Una stupida scusa
Ciao Bill!
Lo so, continuo a
scrivertelo, ma sono davvero contento del fatto che tu mi abbia presentato quel
ragazzo! Le sue imprese con i Pokémon sono state
fantastiche, e non riesco a non pensare a quello che ha fatto ogni volta che
guardo il Rubino e lo Zaffiro che ha recuperato per me.
Digli ancora che lo
ringrazio tanto.
Celio
Celio
sospirò; era la quarta e-mail che scriveva a Bill, sempre sullo stesso
argomento. Sicuramente lo stava tediando, ma non voleva perdere l’unico motivo
che aveva per contattarlo e avere sue notizie senza fargli capire che era cotto
di lui fin dalla prima volta che avevano parlato.
Si
tirò su gli occhiali che gli stavano cadendo e rilesse il messaggio. Un buon
odore si stava diffondendo dalla cucina; nel forno c’era una crostata: il
ragazzo aveva imparato a farle dopo aver scoperto dell’intolleranza di Bill, e
da quel momento, per solidarietà, aveva iniziato a mangiare cioccolato fondente
al posto del suo adorato cioccolato bianco, e margarina al posto del burro;
aveva anche rinunciato al Latte Mumu, del quale era
ghiotto fin da quando era piccolo.
Ormai
le crostate fatte con margarina e marmellata di albicocche -la preferita di
Celio, oltre che quella di Bill- erano diventate la
sua specialità, ma il ragazzo non aveva ancora avuto il coraggio di invitare l’amico
a mangiarne una fetta con lui: temeva che a Bill non piacesse, e quindi si
bloccava ogni volta che aveva intenzione di invitarlo.
I
pensieri di Celio vennero interrotti dal suo Hoppip.
Il ragazzo si voltò: il Pokémon gli stava indicando
la fotografia che avevano scattato insieme pochi giorni prima con il ragazzo
che l’aveva aiutato. L’aveva fatta stampare perché Bill era venuto benissimo, e
il ragazzo, ogni tanto, si perdeva nell’immagine dei suoi occhi scuri, di cui
Celio era innamorato da sempre.
“Credi
che dovrei invitarlo?” Chiese al piccolo Pokémon, che
annuì contento.
Il
ragazzo si voltò nuovamente verso il computer.
PS: ti va di passare a
casa mia a Primisola, oggi pomeriggio? Potremmo parlare
di Pokémon facendo merenda.
Si
vergognava tanto che non rilesse nemmeno quello che aveva scritto e inviò il
tutto immediatamente.
Hoppip gli saltò in braccio per farsi coccolare, così da far
distrarre Celio.
La
risposta di Bill non tardò; il suono dell’arrivo del messaggio fece trasalire
il ragazzo.
Ho ringraziato di nuovo
quel ragazzo per te :) comunque, verrò volentieri. A che ora?
Bill
Sul
viso di Celio spuntò un sorriso.