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Autore: babycakes    07/12/2012    2 recensioni
Nessun essere umano desidera venire al mondo se è consapevole che, una volta nato, deve affrontare tutte queste pene. Se prima di nascere, ci avvisassero di tutto quello che dovremmo affrontare una volta cresciuti, maturati, potremmo prepararci meglio ad affrontare il dolore. Ma nessuno lo fa.
Un bel giorno, senza esser stati interpellati, ci troviamo buttati sul palcoscenico. Alcuni di noi ottengono la parte del protagonista, altri sono semplici comparse.
Malgrado queste sofferenze da affrontare, una volta nato, nessuno vuole andarsene.
[Larry Stylinson]
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cause our love will light the way. 


 
 
 

"It's like you're screaming, and no one can hear.
You almost feel ashamed, that someone could be that important that without them you feel like nothing.
No one will ever understand how much it hurts.
You feel hopeless, like nothing can save you. 
And when it's over, and it's gone,
you almost wish that you could have all that bad stuff back,
so that you could have the good."



 

 
 
 
 
Non gli avevi detto niente, non erano cose che dovevano riguardare lui.
Soffrivi e lo facevi in silenzio, ma lui sapeva tutto.
Ti guardava da quel maledetto giorno, ti fissava con i suoi grandi occhi, ti studiava; studiava ogni tuo movimento per capire cosa c'era che non andava, per capire qual era il motivo che ti faceva stare così male, voleva capire o forse aveva già capito tutto e aveva solo bisogno di conferme.
La devastazione ti è piombata addosso. Nel tuo cuore si è aperta una voragine, un buco nero, infinito. Giaci sul pavimento con il volto paonazzo, rigato dalle goccioline calde e salate che ormai da ore scendono dai tuoi occhi, mentre con entrambe le mani ti tiri i capelli; quasi te li strappi e non t'importa del dolore.
Il dolore fisico non è niente in confronto al dolore che ora il tuo cuore sta provando.
Invisibili e acute spine di ghiaccio ti si stanno infilzando dentro la pelle, t'invadono le viscere, t'infilzano il cuore riducendolo in mille pezzi; schegge bianche ti esplodono nel cervello e nei tuoi occhi non è più presente la solita scintilla di felicità.
Quando il dolore è eccessivo, bisogna morire un pò per andare avanti.
Se cadi, lui cade insieme a te e non puoi permettere questo. Ma ora il dolore è troppo grande per poter essere sopportato.
E' da quel maledetto giorno che non dormi.
E' da quel maledetto giorno che la tua allegria e la tua apparente spensieratezza non esistono più.
La tua vita sta diventando buia. C'è il buio intorno a te: è buio di giorno, buio di notte, buio nel pieno dell'estate.
E lui non c'è. Non è lì con te.
Non è accanto a te a dirti che va tutto bene, anche se nemmeno lui ci crede; perchè non va niente per il verso giusto e tu lo sai, ma ti basta sentire quelle parole uscire fuori dalla sua bocca e tu sei disposto anche a crederci.
Accanto a te, a terra, c'è una cornice rotta; un pò più in là c'è un vetro ridotto in mille pezzettini e le schegge -quasi invisibili- ti hanno ferito la mano. Stai sanguinando, ma non t'importa. Non t'importa più niente, nemmeno di vivere. Che senso ha vivere nel dolore? Che senso ha vivere senza di lui? Senza i suoi abbracci, senza i suoi baci lungo la tua mascella, lungo il tuo naso, lungo le tue clavicole, le tue spalle, le tue braccia. Nulla ha più senso senza di lui, tanto vale farla finita.
Sta piovendo, ma tu non te ne accorgi perché sei troppo occupato ad osservare il tuo ed il suo sorriso in quella stupida foto che tieni tra le mani.
Quelli sì che erano giorni felici e spensierati. Allora non c'era la fama ad ostacolarvi, potevate coccolarvi davanti a tutti e nessuno sospettava di niente.
Tu, il mondo dello spettacolo, non lo immaginavi in questa maniera. Questa non era la merda che ti aspettavi ed è per questo che a volte vorresti mollare tutto. E' per questo che, mentre siete sdraiati nudi dopo aver finito di fare l'amore, gli dici "Scappiamo, lontano da tutti. Creiamoci una nuova vita, saremo felici insieme." e lui annuisce, sorride e ti bacia la fronte. E poi lo senti sospirare e tirare su con il naso, senti il suo braccio abbandonare il tuo fianco per poter raggiungere i suoi occhi, le sue guance rigate dalle stesse goccioline che ora stanno scendendo indisturbate dai tuoi pozzi azzurri. E fai finta di niente, fai finta di dormire perchè sarebbe troppo doloroso alzare lo sguardo sul suo viso deformato dalla rabbia e dalla tristezza. Quindi ti limiti a non fare niente, rimani abbracciato al suo corpo che ancora un pò di calore riesce a trasmetterti.

Ed ora senti anche la sua voce pronunciare il tuo nome, senti le sue mani sulle tue spalle, ma capisci che non stai immaginando niente di tutto questo, capisci che davvero lui è accanto a te proprio quando si accascia sul pavimento e ti abbraccia da dietro. Appoggia la testa sulla tua schiena e le sue braccia ti circondano la vita, ti stringono come se non volessero lasciarti scappare via, ma tu non vai da nessuna parte. Senza di lui, tu, non vai via. Ed è proprio quando diventi consapevole del fatto che lui è lì con te, che ti metti a piangere più forte. Gli occhi e la gola hanno cominciato a bruciare, la testa comincia a farti male e ti stanno salendo i conati di vomito. Ma non ti affretti a raggiungere il bagno, ciò che ti ferma sono le sue braccia.
Se tu potessi scegliere un posto dove morire, quel posto sarebbe sicuramente tra le sue braccia. 
"Mi dispiace." Ti arriva forte e chiaro il messaggio. La sua voce t'invade le orecchie, ti rimbomba nel cervello.
Nemmeno attraversando l'oceano, saresti capace di allontanarti da lui perchè ormai fa parte di te, del tuo essere.
Se affonda uno, affonda anche l'altro.
Taci, continui a piangere. Con una mano tieni la foto scattata qualche anno fa dove eravate insieme. Con l'altra tieni strette le sue braccia come per fargli capire che non deve lasciarti andare, non deve nemmeno provare a togliere le braccia dalla tua vita.
"Mi dispiace." ti sussurra all'orecchio e sai che sta piangendo. Questa situazione è diventata insostenibile per entrambi e oramai siete stanchi di combattere. Sai che anche lui vuole abbandonare tutto. E non va presa in considerazione come un'arresa, è solo che avete capito entrambi che la situazione non si può risolvere.
"Mi dispiace." grida, irritato da una tua mancanza di reazione.
"Mi dispiace." ruggisce, e tu sei certo che continua a ripeterlo urlando solo per provocazione, per farti reagire. Ma ormai non ne hai più la forza e, quindi, continui a piangere. Con la mente percorri quei giorni in cui era bello poter respirare, camminare, guardarsi intorno senza sentire sempre alle spalle il crepitio della miccia. Era confortante dormire ed alzarsi senza il timore di esplodere da un momento all'altro.
Ma tutte le cose belle finiscono.
"Mi dispiace." continua a ripetere urlando e questa volta stacca il suo petto dalla tua schiena sudata. Si allontana e cominci a sentire freddo, cominci a sentire la sua mancanza anche se lui è lì, dietro di te.
"Non è colpa tua!" urli. Questa volta reagisci, perchè senza il suo calore addosso rischi seriamente di impazzire. Lo ripeti, urlando e sbattendo la testa sul pavimento sperando di rompertela. Speri di morire perchè tutto questo dolore non riesci più a sopportarlo, stai scegliendo la via di fuga più facile.
In una casa abbandonata, il degrado procede in modo lento ma inesorabile, la polvere si accumula, le pareti non più riscaldate iniziano ad assorbire il freddo dell'inverno e il caldo dell'estate. Gli intonaci si sgretolano, cadono giù sotto forma di polvere e anche i vetri vanno in frantumi.
Ti sollevi da terra, ma rimani in ginocchio. Con l'aiuto delle braccia, ti volti verso Harry. Anche lui è in ginocchio, proprio di fronte a te e così ti avvicini piano. Con piccoli movimenti lo raggiungi finchè i vostri corpi non sono quasi attaccati. Sollevi un braccio e con la mano sfiori la sua guancia, calda e rossa. Le lacrime scivolano giù dai suoi smeraldi e senti un'altro pezzo del tuo cuore andare in frantumi perchè lui è l'unica persona che non si merita di soffrire.
Con l'altra mano raggiungi l'altra guancia. Gli stringi -non troppo forte- il viso. Vi guardate negli occhi. Il verde si unisce con l'azzurro; piangete insieme. Vi sussurrate parole dolci con gli occhi. Appoggi la tua fronte contro la sua, respiri il suo profumo che tanto ti piace.
"Avevano promesso che ti avrebbero lasciato in pace." respiri contro la sua pelle. "...Almeno te."
"Loro l'avevano promesso." Tieni gli occhi chiusi perchè non sei in grado di reggere il suo sguardo spento, afflitto, pieno di tristezza. Preferiresti ricevere cento pugnalate al cuore piuttosto che guardare la tua ragione di vita piangere.
"Louis." ti chiama. Ami il modo in cui pronuncia il tuo nome. Ed anche in questa circostanza pensi al modo in cui lo pronuncia mentre fate l'amore, mentre lui sta per venire ed allora ti sussurra il tuo nome nell'orecchio perchè sa quanto lo trovi eccitante e sa che ti fa venire i brividi lungo l'intera spina dorsale.
"Louis." sospira "Louis, supereremo anche questa."
Apri gli occhi e "Non ce la faccio più, Harry."
Le vostre voci si sono ridotte ad un sussurro, a malapena riuscite a capirvi eppure siete soli in quella stanza immersa nell'oscurità.
"Non ti arrendere, amore mio."
"Voglio morire."
"Se decidi di morire, sappi che io ti seguirò. Non ti lascio solo."
"Ti amo."
"Ti amo anch'io."
 
 
 
 
 
 
 
 
Paparazzi ovunque, massa di gente accalcata nel vialetto.
Tre ragazzi, rossi in viso, cercano di coprirsi il volto con le mani. Il più bassino, quello biondo, è in ginocchio per terra e con i gomiti contro il pavimento freddo di quella casa, cerca di reggersi la testa. Quello con il ciuffo biondo, si accascia su di lui e piangono insieme, mentre quello che sembra essere il più grande tra i due gli dice di alzarsi.
 







Una cosa è certa. Hanno accolto la loro scomparsa con sollievo: finalmente hanno smesso di soffrire entrambi.
Nessun essere umano desidera venire al mondo se è consapevole che, una volta nato, deve affrontare tutte queste pene.
Se prima di nascere, ci avvisassero di tutto quello che dovremmo affrontare una volta cresciuti, maturati, potremmo prepararci meglio ad affrontare il dolore. Ma nessuno lo fa.
Un bel giorno, senza esser stati interpellati, ci troviamo buttati sul palcoscenico. Alcuni di noi ottengono la parte del protagonista, altri sono semplici comparse.
Malgrado queste sofferenze da affrontare, una volta nato, nessuno vuole andarsene.
Non decidiamo noi di nascere, ma siamo in grado di decidere quando morire ed Harry e Louis avevano preso questa scelta. E a loro andava bene così.






















Buonasera/Buongiorno/Buon pomeriggio. Dipende quando avete aperto questa pagina lol
Okay, eccomi quì con una one-shot abbastanza depressa sui nostri due boyfriends. 
Devo dire che questa volta mi sono superata, questa...cosa, mi piace tanto *modestia portami via*
Mi è venuta in mente di scriverla dopo aver visto tutte le foto in cui Louis è molto, ma molto stanco
e triste. Ha gli occhi spenti e pieni di tristezza e si vede da lontano. 
Il nostro Boo è depresso da quando la '''''relazione'''' tra Harry e Taylor è uscita fuori.
Lo so, ho già scritto troppo e vi sto annoiando. 
Vorrei solo chiedervi di recensire. Ditemi se vi è piciuta o se vi ha fatto schifo, non mi offendo lol
Okay, evaporo.
   
 
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