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Autore: zaynhugmeforever    04/12/2012    2 recensioni
'Vieni qua.' mi chiede.
'Io?' chiedo stupidamente. Annuisce e mi avvicino. 'Vuoi farmi un favore?' mi sussurra all'orecchio.
'Cosa?' chiedo.
'Fai innamorare Zayn di te!' esclama.
**
Prima ff, abbiate pietà di me.
un besos. / xzaynmeanslife
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualcuno una volta cantava:'Perché tutte le stelle stanno sbiadendo cerca solo di non preoccuparti un giorno le vedrai prendi quello che ti serve e continua per la tua strada e smetti di piangere a dirotto.'
E allora sarà meglio non preoccuparsi perchè prima o poi le vedrai. E quando le avrai trovate ci sarà qualcuno che le ammirerà accanto a te. Quel qualcuno vivrà nel cuore, quel qualcuno sarà la tua goia, la tua speranza, la tua meravigliosa paura, la tua essenza, la tua anima, la tua fobia, la tua pazzia, il tuo attimo intenso, la tua passione, la tua fatica, il tuo sorriso,la tua vita, il tuo coraggio, la tua tristezza,il tuo cuore. E quel qualcuno sarà l'Amore. 
Basterà non piangere o le lacrime annebbieranno la tua vista e ti negheranno di vederle. 
Loro resteranno li, pronte ad essere viste, pronte ad illuminarti, pronte ad aiutarti a trovare ciò che stai cercando. E non smettere mai di cercarlo; l'Amore. Lui c'è sempre, vive in tutto ciò che ami,proprio come le Stelle, ci sono sempre ma non sempre possiamo ammirarle.
 
A te che stai leggendo questa storia. 
A te che respiri quando il cuore si ferma al centro del petto.
A te che vivi,ami,piangi,urli,gioisci.
A te, a me, a noi, all'Amore. Al vero amore. 
A Cupido. 
 
'where is the love?' suonava nel mio i-pod, mentre l'aereo atterrava a Londra. Nuova vita. Nuova città. Nuovo mondo. Nuove stelle. Nuovo Sole. Nuova me. La mia vita è sempre stata un altalena. Complicated, Avril mi conosceva benissimo. Ero cresciuta in un piccolo paese. Italiana,di origini napoletane e salernitane,precisamente di Positano. Italiana e fiera di essere italiana. Non ero la solita ragazza bella e dannata, al contrario, mi sentivo brutta, mi sentivo diversa dalle altre. Non portavo una 40, non indossavo tacchi, ne minigonne, mi vergognavo del mio fisico, del mio viso, della mia bocca, della mia vita. Lucinda, così i miei genitori avevano deciso di chiamarmi, 'ero la loro luce, ero la loro stella' così dicevano, eppure io non ero una stella. Non brillavo, me ne stavo ore a leggere libri su libri,me ne stavo ore ed ore a riflettere, a pensare, a immaginare che le cose sarebbero andate per il verso giusto. Avevo rinchiuso i sogni in un baule e lo avevo nascosto in soffitta.
Non amavo Londra, per nulla, 'troppo fredda' l'avevo definita anni prima, eppure qualcosa mi aveva spinto a prendere quel volo. Alzai gli occhi il cielo, e notai che qualche stella cominciava a farsi vedere, qualcun'altra si noscondeva ancora tra le nuvole, quella stella era un pò come me. Si nascondeva, aveva paura, timore. Paura di non essere abbastanza. Paura di essere dimenticata. Paura di essere giudicata. Quella paura maledetta che aveva reso la mia adolescenza un inferno, o quasi. Presi le due valigie, mi strinsi nel mio cappotto, e via verso la mia nuova casa. Qualche giorno prima avevo cercato su internet un appartamento, e per la prima volta in vita mia ero stata fortunata, lo avevo trovato. Avrei dovuto condividerlo con una ragazza, e la cosa andava bene, almeno non sarei stata tutto il giorno da sola.
Appena arrivati suonai più volte, fino a quando una bionda, dagli occhi color cielo venne ad aprirmi. 

'Devi essere Lucinda.' disse quella.
 
Annuii. 'Si sono io.' dissi restando sull'uscio della porta.
 
'Dai vieni entra, ti mostro la tua stanza.'
 
Annuii e la seguii, in quella che per i prossimi mesi sarebbe stata la mia casa. 'Non è grandissima, ma almeno è accogliente.' disse poi mostrando la carta da parati con dei Panda.
 
Risi. 'L'hai scelta tu?' chiesi.
 
Scosse la testa. 'No c'era già, e poi io avrei scelto Winnie the Pooh.' 
 
Ridemmo entrambe. 'Minnie è più carina non trovi?'
 
Scosse la testa. 'Ehy Pooh è il mio idolo, quindi keep calm.' esclamò sorridendo. 'Tu di dove sei?' mi chiese.
 
'Sono italiana, non si sente?' 
 
Annuii.'Ecco spiegato l'accento!' esclamò.
 
Risi.'Tu invece sei spagnola vero?' 
 
Annuii.'Si ho studiato per 5 anni in Italia ecco perchè conosco l'Italiano.' 
 
'Ora capisco tutto, a proposito di lingue, tu e l'inglese vi frequentate?' 
 
Mi guardò confusa. 'Non hai capito vero?' le chiesi.
 
Scosse la testa. 'Parli bene l'inglese?'
 
Annuii.'Si abbastanza bene.' 
 
'Meno male, perchè io non sono poi così brava.' esclamai.
 
'Ma vedrai che stando qua imparerai.' 
 
Annuii. 'Allora cosa ti ha spinto dalla calda Italia alla fredda Londra?'
 
Scrollai le spalle. 'Cambiamenti.' abbozzai un sorriso. 'A te invece?' 
 
'Studio.' esclamò. 'Tu non studi?'
 
'Ho fatto un master in giornalismo un anno fa, ma in Italia non c'è lavoro, dunque ho mollato.' 
 
'Non bisogna mai mollare.' 
 
Annuii poco convinta e per  qualche secondo fissai il vuoto.
 
'Allora in amore?' 
 
'In cosa?' chiesi come se non avessi capito, e invece avevo capito benissimo. 
 
'In amore? Sei fidanzata?'
 
Scossi la testa. 'No non sono fidanzata e non lo sono mai stata. Non credo all'amore, non credo più nei sogni, non mi interessa più nulla, vivo per far star bene la mia famiglia, perchè altrimenti non avrebbe senso.' dissi tutto d'un fiato. 
 
Mi guardò in malo modo. 'Scherzi? La vita è una sola, bisogna godersela.' 
 
'La vita fa schifo!'
 
'Perchè dici questo?' 
 
'Perchè volevo diventare una famosa giornalista ed è andato tutto a puttane, volevo trovare l'amore e invece mi dannavo l'anima per dei ragazzi che non mi avrebbero mai notata. Le mie erano solo fantasie, stupidi sogni che non sono serviti a nulla.' 
 
'Secondo me non dovresti essere così scettica, insomma hai vent'anni, hai una vita davanti!'
 
'No! Non è così! I ragazzi quelli come me non se le filano!'
 
'Ma sei impazzita? Ti sei vista?'
 
'Si mi sono vista, per anni ho guardato il mio corpo allo specchio e l'ho maledetto, per anni ho sofferto e ho aspettato, ma ora basta.' 
 
'E poi cos'avresti tu che non va bene? Sentiamo!'
 
'Non sono sexy, bella, magra, slanciata, bionda, non ho occhi particolari, non ho nulla di cui non ragazzo potrebbe innamorarsi!' 
 
Scosse la testa. 'E' ciò che vedi tu, non gli altri.' esclamò poi.
 
Presi un bel respiro, andare avanti in quella coversazione non avrebbe portato a nulla. 'Tu cosa studi?' cambiai discorso.
 
'Psicologia.' esclamò. 
 
'Allora molto presto avrò bisogno del tuo aiuto.' 
 
**
 due mesi dopo. 
 
Londra è fredda come sempre, io lo sono più di lei. Son passati due mesi dal mio arrivo e nulla è cambiato, ora lavoro da 'Starbucks', non chiedetemi come sono stata assunta perchè nemmeno io saprei il perchè.
'Sole vai al tavolo n°7!' mi urla Cristian. 

 
Prendo un bel respiro. 'Non mi chiamo Sole!' esclamo per la centesima volta avviandomi al tavolo. Sole, ho un ciondolo a forma di sole che ho comprato a Cagliari, ecco perchè mi chiama sole.
Mi avvicino a questo benedetto tavolo, ci sono 3 ragazze sedute che se la ridono. Faccio finta di nulla e pronuncio la solita frase di rito 'Buonasera cosa ordinate?' e loro mi guardano continuando a ridere. Mi stanno forse prendendo in giro? Riformulo con pazienza la domanda, le prenderei a calci se potessi, ma non posso, non voglio perdere il lavoro per tre oche viziate. 
 
'Non vorrei interrompere i vostri discorsi che per quanto ho potuto costatare sono molto profondi e riflessivi ma io avrei fare!' esclamo con educazione. 
Cambiano espressione, e con un 'stiamo aspettando i nostri fidanzati sfigata' mi liquidano. Lo sfigata era sottinteso, non lo hanno detto sul serio, perchè se lo avressero detto le avrei uccise anche a costo di perdere il lavoro. 
 
'Allora cosa prendono?' mi chiede Cristian.
 
'Nulla per ora, stanno aspettando i loro fidanzati.'
 
'I loro cosa?' urlò Cristian.
 
'I loro fidanzati!' 
 
'Oh mio Dio! Tu non sai chi sono i loro fidanzati!!!' urlò. Ecco, avevo dimenticato di dirvi che Cristian è gay. 
 
'No non lo so e non mi interessa!' esclamo recandomi ad un altro tavolo che reclamava la mia presenza. 
 
'Io vado a fumare una sigaretta, 5 minuti e torno.' esclamai. 
 
'Non dovresti fumare!'
 
'Non ti ci mettere anche tu, e poi ho diritto anche io a una pausa e visto che è da oggi che sgobbo 5 minuti di relax me li posso permettere anche io oppure no?' sbottai acida.
 
'Cuore mio calmina, dovresti bere qualcosa di dolce per addolcirti un pochino, che ne dici?'
 
'No! Ho solo bisogno di fumare!' e detto ciò mi infilo il cappotto e me ne esco fuori. Mi siedo su una panchina e noto con stupore che c'è una folla di ragazzine impazzite. Bene allora non sono l'unica con un neurone mancante. Vedo cinque o sei ragazzi entrare e dopo poco quelle ragazzine scompaiono. Chi sarà mai? Mentre penso a tutto ciò la mia sigaretta si consuma da sola. 'VAFFANCULO!' impreco, mi arriva un messaggio, da parte di Cristian che recita di aver bisogno di me. Prendo un bel respiro ed entro avvicinandomi a Cristian. 
 
'Puzzi di fumo!' esclama.
 
'Mi hai chiamato per questo?' chiedo.
 
Scuote la testa. 'Devi andare al tavolo n°7!'
 
'Io? E perchè non vai tu? Prego ti lascio campo libero.' dico.
 
'No, avanti dolcezza vai tu.' 
 
'Quanto sei rompipalle mio Dio!' esclamo indossando un sorriso falso e avvicinandomi di nuovo a quelle tre oche che ora sono accompagnati da 5 bei galletti. 
 
Formulo la domanda di rito e aspetto che loro mi dicano cos'hanno intenzione di strafocarsi. Nulla nessuna risposta, porca miseria, oggi non è giornata. 
'Allora?' esclamo leggermente spazientita, per non far notare ciò abbozzo un sorriso. 
 
'Per me un Peppermint Mocha!' si decide a rispondere uno di quelli, alzo gli occhi. Carino,capelli ricci occhi verdi,ok non è solo carino lo è di più.
 
'Anche per me!' esclama un tipo con gli occhi color cioccolato, lo guardo per un secondo, e scrivo. Crack! Sento qualcosa che parte dal stomaco e arriva in gola. Ora voi credete ai colpi di fulmini? Beh,diciamo che il più delle volte il fulmine mi è caduto in testa. Anche questa volta sarà così. 
Anche le oche e gli altri 3 ragazzi ordinano. 
 
'Quanto c'è voluto? Hai fatto conquiste eh?'
 
'Cris ricordati una cosa quelle sono superstar, secondo te cagano una come me? Tieni, dii a Kate che la signorina Ornitorinco il cappuccino lo vuole senza cacao.' esclamo.
 
Ride. 'Never say never.' dice poi.
 
'Cris renditi conto,  la gente famosa esce con gente famosa.' 
 
'Quanto sei scettica, porca miseria!'
 
'Amore mio la vita non è una favola, la vita è quella che è, una merda.' concludo, per poi avvicinarmi ad una bella famigliola che stava festeggiando il compleanno della loro bimba. Li guardo per un secondo e sorrido  ripensando a ciò che ero io alla sua età. Capelli ricci marroni, occhi marroni, e con tanti bei sogni nel cassetto, ora quel cassetto è stato svuotato, la vita ha spazzato via tutti quei sogni e tutta la mia speranza.
'Aihà!' urla la bimba che si è tagliata con un coltellino.
 
'Oddio!' urla la mamma prendendo un fazzolettino e cercando di ripulire il ditino della bimba dalle treccie che continua a sanguinare. 
 
'Signora di là dovremmo avere dell'acqua ossigenata.' esclamo.
 
'Uh grazie signorina,vengo con lei.' non appena si alza un altro dei tre bimbi comincia a piangere. Il marito prende in braccio il primo,doco pochi secondi anche l'altro comincia  a piangere. Ok, non avrò mai 3 figli, o per lo meno, mai due gemelli.
'Signora porto io la bambina, non si preoccupi.' esclamo. 
 
'Oh grazie mille signorina.' esclama. 'Amore comportati bene.' si rivolge alla bimba bionda che sorride. 
 
Mi prende per mano e la porto nell'atrio nel bagno. 'Prendo dell'acqua ossigenata, non muoverti.' le dico dolcemente. Lei sorride e annuisce. Il tempo di prendere il kit del soccorso, che la bambina è sparita. Mi guardo intorno. Non c'è traccia. Comincio a imprecare e a urlare 'Bimba' non conoscendo il nome. Poggio la schiena al mura.'Sono fottuta.' penso. Qualche minuto dopo dall'angolo spunta la bambina seguita dalla Superstar dagli occhi color petrolio. Rimango immobile fissando i due che si avvicinano.
 
'Cercavi questa birbante?' esclama lui. 
 
Annuisco. 'Dov'era andata?' chiedo.
 
'Non voleva farsi medicare, vero Hope?' dice rivolgendosi alla bimba,che annuisce. 'Brucia.' sussurra lei. 
 
'Facciamo così ora mettiamo dell'acqua sulla bua così ti passa e io non dico nulla alla mamma,ok?' propone lui dolcemente. 
 
La bimba annuisce, e si lascia poggiare dal moro su una sedia. Io intanto apro il kit e prendo la bottiglietta con l'acqua ossigenata. Ne verso un pò sopra un batuffolo di cotone e lo porgo al moro che si è piegato sulle ginocchia per arrivare alla bimba.
 
'Aihà.' sussurra la bimba.
 
'Ora ti passa.' sussurro dolcemente e abbassandomi anche io. 
 
La bimba ci guarda e sorride. 'Dopo mi fai un autografo?' chiede.
 
Il moro annuisce. 'Certo.' dice poi riprendendo la bimba in braccio, richiudo il kit di soccorso e lo rimpongo la dove lo avevo preso. 

 
'Mamma mamma!' urla la bimba in braccio al moro. 
 
La mamma si volta e un espressione di stupore compare nel vedere sua figlia in braccio a Zayn Malik.
'Ecco ora la bua non fa male più vero?' le dice Zayn.
 
La bimba scuote la testa. 'Mi fai un autografo?' chiede poi.
 
'Certo.' prende una penna e una figlio e scrive qualcosa. 'Ecco a te.' dice poi. La bimba sorride e si volta verso di me. 
 
'Vieni qua.' mi chiede.
 
'Io?' chiedo stupidamente. Annuisce e mi avvicino. 'Vuoi farmi un favore?' mi sussurra all'orecchio.
 
'Cosa?' chiedo. 
 
'Fai innamorare Zayn di te!' esclama. 
 

Il mio viso si colora di rosso, giallo,verde, marrone insomma tutti i colori dell'arcobaleno, non solo per ciò che ha appena detto e urlato, ma per ciò che continua a dire 'secondo me stareste bene insieme' e altre sciocchezze, perchè sono e resteranno tali. 
 
Zayn sorride, saluta prima la bimba e poi senza dire nulla saluta anche me e si avvicina al  tavolo degli amici che hanno guardato la scena.
 
'Ecco che Cristian il veggente comincia ad avere ragione.'
 
'Smettila Cris!'
 
'No non la smetto!
 
'Fiducia tesoro.'
 
'Ma di che? E' uscita con la sua fidanzata, ma l'hai vista? Cioè boh? Non dovresti proprio pensarle queste cose.' 
 
'Si cara l'ho vista, e credimi ho visto anche te! Non hai nulla da invidiare!'
 
'Lasciamo stare ok?'
 
'Facciamo così se entro un mese a partire da oggi quel figo spaziale non si presenta più qua allora hai vinto tu, mentre se si presenta..'
 
'Cosa?  Che mi ama alla follia perciò viene? Cris non è una favola, è la vita. Cose così  accadono solo nelle favole, quindi smettila.'
 
Prende un bel respiro. ' Comunque io ci spero comunque.' 
 
Lo guardo scettica. 
'La speranza è l'ultima a morire.' dice lui con fare da filosofo.
 
'..è anche la prima ad illudere.' aggiungo io prendendomi anche un buffetto scherzoso dietro la nuca. 


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Salve a tutte, allooora come detto nell'introduzione questa è la mia prima ff, perciò abbiate pietà di me.  Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate,accetto anche critiche purchè non siano offensive. L'inizio della fanfiction era stata scritto per un'altra fanfiction che ho inziato tempo fa ma non ho più continuato e ho ritenuto che fosse addatta per questa storia. Bene detto ciò, vi saluto. 
Un besos; 

xzaynmeanslife
  
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