Tutti quelli che erano a conoscenza della storia le ripetevano giornalmente di lasciar perdere. Lei, 22 anni, Italiana. Lui 24, Californiano.

Si erano conosciuti tramite internet. In una di quelle chat poco raccomandabili.

Lei quella mattina non aveva nulla da fare. Era entrata nella chat solo per passare qualche ora a chiacchierare con gente straniera, così da potersi allenare in inglese.  Mentre lui, quella notte, dopo aver studiato per un’ intera giornata, voleva ridere un po’ con la gente che trovava in giro per il web.
Fu solo il destino a farli incontrare. Entrambi avevano capito che la persona dall’altra parte dello schermo era diversa da tutta quella gente che si incontrava solitamente in chat di quel tipo.

Si erano scambiati l’indirizzo di posta elettronica,  giusto per rimanere in contatto anche dopo quello scambio di poche parole. 
Da quel giorno tutto iniziò. Si scrivevano giornalmente. Lei gli inviava un e-mail all’ora di pranzo, e la mattina dopo leggeva la risposta. Strinsero un rapporto fatto di attese e piccole emozioni.

Lentamente la loro amicizia diventò qualcosa di più.  Si scambiarono i loro contatti su skype, e a turno si connettevano ad orari assurdi, solo per parlare. E lentamente, s’innamorarono l’uno dell’altro.
Sapevano però che nonostante tutto la loro storia non poteva essere fattibile. Vivevano a più di 10'000 kilometri di distanza. Ma lui le ripeteva sempre che la speranza, era l’ultima a morire.
 
Arrivò quel giorno. Lei con il cuore che batteva all’impazzata, era all’aeroporto. Stava aspettando impazientemente.  Erano mesi che aspettava quel momento.
Una voce metallica annunciò che il volo Proveniente da San Francisco era appena arrivato.
Lei piena di gioia si posizionò all’uscita del gate.
Vide una grande folla uscire da quella porta. Lei li scrutava uno per uno con il cuore in gola.

Poi eccolo li. Un ragazzo alto. Perfetto. Lo avrebbe riconosciuto ovunque. Lei con gli occhi pieni di lacrime gli corse incontro, e gli si buttò tra le braccia.
Lo toccava. Finalmente poteva sentirlo tra le sue braccia. Poteva toccare quei capelli castani così perfetti. Poteva vedere dai vicino quegli occhi verde prato. Poteva sentirlo finalmente suo.

Non persero tempo a parlare. L’avevano fatto fin troppe volte. Ora erano li. Immobili. Stretti in un abbraccio che non sarebbe mai terminato.

“I’ll never leave you” le sussurrò prima di darle quel bacio che entrambi aspettavano da davvero troppo tempo.