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Autore: SmileGiveMeFive    07/12/2012    1 recensioni
''Sono esausto. Al limite. Non riesco più a controllare il mio corpo. Quel maledetto vuole la testa di Rufy. Mi sento impotente , in ginocchio di fronte a quel mostro. Il mio capitano si merita di vivere; è gentile, altruista. Merita di realizzare il suo sogno.'' Una mia interpretazione della notte a Thriller Bark e di come l'ha vissuta Zoro.
Ciao a tutti!! Se recensite anche scrivendo due righe mi aiuterete a migliorare e sono graditissime le recensioni critiche!! Aiutatemi a migliorarmi !! Solo con i vostri commenti posso diventare piu brava e capire i miei punti deboli !! Grz e spero vi piacerà ^^
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono esausto. Al limite. Non riesco più a controllare il mio corpo. Quel maledetto vuole la testa di Rufy. Mi sento impotente , in ginocchio di fronte a quel mostro. Il mio capitano si merita di vivere; è gentile, altruista. Merita di realizzare il suo sogno. Devo salvarlo e così dico:’’Se vuoi una testa ti offro la mia!’’ secondo me accetterà..
‘’Ohi ohi! Che diavolo pensi di fare idiota?’’
Che cosa? Sanji? E che diavolo! Proprio adesso doveva svegliarsi? Ora mi sta rimproverando a proposito della  mia ambizione sprecata... Cosa?? Sta offrendo la sua vita al posto della mia?!? Non si azzardi nemmeno! Non posso permettere che un mio amico muoia a causa  della mia debolezza.
Devo colpirlo, altrimenti non ne verrò mai fuori da questa situazione di merda.
Uno scatto, un colpo e lo metto K.O. Mi pianta gli occhi addosso. Dal suo sguardo devo dedurre che mi conviene schiattare, perché se sopravvivo appena si riprende Mr Sopracciglio mi fa il culo.  Sorrido.
Lo faccio di rado e visto che sto per tirare le cuoia lo considero un ‘’buona fortuna’’ sarcastico da parte di me stesso... per me stesso.  Merito di morire solo per aver pensato una cosa così stupida.  
Addio, amici. Kuma mi promette  che Rufy non verrà sfiorato. Crea una bolla gigante che a detta sua dovrebbe essere il dolore di Rufy. Me ne lancia una piccola quantità.  Non so come la assorbo dentro di me.


Un fuoco d’artificio mi esplode nel petto diramandosi in tante piccole, dolorosissime scariche di sofferenza pura.
Non riuscirò mai a sopravvivere. Sono fottuto. Sono a terra ma mi rialzo. Per tenere fede al patto con lo Schichibukai devo inglobare in me tutta la bolla più grande, che avrà gli stessi identici effetti ma moltiplicati x cento.
Sarà uno sfacelo. Nessuno deve vedermi né sentirmi. Gli chiedo  di andare  in un luogo più appartato. Un silenzio innaturale. La calma è snervante. Micidiale. Penetra nello spirito rendendomi vulnerabile a pensieri filosofici. Che palle.
Non ho paura della morte. Neppure della sofferenza. Salverò i miei amici.
Le loro vite e i loro sogni in cambio dei miei: mi sembra equo.
Questa stupida bolla mi sta osservando. Mi dà sui nervi. Adesso gli faccio vedere di che pasta sono fatto! Uno slancio in avanti. Mi sento mancare il fiato. Scariche devastanti  mi portano all’agonia. Cerco di trattenere le urla.
Non voglio che qualcuno mi senta, ma è più forte di me. Mi escono dalla bocca come se fosse l’unica via d’uscita per alleggerire la sofferenza. Vecchie cicatrici si sono riaperte.
Il bruciore è intenso e ad ogni folata di vento la sabbia si posa sulla mia pelle escoriata. Una tortura fisica e psicologica. Sono allo stremo. Sarebbe tutto più semplice se morissi all’istante. In  fondo non è una cattiva idea, devo solo lasciarmi andare e tutto sto maledetto inferno finirà.
La frase di Sanji mi balza in mente. La mia ambizione... dove cazzo è finita? No. Non può finire così.
Io DEVO sopravvivere. Fatico sempre più a respirare. L’aria si rifiuta di entrare nei polmoni. Stupida aria...
 
 
E’ finita. Ce l’ho fatta. Caspita quanto sangue... Ma è tutto mio? Che faccio adesso? Non posso presentarmi dai miei compagni in queste condizioni. E poi non ho più energia in corpo. Sento dei passi a qualche metro di distanza da me. 
‘’Ehi mi avevi fatto preoccupare...’’
Cazzo è Sanji. Sto idiota si sveglia sempre nei momenti meno opportuni.
‘’Ehi che è tutto questo sangue??!!?’’
Non riesco a parlare, ma devo trovare la forza. Non posso farmi vedere debole. 
Che stupido. Il cuoco mi ha chiesto se sono ancora vivo. Come sarei potuto schiattare in questo posto squallido... senza di me sto cretino non saprebbe con chi passare le giornate a litigare come due bambini di 4 anni.
Mi chiede che cosa è successo.  Gli rispondo ‘’niente’’.
Non mi reggo più in piedi. Perdo i sensi ma sento  di non cadere al suolo.
Ad accogliermi  non c’è il terreno ma un corpo. Sanji mi ha preso in tempo. Per lo meno mi ha risparmiato una pacca in più.


Sto dormendo da svariate ore ormai. Sono in dormi veglia poiché sento i discorsi dei miei nakama.
Li sto facendo preoccupare, ma almeno ho un po’ di tempo per riposare. Sulla nave c’è sempre una gran cagnara e non mi lasciano mai riposare in pace quei rompiscatole.
Non c’è nessuno vicino a me. Strano. Chopper non vuole che stia solo di solito. No. Mi sono sbagliato. Sento respirare. ‘’Stupida testa di verza...’’ è Sanji che mi riserva uno dei suoi soliti epiteti così gentili. ‘’
Mi hai fatto preoccupare... Che diavolo ti è saltato in quella testa ricoperta di alghe?? A volte mi viene il dubbio che il tuo cervello sia ostruito  dal sale marino...Sei proprio un gran bastardo.’’ Che cazzo   gli prende a sto idiota?
‘’Se fossi morto non me lo sarei mai perdonato. Non sono stato in grado di proteggerti. In cambio tu sei ridotto uno straccio. Mi hai salvato il culo, idiota. Per fortuna che non mi senti pronunciare queste parole altrimenti me le rinfacceresti a vita: grazie.’’
Un ghigno beffardo mi si dipinge in volto.
Gliele rinfaccerò sicuramente, prima o poi. Probabilmente si è accorto della mia espressione perché mi dice in tono infuriato:
’’ Brutto bastardo, hai sentito tutto,vero?! Sei sveglio, cazzone! Beh, ricorda che il colpo che mi hai rifilato me lo lego al dito! Me la pagherai, prima o poi!’’
Riesco ad accennare un vaffanculo con la mano alzando debolmente il dito medio.
Probabilmente sta per fiondarsi su di me e spaccarmi la faccia ma Chopper entra nella stanza.
Avremo tempo per azzuffarci.
  
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