
Annuisce e mi passa un pezzo di carta.
-Grazie, babe.- sussurro, facendola quasi crepare dall'emozione.
-P-prego, Zayn.- afferro il foglio e, subito, mi metto a scrivere.
'Stasera festa a casa di un mio amico. Ci stai? -Zayn.'
Accartoccio il biglietto e lo lancio sul banco di Jillian.
Lei rimane un attimo a fissarlo, ma poi lo apre, delicatamente.
Scrive qualcosa e si volta pochi secondi per passarmelo, abbastanza perché le possa rivolgere un sorriso sexy.
Nel leggere la risposta, scuoto la testa, divertito. E' già pazza di me.
'Puoi infilarti il tuo invito sai bene dove. Ah, e mi chiamo Jill. Jillian è orrendo.' sorrido e scrivo l'indirizzo dall'altra parte del foglietto, per, poi, lanciarglielo di nuovo.
 
 
 
 
-Perché le hai dato l'indirizzo se ti ha detto che non verrà?- chiede Harry, confuso, mentre entriamo a mensa, qualche ora dopo.
-Perché non sempre si fa ciò che si dice, Harold. E' nuova, pensi che si perderà una festa alla quale, per giunta, è stata invitata da uno come me?
E comunque ho risolto anche il tuo problema, perché si porterà sicuramente dietro Brooklyn.
-Beh, che ne sai?- continua, incerto, facendo scrocchiare il collo.
-Tu fidati di me, al limite ne rimorchiamo due sul posto.- dico, alzando le spalle, indifferente, mentre ci dirigiamo al nostro solito tavolo, dove al momento c'è soltanto Liam, accompagnato dalla sua ragazza e dalle sue amiche. E che palle.
Il fatto che da quando si frequentano non possiamo più stare noi cinque ragazzi da soli, ci irrita parecchio, l'unica cosa positiva è che Kayla si porta dietro le sue amiche, Julie e Christine.
-Sono a pezzi.- bofonchia Liam, appena io e il riccio ci sediamo.
-A chi lo dici.- sputa Harry, sbuffando e appoggiando la testa sul tavolo.
-Non vedo l'ora che sia stasera.- aggiunge, con un sorriso malizioso.
-Perché? Hai già trovato la tua prossima bambola da usare e buttare?- sbotta Kayla, addentando un panino e inarcando il sopracciglio.
Ecco perché odio il fatto che ci siano delle ragazze al nostro tavolo, sono sempre pronte a giudicarci e a farci la predica, o peggio, si dilettano a chiacchierare su smalti e stronzate varie.
-Sì, infatti.- precedo Harry, guardando Kayla con aria di sfida.
Porca troia, come mi sta sul cazzo. Roteo gli occhi, mentre cerca di controbbatere, ma vedo Jillian passare a pochi metri da noi e mi alzo di scatto.
-Ho da fare, torno fra un po'.- concludo, sistemandomi il ciuffo.
La raggiungo, ha appena finito di mangiare, perché il suo vassoio è vuoto.
-Primo giorno di scuola intenso?- le sussurro piano all'orecchio, facendola rabbrividire. Si volta e alza gli occhi al cielo.
-Non credo siano affari tuoi.- sputa, appoggiando il vassoio sul bancone.
-Oh, andiamo, non fare la scontrosa. So di piacerti da morire.- non risponde e, dopo aver alzato un sopracciglio, se ne va in giardino.
Sorrido, a stasera, babe.
 
 
 
Entro a casa di Louis in ritardo. Sono le nove e mezza e sarei dovuto essere qui per le otto, ma le cene sono noiose, specialmente se c'è anche Kayla e compagnia.
La festa è già avanzata e la musica è al massimo.
Se c'è un pregio di Louis che adoro è la capacità di riuscire a rendere casa sua una discoteca vera e propria.
-Ciao, Zayn.- una ragazza dall'aria familiare mi si para davanti.
Ora che la guardo meglio la riconosco, è una che ho scaricato da poco, Lucy, Linda o qualcosa così.
-Ciao.- risposi, scocciato, mettendo le mani in tasca.
-Ti va di ballare?- chiede timidamente, abbozzando un sorriso.
-Veramente no, e soprattutto non con te.- ribatto, lasciandola da sola.
Oh, sono come moscerini, si infilano da tutte le parti.
Mi dirigo verso un tavolo e afferro un drink.
-Guarda chi ha pensato bene di farsi vivo.- commenta Louis, prendendo, a sua volta, un bicchiere.
-Ho avuto da fare, non ce l'ho fatta.- sorride, alzando le spalle.
-Chi ti sei portato?- mi guardo intorno e poi mi appoggio al tavolo sorseggiando il drink.
-Nessuno.- spalanca gli occhi, incredulo.
-Zayn Malik senza accompagnatrice? Rimedio subito.- appoggia il bicchiere sul tavolo e mi fa l'occhiolino, prima di mischiarsi alla folla che balla.
Sorrido, finendo il mio drink, mentre la musica si ferma e tutti prendono a sussurrare, confusi.
Louis prende il microfono e sale su un tavolo.
-Scusate l'interruzione, ma non potevo non dire alle signorine qua presenti che Zayn è ufficialmente senza accompagnatrice. Su, non siate timide, fatevi avanti.- scuoto la testa, mentre alcune ragazze già mi fissano. Una di loro si avvicina.
-Ho sentito che sei da solo.- dice, cercando di essere sensuale. Dio, la sua voce è talmente irritante che potrei spararmi.
-Già, e credo resterò solo, per un po'.- commento, facendo una smorfia e spostandomi da un'altra parte.
Sbuffo e mi concedo uno sbadiglio. Non mi sono mai annoiato tanto ad una festa.
Mi guardo intorno per adocchiare qualche ragazza con cui potermi divertire e non posso fare a meno di sorridere quando vedo Brooklyn e Jillian chiacchierare su un divanetto.
Mi avvicino.
-Ma che sorpresa inaspettata.- rivolgo loro uno sguardo sexy e Brooke mi guarda male.
-Non siamo qui per te, Malik.- sbotta, assottigliando gli occhi.
-Ah, no? Eppure mi sembrava di aver invitato una di voi.- continuo io, guardando Jillian, che sorride e guarda da un'altra parte.
-Tomlinson ha appena detto che sei da solo. Perché non vai a trovarti una puttanella e non ti togli dai piedi?- bofonchia Brookly, irritata dalla mia presenza.
-Zayn!- Harry mi afferra per la giacca.
-Pensavo non venissi e...oh, chi si vede.- gli spunta un sorriso malizioso appena si accorge di Brooklyn e Jillian.
-Buonasera, signore.- loro fanno una smorfia e Harry mi tira una gomitata, divertito.
-Ti ho mai detto che sei un genio del male?- sussurra, guardandomi.
Scuoto la testa e sorrido.
-No, ma suona bene.
-Allora, Lyn, qual buon vento?- riprende il riccio, tornando ad osservare la bionda.
-Non chiamarmi 'Lyn'.- lo riprende la ragazza, incrociando le braccia.
-Oh, scusa, tesoro.- continua, calcando l'ultima parola.
Lo fulmina con lo sguardo e cominciano a litigare. Ne approfitto per cercare di trascinare Jill lontano da Brooklyn.
-Mi concedi un ballo?- le pongo una mano e lei si alza dal divano.
-Sarebbe da stupidi rifiutare.- commenta, venendo verso di me.
Sorrido, è stato più facile del previsto.
La vedo avvicinarsi al mio orecchio.
-Considerami stupida.- conclude, allontandandosi dal mio viso e, facendomi l'occhiolino, se ne va.
  
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