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Autore: Ciack    23/06/2007    1 recensioni
[Venus In Love]
Si avvicina il Natale e cosa fare quando non ti bastano i soldi per il regalo perfetto? Per fortuna c’è sempre qualche “amico disinteressato” pronto a darti una mano.
Una dolce avventura natalizia per i personaggi di VENUS IN LOVE!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Capitolo 1

Cercasi disperatamente lavoro remunerativo

 

L’autunno aveva da poco lasciato spazio all’inverno, ma Suzuna Ashihara aveva già fatto il cambio dei vestiti nell’armadio ed esibiva per le strade di Kobe nella prefettura di Hyogo il suo più colorato completo muffole, sciarpa, cappello di lana, cappottone. Il fatto che il suo appartamento distasse solo 3 minuti dall’Università Koto e che le aule fossero riscaldate non l’aveva convinta a rinunciare a qualche “strato”. Mentre una mattina come tante altre si dirigeva a lezione, il suo sguardo venne attratto da un oggetto tutto polveroso, apparentemente abbandonato, nella vetrina di un rigattiere. Fu amore a prima vista e nella sua mente si fece largo l’idea di regalarlo al suo vicino di casa Eichi Uozumi, in fondo il Natale si stava avvicinando a grandi passi e quell’oggetto andava proprio bene per lui. Suzuna si sorprese a immaginare una sovrapposizione del ragazzo che le piaceva e di quella cosa. Ridacchiando fra sé non si accorse che Yuki Ikeuchi le era arrivato alle spalle.

-         Mi terrorizzi quando ridi da sola – esordì il ragazzo

-         AAARGH!!!! – urlò Suzuna - Mi hai spaventato a morte non far…!!!

La frase venne interrotta da uno scappellotto, uno per lei e uno per Yuki.

-         Smettila di urlare come una pescivendola, mi sono appena svegliato – disse il nuovo arrivato

-         Ehi perché hai picchiato anche a me? –

-         Ma…per par condicio…o forse perché eri sulla traiettoria, non me lo ricordo –

-         Sei un vecchiaccio insopportabile Eichi

-         A me vecchiaccio? Ho solo tre giorni più di te! –

-         Tre giorni più vicino alla tomba – esclamò con supponenza Yuki – senza contare che con i tuoi scavi archeologici probabilmente ti si starà formando qualche muffa strana dentro il corpo e poi... –

-         E poi cosa?

-         CAPUT – esclamò chiudendo la mano e tenendo il pollice verso il basso

-         Sai una cosa Yuki? Mi sono ricordato perché ti ho colpito: è perché non si sbaglia mai a schiacciare gli scarafaggi – così dicendo gli mollò un altro scappellotto e si allontanò correndo seguito da Yuki.

In tutto quel trambusto Suzuna era rimasta impalata davanti alla vetrina a fissare la famigliare scena.

-         Ehi omino Michelin. Muoviti è tardi –

-         Aspettatemi antipatici –

Col cuore colmo di gioia Suzuna e i suoi due amici corsero a lezione.

Una nuova mattina era iniziata nel migliore dei modi.

 

 

Sulla strada del ritorno Suzuna entrò dal rigattiere decisa a comprare immediatamente il regalo a Eichi, ma dovette far i conti con il ragguardevole costo che hanno gli oggetti vintage. Uscita dal negozio incontrò Yuki.

-         Ehi Suzu, che ti prende? –

-         Ah sei tu. Dov’è Uozumi?

-         E’ rimasto a scuola in punizione. Quello scemo! Ma che cosa hai?

-         Volevo comprare una cosa, ma non mi bastano i soldi –

-         Ihihih la solita squattrinata –

-         Taci Yukkidisse la ragazza tirandogli le guance – che il tuo bel faccino è il tuo unico talento –

-         Smettila scema il mio viso è un dono per l’umanità –

-         Sì, sì come no. Dai andiamo a casa che prenderai freddo –

-         Il nostro omino Michelin invece non corre certo questo pericolo – rispose imbronciato massaggiandosi la guancia.

-         Antipatico, io sono previdente…e comunque pensavo di invitarti a cena stasera insieme a Uozumi, ma niente ramen per te –

Yuki stava per rispondere che tanto era una pessima cuoca, ma il pensiero del suo frigo vuoto e soprattutto l’idea che i suoi due vicini potessero fare una cenetta solin soletti a lume di candela in love-love mode gli fece subito cambiare idea.

-         Nuoououu padrona perdonamiiii

 

 

Alcuni giorni dopo Suzuna si trovava in sala mensa assieme alla sua amica Hinako Kaji.

-         Suzu smettila di sbattere la testa sul tavolo vedrai che troveremo una soluzione –

-         Ho guardato centinaia di annunci di lavoro, ma nessuno mi permette di raggiungere quella cifra –

-         Sotto Natale pagano meglio però –

-         Sì lo so, ma non posso dargli il regalo di Natale, quando Natale è già passato da un pezzo no? –

-         Beh guarda il lato positivo, potresti fartelo tornar buono per un altro anno –

-         Ci ho già pensato – rispose Suzuna che non aveva capito l’ironia della frase – ma non cambierebbe la situazione. Cosa regalo a Uozumi?

-         Una pala da archeologo scavatore? –

-         E’ un’idea! Poi potrei decorargli il manico con disegni di tanti animaletti carini – esclamò Suzuna rianimatasi tutta d’un colpo.

-         Non che l’idea non sia apprezzabile, ma…come dire…penso che…- balbettò Hinako cercando qualcosa da dire al posto di “ma te la romperebbe in testa” - con la terra e il fango i disegni si rovinerebbero presto –

-         Uff, hai ragione – concordò risprofondando nella nera depressione – senza contare che quando va agli scavi gli danno già tutto là –

-         Vabbè…adesso devo andare a lezione. Ma tu tirati su, ok? Appena mi viene in mente qualcosa ti chiamo. Promesso. Ciao –

-         ao

La ragazza riprese a sbattere allegramente la testa sulla pagina degli annunci e sarebbe andata avanti fino allo sfondamento del tavolo se per fortuna l’occupante dell’appartamento n 205 (a sinistra del suo), non fosse casualmente passato di lì.

-         Non che mi interessi, ma a furia di prendere a testate il tavolo diverrai ancora più scema di quello che sei già –

-         Taci Yukki, sto pensando –

-         Immagino – poi gettando un’occhiata al giornale dell’amica – stai ancora cercando lavoro? –

-         Mmmh mmh

-         Nessuno vuole una combina guai come commessa? Ma come mai? – sghignazzò

-         Non meriteresti nemmeno una risposta, ma tanto per la cronaca sono questi lavori che non vanno bene a me – replicò cercando di darsi un contegno…cosa peraltro difficile con la fronte che era diventata un’imitazione della catena montuosa dell’Himalaya.

-         Mmmh fammi dare un’occhiata a quelli che avevi cerchiato. Belle parfum non ti avrebbero voluto…- depressione di Suzuna a meno 10

-         da Armani non ti avrebbero fatto avvicinare a meno di un chilometro dalla vetrina…- depressione a meno 50

-         all’acquario? Ma se non stai a galla nemmeno col salvagente – meno 100

-         come ragazza ai car wash? Ma hai letto bene? Dice “ragazza sexy e formosa” non “miss bambina tavola da surf” – Poi, accorgendosi che ormai l’amica era bella che sepolta a 200 metri sotto il tavolo, aggiunse – Ti concedo però che allo zoo saresti stata bene. A parte tutti i motivi che ti ho elencato perché non ti vanno bene? –

-         Poca paga…troppo tempo – rispose una voce dall’oltretomba

-         Dunque traducendo in linguaggio umano ti serve un lavoro che sia abbastanza remunerativo da permetterti di guadagnare una certa cifra in poco tempo, giusto? –

-         Mmh

-         Entro quando ti servono questi soldi? –

-         Natale –

-         E’ per qualcosa a cui tieni molto? –

La ragazza assentì un pochino rianimata, forse c’era un barlume di speranza in fondo al tunnel della disperazione.

-         Forse ho qualcosa che fa per te –

-         Davvero Yukkinochan? – esclamò saltando in piedi.

-         Ho detto forse – poi guardando l’orologio – adesso devo andare. Facciamo che ci vediamo all’uscita da scuola davanti alla fontana. Eichi dovrebbe avere gli allenamenti di tennis, ma in ogni caso non dirgli niente e non farti seguire o non ti aiuterò –

-         Yukki? –

-         Che c’è ancora? – rispose seccato.

-         Non è che mi vuoi saltare addosso, vero? – domandò sospettosa

-         Decisamente hai preso troppi colpi se pensi che mi interessino le mocciose piatte come te –

Prima che la ragazza potesse rispondergli si era già allontanato con un ghigno stampato sul viso. Nella sua bellissima testa si stava delineando un diabolico piano.

 

 

Questa Fanfic partecipa alla 26 esima edizione del concorso, è su un manga che ancora non ha una sua categoria, quindi fatemi sapere cosa ne pensate del primo capitolo.

Grazie mille!

 

  
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