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Autore: Anemone Grace    04/12/2012    1 recensioni
Sfogo, poesia, odio e amore, contrapposizioni e marcia realtà.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The World.

Li odio,
li odio tutti.
Quei caproni che pascolano su terre grigie e sporche,
là dove gomme nere tagliano i campi e i cieli si macchiano di nuvole grigie.
 
Li odio dal primo all'ultimo,
loro e i loro antiquati e diversi modi di fare,
quelle belle parole associate a svariati punti esclamativi
a ordini e pretese,
a doveri che tagliano gli antichi diritti.
 
Odio questo buco nero e flatulento,
dove ci sono cartelli per tutto, pure per le persone,
dove gli animali e gli uomini sono un tutt'uno
perché entrambi portano marchi ed etichette,
qualità e razze, sesso e politica.
 
Li odio,
e non c'è giorno che non mi stanchi a osservare indiscreta,
come una muta luna esposta nel cielo scuro della notte
là quando tutto tace e percuote i timpani al tempo stesso,
i loro sporchi modi di fare, i loro altezzosi comportamenti.
 
Chi siamo noi per sentirci meglio di un nostro simile?
E chi siamo noi per decidere cosa è giusto e cosa non lo è?
Chi è che ascolta paziente la voce bassa di un uomo
e chi è che invece fa finta di recepire parlando in ogni discorso altrui solo di se?

Il falso e il sincero,
l'amore che viene inghiottito dall'invidia e dalla superbia,
il suono di un violino che viene ammutolito dal frastuono di rumori metallici.
 

//Spazio all'immaginazione.
Allora non ho niente da dire, solo che Pascoli mi fa male e che boh, avevo solo voglia di scriverla, quindi se a qualcuno ha fatto schifo mi dispiace. 
Tengo a precisare che non sono una di quelle persone che scrive con la chiara intenzione di far vedere la propria bravura nella conoscenza dell'italiano, non sono affatto pignola, precisa come un matematico, ne tantomeno una diligente donna delle pulizie. Sono una pasticcera, una di quelle che si macchia tutta di farina e cioccolato, che inzuppa le mani nella crema, andando a decorare in maniera schizzofrenica la base rotondeggiante di un dolce. Sono una di quelle che ha la scrivania disordinata e il letto sfatto la mattina e il pomeriggio, una di quelle che non riesce a sistemare per bene gli appunti di una qualsiasi materia e che tende a sporcare i suoi libri con penne e matite, un po' come un bambino che colora un foglio bianco quando ha bisogno di sfogare i propri sentimenti.
Tutto qua.

Cigarettes;

   
 
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