Proprio come l’acqua sul vetro, le lacrime che scendevano da un paio di occhi cristallini rigavano la pelle color alabastro delle guance. New York conservava la sua epica bellezza anche da umida, soprattutto da umida, pensò. Il vasto appartamento era in devoto silenzio quando il ritornello di una canzone degli Smiths risuonò. I due occhi cristallini brillarono più di prima, ma non indugiarono al cellulare. Non aveva bisogno di sapere chi stesse chiamando; così si asciugò le lacrime e lasciò che la calda voce di Blaine riecheggiasse.
«Ciao Kurt, questo è il mio ultimo messaggio. Non ci credo.. sto dicendo davvero questa frase! Ma dopo tutto quello che mi è successo.. Che ci è successo. Ti ho promesso che ti avrei sempre amato e, proprio per questo, sappi che non mi sto arrendendo. Sai, l’altro giorno ero steso sul letto, in quel letto che è diventato nostro, e non riuscivo a scacciare via l’immagine del tuo sorriso quel giorno di settembre e il calore del tuo abbraccio. Se mi sforzo, posso ancora percepire il tuo profumo. So che non mi perdonerai mai per quello che ti ho fatto.. E sai che ti dico? Non devi farlo..»
Kurt si alzò dalla poltrona. Era fortemente dimagrito da quando aveva rotto con Blaine e l’unico indumento comodo che gli entrasse era una vecchia tuta. Si guardò allo specchio, passandosi una mano tra i capelli per domare il ciuffo ribelle mentre la voce smozzata di Blaine continuava a parlare. Era sorprendente la testardaggine con la quale continuava a chiamarlo da mesi ormai. Non aveva mai fatto dimenticare a Kurt quanto in realtà lui lo amasse.
Le luci dell’albero di Natale, posto in un angolo dell’appartamento, luccicarono e risvegliarono la memoria di Kurt, riportandolo tra le care e vecchie mura del McKinley un anno fa. Il dolce ricordo fu interrotto da una frase di Blaine. Kurt afferrò il cellulare e rispose alla chiamata, per sentire meglio.
«Avevi ragione, hai ragione. Il McKinley non è più casa tua da molto tempo ormai. E ora lasciami dire, senza speranza né intenzione, ma solo perché è Natale, e a Natale si deve dire la verità, che il mio cuore pentito e straziato ti amerà...»
Il campanello della suonò in quel preciso istante e Kurt, con le lacrime agli occhi, maledisse il tempismo di Rachel. Si diresse verso la porta con il cellulare incollato all’orecchio sperando che Blaine dicesse qualcos’altro. Aprì la porta altamente svogliato e, come una ventata di muschio fresco, il profumo e le parole di Blaine gli arrivarono dritte in cuore.
«… per sempre. Buon Natale» concluse Blaine, fissando gli occhi verdi in quelli azzurri di Kurt. Poi avvenne tutto velocemente. Due sorrisi. Mille lacrime. Un bacio.
«Anche il mio cuore straziato ti amerà per sempre» sussurrò Kurt contro il collo di Blaine.
Rimasero abbracciati per un po’ mentre la pioggia continuava a scendere. E, proprio nel momento in cui entrambi capirono che non si sarebbero più lasciati, un fiocco di neve cadde dolcemente sul davanzale.
Note dell'autrice: Salve! Questa è la mia prima one-shot in assoluto. Mi sento solo un po' malinconica oggi, e spero comunque vi sia piaciuta :3 _Hap