Storia scritta per il Christmas in POV Auror - Contest organizzato dal gruppo "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]"
Pazza
La prigione di Azkaban è
circondata dall’ acqua.
A nord.
A sud.
A ovest, est…
Solo grandi distese di acqua.
Dentro l’acqua ci sono i pesci. E
sopra gli uccelli, i gabbiani che vanno a mangiare i pesci. Sarebbe un posto
perfetto per un gattino soffice e adorabile come me.
Prr, prr… miao!
Dopotutto di cibo ce n’è a
volontà.
Se non fosse che, come tutti i
gatti del mondo, io non sopporto l’acqua.
La odio, la odio, LA ODIO!
Odio l’acqua e la luce. Mi alzo
sulle zampe posteriori e osservo il cielo fuori dalla piccola finestra della
mia prigione. Oggi c’è un sole così luminoso che se chiudessi gli occhi, potrei
immaginare di essere distesa su un immenso prato verde. Con stupidi uccellini
che cinguettano e mi fanno solo venire voglia di mangiarli. E poi fiori e
insetti dai colori più disparati.
Giallo.
Rosso.
Verde, azzurro, arancione…
E il rosa? Dov’è?
Com’è possibile che non ci sia
niente di rosa?
Miao! Che sbadata!
Ci sono io, io un soffice gattino
dal pelo rosa.
Prrr. Prrr…
Guardo le mie zampe intorno alla
grata. Oh, come sono sporche. Devo lavarmi.
La pulizia per un gatto
sofisticato come me è un momento importantissimo della giornata. Ci vuole tempo
e attenzione per togliere tutti i residui che questa lurida prigione lascia sul
mio corpo. Il pelo di un gatto deve essere sempre lucen…
“Dolores!”
Una voce stridula e un colpo alle
sbarre mi fanno sobbalzare. Fantastico! Adesso ho il pelo ritto sulla pelle.
Mi volto per osservare con il mio
magnetico sguardo felino chi è che mi ha spaventato in questo modo: sono due
umane, le guardie della sezione femminile di Azkaban. Camminano a fianco dei
loro animali argentati. L’umana dal pelo
liscio e fulvo è accanto a un orribile, disgustoso c… non riesco neanche a
pronunciarlo. C… cane!
L’altra, l’umana con il pelo riccio
e nero come il carbone, ha un coniglio argentato che le saltella intorno. È
così allegro che me lo mangerei volentieri in un sol boccone.
“Dai, smettila, Dolores! – dice
quest’ultima dolcemente- Ti stai di nuovo leccando le mani!”
“Lasciala perdere, Dot. Questa
ormai è andata, come tutti qui dentro. È
totalmente pazza!” esclama l’altra,
dirigendosi verso la cella accanto alla mia.
Grrrr!! Pazza a chi?! Io sono un gattino perfettamente
normale.
Poi l’umana di nome Dot fa
scorrere un vassoio sotto le sbarre: “Non badare a lei, Dolores. Tieni, oggi
latte caldo e, guarda un po’, c’è anche la
Gazzetta del Profeta.”
Oh, cibo, era ora. Una bella
tazza di latte è proprio quello che ci voleva. E il giornale per i miei
bisognini.
“Babbo Natale oggi ti ha portato
tutto questo per aver fatto la brava, sei contenta?” domanda l’umana,
accovacciata fuori dalla mia cella.
Babbo Natale? Non mi è nuovo come
nome. Chiudo gli occhi, riflettendoci.
Babbo Natale…
Un’immagine si forma nella mia
mente: un uomo alto e grasso, con una lunga barba e lunghi capelli bianchi, un
vestito tutto rosso e una risata che fa “Oh oh oh”.
Miao, che buffo!!
Mi ricordo di lui. Gli umani fanno
credere ai loro cuccioli che in una fredda notte di dicembre questo Babbo
Natale possa consegnare doni a tutti i bambini del mondo. Poi dicono che io sono pazza perché, a quanto pare, non
sono un gatto, bensì una lurida umana. Proprio io un’umana!! E per giunta
pazza!
Grrr… come osano?
Dolores, la gatta pazza di
Azkaban, mi chiamano.
“Dai, bevi il latte, Dolores.” mi
esorta l’umana.
Mi avvicino al vassoio che mi sta
porgendo, ma la fisso con perplessità. Se c’è una cosa che ho capito nella mia
vita è che non bisogna mai fidarsi degli umani. Ogni tanto fanno delle cose che
si chiamano “scherzi”. Per esempio possono offrirti qualcosa e poi ritirarlo
nel momento in cui stai per afferrarlo. Sinceramente non vedo dove sia il
divertimento. Ma sono umani, una razza inferiore. Sono come i cani, si
divertono con poco.
Fortunatamente questa umana non
sembra sia in vena di scherzi, credo abbia imparato la lezione quando le ho
graffiato la mano due giorni fa perché mi aveva ritirato la ciotola di latte
prima che avessi finito. O forse perché oggi a quanto pare è Natale e, come
dicono gli umani, “A Natale sono tutti più buoni”.
Così afferro il vassoio e lo
avvicino a me, senza mai spostare lo sguardo dall’umana, che adesso sorride soddisfatta.
Comincio a bere il latte. Che bevanda meravigliosa! Lo lecco, godendo del suo
dolce sapore sulla mia lingua rasposa. E poi lo sguardo mi cade sul giornale.
C’è una foto in prima pagina che
mi balza subito all’occhio: è in basso a destra, perciò distendo il giornale
con le zampe per osservarla meglio. Sembrano… come li chiamano gli umani?
Spesi?
Miao, non credo.
Ah no, si dice sposi. Due sposi,
sì.
L’umana indossa un vestito
completamente bianco contro cui molto volentieri mi struscerei dopo una
scorrazzata per la campagna. Il vestito di lui invece è tutto nero, nero come i
suoi capelli scompigliati. E si baciano e
sorridono con una specie di dolce complicità… qualcosa che ho già visto
da qualche parte.
Avvicino il muso al giornale per
leggere l’articolo.
“Dopo sette anni di fidanzamento, ieri, 24 dicembre
2007, Harry Potter, il Bambino sopravvissuto, ed Hermione Granger
sono finalmente convolati a nozze. La cerimonia si è svolta nella piccola
chiesa di Godric’s Hollow,
il paese natale dello sposo, di fronte a pochi amici e parenti.
Molte critiche sono state rivolte ai due sposi per
la scelta della data, accusati di manie di protagonismo e di voler essere più
popolari del bambin Gesù. Ma siamo
riusciti a raccogliere una testimonianza, che sarà in grado di calmare gli
animi, dalla signora Molly Weasley, amica intima dei
Potter: -Io non ne so niente, ma posso assicurarvi che è una data molto
importante per loro e non ha nulla a che fare con il voler essere più popolari
di Gesù Bambino. Queste accuse sono semplicemente ridicole, sì, scrivetelo pure
nel vostro articolo! Ridicole, ecco!-
Inoltre per festeggiare l’evento, il proprietario
di Mielandia, il famoso negozio di dolci di Hogsmeade, ha annunciato che inserirà i nomi dei novelli
sposi e del loro amico, il signor Ronald Weasley, tra
le figurine delle Cioccorane, per aver sconfitto nel
1997 Lord Voldemort e portato la pace nel mondo
magico.”
Miao! Ma certo!
Harry Potter. Hermione Granger.
Sono due nomi che conosco. E sono
sicura di aver visto altre volte i loro musetti. Credo di aver avuto molto a
che fare con loro, ma non nelle mie sembianze di gatto.
C’è stato un periodo in cui ero
umana, io, la piccola, soffice gatta dal pelo rosa, Dolores la pazza. Bleah… Al solo pensiero mi vien voglia di rigurgitare una
palla di pelo.
All’epoca non mi chiamavano
pazza. Ero rispettata nel mio lavoro e tutti avevano paura di me. I miei
colleghi, gli studenti di Hogwarts…. Tutti!!
Chi osava contraddirmi subiva le
mie punizioni. Non era una punizione da folli, era anzi più che giusta. Se ti
resta il segno del male che fai, allora non lo farai più, giusto?
E quel Potter, ora ricordo bene,
quel piccolo arrogante ragazzino aveva messo a dura prova la mia grande
pazienza. Perciò l’avevo punito. Una volta, due…
E quella Granger,
quell’insopportabile saputella aveva alleviato le sue sofferenze con una soluzione
di tentacoli di Purvincoli. Pensavano che non me ne
sarei accorta? Ma certo che me ne sono accorta. Dopotutto colui che crea il
veleno conosce anche l’antidoto.
È stato allora che ho cominciato
a capire che c’era qualcosa di particolare nel modo in cui quei due
interagivano.
Era amicizia?
Forse, ma era troppa amicizia.
Le premure che lei riservava a
lui erano… erano semplicemente troppe
per essere una sua semplice amica. All’inizio pensai che probabilmente si
trattava solo di un’attenzione morbosa passeggera, ma ciò che accadde in
seguito nella foresta proibita mi ha convinta del contrario. E ha confermato il
fatto che io non sia pazza.
No, non lo sono mai stata.
Avevo visto giusto, miao, quella
volta così come molte altre nella mia vita.
Avevo notato come quei due si
proteggevano a vicenda, rischiando la loro stessa vita l’uno per l’altra. E avevo
capito che non era solo troppa
amicizia, era semplicemente qualcos’altro.
Era…bleah,
amore.
L’avevo intuito dal modo in cui
si guardavano, da come si cercavano, da come avevano un disperato bisogno di
assicurarsi che l’altro stesse bene.
E una parte di me diceva: “Ma
Dolores, sei pazza? Ti stai immaginando tutto. Tu non hai mai conosciuto
l’amore, non sai cosa sia veramente.”
Batto la zampa sulla foto dei
novelli sposi. Bene, ora chi è che si sta immaginando tutto? Sono davvero io la
pazza?
No, no, io non sono pazza.
Perché io ho visto quando tutti
gli altri non vedevano. Mi sono sforzata di vedere. E pazzo è chi non riesce a guardare
più in là del suo naso, pazzo è chi cerca gli altri nel buio.
Noi invece portiamo la luce nel
mondo e permettiamo alle persone di trovarsi.
E allora forse anche io ho
qualcosa a che fare con il matrimonio di Harry ed Hermione. Ho contribuito al
loro avvicinamento. Con le mie torture, le mie minacce… ho fatto crescere il
loro amore.
Io ho visto quello che nessun
altro ha visto, la mia mente, libera di viaggiare, si è insinuata dentro due
anime spaventate e le ha viste per ciò che erano davvero. Nude e innamorate
l’una dell’altra, perché la paura fa riaffiorare la parte più vera dell’animo
umano, quella parte che ora vedo in questa foto, nello sguardo di Potter, nel
sorriso di Hermione, nei loro abbracci…
Tutto questo… sono stata io la
prima ad accorgermene.
Io, io, IO! E nessun altro!!!
Se i pazzi possono vedere ciò che
nessun altro può, allora sì, sono pazza e me ne vanto.
E questa prigione, per quanto
lugubre e a prova di fuga, non potrà mai impedirmi di viaggiare con la mente e
andare lì, dove gli esseri viventi si mostrano per quello che sono davvero, lì
dove posso essere un gatto felice, spensierato e soprattutto libero.
E quando sarò fuori da qui, farò
un-
Oh, un topo!
MIAO!
Una
storia divertentissima da scrivere, nonostante lo sconforto iniziale. Dolores è
un personaggio davvero particolare che è difficile da amare. Personalmente la
trovo più odiosa di Voldemort, ma resta il fatto che
sia davvero interessante. E quando pensavo a lei, pensavo solo a una pazza. Pazza
anche prima di essere rinchiusa ad Azkaban.
Il
motivo per cui il 24 dicembre sia una data importante per Harry ed Hermione mi
sembra abbastanza ovvio, si riferisce alla loro “gita” a Godric’s
hollow. J
Alla
prossima
Kia85