04/12/2012
5 recensioni
You are the only exception.
First.
Avvertii l’ odore del sangue con le mie narici super sviluppate, e ne seguii la traiettoria.
Sentii un rumore, poco dietro di me: qualcuno mi stava seguendo. Sorrisi sghemba, per poi aumentare notevolmente la mia velocità.
Non avrebbe vinto. Non questa volta.
In pochi istanti, vidi il cerbiatto che brucava l’ erba, e mi ci gettai sopra, azzannando con i miei canini appuntiti la sua gola.
Il sangue fresco e dolce scese giù per la gola, causandomi una sensazione piacevole per tutto il corpo.
Avevo vinto.
Quando fui sazia, mi staccai dal collo dell’ animale, ormai morto, e mi trovai di fronte lui. Gli feci la linguaccia, per poi osservarlo con un ghigno soddisfatto.
Il lupo abbaiò contrariato, e alzai gli occhi al cielo. Quando lo faceva, era perché dovevo voltarmi dall’ altra parte, per permettergli di tornare umano.
«Come sei timido, Jake. E muoviti, non posso perdere tutta l’ eternità ad aspettarti!» esclamai beffeggiandolo.
Pochi secondi dopo, sentii delle braccia muscolose cingermi i fianchi, mentre mi attirava contro il suo petto caldo.
Era sempre una bella sensazione, stargli così vicino.
«A quanto pare Nessie ha imparato a cacciare. Brava, pulciosa succhiasangue.» sussurrò al mio orecchio, per poi scoppiare a ridere.
Mi voltai velocemente, e pulii le mie labbra, ancora sporche di sangue, sulla manica della maglia. Poi gli feci la linguaccia, osservando i tratti del suo viso.
Lo conoscevo da quando ero nata, mi era sempre stato accanto. Era il mio migliore amico, anche se così maledettamente diverso da me.
Ormai avevo raggiunto la mia maturità, il mio corpo non cambiava più e il mio potere si stava ancora sviluppando.
L’ eterna diciottenne mezza umana, davvero figo.
E Jacob Black, quel ragazzo alto, muscoloso, pelle olivastra, occhi e capelli scuri come la notte, era un lupo puzzolente, ma che adoravo terribilmente.
«Sarà meglio tornare a casa, o Bella mi aspetterà sull’ uscio di casa tua con un’ accetta in mano, pronta ad amputarmi la testa.» disse Jake, scoppiando a ridere.
Beh, in effetti l’ idea che mia madre lo uccidesse a causa di un mio rientro a casa in orari indesiderati, non era poi così improbabile.
«Oppure potremmo andare a Forks a mangiare qualcosa.» proposi invece io, mostrando il labbro inferiore.
Era la mia mossa vincente, non sarebbe riuscito a dirmi di no.
Lui sbuffò sonoramente, ma potei notare un sorrisetto divertito su quelle labbra perfette e carnose. «Va bene, pozzo senza fondo. Ma non ti sazi mai?!»
In effetti, mangiare senza ingrassare, era un bel vantaggio. Vantaggio che io sfruttavo al massimo.
Risi, per poi ripartire a tutta velocità verso Forks.
«Hai già mangiato due fette di torta al cioccolato, e vorresti anche la mia? Scordatelo.» disse con severità, puntandomi un indice contro.
Tentai di esporre nuovamente il labbro inferiore, ma lui lo rimise a posto con un dito.
«Scordatelo.» ribadì, questa volta meno seriamente. Gli feci la linguaccia, per poi chiamare un cameriere con un gesto della mano.
Mi si avvicinò un ragazzo alto, biondo e con gli occhi azzurri, che aveva un sorriso mozzafiato. Wow, era davvero un pezzo di gnocco.
«Cosa le serve, signorina?» chiese educatamente, posizionando la penna sul suo block notes.
Avvampai, aveva davvero uno sguardo penetrante.
«Ehm… Chiamami Renesmee.» gli sorrisi educatamente, per poi ricordarmi che dovevo ordinare qualcosa, non flirtare con lui.
«Ah, potresti portarmi un caffè, un pezzo di torta al cioccolato e il conto?» conclusi gentilmente.
«Certamente. Comunque io sono Joe, piacere.» mi porse la mano, che strinsi in imbarazzo, e poi mi fece l’ occhiolino, mentre si dirigeva a passo svelto verso il bancone, pronto a portarmi la mia ordinazione.
Riportai la mia attenzione su Jacob, che mi guardava con le sopracciglia alzate. Gli scoppiai a ridere in faccia, era davvero buffo.
«Scommetto che speri che Joe ti porti un foglietto con il suo numero, oltre al caffè e al pezzo di torta.» disse sarcastico, con una punta di gelosia.
Avevo avuto una cotta per Jake, quando il mio corpo attraversava la fase dai quattordici ai sedici anni. Poi avevo capito che io per lui ero solo una sorella minore, e ci avevo rinunciato.
Ma ammettevo che quella gelosia da parte sua, non faceva altro che piacermi sempre di più.
Gli sorrisi, fingendo di non notare la punta d’ acidità che aveva usando dicendo il nome del ragazzo.
«Perchè no? È molto carino, e sembra anche educato.» gli feci notare, per poi cercare Joe con lo sguardo.
Stava scrivendo qualcosa su un foglietto di carta, che poggiò subito dopo su un vassoio.
Si diresse velocemente verso il nostro tavolo, e poggiò delicatamente il vassoio, per poi sorridermi, mostrando una fila di denti dritti e perfetti.
«Wow Jake, ci hai azzeccato!» esclamai, notando il fogliettino con il numero di Joe, con su scritto ‘chiamami ;)’
Lui si limitò a sbuffare, incenerendo con lo sguardo la nuca di Joe.
Writer's corner.
Ed eccomi con una mini long, che sarà composta da tre capitoli soltanto c:
È la mia prima ff sulla saga di Twilight, e l' idea mi è nata dopo aver visto BD2.
Ciooooè, ho perso dieci anni di vita hahahaha ma vabbè, dettagli.
Scrivo anche ff sugli One Direction, in caso interessasse a qualcuno ;)
Tornando al capitolo, è abbastanza corto, ma l' ultimo sarà quello più lunghetto, ecco.
E boh, recensite, fatemi sapere cosa ne pensate c:
With love,
@watermelonway