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Autore: Artemis Kiss    08/12/2012    2 recensioni
In questa storia Chris e Darren avranno a che fare con una misteriosa ricattatrice, che ha rubato uno dei beni più preziosa di Chris; per riaverlo i due saranno costretti a portare a termine svariate richieste, anche piuttosto imbarazzanti.... Ce la faranno?!
La regina del CrissColfer VS i nostri beniamini..... Chi vincerà?
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Chris Colfer, Darren Criss
Note: Lime, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quello che il fandom non sapeva era che in realtà Alexa era andata in missione per loro.
Infatti, la ragazza in quel momento si trovava nella sala d’attesa dell’aeroporto di Roma, aspettando che il suo volo venisse chiamato… direzione Los Angeles! 
Seduta su quella scomoda sedia e con “Perfect” al massimo volume, Alexa stava definendo gli ultimi dettagli del suo diabolico piano.. << alla faccia di Ryan Murphy! >> pensò sorridendo mentre ripassava la piantina della zona in cui abitava un certo Signor Colfer… la sua destinazione finale era quella: il suo obiettivo? Far mettere insieme Darren e Chris anche a costo della sua stessa vita!
 
*
 
DOMENICA  2/12/2012
 
Dopo un volo di 13 ore, stanca ma felice, la nostra regina uscì dal LAX accompagnata da sua madre, che era stata convita a seguirla con una minaccia; “Se non mi accompagni cucino Chriscriss!”.
Le due noleggiarono una macchina e si incamminarono verso casa Colfer per mettere in atto la prima parte del piano…la più difficile e pericolosa.
Arrivata di fronte al cancello, asciugando una lacrimuccia data dall’emozione, si appostò dietro ad un albero dopo aver sentito due voci avvicinarsi all’uscita. << O mio Dio, Chris Colfer sta per arrivare e forse insieme a Darren… o no, è solo Ashley >>
I due ragazzi salirono sull’auto, per poi sparire dalla visuale della ragazza, che sospirando si intrufolò nel giardino << Grazie Chris per avermi facilitato le cose, Almeno non devo scavalcare il cancello rischiando la vita >>.
Arrivata davanti alla porta estrasse una forcina dai capelli per cercare di scassinarla, ovviamente con risultati pessimi, e in quel momento un’idea geniale balenò nella sua mente << E se come tutti gli americani che si vedono nei film, anche lui tenesse una chiave di scorta, rigorosamente per Darren, sotto lo zerbino? >>
La ragazza esultò raggiante nello scoprire che anche Chris era vittima dei clichè americani, poi strinse la chiave come se fosse un tesoro prezioso e aprì la porta, prendendo un respiro profondo prima di varcare la tanto agognata soglia.
 
Entrando in casa come un ninja accompagnata dalla fedele valigetta con il kit da spia, la ragazza si sporse verso la parete alla ricerca dell’interruttore della luce, ma proprio nel momento in cui l’aveva trovato, qualcosa di soffice le tagliò la strada  facendola cadere rumorosamente di fronte al divano. Dopo un attimo di stordimento dovuto alla botta e all’improvvisa illuminazione, Alexa cercò di alzarsi inutilmente, perché qualcosa di pesante si era posato sulla sua schiena; voltandosi per cercare di capire cosa la trattenesse giù, sperando vivamente che non fosse il gigantesco gatto di Colfer, notò un luccichio provenire da sotto il divano.
Cercò di aprire la valigetta e con qualche difficoltà riuscì a trovare quello che stava cercando: prese le pinzette e un sacchetto di plastica e allungando il braccio afferrò l’oggetto misterioso, che per la felicità della ragazza corrispondeva al suo desiderio; si trattava infatti di un colorato incarto di preservativo, rigorosamente aperto. << Ok, ho bisogno di ricordarmi come si respira… Chris Colfer fa sesso e molto Probabilmente con Darren. GRAZIE BRIAN >>
Il gatto sembrò leggerle nel pensiero e rispose con un “Miao” che sembrava quasi un “Di niente”.
“Brian tesoro, ti voglio tanto bene ma alzati, io devo continuare la mia missione.” Il gatto non sembrò particolarmente propenso a spostarsi, infatti la sua risposta non tardò ad arrivare; si accoccolò meglio sulla sua schiena e cominciò a farle le fusa. 
<< ok, pensa Alexa, pensa.. non vuoi morire qui.. giusto? Ok, morirei in casa di Chris Colfer e lui mi noterebbe.. insomma chi è che non noterebbe un morto in casa sua.. così però non porterei a compimento la missione e il fandom non scoprirebbe mai che Chris fa sesso! No, devo trovare il modo per far spostare Bryan… ci sono! >> pensò estraendo un muffin al triplo cioccolato dal kit e porgendolo al gatto nel tentativo di corromperlo, ma purtroppo la nostra beniamina non sapeva di avere a che fare con un vero e proprio genio del male, il gatto con una mossa degna del miglior ninja riuscì a strappare il muffin di mano alla ragazza e ingoiarlo in un sol boccone sotto lo sguardo allibito di Alexa.
<< promemoria per me.. twittare a Chris di smetterla di addestrare Bryan nelle arti marziali.. ok.. la mia fine  è giunta.. morirò qui! >> pensò estraendo il fedele i-phone e scattandosi una foto di lei schiacciata da venti chili di gatto per mandarla come addio a parenti e amici.
Per sua fortuna il gatto, inspiegabilmente, era ancora affamato per cui decise di abbandonare il comodo giaciglio a favore della ciotololina, o meglio scodella da insalata piena di cibo, per un leggero spuntino..
<< sia ringraziata la fame continua di Bryan! >> pensò Alexa contenta di potersi alzare accusando un principio di mal di schiena dovuto alla mole del felino, si avviò alle scale che l’avrebbero portata al Sacro Graal, la camera di Colfer, per sfortuna tra la sua meta e lei si stagliava una lunga scalinata a chiocciola;  cominciò la sua corsa, convinta di aver già perso tempo a sufficienza col gatto, presa dalla foga non notò una “minuscola” paperella di gomma abbandonata malamente in mezzo alle scale, inutile dire che ci scivolò sopra maledicendo Bryan per l’ennesimo tentativo di ostacolare la sua missione.
Alla fine riuscì ad arrivare illesa, o quasi.. i maledetti giocattoli di Bryan erano molto numerosi e sparsi un po’ ovunque a creare  trappole mortali  << dannato gatto! >>,  davanti alla porta della camera, ispirò per un attimo ed aprì la porta decisa..
Estrasse l’i-phone per scattare  foto scoop ad ogni angolo della stanza, prendendosi un secondo per fangirlizzare, in fondo era in camera di Chris Colfer chi è che può dargli torto, poi si avvicinò decisa al comodino sinistro puntando subito al primo cassetto, << perché lubrificante e preservativi sono sempre qua.. infatti.. >>   pensò mentre di fronte a lei facevano bella mostra di sé una scatola di preservativi alla mela e una bottiglietta di lubrificante aperta. 
Un miagolio la distrasse dal suo fangirlizzare e voltandosi si gettò su Bryan per festeggiare con lui, anche se il felino non sembrava particolarmente entusiasta di ciò.
“Mao..”    (lasciami  andare donna!)
“Si cucciolo, lo so che sei felice anche te!”
“Miaaaaaaaaaaaaaao..” (ma veramente della vita sessuale di Chris mi importa poco o nulla..)
“Ma davvero? Ma.. il su compagno è Darren vero?”
“Miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao..”  (No anche te no! Tenete quell’hobbit saltellante lontano dalla MIA casa!)
A quelle parole, stanco della vicinanza della ragazza e soprattutto delle sue offensive insinuazioni sul fatto che un nano iperattivo dovesse entrare nella casa, visto che già tollerava a malapena la presenza del suo schiavetto, si divincolò scendendo rapidamente le scale; Alexa stava per seguirlo ma la sua attenzione fu catturata da una boccetta blu, che si ergeva solitaria sul cassettone;  si avvicinò ad essa con gli occhi scintillanti di emozione e una lacrima di commozione che premeva per uscire dai suoi occhi.. perché la leggenda era vera, Chris usava Rain..  << o mio dio! Io, Chris e Darren profumiamo allo stesso modo! >>
Continuò a ballare con il profumo tra le braccia seguendo una melodia immaginaria finché un “Miaaaaaaaaaaao!”  molto adirato le ricordò che aveva una fase due da attuare; arrivò in soggiorno  guardando Bryan con uno sguardo famelico, che face capire al gatto che forse era meglio scappare, e lo afferrò prima che riuscisse a portare a termine la fuga, si mise a sedere con un felino irritato e spaventato sulle gambe e riprese la conversazione di prima..
“Allora piccola palla di pelo, rispondi alle mie domande e ti porterò ad un livello raggiungibile anche dalle tue zampette tutta la scorta di cioccolata che Chris nasconde nei ripiani più alti della cucina..”
A quelle parole gli occhi di Bryan si spalancarono estasiati, smise di ribellarsi e cominciò a pensare che collaborare con quella strana umana avrebbe portato vantaggi anche a lui, erano settimane che cercava, inutilmente, un modo per raggiungere quella dispensa.
“Miao!”  (Domanda e ti risponderò!)
“Allora Bryan, dov’è che il tuo padroncino tiene la scorta segreta di Diet-coke.. “
“Miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao, miao miao miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao miao miao miao miao!”  (tanto per cominciare non è il mio padrone, ma il mio schiavo.. comunque quello che cerchi si trova oltre quella porta accanto alla cucina ed ora rispetta la promessa!) 
 
Alexa guardò spaesata il gatto cercando di capire qualcosa da quel dialogo e maledicendosi di non  aver preso lezioni di Miaoese da Giada, la sua compagna di banco, cominciò a guardarsi intorno pensando.. 
<< se fossi una scorta segreta di  Diet-coke.. dove mi nasconderei?! >>  sotto lo sguardo allibito di Bryan.
“Devo salire su? – il gatto scosse la testa maledicendo mentalmente gli stupidi problemi di incomprensione tra umani e felini – ok.. allora devo andare in cantina? No.. senti Bryan, mi sa che facciamo prima se mi ci porti..”
E Bryan dall’alto della sua grande compassione, farebbe di tutto per il cioccolato, si alzò e con una grazie improbabile per la sua mole raggiunse una porta accanto alla cucina, Alexa si alzò poco convinta, pensando che Bryanle la volesse attirare in  una trappola.. aprì lentamente la porta pronta a scattare all’indietro al minimo cenno di pericolo ma quello che si trovò davanti le tolse il respiro; file e file di Diet-coke di diverse dimensioni e tipologie la salutavano dai vari scaffali, per la ragazza stare lì era come per Scrat entrare nel paradiso delle ghiande..
<< Chris meno male che non sei drogato.. mmm.. come diavolo le faccio uscire di qui tutte queste lattine.. ci vorrebbe una squadra di football! >> compose velocemente il numero della madre che l’attendeva nell’auto..
“Mamma mi servono rinforzi..”
“Rinforzi.. quante lattine ci saranno mai!”
“Non puoi neanche immaginarlo….”
 
*
 
“Dannazione, mi sono scordato dentro le chiavi…”
“Ma non hai quelle di scorta sotto lo zerbino?!”
“Si Darren, prendile te..  io chiudo il cancello..”
Darren aprì la porta aspettandosi un agguato da quella peste… no da quel mostro… no da quel nazista del gatto di Chris Colfer, ma stranamente di lui nessuna traccia.. << comincio a stragli simpatico.. >> ma nel momento in cui l’ingenuo ragazzo mise un piede oltre la soglia della casa, una palla di pelo grigio si avventò sulla sua gamba cercando di azzannarlo..
“Bryan, cazzo staccati, mi fai male.. Chris da quant’è che non lo sfami?!”
“Gli avevo lasciato la ciotola piena prima di uscire.. cucciolo cosa fai?”
Disse avvicinandosi al collega per vedere il felino seduto che fissava Darren con occhioni degni del Gatto di Shrek; Colfer spostò lo sguardo accigliato su Darren che guardava offeso il felino..
“E cosa ti avrebbe fatto di male stavolta, Dare.. ti ha guardato male?”
Darren abbassò lo sguardo offeso, mentre il contro tenore lo superò andando dritto verso la cucina per prendere una delle sue dosi di Diet-coke giornaliera, nel momento in cui l’amico fu fuori dal suo campo visivo il moro guardando con disprezzo il felino sussurrò..
“Dannatissimo gatto, prima o poi me le pagherai tutte!”
“Dio, quest’anno il Trevor è stato davvero stressante, credo proprio che mi ci voglia una doppia razione di Diet…. che cazzo..”
Chris bloccò la frase di colpo e la casa piombò in un silenzio tombale, che fece preoccupare Darren, il quale si avvicinò titubante alla cucina giusto in tempo per sentire un urlo agghiacciante e vedere l’amico accasciarsi a terra, davanti al frigorifero aperto, più bianco del solito; gli si avvicinò con cautela cercando di capire quale fosse il problema, ma non notando niente di preoccupante.
“Chris.. c-cosa.. è… successo?!”
Chris sembrava in coma, l’occhio spento che osservava uno scompartimento del frigo,  Darren cercò di riscuoterlo ponendo una mano sulla sua spalla e fu solo allora che il castano si alzò di scatto in piedi, facendolo cadere e si avviò a passo felino verso la porta della dispensa; si prese un attimo prima di aprire chiudendo gli occhi e ispirando per poi abbassare la maniglia lentamente, entrando nella stanza, fu solo a quel punto che aprì gli occhi scoprendo di essere finito in un film horror.
“Chris si può sapere che sta succedendo.. comincio a preoccuparmi..”
“Ques-questa lettera era attaccata alla lattina.. vu-vu-vu-vuota, che era in frigo – disse porgendo a Darren un foglio stropicciato mentre le lacrime gli rigavano gli occhi – l’ultima lattina che mi hanno lasciato Dare.. ed è vuota.. capisci?!?!”
Darren afferrò il foglietto senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Chris, con le lacrime versate l’azzurro dell’iride diventava più luminoso e il moro rimase senza fiato  accorgendosi che l’amico non era mai stato così bello come i quel momento e che l’unica cosa che voleva fare era abbracciarlo; poi lo sguardo fu catturato dal movimento della mano del castano e si ricordò del pezzetto di carta che stringeva tra le dita, lo aprì lentamente e spalancò gli occhi dalla sorpresa..
 
 
Rilessero, ancora increduli, ad alta voce tutti i punti in religioso silenzio almeno fino a che non arrivarono al punto quattro, in quel momento Chris guardò terrorizzato l’amico..
“No, no… non possiamo farlo..”
“Tranquillo Chris, insomma per un bacio.. quante ce ne siamo durante le riprese?”
“Ma dovrà essere un bacio vero, Dare.. tipo quelli che davi a Mia..”
“E va beh.. in fondo non è la prima volta.. non morirò per un bacio..”
Proseguirono nella lettura, ma entrambi rimasero congelati nel leggere il punto seguente.. 
“Fate.. un.. video.. in cui.. fate.. sesso.. ho letto bene Chris?”
Ma Chris non rispondeva, era semplicemente sbiancato fatta eccezione per le guance, completamente arrosate per l’immagine che quella frase gli aveva fatto nascere nella mente, lui e Darren.. a fare sesso..
Ma fu riscosso dai suoi pensieri da una mano che si era posata titubante sul suo braccio..
“Chris?”
“Mmmm.. non possiamo farlo Darren, questo non è la stessa cosa che dare un bacio.. è molto di più, insomma tu sei etero!”
“Allora ricomprati le Diet-coke!”
“Noooo.. insomma è una questione di principio.. qualcuno si è introdotto in casa mia, ha eluso la sorveglianza di Bryan e tu sai quanto è difficile.. ed ha rubato la cosa più preziosa che possiedo insieme al Golden Globe! Non posso dargliela vinta così!”
“E allora cosa suggerisci? Dovremo chiedere a Mark come girare un video amatoriale senza realmente fare sesso.. o altrimenti… lo facciamo..”
Chris si voltò di scatto, gli occhi spalancati in un’espressione di pura sorpresa, << Darren, l’etero Darren.. ha appena suggerito di fare realmente sesso?! Bryan mi ha schiacciato nel sonno e sono finito in paradiso senza saperlo… forse è più un inferno.. insomma.. come faccio.. cosa faccio.. cosa.. >>, ma un urlo straziante lo distolse dai suoi pensieri e voltandosi vide l’amico terrorizzato che indicava qualcosa sul foglio con una mano tremante, << che altro dovremo fare, ora.. adottare un bambino? Un rapporto a tre? >> pensò mentre cercava di capire cosa nel biglietto avesse sconvolto tanto l’amico..
“Dare.. cosa.. cosa c’è?”
Il moro si voltò sconvolto come se non capisse perché l’amico non  fosse spaventato a sua volta, ruotò il foglio indicando con un dito la –A – finale.
“A… A ti sta ricattando.. ok, dobbiamo fare tutto quello che ci dice..”
“Dare, ma ti è preso un ictus? No perché, non so se te lo ricordi, ma fra quei punti ce n’è uno che indica che dovremmo  fare sesso.. e filmarci.. e tu sei un fottutissimo etero.. capisci?”
“Ma lei è A!”
“E io sono Chris Colfer!”
 
 
*
 
LUNEDI’ 3/12/2012
 
“Non posso credere che tu mi abbia convinto realmente a seguire i punti per una mania televisiva!”
Disse Chris sedendosi al tavolo insieme a Darren, aspettando il momento opportuno per farsi la foto e spuntare una frase dalla lista, possibilmente il momento opportuno doveva arrivare prima che il nano da giardino si ubriacasse.
“Muoviamoci a fare la foto e andiamo avanti con la lista..”
“Ma dai, Chris.. rilassati, se anche restiamo tre secondi a goderci la festa non muore mica nessuno…”
“LE MIE DIET-COKE!!”
Darren scattò sull’attenti al tono di Chris, si alzò cercando un fotografo per fare la foto prima che il castano cominciasse a rincorrerlo con i sai, finalmente lo trovò e afferrando il contro tenore per un braccio lo tirò a sé e lo condusse nella zona fotografi. 
Arrivati di fronte a loro Chris circondò con un braccio le spalle di Darren; le guance di Chris si arrossarono, la vicinanza col moro aveva fatto si che il buon profumo del ragazzo penetrasse nelle sue narici, tanto da inebriarlo e farlo impazzire; dal canto suo il piccolo hobbit osservava estasiato l’amico, un brivido caldo gli percorreva la schiena ogni qual volta la mano del castano sfiorava un centimetro della sua pelle, che si incendiava ad ogni tocco. Guidato dall’istinto avvolse il braccio intorno alla vita del più alto, proprio nel momento in cui un gruppo di fotografi cominciò a scattare una raffica di foto.
Dopo 5 minuti di foto, i due ragazzi si allontanarono dalla festa in macchina.. direzione “The London”, il ristorante di Gordon Ramsay; nel frattempo Darren estrasse il cellulare e sotto sguardo attento di Chris cominciò  twittare tutte le foto che gli aveva fatto, a tradimento, durante la registrazione della 4x10..
“Darren scusa.. ma hai la foto del mio sedere come sfondo del cellulare?!”
Darren si volse verso Chris con lo sguardo più tenero che avesse mai fatto, in confronto un cucciolo abbandonato in superstrada era nulla, annuendo impercettibilmente e spostando il labbro inferiore leggermente in avanti in un broncio adorabile sotto lo sguardo accigliato dell’amico..
“Che c’è.. è adorabile…”
Disse mostrando lo schermo come per sottolineare l’ovvio, il sopracciglio di Chris svettò verso l’attaccatura dei capelli, si … conosceva il suo sedere ma non l’avrebbe mai definito “adorabile”, sospirò lasciando l’amico a terminare la sua opera spuntando anche il secondo punto dalla lista..
“Bene adesso.. punto tre.. farci beccare ad una cena fuori..”
“Ho prenotato un tavolo al “The London”.. il tuo preferito..”
Chris si aprì in un sorriso luminoso facendo aumentare il battito cardiaco del moro, che si aprì in un sorriso sereno a sua volta.
<< Dio, Chris quanto sei bello.. ma che cazz.. Darren! >>
Un’ombra attraversò gli occhi del ragazzo per un secondo, ma il fermarsi della macchina lo distolse dai suoi pensieri, uscì  velocemente raggiungendo l’amico per la cena.
Seduti al tavolo i due ragazzi ordinarono e poi si lanciarono sull’ennesima conversazione su Harry Potter, scordandosi per qualche ora delle minacce di A.
“Il prossimo punto?”
Chris alzò lo sguardo verso Darren di scatto, la forchetta cadde sul piatto rimbombando nel silenzio del locale; come succedeva sempre, anche questa volta la presenza del moro gli aveva fatto dimenticare il vero motivo per cui erano là, i loro sguardi si incrociarono, perdendosi l’uno in quello dell’altro; il loro momento magico fu interrotto da una serie di flash alla loro sinistra, si voltarono in contemporanea giusto in tempo per vedere un  gruppo di paparazzi appostati fuori dalla finestra del locale. I due si guardarono, la magia ormai spezzata, e sorrisero.
“Anche il punto tre è andato..”
“Ora rimangono solo quelli più difficili.. Dare, sei davvero sicuro?!”
“Devo ripeterti quello che potrebbe farci A. se non assecondiamo le sue richieste?!”
“Ok. Le altre direi di rimandarle a domani… è ora di tronare a casa… “
 
*
 
MARTEDI’   4/12/2012
Ore 7.00 pm
 
Driin…
<< Ok… questo deve essere Darren… cazzo, non ce la posso fare… >>
Chris si alzò dal divano e aprì la porta di casa. Come si aspettava, dall’altro lato c’era Darren con due cartoni di pizza, un paio di birre e un paio di Bellissime e fantastiche Diet-coke!
“Oddio, le mie amate!! Entra muoviti!”
Il ragazzo venne “delicatamente” trascinato all’interno dell’abitazione e poggiò le bevande e le pizze sul tavolino da caffè.
“Ok, dov’è il tirannosauro con la pelliccia? Strano che oggi non abbia cercato di staccarmi una gamba!”
“Esagerato, è solo che è un cucciolo piuttosto territoriale, non è cattivo. Comunque il gatto è stato chiuso, ovviamente contro la sua volontà, in camera mia…”
“Hai fatto bene… non volevi rischiare che ci mangiasse tutta la pizza in un momento di distrazione”
“Ma certo che no, lui non lo farebbe mai… sai bene che preferisce i dolci, e si da’ il caso che ho preferito chiuderlo lì per evitargli traumi dovuti al nostro bacio.”
Darren  sollevò un sopracciglio, confuso sul chiedere all’altro il motivo per il quale una stupida palla di pelo potesse rimanere scioccato da un bacio o se mandarlo direttamente a quel paese. Alla fine preferì evitare ogni tipo di discorso e si sedette sul divano.
“Bene, a te la scelta Chris: prima il dovere o il piacere?” << Anche se ancora non ho ben chiaro quale sia il piacere e quale il dovere… mente per favore, non è il momento di giocare brutti scherzi >> pensò il moro, alzando gli occhi sul castano, che a quelle parole si era paralizzato di fronte a lui sgranando gli occhi.
“ Be… io d-direi di mangiare e guardare il film… nella vana speranza che la tensione si allenti un attimo”, la parte finale della frase fu quasi sussurrata, ma Darren riuscì comunque a sentirlo.
“Posso farti una domanda: Per quale motivo sei così nervoso? Alla fine ci siamo baciati un sacco di volte sul set, e certe volte anche intensamente, in più per te dovrebbe essere molto più facile baciare un ragazzo e non capisco perché sei tu a farti tutti questi problemi, quando quello nervoso dovrei essere io.” 
<< e lo sono… dio non hai idea di quanto abbia pensato oggi al fatto che avrei baciato nuovamente quelle labbra.. >>
“Ma è diverso, lì eravamo Kurt e Blaine, davanti a noi c’erano una cinquantina di persone e svariati microfoni e telecamere… era tutto diverso! Qui invece dovremmo baciarci veramente, con una sola stupida telecamera per poter documentare il momento…”
“Ok, hai ragione è diverso ma devi stare calmo, è solo un semplice bacio…”
 
Ma Darren si sbagliava, quello non fu un semplice bacio… nel momento in cui la telecamera fu accesa e i loro occhi si incrociarono, capì quanto in realtà la situazione fosse pericolosa; Chris, il suo migliore amico, lo osservava con le guance arrossate e gli occhi lucidi e Darren fu costretto a fare violenza su sé stesso per non lanciarsi su quelle labbra. Ma ogni tentativo di resistenza fu vanificato dal castano, che preso dal nervosismo cominciò a torturarsi con i denti il labbro inferiore; la testa di Darren prese a vorticare e tutto ciò che sentì poco dopo fu la consistenza morbida delle labbra dell’amico.  Chris indietreggiò preso alla sprovvista, ma la sua “fuga” fu bloccata prontamente dalle forti braccia di Darren, che si  cinsero possessive intorno al suo corpo attirandolo a sé e fu allora che Chris non poté più resistere e, affondando le mani tra i morbidi ricci del moro, socchiuse le labbra andando a sfiorare con la punta della lingua il labbro inferiore dell’amico, che prontamente gli concesse il permesso di entrare.
Da quel momento il loro bacio si trasformò nell’unione di due bocche create appositamente per stare insieme, mentre le loro lingue cercavano  di esplorare la porzione maggiore di bocca a disposizione, le mani di Darren presero a vagare sulla schiena di Chris con movimenti circolari, lenti e dannatamente eccitanti che fecero sfuggire un mugolio dalla bocca del castano, che si staccò dalle labbra del ragazzo, il quale rispose con un mugolio contrariato, per dedicarsi alla porzione di pelle tra  collo ed orecchio.
“Dio, Chris.. così mi fai impazzire..”
“MIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Chris si bloccò di colpo, alzò lo sguardo per incrociarlo in quello dell’amico, trovandoci dentro confusione e lussuria, le guance si arrossarono di colpo e capì di non riuscire a sostenere oltre lo sguardo del moro, così colse l’attimo di distrazione di Darren, la cui attenzione era stata catturata dai tentativi del gatto di sfondare la porta a testate, per fuggire via..
“Chris…”
Darren si riprese giusto in tempo per vedere la porta della camera dell’amico chiudersi con un tonfo lasciando uscire una palla di pelo tigrata, che prese a fissarlo alquanto irritato; abbassò lo sguardo sconsolato, ignorando persino Bryan che era impegnato a rifarsi i denti sulla sua gamba..  << che diavolo è successo.. insomma.. è Chris.. il tuo migliore amico.. il ragazzo che hai baciato centinaia di volte.. com’è possibile che sia riuscito a eccitarmi con un solo bacio?! >> pensò il moro sconvolto osservando il leggero rigonfiamento all’altezza del cavallo dei pantaloni; sospirò osservando ancora una volta la porta chiusa e lasciò l’appartamento.
<< o mio.. o mio dio! Com’è potuto succedere.. ho perso completamente il controllo.. e lui.. cazzo, Chris lui è etero! E se Bryan non avesse cominciato a tirare testate alla porta? No, non ci voglio nemmeno pensare… >>
Sentì la porta di casa chiudersi, Darren se ne era andato, uscì deciso a farsi una  doccia nella speranza che il getto di acqua calda riuscisse ad eliminare un po’ di tensione e gli facesse riordinare i pensieri in vista della prova più grande che lo attendeva.. la prova che avrebbe cambiato tutto…
 
MERCOLEDI’  5/12/2012 
Ore 7.00 pm
 
Toc Toc…
<< ecco.. è arrivato, respira Chris, respira… >>
Aprì la porta titubante, Darren lo salutò con un sorriso timido ma caloroso, che stonava particolarmente con le occhiaie che gli circondavano gli occhi, senza però diminuire minimamente la bellezza del ragazzo.
“C-ciao.. vieni, cioè entra.. dio.. ok.. accomodati.. insomma, hai capito!”
Darren seguì titubante ed imbarazzato il padrone di casa nel soggiorno, gli occhi che non riuscivano a staccarsi dal corpo sinuoso e sodo del castano.. << quand’è che la situazione si è fatta così tesa? Ah, già.. vi siete baciati e tu hai quasi tentato di saltargli addosso e se non fosse stato per quello stupido gatto.. dio Bryan, giuro che uno di questi giorni finisci arrosto! Darren, ma che cazzo dici! >>
“C-che ne dici?”
“Di cosa? Scusa ero distratto..”
“Dicevo..  c-cominciamo?”
“O-ora?”
“Beh, penso che prima facciamo questa cosa.. meglio è.. non credi?”
Darren annuì titubante, in realtà l’unica cosa che riusciva a pensare era che qualunque cosa  fosse accaduta ormai la loro amicizia non sarebbe più ritornata quella di prima.. insomma per tutta la notte Darren non aveva fatto altro che sognare scenari diversi in cui lui e Chris si rotolavano nel letto avvinghiati e felici, cosa che aveva portato solo ad una maggiore confusione ed ad una erezione pulsante di cui occuparsi.
Il moro cercò di sgomberare la mente mentre seguiva Chris su per le scale, cercando inutilmente di distogliere lo sguardo dal sedere dell’amico, vide il castano inspirare profondamente prima di aprire la porta della camera, non appena fu entrato anche lui chiuse la porta e accese la videocamera.
“Ecco fatto la telecamera è accesa.. sei pronto?”
Darren si voltò verso l’amico, Chris lo osservava terrorizzato con gli occhi lucidi, si avvicinò a lui e gli sfiorò con una mano una guancia lentamente..
“Dare, sei sicuro.. n-non voglio obbligarti.. io..”
“Shhh – il silenzio calò su di loro mentre il moro portò il pollice verso le labbra di Chris sfiorando la pelle candida mentre i suoi occhi non si distoglievano famelici da quelli del castano, si avvicinò lentamente fino a far scontrare le loro labbra dolcemente..  << ormai è inutile negare.. lo vuoi.. sei attratto dal tuo migliore amico Darren, ammettilo.. che alla fine quello che siete costretti a fare non ti dispiace più di tanto.. >> – tutto quello che ho fatto.. l’ho fatto perché l’ho voluto, Chris e lo voglio.. ti voglio, da impazzire… “ 
Sussurrò Darren sulla bocca del ragazzo.. e forse furono quelle parole, forse il profumo del ragazzo che lo aveva inebriato fino a impazzire o forse fu semplicemente lo sguardo di puro desiderio che il moro gli rivolse che fece scattare Chris. Afferrò con uno scatto improvviso il colletto della camicia facendo scontrare le loro labbra in maniera irruenta, sbilanciandosi tanto da cadere sul letto uno sopra l’altro, le labbra del moro si aprirono alla ricerca di un contatto più profondo che fu concesso immediatamente, mentre Chris gli circondava il collo dell’altro con le braccia facendo affondare le sue mani nei morbidi ricci tirandoli lievemente, strappando un gemito a Darren che morì nella bocca dell’altro, il più grande si staccò da quelle labbra, per lasciare una scia di baci umidi lungo la mandibola del castano, sbottonando lentamente la camicia, per poi dedicarsi alla porzione di pelle proprio sopra la clavicola alternando morsi a lappate che portarono il più piccolo ad alzare la testa in estasi. Darren colse al volo l’occasione per leccare la porzione lasciata scoperta tra il mento e la clavicola facendo gemere il castano sonoramente, che con un colpo di reni ribaltò le posizioni strappando la camicia del moro per poi lasciare un scia di baci umidi per poi concentrarsi sui capezzoli del ragazzo che torturò alternando lappate a morsi.. 
 “Oddio C-Chris… mmmh”
Sentì il sorriso di Chris nascere sulla sua pelle mentre continuava la sua discesa verso l’ombelico, allungando un mano verso il bottone dell’amico, ma fu bloccato dalle mani di Darren che afferrarono il suo volto per riportare le loro labbra a scontrarsi..
“Dio, Chris.. sei bellissimo..”
Sospirò il moro sulle sue labbra prima di sganciare il bottone e sfilare lentamente i pantaloni al ragazzo, sfiorando delicatamente ogni centimetro di pelle che veniva scoperto, ben presto entrambi i ragazzi rimasero nudi. 
Si persero l’uno nello sguardo dell’altro, un sorriso sereno si apriva sulle labbra di entrambi… Chris non leggeva paura negli occhi dell’amico, solo amore e desiderio; passarono una delle notti più belle della loro vita e si risvegliarono abbracciati l’uno all’altro, gli sguardi pieni d’amore.. ormai era inutile negarlo, provavano qualcosa l’uno per l’altro e forse il destino li aveva voluti aiutare sotto forma di una piccola ragazza dai capelli arcobaleno..
“Grazie A.”
 
*
 
GIOVEDI’  6/12/2012
Ore 11.00 am
 
Darren osservava la porta da cui doveva entrare con lo sguardo vuoto.. non poteva crederci aveva lasciato Chris solo da un’ora e già tutto quello che riusciva a pensare era al momento in cui lo avrebbe avuto tra le braccia di nuovo..
<< dio, sono davvero un caso perso! >>
“Signor Criss.. tocca a lei..”
Darren sospirò.. un sorriso luminoso si aprì sulle sue labbra quando incontrò lo sguardo dolce della giornalista, adorava essere intervistato da Ellen, riusciva sempre a metterti a tua agio.. anche quando ti metteva in imbarazzo..
“Darren Criss..”
Darren si sedette sulle comode poltrone rispondendo gentilmente a tutte le domande ed aspettando il momento giusto per eseguire l’ultima richiesta.. e quel momento arrivò anche troppo in fretta..
“Allora Criss.. il fandom CrissColfer continua a trattarvi come se  foste una vera coppia.. la cosa non ti dà minimamente fastidio?”
“No, perché dovrebbe darmi fastidio se ci trattano come una coppia vera e propria.. in fondo lo siamo..”
“Si, certo.. come Kurt e Blaine?”
“No, come Chris e Darren..”
Ellen rimase un attimo stordita dalle parole del giovane, il silenzio calò sullo studio, mentre le guance di Darren si arrossavano dall’imbarazzo..
“Q-quindi… confermi la tua relazione c-con Chris Colfer?”
Il sorriso di Darren si allargò mentre rispose: “ Si, sono ufficialmente e felicemente fidanzato con Chris Colfer!”
 
Darren non sapeva come la sua dichiarazione avrebbe influenzato la vita di tumbl,twitter e facebook.. tanti piccoli network furono intasati da post, immagini e video di fan ridotte alle lacrime di gioia che volevano far diventare il 6/12/2012 festa internazionale.. 
Dalla sua piccola camera di albergo la nostra giovane eroina, si  stava godendo in lacrime la sua vittoria..
 
*
 
Ore 6.00 pm
 
L’auto di Chris si fermò davanti al luogo dell’incontro, si voltò sentendo la mano del ragazzo stringersi  sulla sua spalla..
“Andrà tutto bene Chris.. in fondo.. anche nel caso in cui non potessi riottenere le Diet-coke, avrai comunque me..”
“NON.POTESSI.RIOTTENERLE?!  Darren dopo tutto quello che abbiamo fatto PRETENDO che mi siano riconsegnate tutte SANE e SALVE!”
Un leggero bussare al finestrino distolse entrambi dalla conversazione, fuori dalla macchina una ragazza bionda li osservava sorridente e con le lacrime agli occhi salutandoli con una mano e mostrando un sacco nell’altra, Chris si gettò fuori dall’auto abbracciando in lacrime il sacchetto..
“Non permetterò mai più a nessuno di toccarvi, piccole care.. ho già fatto istallare l’antifurto!”
Darren alzò gli occhi al cielo mentre la ragazza rideva di gusto scattando foto alquanto compromettenti all’amico.. quando Chris decise di alzare finalmente lo sguardo dalle sue amate, guardò la ragazza con un misto di odio e di amore..
“Tutto questo è opera tua!”
“Perché hai ucciso Allison!!”
Darren se ne uscì fuori con una delle sue frasi ad effetto, che gli costò una forte pacca sulla testa da parte del suo ragazzo. La ragazza intenerita dalla scena scoppiò a ridere per poi urlare un “Che teneri”, facendo così tornare alla realtà i due giovani.
“Siete l’amore… lo sapevo che i miei sforzi sarebbero serviti a qualcosa, ma per quanto mi dispiaccia interrompervi dobbiamo parlare di affari; alcuni dei punti li ho visti realizzarsi con i miei occhi, ma per gli altri ho bisogno delle prove.”
Chris sospirando tirò fuori dalla tracolla due Dvd, che consegnò di malavoglia alla ragazza.
“Eccoli qua…c’è t-tutto quello che hai chiesto…” Disse il ragazzo imbarazzato.
La ragazza sorrise e prese i due Dvd.
“Bene, adesso che ho fatto il mio lavoro posso anche fangirlizzare… voi due siete fantastici e bellissimi, io vi adoro!! E Chris, tu per me sei un esempio, ho letto i tuoi libri e ho visto il tuo film…ho pianto di continuo.”
“ Be…GRAZIE” Dissero i due ragazzi in coro.
“Toglimi una curiosità…tu di dove sei??”
“Italiana…vi prego, venite da noi…ci sono un sacco di fan che non vedono l’ora d’incontrarvi”
“Vedremo…”
Il suono di un clacson interruppe la loro conversazione.
“Be, un aereo mi aspetta… ciao!”
La ragazza gli voltò le spalle, ma un attimo prima che lei entrasse nell’auto, Chris la fermò urlando.
“Aspetta… dicci almeno il tuo nome…”
“Io- io sono ALEXA!”
 
THE END… 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
…MAYBE?
 
Un anno dopo
 
“Alexa… c’è posta per te!”
La ragazza scese velocemente le scale e prese in mano la busta bianca che la madre le porse. La guardò un attimo, stranita, e poi l’apri titubante…
Un sorriso soddisfatto si aprì sulle sue labbra, si voltò verso sua madre… 
“ Rispolvera l’abito buono; siamo invitate ad un matrimonio…”

 
 
 
 
 
 
NOTE:
 
Salve, spero che la OS vi sia piaciuta, questo è un regalo di Natale atipico per la capoarea del nostro street. Non importa dilungarsi troppo sul suo nome,tanto chiunque visiti questo fandom la conosce...In fondo il suo nome è una garanzia! Speriamo vi abbia divertito quanto ci siamo divertiti noi a scriverla. 
P.S: Qualsiasi cosa sia scritta nella storia non è assolutamente volta ad offedere Alexa, dato che è una persona a cui vogliamo bene. 
 
-Artemis Kiss-
  
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