Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: Burupya    05/12/2012    2 recensioni
Dopo la prima storia di Akira ed Hisaki... Ecco a voi la seconda :)
Alcune citazioni:
Hisaki gli sfiorò le labbra per poi appoggiare la testa sulla sua spalla, mentre lo faceva ad Akira sembrò di sentire due parole bisbigliate... Aveva davvero detto “Ti amo”...? Hisaki non aveva mai pronunciato quella frase direttamente. È vero, gliel'aveva sempre fatto capire coi gesti, ma sentirselo dire gli fece battere il cuore più forte che mai...
___________________________________________
“Chi diavolo sei tu?”
“Io sono te... Liberato da tutti i tuoi limiti!”
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Forever'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti ^-^ è passato un bel po' di tempo da quando ho pubblicato la mia prima storia, ma già quando avevo scritto il finale avevo in mente di farne un proseguio... E alla fine eccolo qui :D 
spero vi piacerà ^_^


“Akira smettila, non ho tempo da perdere devo consegnare questo capitolo all'editore entro domani!”
“Ma io ho bisogno di coccoleee!”
Akira era avvinghiato ad Hisaki da dietro e strusciava la guancia contro alla sua. Hisaki girò appena il viso dandogli un bacio sulla guancia, poi lo allontanò dolcemente.
“Per favore Akira, mi rendi le cose davvero difficili stando qui... E’ l'ultimo capitolo perciò ti prometto che da domani sarò tutto per te, ok?”
Akira sospirò lasciando Hisaki.
“Ok ok! Vado da Satoshi a giocare nel frattempo”
Disse dirigendosi verso la porta. Hisaki fece ruotare la sedia girevole guardandolo.
“Hey, vedi di comportarti bene da lui”
Akira lo guardò perplesso, era geloso? Al ragazzo sfuggì un sorriso.
“Ti ricordo che Satoshi non è gay”
“E io ti ricordo che nemmeno io lo ero prima di conoscerti”
Akira restò in silenzio per qualche secondo, poi lo guardò intensamente.
“Appartengo solo a te, dovresti saperlo sciocchino”
Disse sciogliendosi in un sorriso dolcissimo. Hisaki non poté fare a meno di arrossire, per nasconderlo si rigirò verso la scrivania senza rispondere, il suo cuore batteva a mille.
“Ci vediamo dopo chéri!”
Akira uscì.
Erano passati diversi mesi da quel giorno. Il giorno in cui dopo tanta sofferenza Hisaki aveva finalmente rivisto il sorriso di Akira. Gli sembrava ancora un sogno...
 
Verso sera, quando Akira tornò alla villa, trovò Hisaki in cucina a preparare la cena. Akira gli si avvicinò da dietro abbracciandolo.
“Finalmente hai finito di lavorare!! Un po' mi mancherà il tuo manga, mi dispiace sia finito”
“Prima o poi doveva succedere”
“Mh... Me lo fai leggere in anteprima?”
“No, stavolta aspetterai come tutti gli altri”
Akira fece una faccia sconfortata.
“Cattivo!”
Disse con una vocina da finto offeso. Hisaki abbozzò un sorriso.
“Com'è andata oggi da Satoshi?”
“Oh abbiamo passato il pomeriggio ad ammazzare zombie!”
“... Non crescerete mai voi due eh?”
“I videogiochi non sono da bambini”
“Se lo dici tu”
Disse Hisaki alzando le spalle.
“Hisaki... Domani è il tuo primo giorno di vacanza! Andiamo al mare??”
Hisaki si girò a guardarlo.
“Al... Mare...?”
“Sì! Perché quella faccia?”
Chiese Akira perplesso.
“Io... Non ci sono mai stato”
Akira restò esterrefatto.
“Che cosa?!”
“...”
“Ma dici sul serio?!”
“Cosa c'è di così strano?”
“Bè... Tutti ci sono andati almeno una volta nella vita!”
“Vorrà dire che domani sarà la mia prima volta”
Disse Hisaki impassibile. Sul viso di Akira apparve un sorriso malizioso.
“Eeeeh quante prime volte sperimenti con me!”
Hisaki si irrigidì di colpo arrossendo.
“MA CHE CAVOLO DI DISCORSI FAI?!?!”
Disse girandosi verso di lui e spiaccicandogli la panna che stava usando in viso. Akira non fece in tempo a spostarsi: si ritrovò col viso completamente bianco.
“... Sei sempre violento tu eh? Mh buona comunque la panna!”
Disse prendendone un po' col dito per poi leccarlo. Hisaki lo guardò rassegnato.
“Sei senza speranze”
Akira gli rispose con un mega sorriso. Hisaki restò a fissarlo in silenzio.
“Che c'è ora?”
Chiese Akira perplesso. Hisaki cercò di trattenersi ma inutilmente: scoppiò a ridere a crepapelle.
“Ahahahah dovresti vederti!”
Akira lo guardò esterrefatto.
“Ma tu ridi solo quando mi succede qualche disgrazia?”
Hisaki continuò a ridere senza rispondere. Akira sorrise.
“... Resta il fatto che le rare volte in cui ridi sei bellissimo”
Hisaki si bloccò di colpo e spostò lo sguardo di lato arrossendo.
“E quando arrossisci sei così tenerooooo!!”
Disse Akira pizzicandogli le guance. Hisaki lo guardò storto.
“Hey perché non mi aiuti tu a pulirmi?” disse Akira con un sorrisetto stampato in viso.
“... Scordatelo!!”
Rispose Hisaki sbattendogli uno straccio in viso. Poi prese i piatti portandoli verso la sala da pranzo. Akira lo seguì con lo sguardo: era dannatamente tenero quando le sue guance erano tutt'uno col colore dei suoi occhi..... E proprio per questo stuzzicarlo era uno dei suoi passatempi preferiti.
Dopo cena, i due andarono in terrazzo ad ammirare il cielo stellato. Akira teneva Hisaki tra le braccia, quest'ultimo era completamente addossato a lui: il calore del corpo di Akira lo rilassava così tanto che in quel momento niente avrebbe potuto turbarlo. 
“Sai una cosa?”
Disse Akira interrompendo il silenzio. Hisaki alzò appena il viso per poterlo fissare negli occhi.
“Il cielo mi ricorda i tuoi capelli”
Hisaki lo guardò perplesso.
“Hai i capelli neri come la notte... Con qualche ciuffo argenteo ad illuminarli come le stelle in cielo”
Hisaki restò a fissarlo stupito. Poco dopo Akira vide comparire sul suo volto un'espressione piena di dolcezza: quel sorriso di Hisaki gli fece sentire le farfalle nello stomaco scombussolandolo tanto che arrossì senza rendersene conto. Hisaki poggiò le dita sul suo viso sfiorandolo appena, poi avvicinò il viso al suo lentamente: si scambiarono un lungo bacio carico di tutte le emozioni che entrambi sentivano in quel momento... Un bacio pieno d’amore.
Il giorno dopo, a metà mattina arrivarono in spiaggia. Hisaki si guardò intorno: sembrava tutto così spendente lì... Alzò appena il viso verso il cielo: la forte luce del sole gli fece socchiudere gli occhi.
“Allora? Come ti sembra?”
Chiese Akira guardandolo. Hisaki gli rispose semplicemente con un sorriso.
“Mi raccomando non parlare troppo, anche a casa mi stressi col tuo continuo chiacchierare”
Disse Akira ironico.
“Ci pensi tu a parlare per entrambi” gli rispose Hisaki.
Akira fece un'espressione triste.
“Vuoi dirmi che ti do fastidio perché parlo troppo?”
“No... Sono stato fin troppi anni da solo immerso nel silenzio, non credi?”
Akira gli sorrise.
“Bè è ora di spogliarsi!!”
Disse mettendosi in costume. Quando guardò Hisaki vide che teneva lo sguardo basso, le sue gote erano leggermente arrossate.
“Che c'è?”
“E’... Imbarazzante”
Akira alzò un sopracciglio. Poi si avvicinò a lui e gli alzò la maglietta.
“Che fai?!?”
Chiese Hisaki allarmato.
“Ti aiuto a spogliarti... Ormai ci sono così abituato”
Disse Akira facendo una leggera risata maliziosa. Hisaki lo allontanò da sé.
“So farlo da solo!!”
Sbottò completamente rosso in viso. Akira sorrise.
“Muoviti allora”
Hisaki esitò per un attimo, poi tolse la maglietta e i pantaloni restando in costume. Quando guardò Akira vide che aveva lo sguardo fisso su di lui.
“Stai.... Sbavando”
“Ah ehm scusa”
Disse Akira ricomponendosi.
“Perché sei così dannatamente figo?!”
“Sempre il solito esagerato”
Rispose Hisaki coprendosi il viso con una mano per nascondere l'imbarazzo.
“Io apprezzo le cose belle!! E non sono l'unico qui a quanto pare....”
Hisaki vide che Akira aveva uno sguardo assassino in volto.
“Che hai ora?”
“Ti sei accorto che metà delle ragazze della spiaggia ti sta mangiando con gli occhi? Guardati intorno!”
Hisaki diede uno sguardo veloce alle persone intorno a loro: rendersi conto che Akira aveva ragione lo mise parecchio a disagio.
“...”
Akira mise le mani sul suo fondoschiena tirandolo a sé.
“Che fai?!”
Chiese Hisaki imbarazzato.
“Faccio capire alle ochette qui intorno che non hanno speranza perché questo ammasso di muscoli e figaggine è solo mio!!”
“Come siamo gelosi...”
Hisaki aveva un’espressione seria, ma la gelosia di Akira in fondo gli faceva piacere.
“Senti chi parla: quello che a momenti ammazza Jin per un bacio!”
“Lì si parlava di un bacio, qui stanno guardando e basta.... Vorrei vedere tu cosa faresti se qualcun altro mi baciasse”
Disse Hisaki con un sorrisetto sulle labbra.
“Penso che potrei perdere la testa! Aaah com’è difficile essere il ragazzo di uno che fa girare tutte le ragazze quando passa!!”
Hisaki fece una leggera risatina.
“Sei un idiota”
“Eh?!”
Hisaki mise entrambi le mani sul viso di Akira appoggiandosi di peso a lui.
“Ti rendi conto del fatto che prima non avrei mai, e dico mai, immaginato neanche lontanamente di baciare uno del mio stesso sesso?! E invece ora... Sentire le tue labbra sulle mie è una delle cose che mi fa battere il cuore all’impazzata! Pensi davvero che potrei avere occhi per qualcun altro?!”
“... Cavolo Hisaki, parli poco ma... Quando lo fai mi lasci senza parole!!”
Disse Akira quasi sussurrandolo. Hisaki gli sfiorò le labbra per poi appoggiare la testa sulla sua spalla, mentre lo faceva ad Akira sembrò di sentire due parole bisbigliate... Aveva davvero detto “Ti amo”...? Hisaki non aveva mai pronunciato quella frase direttamente. È vero, gliel'aveva sempre fatto capire coi gesti, ma sentirselo dire gli fece battere il cuore più forte che mai... Soprattutto perché sapeva quanto fosse difficile per Hisaki esprimere i propri sentimenti. Akira sorrise stringendolo a sé. Avevano attirato l'attenzione di molti lì intorno, la gente bisbigliava, ma a nessuno dei due in quel momento importava di quello che pensavano gli altri.
Nel pomeriggio, Hisaki era steso a prendere il sole, mentre Akira continuava a girarsi senza trovare pace. 
“Hisaki... Ma non hai caldo?! Mi sembri una lucertola sempre al sole!”
“Si sta così bene”
Disse Hisaki rilassatissimo senza nemmeno aprire gli occhi.
“Io fra un po' mi sciolgo... Ti prego andiamo a fare un bagno”
Hisaki aprì solo un occhio.
“Dobbiamo proprio?”
Sbiascicò mezzo addormentato. Akira si alzò e lo prese in braccio portandolo verso il mare.
“Hey!! Mettimi giù mi ricordo ancora come camminare sai?”
Akira non rispose: arrivati sul bagnasciuga lanciò Hisaki dritto in acqua.
“RAZZA DI STR....”
Hisaki non fece in tempo a finire la frase e sprofondò. Quando riemerse sputò fuori l'acqua che aveva bevuto.
“Che schifo è salata!”
“Certo siamo al mare! Ti sei svegliato ora principessa?”
Chiese Akira con un sorriso da presa in giro. Hisaki lo fulminò con lo sguardo, dopodiché gli saltò addosso buttandogli la testa sott'acqua. Akira dimenava le braccia, quando Hisaki lo lasciò tornò a galla facendo un respiro profondo.
“E tu ti sei raffreddato, Akira?”
Chiese Hisaki con un sorriso malefico.
“Di', vuoi la guerra?!”
Akira cominciò a spruzzargli l'acqua addosso.
“Hey hey aspetta!!!”
Disse Hisaki riparandosi gli occhi, ma vedendo che Akira non demordeva ricambiò l'attacco.
La giornata passò velocemente tra risate e scherzi vari; al tramonto i due erano seduti sulla spiaggia ad ammirare i raggi infuocati del sole riflettersi sul mare calmo. Akira era seduto tenendo Hisaki fra le gambe, con le mani strette sul suo torace.
“Non è bellissimo?”
Chiese Akira senza staccare gli occhi da quello spettacolo. Hisaki annuì, anche lui era catturato da quel paesaggio.
“Mi ricorda il colore dei tuoi occhi”
Disse Akira guardando Hisaki.
“Com'è che ogni cosa ti ricorda me?”
Chiese Hisaki sorridendo.
“Non lo so... Sarà che ormai sei diventato tu il mio mondo”
Hisaki strinse le mani su quelle di Akira intrecciando le dita con le sue, poi girò appena il viso per baciarlo.
“Che schifoooo due froci!!”
“Bleah ho la nausea”
Hisaki e Akira si separarono per vedere chi aveva parlato: poco lontano da loro c'era un gruppo di due ragazzi e due ragazze, i commenti erano stati fatti dai ragazzi.
“Ma noooo guarda che carini invece!! E' come negli anime yaoi!”
Una delle ragazze aveva parlato piena di entusiasmo.
“Ma parli seriamente?!”
Chiese uno dei due ragazzi.
“Anche a me fanno tenerezza!”
Disse l'altra ragazza mettendosi assieme all'amica a fissare Akira ed Hisaki con gli occhi a cuore.
“... Stanno parlando come se fossimo sordi”
Notò Hisaki seccato.
“He he in effetti..... CIAOOO RAGAZZEEE!!!”
Urlò Akira sbracciandosi.
“Che cacchio fai?!”
Chiese Hisaki.
“Mi stanno simpatiche loro!”
“Waaaa ma guarda che carino!”
Le ragazze ricambiarono il saluto saltellando.
“Andiamo va là”
Disse uno dei due ragazzi disgustato, poco dopo Akira ed Hisaki erano di nuovo soli, Hisaki sospirò.
“Tutto ok? Io sono abituato a questi commenti, ma tu...”
Chiese Akira preoccupato. 
“Va tutto bene, pensavo solo che prima di incontrarti ero più o meno come loro... Se ci penso mi sento davvero stupido”
Akira sorrise.
“L'importante è che tu abbia capito! E poi... Non tutti riescono a capire che quando ti innamori di qualcuno non ha più importanza il suo sesso... L'amore non si comanda, no?”
“Già... Me ne sono accorto”
Rispose Hisaki sorridendogli.
“Vieni, torniamo a casa che ormai si sta facendo buio”
Hisaki annuì alzandosi. 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Burupya