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Autore: TommoHugsMe    05/12/2012    5 recensioni
«Liam Payne… sei tu Misterious?» Domandai io, sbalordita e alquanto perplessa
«Si… in effetti il mio costume non nasconde la mia identità» Rispose lui, indicando il suo corpo perfetto sotto i vestiti di un moschettiere
«Oh no tanto io so esattamente chi sei, mi dispiace abbiamo commesso uno sbaglio» Spiegai io, presi la mia gonna e cercai di andarmene, tentativo fallito
«Aspetta, non è uno sbaglio» Disse lui deciso, fermandomi tra la folla
«Non hai capito chi sono?» Chiesi io perplessa, continuando a tenere la gonna dell’abito
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«Allora, non glielo dici a Liam?» Mi chiese Niall, mentre ci avviavamo verso l’entrata di scuola
«Andiamo lui non si dispera per me, a quest’ora avrà già dimenticato Cenerentola» Risposi io, entrando nell’edificio
Intorno a noi c’erano volantini su volantini, gialli rosa e celesti, tutti con la sagoma del volto di cenerentola, un punto interrogativo sul volto e una scritta sotto: Are you seen Cinderella?
«Eh si, si è proprio dimenticato di te»
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Avete presente la storia di Cenerentola? Beh, questa storia è tratta da "Cinderella story", godetevela e recensite... GRAZIE DI CUORE
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Another Cinderella Story




Era un caldo giorno di maggio, un sole più unico che raro a Londra.
Tutti i ragazzi del liceo Steven J. Jones erano in ansia per il ballo di primavera che si teneva ogni anno nella grande palestra della scuola.
Io, Samantha Knox, ero pronta per passare un altro noiosissimo giorno d’inferno nell’edificio che odiavo da ormai due anni.
E la mia matrigna non rendeva sicuramente la mia vita una cosa semplice.
«Svegliati Sam, sono tre ore che ti chiamo» La sua voce gracchiante era riconoscibile a kilometri di distanza
«Arrivo» Urlai insonnolita dalla soffitta, afferrando l’aggeggio elettronico accanto a me che a quanto pareva quella mattina era troppo pigro per svegliare anche me
La sveglia segnava le 7:30, e la mia entrata alla scuola era alle 8:00.
Sperai con tutta me stessa di aver letto male, così strabuzzai gli occhi e li aprii e chiusi più volte.
«Oh cavolo» Esclamai, alzandomi di scatto dal lettone morbido che non volevo lasciare da solo
Fortunatamente, ogni sera mi preparavo i vestiti da mettere l’indomani.
Presi gli indumenti e mi infilai nella doccia, lasciando che l’acqua calda scivolasse sulla mia pelle nuda.
Poco dopo, uscii da quel rilassante bagno e mi infilai l’accappatoio, per poi mettere l’intimo ed infine i vestiti.
Mi guardai allo specchio, i miei capelli erano orrendi, il mio colore castano somigliava più al colore delle feci di una mucca.
Qualcosa di rivoltante a dir poco.
Decisi di legarmeli in una coda di cavallo, presi un giacchettino dall’armadio ed uscii di casa, raggiungendo Stephanie in giardino.
«Buon giorno Steph, scusa per il ritardo ma…» Lei mi interruppe
«Ti ho già detto mille volte di non chiamarmi così, e poi piccola Samantha, non accetto le tue scuse» Continuò la bionda, mentre prendeva il sole con una maschera sul viso ed un paio di fette di cetrioli sugli occhi
«Hai ragione, cosa vuoi che ti porto?» Domandai io, a sua completa disposizione da ormai dieci anni
«Un buon frullato, come solo tu e le tue splendide manine rovinate sapete fare» Rispose, con un sorrisetto bloccato dalla maschera ormai secca sugli zigomi
Annuii debolmente e seccata mi diressi in cucina, per preparare il frullato alla fragola che tanto piaceva a quella strega, ehm, matrigna che mi accudiva.
«Ciao Sam» Bridgette entrò nella stanza, perfettamente vestita e truccata
«Buon giorno» Continuò Ludmilla, seguendo la sua gemella come un cagnolino
«Ciao ragazze» Sorrisi io, ma loro come al solito mi guardarono male
Dio solo sa quanto stavo antipatica a quelle due perfide.
Presi il frullato in mano mentre le due si avvicinarono a me con aria furtiva.
«Dormito bene?» Mi domandò la prima, guardando poi la sorella
«Io…» Il mio telefono vibrò dalle tasche dei miei jeans
Con la mano sinistra cercai di prenderlo, fu una grande impresa, e mentre cominciai a camminare Ludmilla mi fece lo sgambetto, causando: la mia caduta, l’uscita della batteria dal mio telefono e la dispersione del frullato ovunque.
Ero a terra, fortunatamente il frullato non mi aveva minimamente sfiorata, era piuttosto finito sui vestiti firmati delle gemelle.
Senza dargli il tempo di sfogare la loro rabbia a parole poco fini mi alzai in piedi, presi telefono e borsa ed uscii immediatamente dalla villa, lasciando Bridgette, Ludmilla e Stephanie a bocca aperta.
 
«Non ci credo» Niall scoppiò a ridere, contagiando anche me che intanto rispondevo ai messaggi
«E’ lui?» Mi domandò, ma io ero sovrappensiero
«Lui chi?» Chiesi io, spostando lo sguardo dal display a lui
«Il ragazzo misterioso» Rispose il biondo, rubandomi il telefono dalle mani
«Si» Spiegai io, allungando il braccio per riaverlo indietro
«Vediamo un po’…» Iniziò ad indagare nei nostri messaggi in chat, facendo scorrere il dito sullo schermo
«Guarda, c’è Vanessa Stewart che ci saluta» Urlai indicando la fine del cortile, e mentre lui si girava a guardare io mi ripresi il cellulare
«Sei proprio una…» Lo interruppi sorridendo «Risparmia i complimenti per dopo»
Conclusi, sedendomi sulla prima panchina davanti a noi
 
Ore 10:10 a.m.
Misterious: Ci sei ancora?
London24: Si, un mio amico mi aveva preso il cellulare
Misterious: Stai facendo ricreazione immagino
London24: Già… In cortile come mio solito
Misterious: Per un attimo dimenticavo il tuo essere riservata
London24: Più che riservata, non mi piace stare con quelle ochette che ho in classe, pensano solo a smalti e ragazzi, io non sono così
Misterious: E’ questo che mi piace di te
London24: Non sai neanche chi sono
Misterious: Si invece, sei una ragazza e… un momento, sei una ragazza vero? Altrimenti ti prendo a calci
London24: Tranquillo, sono una ragazza per tua fortuna
Misterious: Bene, quindi è un punto a favore
London24: Sei proprio scemo ahahaha
Misterious: Vorrei vederti ridere dal vivo
London24: Non sono poi così carina come credi
Misterious: Ogni ragazza è bella a modo suo
 
Ore 10:20 a.m.
Misterious: Facciamo così, al ballo di primavera, ti aspetto al centro della pista da ballo alle 11:00 in punto, non tardare
London24: Ci sarò
Misterious si è disconnesso.
 
«Wow, sono curioso di sapere chi è» Sussurrò Niall, mentre rientravamo nell’edificio
Insieme a noi, Liam Payne ed Harry Styles camminavano per i corridoi, con tutte le ragazze dell’istituto ai loro piedi.
«Che fai, tu non sbavi?» Mi domandò il biondo, dandomi una bottarella sulla spalla
«Lo sai come sono fatta, non sono come le mie sorellastre» Borbottai io, falsamente arrabbiata
«Già» Concluse lui, con un sorrisetto sul viso
«Ciao Liam» Vanessa Stewart mi passò accanto, facendo cadere il libro che avevo tra le mani a terra con un tonfo secco
Sbuffai rumorosamente, mi chinai a raccoglierlo con lo sguardo fisso sui due.
«E’ così bella quanto insopportabile» Disse Niall, incantato da tanta bellezza in una persona sola
«Chiudi la bocca che ti entrano le mosche» Risposi io, prendendogli il mento e facendogli mordere la lingua da solo
«Fei una ftronfa» Borbottò Niall, toccandosi la lingua rossa con le dita
«Lo so» Conclusi, girando la testa verso Liam Payne che mi osservava da circa cinque minuti
 
«Sam, sei ancora viva?» Alzai la testa di scatto, mentre Sonia mi scuoteva come una maracas
«Si» Risposi io, chiudendo un attimo gli occhi e concentrandomi di nuovo sulla figura di Liam al tavolo davanti a me
«Perché non vai a chiedergli l’ordinazione? Un motivo per rivolgergli la parola» Spiegò la donna, facendomi l’occhiolino e porgendomi il block notes
Annuii timidamente e mi diressi verso il tavolino del ragazzo, si girò di scatto, interrompendo la sua chiacchierata con gli amici e mi porse un sorriso.
«Cosa ordinate?» Domandai io, afferrando la penna dal mio grembiule e impugnando il block
«Ciao Samantha» Salutò Liam, per poi mandare un occhiata al riccio vicino a lui
«Io vorrei te come dolce» Scherzò il ragazzo, prendendosi una gomitata da Liam che mi guardò come per chiedermi scusa
«Mi dispiace ma non sono nel menù, se vuoi ti porto un frullato, il sapore è lo stesso di tutte quelle che ti sei baciato» Spiegai io sarcasticamente, e tutti scoppiarono a ridere sfottendo il riccio sconfitto
Liam rise sotto i baffi, mentre l’amico infuriato si alzò di scatto dal tavolo e mi prese il polso.
«Ripetilo, sguattera» Sussurrò, ed io gli stampai una mano direttamente sulla guancia, rossa per la botta
Lui per protesta mi scosse violentemente, in quel momento avevo tanta paura.
«Smettila Harry» Liam lo scansò via e mi mise dietro di lui
Liam Payne mi stava prendendo le parti?
«Che fai, ora difendi questa qui?» Domandò il riccio all’amico
«Si, se fai il coglione» Rispose lui, facendomi cenno con la testa di andar via ed uscendo dal bar con tutti gli amici dietro
 
Ore 7:30 p.m.
Misterious: Chi si risente
London24: Scusami, sono stata a lavoro tutto il giorno
Misterious: Con la tua matrigna come va?
London24: Sempre allo stesso modo, rompe come al solito
Misterious: Invece io ho mio padre che mi stressa con gli allenamenti
London24: Non posso capirti, mai fatto sport
Misterious: Allora, pronta per sabato?
London24: Sabato?
Misterious: Si, c’è il ballo di primavera
London24: Oh cavolo, scusami devo andare
London24 si è disconnesso.
 
«Sonia devi darmi una mano» Urlai io, spalancando la porta del bar con il fiatone
«Cioè?» Mi domandò lei, invitandomi a sedere
«Sabato c’è il ballo di primavera, ma sai benissimo che Stephanie non mi manderà» Spiegai, passandomi una mano tra i capelli
«A quello ci penso io» Disse lei, ed io sorrisi grata
«Non ho il vestito però» Sonia sbarrò gli occhi incredula, ed io abbassai lo sguardo
«Posso rimediare io» Concluse, prendendomi per mano e lasciando il lavoro, nonostante sapeva di andare incontro alla furia della mia matrigna
 
Erano ormai le 7:30, ci mancavano un paio di negozi e l’abito non era ancora stato trovato. La mia piccola chance di andare era ridotta in briciole, così come la mia felicità.
«Ho un idea» Sussurrò Sonia, camminando verso un negozio con la serranda metà abbassata
«E’ chiuso» Dissi io, indicando l’entrata
«Tranquilla, lascia fare a me» Rispose lei, bussando insistentemente sulla porta del negozio
«Ciao Sonia» Un uomo brizzolato sui cinquant’anni uscì da esso, salutandola con un bacio in guancia
«Ciao Matt, potrei vedere una cosa?» Chiese lei, con gli occhi da cucciola
«Stavo chiudendo, ma per te questo ed altro» Rispose lui, invitandoci nel negozio con un sorriso sul viso
Senza pensarci due volte, Sonia si diresse verso il reparto degli oggetti e bigiotteria, esposta insieme ai gioielli era praticamente in bella vista una maschera in pizzo.
«Voglio quella li» Sussurrò Sonia, e così capii tutto quanto
 
«Ripassiamo il piano ok?» Mi domandò lei, mentre frugava nella soffitta di casa sua
«Ho capito: Stephanie torna a mezzanotte così io alle 11:45 devo andarmene via con Niall e tornare in negozio prima che mi scopra, la maschera serve per coprirmi il volto per non farmi riconoscere ne da Misterious ne dalle gemelle» Spiegai io, avvicinandomi a lei che lentamente apriva uno scatolone
«Brava tesoro…» Tirò fuori una massa di pizzo bianco e me lo mostrò «Ti piace?»
«Dio mio Sonia non posso mettermelo, è bellissimo» Borbottai io, accentuando l’ultima parola con stupore
«E’ il vestito del matrimonio dei miei sogni, tu per me sei come una figlia perciò devi indossarlo» Spiegò lei, abbracciandomi forte a se
«Sei la mamma che non ho mai avuto» Sussurrai io, per poi chiudermi in bagno
 
Ore 22:00
Misterious: Manca davvero poco
London24: Sei così ansioso di vedermi?
Misterious: Non sai quanto London24
London24: Beh allora non ti resta che aspettare… sono solo le dieci ed io devo ancora partire da casa per arrivare
Misterious: Ti aspetto. Non tardare
 
Finalmente io e Niall eravamo arrivati, dopo circa dieci minuti di viaggio in macchina. Con lentezza scesi dalla macchina e accompagnata da lui mi diressi verso l’ingresso della palestra. Senza pensarci lui iniziò a scendere gli scalini che portavano alla pista da ballo, dove gli studenti ballavano e si ubriacavano. Decisi di farmi coraggio, mi tolsi il giacchetto e scesi il primo scalino, alzando di poco la lunga gonna bianca in pizzo che partiva dal mio corpetto aderente. I miei boccoli castani saltavano sulle mie spalle come dei leggeri grilli ad ogni scalino, attirando l’attenzione di tutti. Le mie guancie diventarono infuocate dal rossore e dall’imbarazzo. Ogni studente era rimasto a bocca aperta.
«Perché mi fissano tutti?» Domandai io, avvicinandomi a Niall
«Perché sei un vero schianto cugina» Rispose una voce familiare
«Louis» Urlai io, abbracciandolo forte a me
«Ciao anche a te Sam» Scherzò Zayn, passandosi una mano tra i capelli
«Che diamine ci fate qui?» Domandai io sbalordita, abbracciando anche lui
«Abbiamo deciso di tornare a scuola, ci manca questa catapecchia» Spiegò mio cugino, ed io sorrisi allegramente
«Sono solo le 11:00 mantieni i festeggiamenti per dopo» Erano davvero le 11:00 ed io dovevo dirigermi verso il centro della pista
Senza spiegare niente a nessuno, mentre Niall distraeva con mio cugino e il moro, mi misi al centro esatto della palestra, sul cerchio bianco segnato dal nastro adesivo.
«Sei London24?» Sussurrò una persona dietro di me, ed io sospirai a fondo per poi girarmi e incontrare quei suoi occhioni color cioccolato
Avevo davanti a me Liam Payne, il ragazzo più bello e desiderato della scuola, lui era il mio Misterious.
«Liam Payne… sei tu Misterious?» Domandai io, sbalordita e alquanto perplessa
«Si… in effetti il mio costume non nasconde la mia identità» Rispose lui, indicando il suo corpo perfetto sotto i vestiti di un moschettiere
«Oh no tanto io so esattamente chi sei, mi dispiace abbiamo commesso uno sbaglio» Spiegai io, presi la mia gonna e cercai di andarmene, tentativo fallito
«Aspetta, non è uno sbaglio» Disse lui deciso, fermandomi tra la folla
«Non hai capito chi sono?» Chiesi io perplessa, continuando a tenere la gonna dell’abito
«Si che ho capito, sei London24 la ragazza che volevo incontrare, so esattamente chi sei» Spiegò lui, guardandomi negli occhi
«Come ti chiami?» Mi domandò poi, ed io abbassai lo sguardo
«E la tua bella fidanzata?» Colpito e affondato Payne
«Abbiamo chiuso» Rispose il ragazzo, ed io lanciai una rapida occhiata a Vanessa che ci guardava con aria di sfida
«Immagino che ti aspettassi un ragazzo timido ed esile che vive solo di poesia» Sussurrò lui, iniziando a camminare a passo lento
«Si più o meno» Risposi io, facendo un sorriso forzato «Andiamo, tu sei Liam Payne, capitano della squadra di football, sei nel consiglio studentesco e sei anche un poeta, come puoi essere tutto questo?»
«In effetti…»
«E allora chi sei?»
«Il 7 aprile ti scrissi “vivo in un mondo di gente che finge di essere quello che non è, ma quando parlo con te…”»
«”Sono come voglio essere”» Completai quella frase, sorridendo armoniosamente
«Ti va di fare una passeggiata?»
«Se vuoi essere eletto principe del ballo ti conviene farti vedere»
«Ah non mi importa niente di essere eletto principe del ballo»
«Vuoi accompagnarmi?» Mi porse la mano e con molta gentilezza ricambiai il gesto, per poi uscire dalla palestra e dirigersi nel giardinetto della scuola
Mi sentivo agitata ma allo stesso tempo felice che lui fosse il misterioso ragazzo che tanto aspettavo di incontrare.
«Allora London24, posso provare a indovinare chi sei?» Mi domandò lui, camminandomi affianco
«Prova» Risposi sorridendo beffarda
«Facciamo il gioco delle venti domande» Spiegò lui, continuando a camminare lentamente
«Te ne concedo dieci» Risposi io, con un pizzico di cattiveria
«Va bene, mi accontento» Aggiunse lui, per poi mettersi davanti a me «Allora prima domanda: vai davvero alla Steve J. Jones?»
«Ma certo» Scoppiai in una risatina, coinvolgendo anche Liam
«Beh ho voluto controllare, non si sa mai con internet» Spiegò lui, portandosi una mano tra i capelli
«Seconda domanda: ci sei rimasta male quando hai scoperto che ero io il nomade? La verità»
«Stranamente…no»
«Hai votato per me nel consiglio studentesco?»
«Stranamente si»
«Davvero?» Scoppio di nuovo a ridere, per poi continuare le domande serio
«Ora senti questa: se potessi scegliere, preferiresti un’insalata o un big mac?»
«Un big mac, ma che importanza ha?»
«Mi piacciono le ragazze che hanno appetito e hai appena eliminato metà della mia classe» Spiegò lui, per poi rifermarsi davanti a me
«Non potrei mai dimenticare i tuoi occhi, sono meravigliosi» Sussurrò, guardandomi intensamente
Arrossii e abbassai il capo, in quel momento la mia gonna mi sembrava la cosa più interessante del mondo.
«Ehm… un'altra domanda» Dissi io, ricominciando a camminare lievemente in imbarazzo
Ci avviammo verso il gazebo del giardino curato dalla professoressa Johnson, mi lasciai scappare un sospiro e vi salimmo sopra.
«Se ti chiedo di ballare conta come una domanda?» Mi chiese lui, porgendomi la mano
«Ma non c’è la musica»
«E allora?»Mi avvicinò a se, iniziando a muoversi lentamente a destra e sinistra, mentre io sorridevo divertita
Proprio in quel momento, due ragazzi e una ragazza iniziarono a suonare un lento come a farlo apposta.
Iniziammo a ballare a tempo di musica, con movimenti lenti e precisi, da una parte e dall’altra, mentre ci guardavamo negli occhi.
Mi fece fare uno, due, tre giri per poi far combaciare i nostri corpi, riuscii a sentire il battito del suo cuore e il caldo respiro solleticarmi la pelle.
Cercò di togliermi la maschera e si avvicinò al mio viso ma mi scansai, senza dire niente aprì le braccia e mi porse di nuovo la mano, rubandomi un sorriso sincero.
Mi fece girare un'altra volta e continuammo a ballare, questa volta più intensamente, seguendo solo le note di quella bellissima canzone di cui non ricordo tutt’oggi il nome.
«Nessun’altra domanda?» Chiesi io, e lui sorrise
«Credi all’amore a prima vista?»
«Ancora non lo so»
«Ma noi due ci siamo già visti»
«Si»
«Come…come posso averti già vista ed ora non sapere chi sei?»
«Perché forse guardavi ma in realtà non vedevi»
«Forza, hai ancora una domanda da farmi»
«D’accordo» Sussurrò lui, staccando una rosa blu dal gazebo e porgendomela
«Credi tu, donna del mistero, di aver fatto una cosa giusta a incontrarmi qui stasera?»
«Si, lo credo» Sussurrai «E tu, Liam Payne, vorrai vedermi di nuovo dopo stasera?»
«Mh non lo so ci devo pensare» Rispose lui, ricevendo una lieve botta sulla spalla
«Decisamente si» Continuò, avvicinando le sue mani alla mia maschera
Stava per toglierla, proprio in quel momento la mia sveglia suonò, segnando le 11:45.
«Oh no, proprio adesso» Sospirai io, allontanandomi da lui
«Che c’è?» Mi chiese lui, guardandomi perplesso
«Devo andare» Risposi, prendendo la gonna con le mani e alzandola da terra
«C’è il coprifuoco a casa tua?» Domandò stupito, guardandomi negli occhi
«Qualcosa del genere…Scusami e grazie, è stata una splendida serata» Risposi ancora, dirigendomi verso l’entrata della palestra
«Aspettami, dove vai?» Urlò lui, correndomi dietro
«Sono in ritardo» Aggiunsi io, con una faccia da cucciolo
«Per cosa?» «La realtà»
Entrai nella grande sala nel momento esatto in cui la preside prese il microfono per eleggere principe e principessa del ballo di primavera me e Liam, il principe e la sua cenerentola.
Mi guardai intorno, intravedendo una figura nera con capelli biondi che amoreggiava con Vanessa.
Cavolo, Niall è li con lei?  Mi domandai io, raggiungendolo e facendogli cenno di andar via.
Salimmo insieme le scale mentre una luce mi illuminò, facendo voltare tutti gli alunni verso di noi che scappavamo a gambe elevate. Finalmente fummo fuori dalla scuola quando mi accorsi di aver perso qualcosa…
Arrivammo al bar esattamente a mezzanotte, mi infilai la divisa e mi misi dietro il bancone, stando attenta a non lasciar intravedere la gonna che sbucava da sotto.
«Brava Sam, continua a lavorare» Disse Stephanie entrando nel locale, mandandomi un’occhiataccia per poi uscire
 
«Allora, non glielo dici a Liam?» Mi chiese Niall, mentre ci avviavamo verso l’entrata di scuola
«Andiamo lui non si dispera per me, a quest’ora avrà già dimenticato Cenerentola» Risposi io, entrando nell’edificio
Intorno a noi c’erano volantini su volantini, gialli rosa e celesti, tutti con la sagoma del volto di cenerentola, un punto interrogativo sul volto e una scritta sotto: Have you seen Cinderella?
«Eh si, si è proprio dimenticato di te» Scherzò Niall, cingendomi le spalle con il braccio
«Devi dirglielo, ti sta cercando ovunque» Disse il biondo, aprendo la porta del corridoio
«Non è meglio rimanere aggrappati ad un sogno piuttosto che rovinare tutto con la realtà?» Domandai io, passando da lì e continuando a camminare per i corridoi
«Ma non puoi nasconderti per sempre» Spiegò lui, aggiustandosi lo zaino sulle spalle
«Non è per sempre, solo fino al diploma, quando non ci vedremo mai più e… tu come la metti Zorro, quando lo dirai a Vanessa?» Domandai io beffarda
«Beh, stavo giusto pensando di farlo»
«Ok, quando tu dirai a Vanessa di Zorro, io dirò a Liam di Cenerentola» Conclusi, continuando a camminare
Nel corridoio vidi Liam che mi guardava, mi fermai a fissarlo e senza pensare a niente andai a sbattere contro un armadietto, chiudendolo con un tonfo secco.
 
Misterious: Devo sapere chi sei?
Non faccio che pensare a te
Ti prego dimmi chi sei?
 
Lessi quelle parole e la voglia di confessare si impossessò di me, portai le mani sulla tastiera e scrissi: il mio nome è
«Sam sbrigati!» Urlò Ludmilla, mi alzai e mi diressi da Stephanie, lasciando il pc acceso
 
Ero nel bar come sempre, stavo pulendo bicchierini e cose varie, mentre dall’entrata vidi camminare lui.
Lanciai un occhiata a Sonia, che mi disse di andare, mi feci coraggio e mi avvicinai a lui, per poi fargli la solita domanda.
«Ciao, che cosa ti porto?» Chiesi io, vedendolo sovrappensiero
Inizialmente non mi rispose.
«Sai cosa mi da fastidio?» Mi domandò d’un tratto, poggiandosi sul bancone
«La gente che prende gli ordini?» Risposi io, con un pizzico di curiosità
«No… prendere ordini dalla gente»
«E perché dovresti farlo?»
«Non conosci mio padre» Spiegò lui, prendendo in mano il menù «Ah, sushi e ciambelle? Non vanno insieme»
«No dai, prendo solo un caffè, grazie» Sorrise, posando il foglio sul bancone
Presi piattino e bicchierino, li posai davanti a lui e versai il caffè nel tutto.
«Hai mai l’impressione che se dici a qualcuno chi sei non verrai accettato?» Mi domandò, facendomi perdere un battito
«Si.. mi succede, come se essere spontanea non andasse bene» Misi il caffè sotto il tavolo mentre Liam girava il cucchiaino nel caffè per mescolare lo zucchero appena versato
«E’ come indossare una maschera» Dissi io, ricevendo la sua attenzione
«Esatto è così che mi sento» Spiegò lui, guardandomi ancora
«Vorresti essere leale con l’altro e dire “eccomi qua, sono io la persona che stavi cercando”»
«Si»
«Liam, io sono…» Qualcuno mi interruppe
«Sam, vieni qui» Urlò Steph, come al solito nel momento sbagliato
«Non importa, devo andare» Disse lui, posando una banconota sul bancone «Ah, grazie di cuore Sam»
 
Era il momento della presentazione della partita, le cheer leader avevano preparato uno sketch e volevano mostrarlo.
Tutti applaudimmo, mentre Vanessa aveva in mano una cartellina e iniziò a parlare, seguita dalla scena creata dalle altre.
«C’era una volta un rospo forte, ambizioso e atletico» Una ragazza saltando come una rana salì su altre due
«Aveva una bellissima fidanzata e suo padre possedeva lo stagno più grande della terra, ma ancora non gli bastava, se solo avesse trovato una bella principessa, lei lo avrebbe baciato, trasformato in un bel principe e sarebbero fuggiti insieme» Continuò, mentre un’altra vestita da principessa venne portata sul palco da due
«Una sera il viscido ranocchio lasciò la sua ragazza, sexy, sofisticata, bella, brava ed intelligente, e incontrò la principessa» Disse, mentre una ragazza vestita da giocatore di football si inchinava
«Aimè, venne fuori che il ranocchio non solo aveva un identità segreta ma intratteneva un segreto rapporto epistolare in rete con una ragazza, tale London24» Il mio cuore si fermò
«Cara London24, attendo con ansia il momento di incontrarti, tu sei l’unica che capisce la mia vera natura, quella che non vuole giocare nella squadra della Steve J.»
Disse la giocatrice di football
«Caro Misterious, vorrei rivelarti chi sono ma ho tanta paura, ho paura che non mi accetterai e poi, non ho mai baciato un ragazzo in vita mia» Continuò la “principessa” con in mano il mio cellulare
«E’ assurdo stanno leggendo le mie e-mail» Dissi io a Niall, con gli occhi lucidi
«Ma anche la principessa aveva un segreto, non vantava certo di sangue reale, era una bugiarda, una popolana, anzi una sguattera»Continuò Vanessa, mentre una ragazza sui pattini entrò in scena cadendo su una torta
«E chi è vi chiederete quest’imbrogliona? Un applauso per la sedicente principessa, la cameriera Sam Knox» Concluse lei, indicandomi in mezzo alla folla
Louis e Zayn si girarono verso di me, Liam mi guardò, i suoi occhi erano un misto tra tristezza e perplessità, tutti urlavanocameriera, vidi mio cugino venirmi incontro ma non gli diedi importanza, scappai via mentre le lacrime amare bagnavano il mio viso. Ero delusa, affranta, tutti mi avevano derisa e lui non aveva fatto niente per impedirlo.
 
Camminai spedita per gli spogliatoi, dirigendomi a passo svelto verso di lui.
Appena mi vide si alzò in piedi.
«Sam, ok lo so cosa pensi, ora mi consideri un..» Lo interruppi
«Un codardo? Un falso?» Chiesi io, per niente toccata dalle sue parole
«No ascolta» Disse lui, ma lo interruppi di nuovo
«No ascolta tu: ti sei rivelato esattamente per come ti immaginavo, io non ho mai finto di essere qualcun altro, sono sempre stata me stessa, ed è me che hanno umiliato davanti a tutti» Presi un bel respiro «Senti… non sono venuta qui per litigare con te, ok? Ma solo per dirti che so cosa si prova quando hai paura di mostrare chi sei veramente, anche io ero così ma sono cambiata e adesso me ne infischio di quello che la gente pensa di me, perché ora credo in me stessa e so che i problemi si risolveranno, ma anche se non ho più famiglia, lavoro e soldi per l’università, sei tu quello che sta peggio»
«Tempo scaduto, mancano cinque minuti alla partita» Urlò Harry, infilandosi la maglietta
«Un momento» Chiese Liam
«Io so che il ragazzo che mi ha mandato quelle e-mail è da qualche parte dentro di te, ma non posso stare ad aspettarlo perché aspettare te è come aspettare la pioggia durante la siccità, inutile e deludente.» Conclusi andando via, mentre lui pronunciò più volte il mio nome, come se servisse a farmi bloccare
 
Ero arrivata nel campo, la partita era appena iniziata ed io e Niall guardavamo attenti. Liam stava andando benissimo, così come Harry e tutta la squadra.
«Cugina» Urlò Louis, sedendosi accanto a me
«Ciao scemi» Salutai io, senza distogliere lo sguardo da Payne
«Allora Cenerentola, com’è andata con il tuo principe?» Mi chiese il moro, ed io lo fulminai con lo sguardo
«Non sei divertente Zayn» Risposi io sbuffando, mentre la Steve J. Continuava a segnare punti
I minuti passarono, a loro mancava solo una meta per vincere, tutto lo stadio iniziò ad urlare il nome di Liam, compresi Zayn, Niall e Louis.
«Senti Niall, credevo di farcela ma non ci riesco» Sbuffai io, alzandomi dal posto
«Ti racconto com’è andata, ok?» Mi chiese lui, ed io annuii fintamente interessata
Iniziai a farmi spazio tra la folla urlante ed eccitata, mentre continuavano a dire “Liam” all’unisono
Sbuffai ancora, un’altra volta e una di nuovo, fino ad arrivare alla scalinata per l’uscita.
D’un tratto udii dei fischi di disapprovazione mentre qualcuno correva verso di me.
Mi girai di scatto mentre Liam mi si avvicinò.
«Liam, ma che stai facendo?» Domandai sorpresa, mentre lui mi sorrideva dolcemente
«Quello che avrei dovuto fare molto tempo fa» Rispose lui, per poi posare le sue labbra sulle mie
Iniziò a muoverle delicatamente, assaporai le sue labbra beandomi di esse, mentre una goccia di pioggia bagnò il nostro viso.
Liam alzò lo sguardo verso l’alto, per poi guardarmi.
«Scusa se ho aspettato la pioggia» Sussurrò, prendendo il mio viso tra le sue mani
«Non fa niente» Risposi io, per poi far ricombaciare le nostre labbra ancora una volta
Ora io e lui siamo fidanzati, viaggiamo per tutta l’Inghilterra e abbiamo deciso di andare al college insieme, il resto si sa, il principe e la principessa vissero per sempre felici e contenti.



 

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Dio mio questo ragazzo mi uccide *u*

Ciao a tutte principesse! Come va? A me una  meraviglia
Allora, piaciuta questa storia "Cinderella Story" versione One Direction?
Praticamente ho visto il film di Hilary Duff e ho deciso di convertirlo con loro
Non male no? Ahahahah comunque volevo dirvi qualche cosina:
Grazie per tutte quelle che lasceranno una recensione, magari sarà solo una (spero di no)
Grazie a tutte quelle che hanno letto la storia ma non hanno potuto recensire per la fretta
Grazie a tutte quelle che hanno letto ma non hanno recensito per pigrizia
Grazie anche a chi non ha gradito la storia.. me ne farò una ragione(?)
Detto questo, vi saluto e vi do una buona notte a tutte bellezze
Vi amo e GRAZIE a chi mi ha tra gli autori preferiti...
xoxo JawaadLoveMe
P.S. Leggete:
Violetta

   
 
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