Era l’ora di cena, Eva la bellissima moglie di
Sparda stava preparando il banchetto per tutti quando il campanello suonò.
E – deve essere papà! Vado ad aprire.-
Intanto un ragazzo vestito di rosso, capelli
d’argento, occhi blu e sui diciott’anni stava facendo l’imitazione della
chitarra con il battipanni e un altro ragazzo identico al primo solo con i
capelli all’insù e vestito di blu stava tranquillamente apparecchiando la
tavola.
E – caro finalmente sei arrivato!! … eh?-
Sparda stava ritto sulla porta con in braccio una
bambina dagli occhi azzurri e lunghi capelli biondi, al massimo avrà avuto cinque
o sei anni, era Angelica la figlia del fratello maggiore di Eva.
A – ciao zia Eva!!! Zio Sparda mi ha detto che mamma
e papà mi hanno affidato a voi perché dovevano andare in un posto!-
E – piccola Angelica!!! Ma tuo papà non mi aveva
detto niente di questa cosa. -
Sparda aveva uno sguardo piuttosto triste e si
avvicinò alla moglie dicendo.
S – vieni di là che ti spiego … intanto …. Angelica
vai da Dante a giocare. -
Intanto il ragazzo vestito di rosso era venuto in
salotto a cercare la madre per il cibo.
D - Mà!! Vergil non mi fa toccare cibo!! Vieni di la che …..
ANGY!!!! Piccola stellina!!! Quando sei venuta???- Dante aprì le braccia
avvicinandosi a lei.
A – ciao fratellone Dante!!!- squillò lei con la sua
voce da bambina.
L’albino la prese in braccio e la fece volare un
po’, lei rideva divertita e scuotendo le braccia in alto, mentre Eva e Sparda
si ritirarono di sopra.
I due si erano visti molto tempo fa in occasione di
una visita di Eva al fratello, da allora erano passati diversi anni ma la loro
simpatia reciproca non era svanita nemmeno un po’.
D – adesso ti faccio conoscere una persona brutta,
brutta, brutta, ma più brutta non si può!!!-
A – una specie di mostro?-
D – esatto!! Un mostro raccapricciante!-
A – oooohhhh!!!-
Dante la portò in cucina dove il fratello stava
facendo la guardia alla cena.
D – ecco il mostro!- disse Dante indicando il
fratello seduto con un libro in mano.
A – ma è uguale a te fratellone Dante.- vocina
innocente e squillante.
D – NO CHE NON LO E’!!! è molto più brutto di me!-
A – ma a me sembra proprio uguale.- guardandolo con
l’indice vicino alle labbra e con sguardo interrogativo.
D – beh … lui è … Vergil.-
L’interessato stava guardando la scena senza alcuna
emozione, anzi, trovava fastidiosa la vocina infantile della bambina.
A – fratellone Vergil!!!-
La bambina alzò le mani al cielo e iniziò a correre
per tutta la stanza.
A – Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil!
Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil!
Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil!
Veeeeeerrrrggiiiiilllllllll!!!!!-
D – che amore! Ripete le parole nuove all’infinito!-
Vergil scosse la testa e poi si mise ad urlare.
V – LA VUOI FINIRE PETULANTE RAGAZZINA?? MI STAI FACENDO VENIRE IL MAL DI
TESTA!!!! –
Angelica rimase zitta guardandolo con una faccia
ammutolita e con gli occhi spalancati e senza proferire una parola.
D – VERGIL!!! E’ UNA BAMBINA!!! MA SEI IMPAZZITO A
PARLARLE COSI’???-
A – scusa, fratellone Vergil.- abbassò la testa e si
mise dietro le gambe di Dante.
D – Vergil adesso l’hai spaventata!! Sei davvero un
mostro senza cervello, certe volte!!!
Per non dire sempre!!! potresti almeno perdonarla! Per lei è una cosa
nuova il tuo nome!! E ti ha chiesto perfino scusa!-
Disse mentre abbracciava la bambina e si voltava
verso il fratello.
Vergil rimase impassibile d’avanti a quello che
disse Dante, ma qualcosa nello sguardo della piccina lo fece pentire di aver
urlato così all’improvviso.
Si avvicinò alla piccola e si mise alla sua altezza,
con Dante che lo guardava in cagnesco.
V – non volevo spaventarti, ma ho la testa che mi
scoppia a causa del fratellone Dante.-
La bambina lo guardò e sorrise meravigliosamente
l’attimo dopo, facendo rimanere di sasso Vergil.
A – ho capito!! … Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil!
Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil!
Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Vergil! Ecco ho memorizzato il nome nuovo!-
vocina innocente e contenta.
D – brava bambina!!!-cercando di prendendola in
braccio ma la bambina fuggì via in salotto.
A – voi andate a scuola?-
D – si-
A – posso venirci anch’io?-
V – meglio di no!-
D – ma certo piccina!!
A – evviva!!!-mani al cielo
Vergil mise la mano sulla faccia e maledisse
involontariamente Dante, poi la vocina della bambina e le sue parole presero in
un lampo l’attenzione dell’albino.
A – Dante perché zia Eva aveva i capelli sul viso?
Vergil si avvicinava alla madre mentre Dante
chiedeva spiegazioni al padre.
S – Dante vai a giocare con Angelica ti spiegheremo
tutto dopo.-
V – madre? Cosa succede?-
Eva singhiozzava un po’ con una mano sulla bocca, fu
Sparda a parlare freddo e impassibile.
S – la piccola ha appena perso i genitori … lei non
lo sa ancora, però da adesso in poi ci prenderemo cura di lei.-
V – come è successo?- Vergil pensava a quel visetto
molto allegro e non lo vedeva proprio con le lacrime agli occhi.
S - …….. un incidente
d’auto. – disse sbrigativo, come se non ne volesse parlare.
Eva si riprese asciugandosi le lacrime e dicendo –
Angelica non deve sapere nulla, nessuno faccia parola di questo, nemmeno a
Dante.-
S – si …. è meglio ….-
E – Vergil …-
V – si madre?-
E – baderai tu d’ora in poi alla piccola … quando io
non potrò tenerla.-
Vergil dalla sua posizione contro il muro si alzò di
scatto e indicò la direzione dove erano spariti i due.
V – ehi!! perché non Dante!????! Lui ci va d’accordo,
più di me!!-
Eva stette zitta facendogli segno di ascoltare.
.....
D – adesso scendiamo dalle scale scivolando!!!!-
A – EVVIVAAAA!!!!-
SSSSSHHHH … SDONK SBATACRASHHHH!!!!!!
UUEEEHHHH!!!
D – credo che pà si
arrabbierà....-
.....
Eva guardò sorridendo Vergil che ascoltava con dei
mega goccioloni manganiani che gli venivano giù dalla testa.(=_=’’’’)
V – ok madre … hai vinto.-
E – ha gia!!! Domani io
non la posso tenere! La porterete con voi a scuola!-
V -…( calmo e placido)…… CHE
COOOOOOOOSAAAAAAAAA!?!?!??!??!?!?!?!?!-
Intanto in salotto sentendo quell’urlo.
La piccola si sedette per terra e si mise a piangere
come una forsennata, mentre il povero Dante tentava di calmarla portandole
qualcosa che le piacesse, poi quando portò la sua vecchia molla (slinky! Avete
presente quello di Ace Ventura l’acchiappanimali che
fa scendere dalle scale del tempio tibetano? Beh è quello nd
autrice) la piccola smise di piangere all’istante chiedendo.
A – cos’è?-(OoO)
D – è uno slinky!!!!-(^_^’’’’)
A – lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio! lovoglio!- dicendolo molto velocemente e allungando le mani
verso l’oggetto.
Dante glielo cedette molto volentieri, erano anni
che non lo voleva più.
Finalmente era ora di andare a letto e la piccola si
era presa la vecchia camera dove una volta i due fratelli dormivano insieme.
Erano circa le tre di notte quando …
SKREEEEEKKCC
La porta di Dante si aprì lentamente mentre l’albino
si era girato, dato che era ancora sveglio.
A – non riesco a dormire, mi sogno dell’urlo del
fratellone Vergil …. Posso stare qui con te?-
D – certo!! Ci guardiamo una bella cassetta!!-
sorridendo e abbracciandola.
Mise su una storia di teneri orsacchiotti che teneva
chissà dove nella camera, finito il film la bambina con vocina sommessa disse.
A – adesso ho ancora più paura di prima!!-
D – e cosa vuoi guardare?-
La bambina guardò le etichette delle casette e ne
scelse uno che era un Horror che più horror non si può, a fine cassetta Dante
stava dormendo, mentre lei rimaneva a dire a voce bassa.
A – adesso viene il mostro e uccide tutti i poveri
innocenti!!! ….(alzando le mani)Evviva!! Squartati di netto!!!-
Quando finì il film lei non riuscì a svegliare
Dante, ma voleva dormire con qualcuno e dato che Dante si era messo in modo da
occupare tutto il letto lei andò in corridoio e …
SKREEECCKK
Aprì delicatamente la porta di Vergil.
A – fratellone Vergil?-
Disse punzecchiandolo con il dito, mentre lui faceva
finta di niente, auto-convincendosi che era solo un sogno, un brutto sogno.
A – posso dormire con te??eh, Fratellone?-
Vergil si era girato verso di lei ma stava con gli
occhi chiusi, pensando che se non rispondeva lei se ne sarebbe andata via, ma
invece a bassa voce disse.
A – chi tace acconsente.-
La piccola si mise fra le braccia dell’albino, che
ormai non sentiva più niente.
La mattina seguente,ore 5.33, una melodia di Bach iniziò a suonare.
Vergil si sentiva più caldo del solito, un calore
piacevole e molto rilassante, i suoi occhi si aprirono leggermente cercando di
capire l’origine di quel tepore, quando vide i ciuffi biondi e le ciglia lunghe
della bambina rimase perplesso a guardarla, come mai era li addormentata con
lui?
Vergil si scostò delicatamente cercando di non
svegliarla, la ricoprì e andò in camera di Dante, lo svegliò prendendolo per il
colletto del pigiama.
V – come mai Angelica è in camera mia???- voce molto
adirata e autoritaria.
D – uh?(-_-°°°°)( si guarda in torno) ODDIO!!! Dov’è
Angelica?? –
V – ti ho appena detto che è in camera mia!-
Vergil notò la cassetta horror nel
videoregistratore.
V – mi auguro che SOLO tu abbia guardato questa.
D – no! Lo abbiamo guardato io e Angelica, poi io mi
sono addormentato …-
V – ma quanto cretino sei?- mettendosi la mano sul
viso.
D –… comunque, tu hai
staccato la TUA sveglia, vero?-
Una particolarità della sveglia di Vergil, inizia
suonando musica classica, ma se entro cinque minuti precisi non la si stacca fa
partire Hard Heavy Metal che ti farebbe fare un
infarto sicuramente.
V – ma certam … CAZZO!!!-
SCCAISNNAGHGSAHHSGAGHSHH!!!!! (traduzione della musica: non si capisce
niente perciò ciò messo qualcosa che possa rompere davvero i cosi detti)
UUUUAAAAAAHHHHH!!!!!
I due corsero sentendo l’urlo della piccola, la
trovarono appesa al soffitto come un gatto, completamente contratta , con gli
occhi spalancati e le pupille dilatate, un tremore continuo e l’incessante
pensiero di cosa diavolo sia successo.
A * che cavolo è successo?* (‘’’OO’’’)
Vergil la guardava stupito, le unghie persistevano
nel muro.
D – avanti scendi giù, non è successo nulla!-
Angelica scosse flebilmente il capo rimanendo
terrorizzata.
D – uhm … ok , Vergil, aspettami qui, vado a
prendere una cosa che forse la convincerà a scendere.-
Vergil guardò il fratello andarsene e rimase a
fissare la bambina che rimaneva ancora appesa.
V – servirebbe una scaletta …-
Dante finalmente tornò e le fece vedere lo slinky.
D – guarda qui!- giocando con la molla.
V – Dante! Ma allora sei cretino? Non scenderà mai
per quella cos …-
Neanche il tempo di finire la frase che Angelica
fece un balzo e si aggrappò a Dante tutta contratta dicendo.
A – slinky! slinky! slinky! slinky! slinky!
slinky! slinky! slinky! slinky! slinky! slinky! slinky! slinky! slinky! slinky!
slinky! slinky! slinky! slinky! slinky!-
D – visto?-
V – che curiosa situazione psicologica.-
D – e adesso, dobbiamo fare il bagnetto il
bagnetto!!-
Vergil si girò di scatto verso il fratello che aveva
preso in braccio la piccola.
V – non sarebbe meglio che sia nostra madre a
farglielo?-
D – sciocchezze! Sono capace! E quasi quasi me lo faccio anch’io con lei.-
Dante aprì la porta del bagno e ci trovò Eva che era
già pronta per fare il bagnetto ad Angelica.
E – grazie Dante! Adesso ci penso io alla piccola!-
prendendo la bambina.
Richiuse la porta lasciando un Dante in lacrime e
con le mani in posa per tenere in braccio la piccola.
D – ma …. Io volevo …-(Ç_Ç)
V – scemo.-
Vergil si diresse nell’altro bagno occupandolo,
Dante si voltò di scatto e inizio a battere un pugno sulla porta.
D – maledetto! Te ne sei approfittato perché ero
distratto!!!!-
V – maledizione sta finendo il gel ….-
Dante si mise con la schiena contro la porta
dicendo.
D – ooohh! Il signorino
non può comprarselo??-
V – no, sto risparmiando per prendere il lucidante
per la Yamato …-
D – beh, non ti aspettare che io prendo quella merda
di gel che ti prendi sempre! anch’io sto risparmiando per dei rai band che mi
rendano ancora più figo in moto. -
La porta si aprì leggermente facendo poi cadere
rovinosamente a terra Dante.
V – impossibile … gli occhiali non possono fare
miracoli.-
Dante si girò per terra alzandosi con la mano sulla
testa.
D – che razza di bastardo.-
.........
Intanto nell’altro bagno
......
A - Come sono rumorosi., si sente tutto.-(-_-)
E – eh già …. Sono davvero vivaci- (^^)
A – anche la mamma e il papà sono agitati quando è
mattina e mamma continua a ridere.-(-_-)
E – ehm … sicuramente si dicevano le barzellette.-(^_^’’’’’’’’)
A – ho sentito anche te ridere questa notte e ho
sentito lo zio che diceva se ne volevi ancora ….-
E – ………. mi stava
raccontando barzellette molto comiche e non la finivo più di
ridere!-(^/////^’’’’)
.......
Sparda che era al piano di sotto starnutì
rumorosamente, mentre stava preparando il caffè.
Poi finalmente scesero anche i due gemelli che si
insultavano a vicenda.
V – medusa.-
D – prete!-
Poi Vergil si voltò verso il padre girato di schiena
dicendo.
V – buongiorno padre.-
D – ciao pà!-
Sparda si girò con delle occhiaie pazzesche
guardando i due figli.
V – pa … padre … che vi è
successo??-
D – hai un aspetto che fa paura.- indietreggiando.
Sparda si girò e dopo aver bevuto un litro di caffè
si mise ben dritto riacquistando l’aspetto di sempre.
S – vostra madre ed io ……. –
D – non parlare pà!!!! Poi
mi vengono gli incubi.-
Finalmente Eva e la piccola Angelica scendono, la
madre dei due gemelli è molto solare quella mattina e sembra la felicità in
persona.
E – abbiamo finito … ci siamo fatte belle! Vero
Angelica?-
Angelica aveva due code alte ai lati della testa,
legati con due nastri di colore diverso, uno blu e uno rosso, mentre il
vestitino era un unico vestito viola chiaro a gonna pantalone, simile a quelli
di Jeans però con le maniche e con una cerniera
dietro, con una scritta sul d’avanti e dei fiori bianchi disegnati sulla
fine dei pantaloni.
A - …. Si ….- voce poco convinta e guardando
incessantemente lo slinky che agitava sulle mani.
D – oooh !!! che bella!
Sai, se solo tu avessi quindici anni, io ti prenderei e …-
Un pugno nelle costole da parte di Vergil lo fece
zittire per il dolore.
V – maniaco pedofilo!!! Stai zitto!-
Continua ….