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Autore: SerenaV    05/12/2012    1 recensioni
Ho scritto questa storia per scusarmi con un'autrice, che mi ha chiesto di pubblicare una storia creata da me.
Voglio approfittare a chiedere di nuovo scusa.
I protagonisti sono Marron e Uub.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora. Inanzitutto vorrei fare le mie scuse, perché mi è stato detto di aver copiato la storia di un’altra autrice. Volevo soltanto dire che la storia è tutta frutto della mia fantasia e che non era assolutamente mia intenzione copiare. Ma siccome ho verificato anche io che effettivamente ci sono delle parti che coincidono, non mi rimane altro che cancellare la mia storia precedente e chiedere scusa all’altra autrice. Le ho creato fastidio ed è giusto che io le chieda scusa. Le chiedo scusa apertamente e dico che mi dispiace di averla offesa. Ma vorrei dire che non l’ho fatto apposta e non era mia intenzione. Ma mi assumo la responsabilità perché giustamente lei si è arrabbiata e io non volevo che succedesse tutto questo. Ti chiedo scusa per averti creato questo disturbo e questa è la storia che mi avevi chiesto…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. “ Allora ci vediamo più tardi? “ “ Certo, allora a dopo. Ciao “ Riagganciò il telefono a cordless, lanciandolo sul soffice letto accanto al vestito rosa che aveva intenzione di indossare. Andò in bagno specchiandosi e truccandosi. Non amava il trucco forte, preferiva mettere un filo di rimmel giusto per valorizzarle gli occhi azzurri. Prese il lucidalabbra e se lo passò sulle labbra fine per poi spruzzarsi un po’ di profumo sul collo e sui polsi. Prese la spazzola e se la passò tra i capelli biondi per poi legarli in due codine basse e laterali che le ricadevano sul petto. Rientrò in camera infilandosi quel suo vestitino rosa e guardandosi allo specchio facendo una piroetta. Si piaceva. Non era mai provocante, era una ragazza vergognosa. “ Marron hai messo a posto la stanza prima di uscire? “ La voce della madre attirò la sua attenzione facendola sbuffare alzando gli occhi al cielo. “ Si mamma! “ Sua madre era bella. Bionda con occhi azzurri proprio come lei. Alta e magra; avrebbe potuto fare la modella. Lei sperava di somigliare a lei. La sua mamma era un Cyborg ma apparte questo aveva un fisico da urlo e lei era contenta di avere una mamma così bella. Però il carattere era tutto suo padre. Il suo papà basso, molto socievole e simpatico. Gli voleva un gran bene, tutti gli volevano bene. Crillin era un papà speciale che la ricopriva di tenerezza. Prese il cappello in tinta con il vestito e se lo mise sul capo scendendo poi le scale di corsa. “ Ciao papà, ciao mamma, io esco “ Disse di tutta fretta salutandoli con la mano e correndo verso la porta. Ormai aveva 18 anni e aveva preso la patente per poter guidare il Jet volante che Crillin le aveva regalato. Si mise a sedere e partì a razzo verso la città. Arrivò a Satan City e parcheggiò il Jet per poi raggiungere le amiche davanti al cinema. “ Ciao ragazze “ “ Ciao Marron, allora sei pronta per il film? “ “ Non sto più nella pelle! “ Disse euforica stringendo i pugni e mostrando un sorriso a trentadue denti. “ Dai sbrighiamoci! “ Le disse l’amica dai capelli neri spingendola dalla schiena. Il film era uno di quelli romantici, strappalacrime, uno di quei film che la facevano tanto impazzire. Aspettava con ansia l’uscita al cinema e adesso che finalmente poteva guardarlo, sprizzava felicità da tutti i pori. Presero i biglietti e raggiunsero la sala sedendosi sui loro rispettivi posti. Allungò una mano alla sua destra cercando di prendere un po’ di popcorn dal cestino dell’amica. “ Hey che fai!!! Non ci provare!! “ “ Dai solo un po’ “ L’amica le fece la linguaccia nascondendo il cestino pieno di popcorn. Scoppiarono a ridere. Si volevano bene. Erano amiche da quando erano piccole. Il film iniziò. Era ora. Dopo 5 minuti i suoi occhi azzurri si appesantirono improvvisamente e uno sbadiglio la raggiunse. Strano. Quei film erano i suoi preferiti, non si era mai addormentata. Cercò di restare sveglia ma alla fine il sonno ebbe la meglio. ….. “ Marron……. Marron “ Qualcuno la stava chiamando. Chi era? “ … Marron…. Marron… Svegliati.. “ Aprì lentamente gli occhi mettendo bene a fuoco la figura che aveva davanti. Era un ragazzo dalla pelle scura e i capelli a cresta neri. Il suo naso a patata era grande così come le sue labbra. Gli occhi neri e profondi e il suo profumo era particolare; Un profumo speziato e forte, un profumo forte ma buono. “… Uub… Che… Ma dove mi trovo? “ Si portò una mano sugli occhi strofinandoseli e girando il capo per vedere dove si trovava. Era in prato vastissimo ricoperto di fiori profumati, il cielo azzurro era privo di nuvole ed il sole riscaldava la sua pelle chiara. “ Finalmente ti sei svegliata “ Disse con un sorriso mostrando i suoi denti bianchi che risaltavano sulla carnagione scura. “ Ma… Non capisco… Io ero al cinema… “ Il ragazzo le porse una mano facendole cenno di afferrarla e di alzarsi. Lei seguì quell’invito per poi spolverarsi il vestito con le mani. “ Voglio farti passare una giornata fantastica “ Le disse sorridendo. Lei si fidò; in fondo era un suo amico e quindi senza fare troppe domande lo seguì. “ Allora cosa facciamo? “ “ Ti piace il luna park? “ “ Oh siiiiii “ Rispose entusiasta lei. Le prese una mano e cominciò a correre superando una collina e ritrovandosi magicamente davanti ad un lunapark. “ Wow… Ma cosa ci fa un lunapark su un prato isolato? “ “ Non fare domande e pensa a divertirti “ Uub stava bene con lei; era felice. Marron era sempre più convinta che quello fosse un sogno e che prima o poi si sarebbe svegliata, in fondo lei stava al cinema con le amiche, quindi quello era solo un sogno. Entrarono dirigendosi verso le montagne russe. “ Uub io ho paure di salire là sopra “ Disse portandosi il pollice in bocca mordicchiandosi una pellicina. “ Dai non essere fifona! “ “ Ma si. Tanto questo è solo un sogno “ Disse chiudendo gli occhi e sistemandosi un codino. Il ragazzo le prese di nuovo la mano sussurrando. “ Un sogno…. O forse no… “ Che cosa voleva dire? Lei non capiva ma non fece intempo a chiedergli spiegazioni che lui la trascinò su un sedile di quel lungo vagone che l’avrebbe fatta viaggiare a gran velocità su quelle rotaie alte e piene di curve, salite e super discese. Lui si posizionò vicino a lei mostrandole un sorriso ad occhi chiusi che lei ricambiò poco convinta a causa della paura. Si cominciarono a muovere. Oddio che paura. Stava tremando. Piano piano aumentò la velocità raggiungendo una ripida salita e dopo essersi un attimo fermata sulla cima, scese giù in picchiata facendole andare il cuore in gola. “ AAAAAAAAAAAAAA!!!!!! AIUTOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! “ Uub rideva divertito della sua espressione spaventata mentre lei aveva stretto inconsapevolmente il suo braccio un po’ muscoloso. Curve, discese. Grande velocità. L’adrenalina le stava salendo alle stelle portandola a conficcare le sue unghie corte in quella pelle scura. Ma a lui non faceva male, ansi, rideva e si divertiva. Era contento. Finalmente rallentarono fermandosi al punto di partenza. Uub l’aiutò a scendere e lei dovette aggrapparsi con forza perché stava rischiando di cadere al suolo. Le girava la testa. “ Mi gira la testa. Non ci voglio più salire là sopra! “ “ Ehehe però devi ammettere che è stato divertente. “ Aveva ragione, anche se aveva avuto paura tutto il tempo si era divertita lo stesso a provare questa nuova emozione. Gli sorrise per poi rivoglergli la parola. “ E adesso dove vuoi portarmi? Sbrigati prima che mi sveglio “ “ Sei sicura che è un sogno? “ “ Certo. Io stavo al cinema con delle mie amiche e mi sono addormentata, quindi è ovvio che è un sogno “ Lo fissò negli occhi per percepire qualsiasi emozione ma lui si portò entrambe le mani dietro la testa chiudendo gli occhi e sorridendo. “ Ok, è solo un sogno “ Le disse come per accontentarla. Poi riportò le mani lungo i fianchi dandole le spalle. “ Dai andiamo “ Marron lo seguì portandosi al suo fianco. “ Ti piacciono i cigni? “ Lei girò il viso verso di lui mostrandogli uno sguardo interrogativo. “ I Cigni? S..si “ Come faceva ad aver indovinato il suo animale preferito? Si. Quello era sicuramente un sogno, un sogno bello e felice. “ Bene allora vieni, ti faccio vedere una cosa “ La prese per la vita avvicinandola a se e facendola arrossire, sollevandosi in vole nel cielo blu e spostandosi ad una velocità moderata. Marron si teneva stretta a lui con una mano mentre con l’altra era attenta a tenersi il cappello per evitare che volasse via. “ Dove mi stai portando? “ Era curiosa. Troppo curiosa. “ E’ una sorpresa “ Lei rimase in silenzio aspettando di raggiungere quel misterioso posto. In lontananza avvistò un grande insieme di alberi versi, che raggiunsero in meno di 5 minuti. Posarono i piedi per terra e senza lasciarla andare Uub la guardò negli occhi facendola nuovamente arrossire. I suoi occhi neri erano fissi nei suoi e il cuore cominciò a batterle forte. Che strana sensazione. Che emozione forte che stava provando. SI sentiva le guance andarle a fuoco e pensò che presto o tardi sarebbe andata a fuoco. Abbassò lo sguardo e si staccò da lui che subito prese parola. “ Vieni “ Marron lo seguì osservando quelle spalle robuste davanti a se coperte da un misero gilet nero. Avevano fatto gia parecchi passi; passò vicino ad una pianta e quando con il dorso della mano spostò le sue foglie, rimase immobile e senza parole da quello che le si parava davanti. Un immenso lago circondato da una fitta vegetazione, fiori profumati, frutti esotici la cui aria fresca e pulita era accompagnata dai versi degli animali. Si avvicinò al ragazzo rimanendo senza fiato. “ Tutto questo… E’ fantastico… “ SI, era davvero fantastico. L’acqua era talmente pulita, che si poteva vedere il fondo e i miglioni di pesciolini che nuotavano di qua e di là. I suoi occhi andarono verso una piccolissima cascata le cui goccie al contatto con i raggi del sole, formavano un coloratissimo arcobaleno. Spalancò gli occhi azzurri quando intravide due figure bianche passare sotto quella cascata di acqua. Due cigni. Bellissimi, affascinanti. Quelle bellissime creature erano intente a bagnarsi il bianco piumaggio sbattendo le loro ampie ali. I colli erano fantastici, allungati e i loro movimenti erano aggraziati. Si avvicinarono nuotando con lentezza verso il centro di quel laghetto spiccando il volo mostrandosi per tutta la loro bellezza. Marron alzò lo sguardo tenendosi il cappello e seguendo con ammirazione il volo di quei fantastici animali pieni di grazia e fascino. Si girò verso Uub. “ Uub sono bellissimi!!! Grazie!!! Desideravo tanto vederli dal vivo!!! “ Lui si avvicinò a lei spostandole una ciocca bionda in disordine facendola ammutolire sorpresa. Quando allontanò la sua mano scura, si accorse di avere un fiore viola tra i capelli. “ Uub… Che carino… “ “ Marron… “ Lei risollevò il capoper incontrare i suoi occhi neri e lo vide avvicinarsi al suo volto per poi posare le sue calde e carnose labbra sulle sue. Rimase sorpresa, ma non si staccò perché l’emozione che stava provando era fantastica. Chiuse gli occhi lasciandosi baciare finchè lui non si staccò. “ Peccato che è solo un sogno “ Disse Marron guardandolo con gli occhi lucidi. “ I sogni a volte possono essere reali… “ “ Che cosa vuoi dire Uub? “ “ Adesso devi svegliarti “ “ Come svegliarmi… Non capisco.. “ “ Svegliati Marron…. Svegliati… Marron… “ La vista si offuscò e i suoni si ovattarono. La voce di Uub cambiò improvvisamente diventando chiara e squillante e quando la vista le ritornò, si ritrovò davanti il volto dell’amica. “ Marron, finalmente!!!! Il film è appena iniziato e tu gia dormi?!!!! “ “ Sahara??? “ Ebbene si. Stava lì seduta sulla poltrona del cinema accanto alle sue amiche…. Allora, era stato solo un sogno… Abbassò lo sguardo e quando con una mano sfiorò i suoi capelli, si accorse della presenza di un fiore. Rimase colpita. Come era possibile. Il suo naso improvvisamente percepì un profumo, il suo profumo e toccandosi le labbra con due dita ebbe la sensazione di essere stata baciata davvero. Allora non era un sogno. Era la realtà. Sorrise un po’ confusa chiedendosi come poteva essere avvenuto tutto quello, ma posò la sua testa alla spalliera e continuò a godersi il film immaginando che i protagonisti fossero lei e Uub…….
  
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