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Autore: sunrise_17    07/12/2012    2 recensioni
- Si alzò in piedi ed osservò ancora una volta il luogo in cui si trovava.
“Che sia in Paradiso?” pensò felicemente.
Ma su questo si sbagliava, non era in Paradiso, non lo era affatto. -
Anne si svegliò improvvisamente in un nuovo mondo a lei sconosciuto. Si chiedeva il motivo della sua presenza in quel luogo, infondo era morta sulla Terra, come faceva ad essere ancora viva, perché il suo cuore batteva ancora? Poi un incontro le cambiò la vita. Un ragazzo biondo e con dei bellissimi occhi azzurri. Che fosse il Naruto che conosceva tanto bene?
- "Maestro Kishimoto aiutami tu!" pensò la ragazza prima di svenire, perché un ragazzo tale e quale a Naruto si trovava di fronte a lei? -
Ma quello che Anne non sapeva era che c'era un motivo per cui si trovava in quel luogo e che non sarebbe diventata una normale ninja della foglia.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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PARADISO – la sua vita era veramente finita?

 
 Correva, correva a più non posso. Doveva nascondersi.
Si iniziarono a sentire le prime esplosioni in lontananza. La paura pervase il suo corpo. Non ce l’avrebbe fatta, non questa volta. Sapeva che era rischioso ma lo faceva lo stesso. Si nascose velocemente alla vista di alcune ombre sospette. Guardie. Correvano nella direzione delle esplosioni.
“Perfetto, mi faranno guadagnare tempo!” pensò un poco sollevata la ragazza.
I piedi scalzi iniziavano a sanguinare al contatto con il ruvido asfalto, il dolore iniziava a farsi sentire ma doveva continuare a correre.
Finalmente, senza fiato, arrivò nel suo nascondiglio. Si sedette sul materasso rotto. Non era comodo ma sempre meglio di niente! ‘Casa’ ecco come veniva definito dalla ragazza quel posto, era strano chiamarlo casa, si trovava sotto un vecchio ponte distrutto dai bombardamenti. Dei container sbarravano la strada per arrivare in quel posto in modo che la notte i cani randagi non potessero infiltrarsi e aggredirla mentre dormiva. L’unica cosa che possedeva era il materasso su cui si trovava e una coperta rotta. Ma ciò le bastava per vivere.
Appoggiò a terra il suo bottino. Non le piaceva rubare, non ne aveva mai avuto la necessità quando la sua famiglia era viva ma ormai doveva arrangiarsi da sola, ormai era sola. Prese in mano il libricino e iniziò a divorarlo. Le piacevano i manga. Erano l’unica distrazione che aveva. Quello che teneva in mano era l’ultimo numero uscito di Naruto o almeno, l’ultimo pubblicato. Già proprio così, la serie non finì mai.
Chiuse il manga con le lacrime agli occhi. “Maestro Kishimoto sono così rattristata del fatto che non leggerò mai la fine del vostro capolavoro” una lacrimuccia le rigò il viso, si era commossa durante la scena del ritorno di Sasuke a Konoha. La terza guerra mondiale dei ninja si era finalmente conclusa.
Anne si sdraiò sul materasso e osservò quel piccolo pezzo di cielo che poteva scorgere tramite un buco nel ponte. “Se solo la guerra potesse finire anche qui…”
La terza guerra mondiale, la più tragica guerra che ci fosse mai stata. Una bomba atomica venne lanciata contro la Cine da parte degli Stati Uniti. Così era iniziato tutto. Poi pian piano tutte le nazioni presero una posizione e così iniziò quella guerra. Ormai erano anni che andava avanti. Scoppiò nel 2013, proprio l’anno dell’ultimo numero di Naruto. Ora erano nel 2024 ma quell’inutile guerra andava ancora avanti. “Se solo potessi vivere libera e spensierata come Naruto in un paese come Konoha…” sospirò la ragazza. Purtroppo però non si accorse di aver alzato un po’ troppo la voce.
“C’è qualcuno la dietro?” una voce proveniva da dietro ai container. Anne si alzò di scatto coprendosi la bocca. Cosa aveva fatto?! Se quell’uomo l’avesse scoperta la sua vita sarebbe finita. La ragazza sentì il rumore stridulo. Qualcuno stava spostando le casse di metallo. Terrorizzata si prese le spalle e iniziò a tremare. Non poteva finire tutto così.
Un’ombra apparve da dietro delle travi di legno. Il suo cuore si fermò per un attimo. Finito, era tutto finito. Osservava inerme la figura maschile avvicinarsi.
“Una cittadina, incredibile che tu sia ancora viva.” Esclamò sorpreso l’uomo, poi sorridendo estrasse la pistola dalla federa “peccato che tu debba morire, seriamente non vorrei farlo, mi dispiace.” Lo diceva con una nota divertita. Questo Anne lo notò. Voleva fuggire, scappare ma l’unica cosa che riuscì a fare quando vide l’uomo che premeva il grilletto fu portare la mano davanti agli occhi come quando faceva per coprirsi dai raggi del sole.
“Lascerò questo mondo così. Che schifo. Chissà come sarebbe andata se fossi nata a Konoha, mi piacerebbe davvero saperlo…” sorrise. Stava cadendo senza vita sul suo solito materasso nel suo solito nascondiglio che aveva imparato a chiamare casa ma sorrideva “In questo potrò rivedere la mia famiglia” pensava mentre il suo corpo cadeva esanime per terra. Poi il buio solo quello.
 
Il cinguettio degli uccellini la destò dal sonno.
“Uccelli? Pensavo che non avrei mai più sentito il loro canto”
Aprì gli occhi lentamente ma il sole la accecò. Si coprì velocemente e si sedette. Il terreno su cui si trovava era molto morbido. “Terra?!” esclamò sorpresa. Aprì completamente gli occhi e rimase incantata dal panorama che le si presentava dinnanzi. Fiori, fiori dappertutto di tutte le forme e i colori. “Splendidi” riuscì a pensare solo a quello mentre si alzava e ne raccoglieva uno. Avvicinò il suo naso al fiore rosso fuoco. Il suo odore era un misto tra il dolce e l’amaro. Rimase affascinata da quel bellissimo fiore. In lontananza sentì il rumore di un ruscello. “Acqua!” pensò allegramente la ragazza che iniziò a correre nella direzione del fiumiciattolo. Quando arrivò si inginocchiò sulle sue sponde sciacquandosi il viso.
Si specchiò nell’acqua limpida, non era cambiata di una virgola. Aveva ancora i suoi lunghissimi capelli rossi mossi che le arrivavano alla schiena, gli occhi verdi chiari e la pelle bianca. “Rossa come il sangue e bianca come il latte” pensò mentre si specchiava. Non aveva mai avuto l’occasione di leggere quel libro anche se avrebbe voluto farlo. Si alzò in piedi ed osservò ancora una volta il luogo in cui si trovava.
“Che sia in Paradiso?” pensò felicemente.
Ma su questo si sbagliava, non era in Paradiso, non lo era affatto.

~•~•~•

Ed eccomi qui con la mia prima fanfic riguardante Nuruto :3
Spero veramente che possa piacere a qualcuno anche se in questo capitolo sono stata veramente mooolto vaga D:
Mi scuso moltissimo e vi prometto che nel prossimo inizierà le storia vera e propria! Questo è una specie di introduzione per capire un po' il contesto della storia e da dove arriva la protagonista! Il suo nome è Anne ma il cognome sinceramente devo ancora inventarlo... Inoltre mi scuso se nel testo o in questa nota ci sono errori.
Ora vado e ringrazio tutti coloro che leggeranno questa fanfic!
Un bacione
sunrise~
  
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