Ridondante e sordo,
sul tamburo mio cade,
il tuo pensiero grigio,
a queste tempie batte
quel tonfo forte sommo,
Pendolo di tempi andati
suoni ore vuote adesso
ricordo feroce nel cuore
di possesso vano sfumato,
E vago, viandante perso,
solo nella gelida memoria,
e ti inseguo ancora,
sonnambulo cieco brancolo,
al buio dell'ombra tua.