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Autore: demispanda    05/12/2012    9 recensioni
Betta,una ragazza dolce e spaventata dal pensiero degli altri.
Harry,un ragazzo dolce e spaventato dal pensiero degli altri.
Una storia così simile ma così diversa,come funzionerè tutto ciò?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#New life in Mullingar.

Dormire quella notte era una cosa impossibile,l'ansia per il giorno dopo era troppa... Tutto era successo troppo in fretta,per anni avevo vissuto a Londra,nella magica capitale.E ora a causa del lavoro di mio padre,tutta la mia famiglia doveva tornare a vivere nella città natale di mio fratello,Mullingar.Lui anche se ha solo un'anno più di me spesso mi raccontava di quanto quella città era fantastica,come se ci avesse passato l'infanzia... Quando Niall fece un'anno sempre a causa del lavoro di nostro padre,ci trasferimmo a Londra,mia madre era incinta di me,ma mi ha sempre detto di essere nata a Londra.Quindi oggi per me,sarebbe ricominciata una nuova vita... Mi alzai stare a letto,peggiorava solo la situazione,scesi in parte attratta dal magnifico odore di biscotti,stessa cosa fece Niall che scese con ancora gli occhi chiusi,ma a lui per orientarsi serviva solo il naso.

-Niall,quelli sono di tua sorella.- Disse mia madre,bacchettandogli le mani.Aveva sbagliato tazza,ma non era un caso se non fosse stato per mia madre,in questi cinque minuti avrebbe ingurgitato il mio latte e i biscotti,e avrebbe quasi finito i suoi.

-Uff...Ma perchè a lei sempre i più buoni.- Si lamento,come immaginato aveva già tutta la bocca sporca di bricciole,e i suoi occhi erano puntati sulla mia ciotola.Non so se perchè Niall li stava fissando o se a causa dell'ansia dopo due biscotti,ero piena.Diedi gli avanzi a Niall,che con poche storie ingoiò tutto.Peggio di un cane...

-Tesoro mangia qualcosa.- Chiese mia mamma,quando vise che ormai la mia colazione,era bella che finita.Sali in camera,non avevo idea di cosa mettermi optai per la cosa più semplice: Infilai un paio di jeans chiari,una maglietta a maniche corte completamente bianca,col collo a V e delle brettele nere,con un paio di stivalletti in pelle.Perfetto,così appena arrivo non mi prenderanno per una snob,o una poco curata penso mentre mi fisso allo specchio,l'unica cosa ora era ricordarmi la strada per arrivare a scuola,ho rifiutato di farmi accompagnare da mio padre,potrebberò pensare che sono una figlia di papà,e non è affatto vero.Si,ho paura dell'opinione degli altri.

-Betta,noi oggi partiamo.- Confessò mia madre,non stiamo quà da una settimana è già partono.

-Dov'è andate?-

-Io e tuo padre andiamo dai nonni,per una settimana.- Se fossi in loro non vi perdonerei tanto facilmente,si che non sono così anziani quindi prima o poi  ci avrebbero visto,ma non gli avete portato i nipoti mai una volta neanche durante le vacanze,io non li avevo mai visti,senza sapere il perchè.

-Ok.- Dissi uscendo segui le indicazioni,ma al posto di arrivare a scuola,sbucai in una piazza piena di negozietti.L'idea di bossare il primo giorno di scuola non mi dispiaceva.. Un panificio,risvegliò la mia fame...entrai,e presi il numero non facendo caso al panettiere.

-Buona giornata signora Smith.- Disse una voce rauca,ma che aveva un suono fottutamente dolce.Alzai lo sguardo,e incontrai il suo sguardo,quello si che era davvero dolce.Erano verdi,si i suoi occhi erano verdi smeraldo.Involontariamente sorrisi e lui ricambio entusiasto.

-Ehi..- Disse dopo aver preso i soldi dalla anziana.

-Ciao,mi dai quelle due brioshes con la Nutella.- Dissi mordendomi il labbro,sembravo una morta di fame.Mi squadrò con lo sguardo,e poi sorrise malizioso.

-Non hai paura della tua linea.- Disse sghingnazzando.

-In verità no.Cioè guardami...- Ammisi velocemente,spaventata ma mi accorsi di aver fatto un grosso errore,ora lui aguardava analizzando ogni singola parte del mio corpo,e io stavo morendo dall'imbarazzo.Si,il mio corpo,quello era il mio problema fin dalle elementari,molti dicono che ho un corpo invidiabile e probabilmente è vero:gambe lunghe,coscie muscolose ma non troppo,pancia piatta e bhè tette in porpozione a tutto ciò.Questo schifo di corpo,era la mia rovina: di molte amicizie,di rapporti e addiritura era la ragione per cui non mi avvicinavo più facilmente a un ragazzo e spesso amavo stare sola.

-Probabilmente hai ragione.- Mi diede le brioches,essendo che se non aveva la mia età era un' anno più grande di sicuro sapeva dove si trovava il mio liceo.

-Sai dov'è il liceo linguistico femminile?- A quelle parole,gli si illuminarono gli occhi.Si levo il grembiule e prese lo zaino.

-E affianco alla mia scuola,se aspetti un attimo che chiudo il negozio ti ci posso accompagnare.- In effetti,oggi potrebbe essere una buona occasione.Così inizi a conoscere qualcosa e qualcuno di quel posto.E poi hai detto nuova città,nuova vita ricordi?

-Perchè no,ti aspetto volentieri.- Fu velocissimo,ci incamminammo per il primo pezzo di srada parlare dal casino delle automobili era impossibile così iniziai a mangiare.

-Allora perchè hai scelto un liceo femminile?- Chiese appena uscimmo da quel casino,mettendosi le mani in tasca.

-Nella mia vecchia scuola,i ragazzi erano tutti dei deficienti,e allora ho deciso che fosse meglio una scuola tutta femminile.- Spesso faceva passare la lingua sulle labbra,era un ragazzo interessante.

-Quindi sei nuova?- Chiese ridendo.

-Sei perspicace,sai?- Dissi ridendo,scoppio a ridere anche lui

-Quanti anni hai?- Chiese fissandomi,sono sicura che se camminera ancora per molto così,il prossimo palo se lo prenderà in faccia.

-Ne ho fatti diciotto a gennaio,tu?- Si fermo,e ci mettemo su un ciglio della strada probabilmente eravamo arrivati ma voleva finire di parlare.

-Io 18 a febbraio.- Ammise guardando verso il basso,cos'è essere più piccoli di una ragazza è imbarazzante?

-Quindi sei più piccolo?- Dissi con la stessa ovvietà della sua domanda prima,puntandogli un dito nel petto.Inizio a ridere.

-Sei perspicace,sai?- Disse ridendo.E puntando il dito contro al mio.

-Non copiare le mie battute.- Ordinai,ridendo.

-Quella è la tua scuola.- Disse indicandomi l'edificio,di punto in bianco tornai alla realtà,e alcune ansie tornarono.Sospirai alzando le spalle.Mi fissava.

-Io sono Harry.- Disse spontaneo mi fece tornare il sorriso,ma non risposi.

-Tu c'è l'hai un nome?- Mi chiese,sempre sorridente.

-Betta.- Dissi ridendo.

-Che bel nome.- Sussurò guardando verso il basso.

-Grazie.- Dissi io,il mio sguardo era fisso sulla gente,che aspettava l'entrata a scuola,chi sa come gli sarei sembrata? Se 'na svitata o una a posto.

-Immagino che tu ora voglia andare ora?- Chiese deluso,scossi la testa e il suo sguardo si fece ridicolo.

-Ho paura.- Confessai,non avevo mai espresso a nessuno i miei sentimenti così facilmente ma mi sentivo a mio agio e questo mi succedeva poche volte.

-Facciamo così tu ora vai,e poi oggi a l'una ti aspetto qui,così mi racconterai tutto?- Gli avevo dato,troppa confidenza? Si,ma ora avevo un' mico con cui parlare.E' già dal primo giorno probabilmente il più importante.

-Ok,ci vediamo più tardi Harry.- Raggiunsi le altre persone,ed entrai dopo aver fatto capire che ero quella nuova.

 




 

*Spazio a me*

Questa è la mia seconda f.f.

su questo sito,e finalmente mi sono decisa a scriverla

questo è il capitolo "pilota"

Probabilmente spesso alcuni lettori 

troveranno comuni i problemi 

che ha Betta,questo è il

motivo per cui 

l'ho scritta.

Ora vado a mangiare.

Recensite in tanti:3

-Betta xx

 




  
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