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Autore: someonelikecris    04/12/2012    5 recensioni
"Ci siamo appena esibiti al Madison Square Garden, Harreh?" chiese in un attimo di lucidità.
"Ci siamo appena esibiti al Madison Square Garden" ripetè il più piccolo "E siamo ubriachi, amore" aggiunse.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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They're never gonna leave that bed
 


"So come here and never leave this place,
p
erfection of your face slows me down"



Un leggero pugno si abbattè contro la porta della stanza dove il più piccolo se ne stava spalmato sul letto cercando di fermare la nausea dovuta all'alcool.
"Haaarreeeeh" Louis lo chiamò in tono strascicato.
Finalmente era arrivato.
La voce del più grande gli diede la forza di alzarsi e di mettere a tacere il suo stomaco, si buttò sulla porta e la aprì quasi scardinandola.
Louis lo guardò e cominciò a ridere senza un apparente motivo.
Arrivò a piegarsi sulle ginocchia per la quantità indescrivibile di risate che lo stavano investendo e Harry, visto quello spettacolo, non potè fare a meno di accompagnarlo.
Louis era completamente ubriaco, e non era la puzza di vodka a dirglielo ma quegli occhi accesi da uno sguardo spensierato che da sobrio il più grande non riusciva più ad avere da qualche giorno.
Harry afferrò il colletto della camicia del suo ragazzo e lo trascinò in camera.
"Sei sempre così rumoroso" disse ridendo anche lui, sicuramente meno del castano.
Riuscendo a non inciampare, miracolosamente, nei suoi piedi si stese sul letto e dopo poco le risate scemarono. Harry si stese accanto a lui, su un fianco, e lo osservò.
Osservò la linea del naso scendere fiera e poi incurvarsi all'insù, mangiò con gli occhi quelle labbra sottili che un numero spropositato di volte l'avevano amato senza riserve.
Guardò il petto ben definito alzarsi e abbassarsi ad intervelli regolari e quelle braccia forti e allenate e proprio non ci riuscì a restargli lontano. Nonostante la sua testa girasse si mise cavalcioni su Louis e cominciò a mangiare quelle labbra rese rosse del freddo. Louis sorrise nel bacio e lasciò scendere le mani, lentamente, lungo tutta la schiena del più piccolo fino a liberarsi di quella maglietta bianca. Spalancò gli occhi, come sempre, davanti a quel busto lungo e perfetto e cominciò ad ammirarne, rapito, ogni piccolo dettaglio.Guardò quei due uccelli sul suo petto e quegli altri tatuaggi che Louis, con la mente annebbiata, non riusciva nemmeno più a riconoscere.
E fu un'altra volta il verde a mischiarsi con quell'azzurro cristallino negli occhi del più grande.
"Ce ne hai messo di tempo ad arrivare" disse il riccio lasciandogli dei baci sulle clavicole.
Il più grande scoppiò a ridere, ancora, e quel suono investì il cervello confuso del più piccolo.
Lo rilassò come poche altre volte aveva fatto, era così bello sentirlo ridere, anche se sotto l'effetto dell'alcool, almeno quella risata era vera.
"Mi sono fermato a discutere con Zayn!" disse ribaltando le posizioni e mettendosi seduto sul bacino del più piccolo.
"Riguardo?" biascicò Harry.
"Era convinto che fosse Capodanno!" Louis scosse la testa "Era ubriaco fradicio!"
"Senti chi parla!"
"E l'ho dovuto convincere che fosse il ventiquattro, il mio compleanno, e si è rifiutato di farmi gli auguri, quindi sono venuto qui da te, mi aspetto un bel regalo di compleanno Harry" disse cominciando a baciare il suo petto e mordendone qualche pezzo.
E a quel punto Harry rise più forte di quanto Louis non avesse già fatto quella sera.
"Il tuo compleanno è tra venti giorni, idiota!" disse facendo tremare anche il più grande sopra di lui.
Anche Louis rise "Non ci credo" disse lasciando un bacio sulle labbra a forma di cuore del più giovane.
Harry afferrò il cellulare dal comodino e gli mostrò lo schermo che segnava le tre del mattino del quattro Dicembre 2012.
"Ora ci credi?" 
Louis guardò meglio lo schermo e Harry lo vide sforzarsi di non ridere.
"Ci siamo appena esibiti al Madison Square Garden, Harreh?" chiese in un attimo di lucidità.
E tutto piombò in un attimo sui due. Louis scese dal bacino del suo ragazzo e si stese accanto a lui.
La consapevolezza di essere cresciuti e di aver fatto tutta quella strada li travolse per quanto non fossero tutti e due nelle loro capacità intellettive migliori.
Harry sentì il petto scoppiargli e la mente di Louis si riempì di flashback del concerto.
Tutta quella gente, quella musica, i flash, Ed Sheeran, i ragazzi, Harry.
Erano passati dal cantare nello studio di X Factor al Madison Square Garden di New York.
E allora in quel momento il tempo parve a Louis una cosa insignificante, perchè si ricordava delle scale di X Factor come se fosse proprio ieri. Si ricordò di aver incontrato Harry da qualche parte...nel bagno?
Il ricordo di quel sorriso così ingenuo...si, era stato nel bagno. 
La prima esibizione, il primo bacio con Harry, la settimana senza Zayn, l'eliminazione e poi un caos che lui non avrebbe mai immaginato. Le parole di What Makes You Beautiful gli invasero la testa e la sentì girare.
Si guardarono e cominciarono a ridere di nuovo, insieme.
"Ci siamo appena esibiti al Madison Square Garden e siamo ubriachi, amore" disse Harry attaccandosi al braccio di Louis.
Il più grande perse le dita tra quei ricci morbidi e un'altra immagine si manifestò bruscamente davanti a quegli specchi cristallini. Capelli biondi, quegli occhi così tremendamente azzurri.
"Taylor è bella" disse d'un tratto serio.
"Lo è!" confermò Harry.
Louis lo guardò torvo. L'alcool lo stava rovinando davvero, non poteva essere geloso di...una donna.
"Che vuol dire che lo è?"
"Quello che hai detto tu, Boo" farfugliò Harry sul suo petto.
Louis si alzò di scatto e si allontanò dal letto rischiando di rompere il collo del più piccolo.
La sua testa girò come se fosse in una centrifuga e fu costretto a reggersi ad un tavolino per non cadere.
"Vuoi dire che..ti piace?" gli chiese.
Harry alzò un sopracciglio "Lou, è un'amica, siamo andati al parco con Lux e poi a cena, c'era anche Ed, credo si piacciano!" sbadigliò.
"Ti piace?" ripetè Louis come se Harry non avesse nemmeno parlato.
"E' una bella ragazza ma.."
"Quindi vuol dire che ci staresti?" chiese alzando la voce.
Harry lo fissò un attimo e poi scoppiò a ridere. "Sei geloso!" disse indicandolo.
"Certo che lo sono!" si riavvicinò pericolosamente al letto e spinse Harry giù, costringendo la sua schiena contro il materasso "Tu sei mio, solo mio"
Harry sorrise malizioso e lo baciò con trasporto.
Dio, quanto amava quando Louis reagiva in quella maniera, sarebbe uscito molto prima con Taylor se avesse saputo di quella reazione. Si liberò del maglione nero del più grande e osservò quella pelle quasi bronzea, così diversa dalla sua.
"E tu credi che io voglia essere di qualcun'altro, Lou? Credi che potrei mai esserlo avendo una meraviglia come te davanti agli occhi?"
Il più grande rise, di nuovo, inarcando la schiena e Harry sentì i pantaloni stringersi pericolosamente. "Certo che non potresti" sussurrò poi sulle sua labbra.
Harry lo strinse tra le sua braccia dopo avergli mollato un buffetto dietro al collo.
Tutti i loro sogni si stavano avverando, ogni giorno diventavano sempre più famosi, più bravi e stranamente, per certi tratti, più umani.
Si stavano facendo grandi nonostante i mille problemi e drammi, stavano diventando più forti e lo stavano diventando insieme.  Anche quell'ultimo sogno si sarebbe avverato prima o poi, il loro amore non aspettava altro.
Ma quella sera, tra euforismo e un po' troppo alcool a loro andava bene, quello gli bastava.
Ormai Louis aveva preso tutto quello che aveva potuto da Harry, proprio come il riccio, non si sarebbero mai potuti lasciare, nemmeno se lo avessero voluto. C'erano troppo dentro.
Nessuno dei due avrebbe mai lasciato quel letto, per nessuna ragione al mondo.
Sarebbe potuto crollare il Madison Square Garden e il mondo intero.
Non avrebbero mai lasciato quel letto.



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Buonasera!
Comincio con il dire che questa os la devo praticamente tutta ai Maroon 5, al mio 37 e mezzo di febbre e alla pioggia.
Mi sono svegliata e ho letto che ieri sera Lou era ubriaco e ha detto alle fan che l'indomani sarebbe stato Natale, non potevo non scriverci qualcosa, e soprattutto non potevo scriverci qualcosa che non fosse del sano larry di cui oggi abbiamo tutti bisogno.  Ho scritto tutto questo prima delle foto Haylor (WTF) e le cose che ho scritto mi inquietano ma mi sono rifiutata di riscrivere tutto quanto. Grazie di nuovo alle mie due beta, una che mi paragona al Re Mida e l'altra che vuole spadellarmi, siamo così belle e fluff tutte e tre LOL 
Vi auguro una buona serata e ricordate (come dice sempre Gio') keep calm and larry on! <3

 

 


 

  
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