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Autore: Asu chan    07/12/2012    3 recensioni
Mancano ancora due settimane al Natale, ma a Konoha si respira già l'aria della festa. Neve, sorrisi, luci e soprattutto la prima corsa ai negozi per acquistare i regali: qualcuno che si muove in anticipo c'è - e uno di questi qualcuno è Temari.
[In occasione del magnifico Calendario dell'Avvento del forum "The Black Parade"!]
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Il delicato strato di neve attutiva piacevolmente i passi di Temari lungo le vie illuminate di Konoha. Benché mancassero ancora un paio di settimane o poco più al Natale, si respirava ormai l’atmosfera della festa e i cristalli di ghiaccio che scendevano fitti vorticando nel cielo, contribuivano ad acuire la sensazione che quella festività si stesse avvicinando. Alla kunoichi certo non dispiaceva, tanto che si fermò rapita dallo spettacolo in mezzo alla strada.
Se c’era una cosa che aveva guadagnato trasferendosi nel Villaggio della Foglia era stata proprio la neve. A Suna pioveva di rado, figuriamoci nevicare. Eppure la neve era davvero… bella.
Che cosa infantile, si rimproverò duramente la giovane sbuffando un pennacchio di vapore acqueo che si dissolse davanti al suo viso. Si sistemò meglio la sciarpa al collo e si strinse negli abiti: il freddo invece non le piaceva. D’altro canto era nata in un luogo dove faceva spesso caldo, a parte la notte che di rado sperimentava direttamente: essendo un ninja aveva bisogno di riposarsi per tutto il tempo utile e quando si svegliava, il sole era come minimo appena sorto. Le sue abitudini nonostante il cambio di residenza non erano per nulla cambiate, proprio come quelle di qualcun altro che al contrario si ostinava a cercare di rimanere a letto fino a quando la stella diurna era già alta.
Quel cretino scansafatiche, ringhiò tra sé Temari riprendendo a camminare e a guardarsi attorno facendo spaziare lo sguardo tra i molti cittadini che cominciavano già le spese folli tipiche del periodo natalizio. Ed io che mi sto anche premurando di andare a comprargli il regalo. Con largo anticipo, ovviamente. Non che mi aspetti che lui prenda qualcosa.
Lanciò un’occhiata rabbiosa alle merci esposte dei vari negozi che cercavano in ogni modo di attirare i clienti. Shikamaru Nara era l’unico essere sulla faccia della Terra a riuscire a farla incazzare anche senza essere presente. Doveva essere un dono.
« Temari! »
Una voce familiare costrinse la kunoichi di Suna a fermarsi e a voltarsi nella direzione della sua provenienza: davanti a lei si stagliava una donna dagli occhi e dai capelli neri raccolti in una coda con delle ciocche ribelli che le ricadevano sul volto. Portava abiti pesanti e nelle mani aveva diversi sacchetti. La giovane avrebbe riconosciuto quel viso fra mille. Le si dipinse un gran sorriso in faccia.
« Yoshino-san! Cosa ci fai qui? »  esclamò la bionda mentre la donna si avvicinava. « Vuoi che ti aiuti a portare le borse? »
« Tu sì che sei una brava ragazza… Non come quegli sfaticati di mio marito e mio figlio » borbottò mamma Nara consegnando i due sacchetti che portava nella mano destra alla sua più-o-meno-nuora, la quale distribuì equamente le sporte tra le mani.
Siamo dannatamente in sintonia, pensò immediatamente Temari senza sapere se esserne spaventata o lusingata.
« Comunque sto semplicemente facendo un po’ di acquisti, Shikaku e anche Shikamaru, quando c’è, mangia come un maiale e nessuno dei due si premura assolutamente di aiutarmi. Mi sembra che mi evitino quando c’è del lavoro da fare. Mi capitassero sotto le mani in quei momenti… »
Il tono della donna diventò tanto minaccioso da riuscire a far gelare la kunoichi. Aveva sempre pensato di riuscire a essere sufficientemente crudele da spaventare con successo i rompiscatole (e gli idioti come Shikamaru), ma quando si trovava accanto a Yoshino capiva di non potere niente contro tutti quegli anni di esperienza e con, non uno, ma ben due Nara.
« Spero che almeno con te mio figlio si dia da fare! »
L’abitudine a rispondere per le rime al suo ragazzo per poco non tradì Temari, che ebbe il fortissimo impulso di rispondere un non poco ambiguo “dipende in che senso la s’intenda” . Si morse la lingua e cominciò a camminare accanto alla donna.
« Diciamo che glielo chiedo gentilmente » commentò alla fine con un gran ghigno sadico che fece ridacchiare Yoshino.
« Sai, sono proprio felice che Shikamaru abbia trovato una come te » esclamò candidamente la donna con un sorriso sincero che colpì molto la giovane.
« Grazie » riuscì a replicare la bionda ricambiando il sorriso. Concluse che somigliare così tanto alla madre del suo fidanzato era una cosa che la inquietava non poco, ma che alla fin fine la lusingava anche. Era una grande donna.
« In ogni caso, tu cosa ci facevi tutta sola per le vie del Villaggio? » chiese Yoshino incuriosita mentre camminava lentamente come se non avesse voluto tornare ancora a casa.
Come biasimarla, pensando a chi la sta aspettando, sogghignò tra sé Temari prima di rispondere.
« Stavo andando a comprare il regalo di Natale per il Cryba… Shikamaru » si corresse diligentemente.
« Ti muovi proprio in anticipo, eh? L’esatto opposto di quel ragazzo » bofonchiò la donna.
Questo perché gli pesa troppo il culo per alzarsi e prendere un regalo alla sua donna, avrebbe voluto rispondere acida la giovane, ma risparmiò una riflessione del genere alla madre del suo uomo. Per quanto potesse trattarlo male, era pur sempre suo figlio.
« Hai già in mente cosa acquistare? » proseguì tranquillamente Yoshino come se mai avesse fatto un’osservazione negativa sul suo bambino. La ragazza scosse la testa mentre spostava lo sguardo da una vetrina all’altra.
« Proprio no. Ero uscita per vedere di trovare qualcosa di adatto a lui che non fosse un cuscino o una cornice a cuore per contenere una foto di sé e il divano. »
La mora rise di gusto a quelle parole.
« Tale e quale a suo padre da giovane. Fortuna che ormai si è ridimensionato. »
Allora gli anni di tirannia servono! Gridò vittoriosa una voce nella testa della kunoichi di Suna facendole nascere un sorriso soddisfatto in volto.
« Comunque non vorrei interrompere la tua missione, posso portare ogni cosa a casa anche da sola, Temari. »
La giovane si voltò a guardarla e sorrise, staccando lo sguardo dai negozi.
« Non fa niente, per l’appunto sono in largo anticipo: potrò anche scegliere più avanti! »
Yoshino ricambiò il sorriso e la ragazza soffiò del vapore acqueo davanti a sé sciogliendo diversi fiocchi di neve che le danzavano attorno al viso. Il silenzio calò brevemente tra le due poco prima che il volto della bionda kunoichi s’illuminasse alla vista di una vetrina che mostrava la più vasta gamma di ninnoli e ornamenti da donna che avesse mai osservato.
« Ma d’altro canto » esclamò con uno strano brillio negli occhi « potrei anche non dover aspettare più di tanto! »
Mamma Nara la fissò per qualche istante con un sopracciglio inarcato in un’espressione molto perplessa per poi esplodere in una risata di cuore non appena ebbe seguito lo sguardo della giovane.
 


 
 
Quando Temari giunse finalmente a casa propria dopo aver accompagnato Yoshino nella sua portandole i vari sacchetti, trovò un prevedibile Shikamaru semi-addormentato sul suo amato divano davanti al camino. Fece una smorfia. Nemmeno sotto Natale si preoccupava di modificare il suo comportamento per farle piacere. Non che lei l’avrebbe fatto.
Si scrollò la neve dai quattro codini e si spazzolò distrattamente gli abiti con una mano. L’altra era occupata da un pacchettino rosso con un bel nastro verde a chiuderlo.
Dopo essersi tolta il soprabito e la sciarpa ed essersi lisciata il vestito con cura – probabilmente per attenuare il prurito alle mani che le era venuto non appena aveva visto la sagoma del fidanzato incollato al divano – si diresse a passi decisi davanti al bell’addormentato, il caminetto alle spalle, e fissò con freddezza il malcapitato.
« Sveglia, Crybaby, è Natale » lo sbeffeggiò lanciandogli in testa il regalo, premurandosi di colpirlo con il vertice del piccolo cubo.
« Ahi » gracchiò Shikamaru con voce impastata dal sonno andando a massaggiarsi il punto colpito con aria contrita. « è sempre bello essere svegliati da te così dolcemente, amore. »
Temari si limitò a fissarlo con un sopracciglio inarcato prima di fargli cenno di spostarsi.
« Levati, voglio sedermi anche io. »
Il giovane raddrizzò il busto e gettò le gambe giù dal divano permettendo alla fidanzata di accomodarglisi accanto. Questa si sistemò il più confortevolmente possibile e infine poggiò il gomito sullo schienale e affondò la guancia nella mano aperta. Guardò divertita Shikamaru che fissava con aria sospettosa il pacchetto rigirandoselo fra le mani.
« Ė un regalo per me? »
« Complimenti per la perspicacia » replicò lei tornando ad inarcare un sopracciglio. « Che cosa aspetti ad aprirlo? »
Il giovane lanciò un’occhiata al calendario sopra al caminetto e poi la fissò con sincera perplessità.
« Ma non è ancora Natale » commentò. « E poi chi mi assicura che non sia un pacchetto con una carta bomba o qualcosa del genere? Oppure è semplicemente un oggetto contundente da lanciarmi in testa? »
Temari dovette chiudere gli occhi e prendere diversi respiri profondi per evitare o di mandarlo a quel paese direttamente o di tirargli come minimo un pugno tale da spedirlo nel mondo dei sogni seduta stante. Shikamaru Nara aveva certamente il dono di farla imbestialire in ogni modo. Eppure erano lì, nella stessa casa, a farsi i regali come una vera coppietta.
Come diavolo ci son finita qui? Si domandò amaramente la bionda di Suna mentre apriva gli occhi per guardare il suo ragazzo nel modo più gelido e tagliente che le era possibile.
« Senti, Crybaby. Numero uno, quello è un regalo vero » scandì indicando con l’indice il pacchetto tra le mani di Shikamaru come se stesse parlando con un bambino con gravi difficoltà cognitive. « L’ho comprato io stessa con largo anticipo, come puoi notare, parola a te sconosciuta. Al contrario di te io mi porto avanti, visto che le tue chiappe sono troppo pesanti per permetterti di muoverti e andare a cercare un regalo per la tua fidanzata. Numero due, non è un pacco bomba né nulla del genere anche se mi fai venire voglia di ripensarci. Numero tre, non mi importa un bel niente se non è ancora Natale, ti do io il permesso di aprirlo… E adesso muoviti a scartarlo prima che mi arrabbi sul serio! »
Il giovane Nara, cogliendo la leggera nota minacciosa nella voce della kunoichi, annuì docilmente ed evitò di protestare ulteriormente mentre disfaceva il pacchetto.
Non poté vedere il sorriso trionfante (davvero poco beneaugurante) con cui Temari seguì l’intero processo, e che si allargò al vedere la sua espressione indecifrabile nel momento in cui gli si presentò alla vista il dono.
Si trattava di uno splendido fiocco per capelli di raso rosso che completava un lungo nastro dello stesso tessuto e colore. Il ragazzo rimase impietrito a fissarlo per qualche lunghissimo istante in cui il silenzio fu riempito solo dal crepitare delle fiamme nel camino. Il sorriso della bionda non poteva essere più ampio di così.
« Stavo cercando qualcosa che si ti si addicesse » spiegò la giovane radiosa, « quando ho visto questo bellissimo fiocco per capelli e mi è venuto in mente quanto tu possa essere femminile. Sia io che tua madre siamo perfettamente d’accordo nel pensare che starà benissimo su di te. Sarai proprio una bimba elegante. Buon Natale, Crybaby! »



Angolo dell'autrice: 

E rieccomi! *_* Non vedevo l'ora di pubblicare qualcosa per voi <3 Volevo spezzarla in due capitoli, ma poi ho capito che sarebbero stati cortissimi e quindi li ho spalmati insieme ù.ù Spero tanto vi sia piaciuta, io me la sono vissuta davvero, nel senso che mi immaginavo proprio Tem tra i fiocchi di neve illuminata dalle luminarie natalizie.. Sì, beh, ho molta fantasia (?). Immagino si sia capito che io ho una mente molto 'artistica', nel senso che tendo a immaginarmi situazioni tipo in quadro o in disegno XD Spero solo di riuscire a trasmettervi l'immagine che ho in testa o che comunque quella che vi fate voi sia piacevole. Tornerò presto con un'altra fic per il Calendario della Black Parade (ah, vedete di passare a vedere il forum! DOVETE!), seguite anche le altre bravissime autrici <3
Grazie a Claudia per il betaggio, senza di lei temo che mi uscirebbero alcune frasi illeggibili XD

Ah, l'avevate capito? Il prompt era "fiocco"!

   
 
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