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Autore: xstylesayesx    05/12/2012    3 recensioni
Jamie era sola, triste e derisa da tutti. Solo lui, un perfetto sconosciuto, la salva da quell'incubo che viveva, tra un brutto passato da dimenticare e un presente opprimente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You saved me.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Jamie era stanca.
Jamie era stata usata e gettata via come un oggetto vecchio e che non si vuole più.
Credeva di avere tante amiche, di essere amata e apprezzata, ma si sbagliava..
Si sbagliava e di grosso. Era sempre stata vista come una stupida, tutti si comportavano bene con lei, tutti coccole e abbracci, poi alle sue spalle la prendevano in giro e la insultavano. Il loro gioco era durato a lungo, finchè Jamie non lo aveva scoperto. Era inutile scusarsi, era inutile piangere, era stata ferita dentro. Ma ora soffriva da troppo, doveva dare un taglio a quella tortura. 
"Ciao mamma, io esco." disse sul ciglio della porta, mentre l'apriva, per poi allontanarsi velocemente in quel freddo pomeriggio, con le cuffie nelle orecchie. Aveva deciso, nessuno l'avrebbe salvata. Nessuno lo sapeva e di certo nessuno si sarebbe dispiaciuto di una perdita cosi poco importante, infondo era un essere impotente e insignificante, a chi sarebbe potuto importare? S'incamminava veloce verso il parco più vicino, voleva piangere e sapeva dove andare a sfogarsi. Raggiunse la scuola, chiusa, e si rifugiò sotto le scalinate esterne. Era stufa di piangere, stanca di tutto. Adorava e odiava stare li, aveva lasciato quella scuola da tempo ma il suono di quelle parole sembrava risuonare ancora tra le pareti, tra gli alberi, tra le foglie sparse, tutto parlava di quel momento di tanti anni fà e lei era pronta ad ascoltare. "E' solo una stupida, una stupida cicciona." Le parole di Cat risuonavano nella mente di Jamie, mentre la vista si appannava e un taglio sul polso appariva. "Non trattarla cosi, ha un cuore.. grasso anche quello." Jasmine, un'altro taglio e altre lacrime.
"Già, chi la vorrebbe? Ma l'hai vista? Ce la teniamo solo per i compiti." Marie. Infondo avevano ragione, questa era la verità, era inutile rimettere e stare quasi a digiuno, nessuno poteva cambiare tutto questo. Doveva smettere? Perchè? Poteva morire, voleva morire. Abbassò la manica della felpa, posò la lametta e si asciugò le lacrime, si alzò, prese la tracolla e s'incamminò verso il lago. Era un posto abbandonato e dimenticato da tutta la popolazione, proprio come lei. Corse fino alla riva e si sedette su una roccia. Iniziò a piangere mentre fissava l'acqua e i pesciolini che nuotavano felici.
"Hei." una voce la fece risvegliare da quello stato di trance e la fece girare di scatto. "C-ciao." disse stupefatta. "Perchè piangi? Okay non me lo dire, questo aggiusterà tutto." il ragazzo si sedette vicino a lei e l'abbracciò forte, come se la conoscesse da una vita. 
"Chi sei?" azzardò la ragazza dopo qualche minuto, qualcuno l'aveva notata, qualcuno che non la conosceva si era interessato a lei. "Piacere, io sono Harry, e tu piccola fontana?" Jamie rise e sussurrò "Jamie, mi chiamo Jamie." quasi a non farlo sentire, come se qualcuno l'ascoltasse e si mettesse a ridere. "Te ne stai qui sola o vieni a prendere una cioccolata calda con me?" disse Harry con una faccia da cucciolo. "Credo che me ne starò qui, ma grazie Harry." Era troppo insicura e timida per andare con l'unica persona che l'aveva capita e aiutata. "Non accetto un 'no', alzati forza." Rispose Harry, per niente scoraggiato, tirandola per le braccia e rischiando di cadere nel lago. Passarono un pomeriggio insieme, e cosi molti altri, diventarono grandi amici, grandi confidenti e cosi, senza barriere, Jamie si sfogò, finalmente, con qualcuno, che la capiva e l'apprezzava.
 
 
 
|| Tre anni dopo.||
 
 
"Jamie sei pronta? C'è Harry che ti aspetta qui giù."
"Arrivo mamma, due secondi."
Era la sua prima uscita con Harry, o almeno la più formale. Dopo mesi e mesi si era deciso ad invitarla al ballo di fine anno, e con suo grande stupore, Jamie aveva accettato. Lei lo amava, lui non lo sapeva. Lui l'amava, lei lo respingeva.
Era una ragazza introversa, timida e insicura, cosi tanto insicura da respingere ogni tentativo di baciarla del ragazzo, ma quella sera, la sera del suo diciottesimo compleanno, aveva deciso di cambiare, del tutto. 
"Ehi, sei bellissima." sussurò lui abbracciandola e facendola volteggiare in aria. 
Eccome se lo era, aveva scelto quel vestito pensando a lui, a come sarebbe stato indossarlo e ballarci tutta la sera al chiaro di luna. Era perfetta, e lui non smetteva di ripeterlo.
"Allora festeggiata, sei pronta?" disse Harry eccitato solo all'idea di farle vedere cosa le aveva comprato.
"Certo, e tu accompagnatore della festeggiata?" rispose carica Jamie. "Prontissimo."
Il viaggio durò dieci minuti e tutti e due si erano scatenati cantando a squarciagola le canzoni in radio, o almeno quelle che sapevano. Harry le aprì lo sportello e lei scese con fare principesco, per poi incamminarsi come marito e moglie all'altare, verso l'entrata. Tutti li fissavano a bocca aperta, e facevano bene. Ballarono insieme per ore senza staccarsi gli occhi di dosso. "C'è una sorpresa per te." le sussurrò Harry all'orecchio, per poi guardarla sorridendo. "Oh, sono pronta a tutto oggi." disse per niente sorpresa Jamie, incurante di quello che sarebbe successo di li a poco. Harry tirò dalla tasca un cofanetto blu, lo apri e lasciò vedere alla ragazza l'anello che stava solennemente saldo all'imbottitura del recipiente.
"Jamie, io ti amo." disse semplicemente lui, aspettando paziente una sua reazione. Jamie esitò un pò, ma poi ricordò le sue parole "cambierò, da oggi cambierò." si diede coraggio e con le lacrime agli occhi abbracciò forte il ragazzo, il suo ragazzo. L'uomo che amava incondizionatamente, l'unico che l'aveva presa e salvata. L'unico che, finalmente, sapeva la sua storia e che sapeva quanto soffriva. Jamie non era più sola, e non lo sarebbe stata mai più.










Questa è anche un pò la mia storia, in parte, e spero vi piaccia. :)
 
 
 
 
 
  
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