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Autore: Lykill_KeyHole    07/12/2012    1 recensioni
Chi ha detto che il bel Lee Joon non poteva piangere?
Chi ha detto che il grande Lee Joon non poteva essere sconfitto?
✁ - - - - - -
Autore: szejie ;
Traduzione a cura di: Lykill_KeyHole.
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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-Titolo: Who says.
-Autore: szejie.
-Pairing: //
-Genere: Angst; Sad.
-Personaggi: Lee Joon; marginalmente gli altri del gruppo.
-Warnings: Characterdeath.
-Rating: Giallo.
-Capitoli: 1
-Disclaimer: Io, in qualità di traduttrice, non possiedo nulla di questa fanfiction, e come la vera autrice nulla riguardo i personaggi.
-Link della storia originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/250977/who-says-joon-sad






“ Hyung, puoi aiutarmi a prendere quel foglio da quel tavolo? “

“ Lee Joon, puoi aiutarmi portando quella sedia qui, mi fanno male le gambe. ”

“ Hyung, non mi ami più? Perché non stai facendo quello che ti ho chiesto? ”

“ Lee Joon, allora è così che rispetti i tuoi hyung? Wow. Quindi visto che stai per ‘debuttare’, non hai più bisogno di noi? ”

Lacrime scesero dai suoi bellissimi occhi gonfi. Non era la prima volta e definitivamente non la seconda. Era diventata sua routine piangere ogni notte.

Chi ha detto che il bel Lee Joon non poteva piangere?
Solo chi non sa. Nessuno, neanche i membri che lo prendevano sempre in giro, gli facevano degli scherzi, rimproveravano, nessuno sapeva.

Forse non era più utile; forse era troppo stupido per rimanere nel gruppo. Ma cosa poteva fare? Aveva sempre voluto essere un fantastico cantante o perfino un attore. Ma sembrava che tutto sarebbe stato difficile. Tutto quello che poteva fare era esercitarsi, dare il meglio.

Era sempre stato il più stupido di tutti. Quelle semplici domande di matematica, non poteva neanche rispondere correttamente. Non era colpa sua, solo non gli piaceva l’aritmetica. Perché ogni quiz doveva essere relativo ad essa? Non riusciva a capirlo.

I suoi compagni ridevano ai suoi sciocchi e carini errori. Nessuno era perfetto vero? Allora perché doveva essere incolpato? Non capiva neanche perché quando chiedeva ai suoi membri veniva ignorato.

Conosceva solo limitatamente coreano ed inglese. Persino uno straniero, Kevin, aveva riso al suo povero coreano. Si sentiva essere la disgrazia del gruppo. Pensava di poter ottenere qualche incoraggiamento dai suoi membri ma comprese di essersi sbagliato.

Era sempre stato il più sensibile di tutti. Le persone avrebbero dovuto saperlo, almeno i suoi compagni. Ma cosa potevano fare loro per aiutarlo quando erano la causa? Cercava di essere forte, controllava le sue lacrime bene di fronte alla telecamera.

Ma cosa poteva fare quando veniva lasciato solo nel buio della stanza dove non c’era nessuna camera, nessuno. Ascoltare le risate dei suoi compagni, pensava di poter inserirsi. Ma pensò bene di non partecipare se voleva difendere se stesso. Non poteva sopportare un altro crollo solo per far ridere di più gli altri. Le risate erano contagiose ma non riusciva a ridere con loro.

Quelle non erano per lui. questo era ciò che pensava.

Mantenendo il suo giocattolo preferito nell’aria, sorrise.

Qui era quando il suo vero sorriso riapparve. Lo fissò come se il suo aspetto era a causa sua. Il tagliente oggetto lacerò profondamente la sua pelle. Sangue fresco sgorgò dalla sua pelle bianca e pallida. Non era più impaurito dal sangue. Non nascondeva più le sue ferite. Non sentiva più nulla.

Questa volta sembrava essere più serio, non riusciva a mantenere gli occhi aperti.

Le risate sembravano disperdersi lontano. Tutto sembrava così poco chiaro per lui.

Cosa poteva fare quando vide tutti i membri correre al suo fianco? Cosa poteva fare quando sentì le loro preoccupate voci urlanti? Cosa poteva fare quando i suoi compagni cominciarono a scuoterlo?

Forse fu in quel momento che finalmente notò che loro si preoccupavano per lui, che lo amavano.

Ma era un po’ troppo tardi…

Chi ha detto che il grande Lee Joon non poteva essere sconfitto?




Anche questa volta una traduzione abbastanza veloce, ma di un gruppo diverso.
E' molto semplice, però in qualche modo mi ha colpito. Forse perché la tematica di un Joon portato al vertice della sopportazione, stanco di essere considerato ciò che non è, mi è sempre passata per la mente.
Triste, ma bella. Cercherò di tradurre qualcosa di più allegro la prossima volta.

   
 
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