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Autore: JustNiki    04/12/2012    3 recensioni
Si era trasferita da poco, in quel paesino che le stava stretto. Sradicata da tutto, dai sui ricordi, dai suoi amici, ma soprattutto da LUI. Mentre camminava quel freddo di Dicembre, si faceva sentire. Quel freddo che le gelava il sangue nelle vene. Lei, invece aveva solo bisogno di calore, quel calore che fino ad ora solo lui era stato capace di darle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Era uscita come tutte le sere, costretta dai suoi genitori a portare fuori il cane. In quel parco di merda, senza NIENTE. Senza alcun ricordo della sua infanzia e adolescenza. Si era trasferita da poco, in quel paesino che le stava stretto. Sradicata da tutto, dai sui ricordi, dai suoi amici, ma soprattutto da LUI. Mentre camminava quel freddo di Dicembre, si faceva sentire. Quel freddo che le gelava il sangue nelle vene. Lei, invece aveva solo bisogno di calore, quel calore che fino ad ora solo lui era stato capace di darle. Si accese una sigaretta, e poi un’altra e poi un’altra ancora, come tutte quelle sigaretta che si era scambiata con lui da labbra a labbra. Ogni volta che ne accendeva una i ricordi la uccidevano. Era stato lui a farle prendere quel brutto vizio, come il brutto vizio di amare. Di amare LUI. Intanto era arrivata al parco e quel piccolo pacchetto di sigarette era finito e lei ne aveva ANCORA bisogno. In quel parco buio slegò il cane, che corse subito verso quell’unica luce, quell’unica persona, che mai prima d’ora aveva visto. Alzò lo sguardo. Lo vide. Rimase accecata: dalla luce o dalla sua bellezza? NON capiva. 
Così con la scusa del cane si avvicinò a lui: NON era la luce! 
Era lui, ad essere bellissimo!
Il cane saltellandogli intorno lo aveva interrotto dalla sua lettura, lui, fece per alzarsi ma appena la vide si risedette su quella panchina, stupito che in quel posto potesse esserci qualcuno. Tutte le sere per evadere da quel clima di odio, che si creava in casa tra i suoi genitori, appena suo padre tornava ubriaco dal bar, si isolava in quel parco. Erano anni ormai che quella panchina e quei libri erano il suo unico conforto. Sembrava quasi che gli autori di quei libri potessero capirlo più di chiunque altro. Lui che prima d’allora aveva sempre odiato leggere: non era il solito ‘’nerd’’, ne aveva solo bisogno. 
Vedendo l’esitazione di lui decise di scusarsi per aver rovinato il suo momento di pace. 
"Scusami, non pensavo ci fosse qualcun altro. Non avevo mai visto nessuno qui. Se vuoi lego il cane."
"Non ti preoccupare mi piac… mi piacciono i cani, e poi ora non è più così tanto interessante questo libro.."
"Di che parla?" 
"Emh.. parla di due perfetti sconosciuti, che si incontrano per caso nel buio di una notte. Una notte stellata, bella. Bella, quanto lei."
Lei arrossì, incapace di capire se quello che diceva fosse reale oppure un disperato tentativo di abbordarla. In entrambi i casi l’idea di quei due le piaceva. 
"Mmm.. interessante!" gli disse con tono imbarazzato.
"Sei della zona? Non ti ho mai vista qui.."
"Mi sono trasferita da circa un mese, abito a pochi isolati." 
"Non hai paura di camminare da sola con questo buio? Potrebbe avvicinarsi qualche sconosciuto."
"E tu? Tu cosa sei?"
"Quello che ti accompagnerà a casa.."

Non ci fu il bisogno di rispondere, legò il cane e le bastò sorridere, così che lui la prese sotto braccio e s’incamminarono verso casa.
Parlarono per tutto il tragitto, ridendo e scherzando come se si conoscessero già da una vita. Arrivati, i due si soffermarono a guardarsi negli occhi. Lei, non aveva mai visto degli occhi più belli e più profondi di quelli. Si creò un clima di silenzio e vide lo sguardo di lui cadere sulle sue labbra. Fu un attimo. Le mise una mano dietro la nuca accorciando la distanza tra le loro labbra, tanto che si toccarono. Un bacio. Un bacio rubato, ma voluto da entrambi. Un bacio che era stato capace di toglierle il fiato. Non era solita a credere ai colpi di fulmine, ma quella sera quel fulmine le trafisse il cuore. Imbarazzata chiuse la porta di casa dietro le sue spalle mentre lui era ancora immobile a fissarla. Da quella sera lui trovò pace solo pensando a lei, mentre il sangue nelle vene di lei tornò a scaldarsi. 
Non si videro per lungo tempo, ma quando finalmente si ritrovarono, grazie al destino, non osarono MAI più lasciarsi.



Spazio autrici =) 

Questa storia è stata scritta da me ed una mia amica! Speriamo vi piaccia! =) Ci farebbe piacere se recensiste!! RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ;) 
CIAOOO BELLEZZE <3 
   
 
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