Still alone

Ci hai provato, Regina, questa volta ci hai provato sul serio.  
Eri animata dalle migliori intenzioni, volevi dimostrare ad Henry di essere una persona nuova, una donna diversa da quella che lui aveva conosciuto.
In fondo, volevi dimostrarlo anche a te stessa.
Non si trattava di vestire dei panni nuovi per te, anzi, la bontà e la gentilezza ti erano appartenute una volta, molto tempo fa.
Dovevi solo grattar via la patina polverosa e quasi indelebile con la quale avevi vestito la tua anima.
Non sarebbe stato semplice, ma nemmeno impossiile, a dirla tutta.
Sarebbe stato una sorta di déjà vu, un ripercorrere i tuoi passi.
I tuoi muscoli, il tuo cuore e il tuo cervello avrebbero posto resistenza.
Tuttavia non avresti ceduto.
Non questa volta.
Non dopo Daniel.
Per il bene di Henry.
Si trattava solo di riportarla a casa, di riportare indietro Snow, la causa di tutti i tuoi mali, insieme a sua figlia Emma, colei che aveva mandato a monte i tuoi piani, per la seconda volta.
Dev’ essere una dote di famiglia metterti i bastoni tra le ruote.
Eppure lo devi fare per il suo bene, per l’ unica persona che il tuo cuore riesca ancora ad amare, nelle cui vene scorre quel sangue, il sangue della tua rovina.
Non ci pensi, non lo fai perché rifletterci sopra ti farebbe immediatamente cambiare idea.
E tu non puoi cambiare idea, non puoi rimangiarti la parola data.
Glielo hai promesso.
Un patto è un patto.
Non puoi deluderlo.
Non puoi fallire.
Devi riportarle inditro, perché tu vuoi che lui ti guardi come guarda Emma.    
Anche se, in fondo, sai che è solo un’ illusione.
Tu sei sua madre, ma non la sua mamma.
Ora la tua promessa è mantenuta.
Le lacrime di gioia sono state versate, gli abbracci sono stati spesi.
Henry ti ha guardato per un istante con occhi diversi.
Ora sei di nuovo sola.
E forse la prossima volta ti inviteranno a cena.
Ma tu sarai ancora lì ad aspettarli?