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Autore: MaracHARIBO    08/12/2012    1 recensioni
Sono una ragazza speciale,non mi sto vantando,sono solo diversa dalle altre,ma non caratterialmente,ma comunque,un giorno incontro un ragazzo,che mi fa diventare felice,quel ragazzo dagli occhi color nocciola,quel ragazzo che mi ha fatto sognare per notti e giorni interi,quel bel ragazzo,palestrato,con dei bei gusti con il vestire.
-Leggete perfavore,ci tengo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I believe in love at first sight;

 
 
 
 
 
Era una fatidica giornata,fredda,nuvolosa,tipico di Londra.
Avevo in mano il mio Starbucks caldo.
Stavo solo aspettando la metro per ritornare a casa.
Ero seduta su quelle tipiche panchine a due,fredde e rigide,pure scomode.
Nelle orecchie avevo il mio ipod.
Non mi ero accorta che adesso di fianco a me non c'era più il nulla,ma solo un ragazzo,con un'agenda in mano.
Il ragazzo non era neanche male.
Aveva un bel gusto per le scarpe,erano delle vans verdi con lacci neri,i jeans stretti come il colore di quest'ultimo,una camicia aperta quadrettata verde,di varie tonalità,e una maglia sotto anch'ella nera.
Insomma aveva un bel gusto in tutto,anche nel vestire.
La maglietta era attillata,quindi i pettorali si potevano scorgere sotto di essa.
Pensai,il ragazzo palestrato ha un bel gusto.
Sul collo aveva una voglia a forma di cuore,era adorabile.
Un mento perfetto sorgeva sul suo viso,e una bocca rosea sorgeva al di sopra di esso.
Il naso era leggermente arrossato,per il freddo,e degli occhi vispi e color nocciola sorgevano stanchi.
Il ragazzo doveva essere uscito da scuola.
E notai,una cresta,marrone che gli incorniciava il viso.
Però non una di quelle riempite di lacca e gel per capelli,affatto,la sua era ben curata,e che adesso il vento la stava scompigliando.
Ritornai a guardare quei bellissimi pozzi di nocciola,sono sempre stata affascinata dai ragazzi con gli occhi color marroncino.
Notai che si era girato a guardarmi anche lui,e subito mi ricomposi.
Ritornai a sorseggiare dalla cannuccia la bevanda ormai tiepida,e con l'altra mano finsi di far qualcosa,evidentemente ero diventata nervosa.
Pochi attimi dopo volli riguardare quei pozzi,erano come una calamita,così feci,e così mi girai la testa dalla sua parte e vidi che stava scarabocchiando qualcosa,forse disegnava,e forse,sentendosi osservato alzò la testa e la girò dalla mia parte,e mi guardò per un attimo,in cui io abbassai subito gli occhi per passare inosservata.
Passò qualche secondo,in cui finii la bevanda,che adesso me la rigiravo fra le mani,sentivo sempre il suo sguardo addosso,come se mi stesse studiando.
Allora mi feci coraggio,e alzai la testa anch'io,l'avessi mai fatto.
Mi stava osservando,e adesso sorridendo,imbambolata non sapevo che fare,e quindi lo imitai,quindi gli sorrisi gentilmente.
La canzone era finita da un bel pezzo,e ci stavamo mandando occhiatine tutt'e due,era un momento imbarazzante.
Vidi da lontano il mio treno arrivare,così cominciai a prepararmi.
Scocciata raccolsi tutta la mia roba.
Non volevo che finisse quel momento.
Presi il mio starbucks e lo gettai in un cestino per di lì,dopo poco mi rigirai per riprendere la mia borsa che era magicamente aperta.
La guardai in modo interrogativo,e pensai,forse l'avevo lasciata aperta uscita da scuola.
Guardai per forse l'ultima volta quei bellissimi occhi color nocciola e triste salii su quella maledetta metro,e presi un posto,un posto a caso,ovviamente libero.
E notai che l'ipod era scarico così lo spensi disperata,di bene in meglio,eh.
La metro dopo pochi minuti si fermò,ero arrivata.
Mi rimisi la mia sciarpona e la rigirai più volte attorno al collo per non prendere freddo e nel mentre scesi.
Ci misi poco ad uscire dalla stazione,e fuori notai che la mia bici era sempre lì,per fortuna nessuno l'aveva rubata.
Salii in sella e cominciai a pedalare,la mia casa era dieci minuti distante dalla stazione.
Arrivata saltai giù dalla bici,e mi riscaldai subito il naso e le guancie,che erano come ghiacciate.
Mi palpai le tasche dei miei jeans stretti e finalmente le trovai,e aprii la porta.
Mia mamma e mio papà come copione,erano a lavorare,sono tutt'e due dei dottori.
Chiusi la porta e salii le scale e buttai la borsa sul letto e mi misi subito comoda:pantaloni grigi di una tuta a caso,e una felpa gigante nera.
Cercai nella borsa l'ipod per metterlo in carica,e nel mentre trovai un fogliettino su scritto 'stessa ora,stesso posto,domani?  -ragazzo misterioso'.
Subito cercai di calmarmi,chi era stato?
Perchè non me n'ero accorta prima?
E perchè c'era disegnato un occhio color nocciola?
E perchè sto sorridendo,adesso?
Perchè tutto questo mi ricorda vagamente il ragazzo dalla voglia attraente sul collo?
Tutto il giorno lo passai a sognare ad occhi aperti,e farmi mille filmini mentali su cosa potesse succedere domani.
Ma,se tutto questo fosse uno scherzo?
Se tutto questo fosse solo una messa in scena per ingannarmi?
Perchè ad un tratto sto diventando cupa?
E perchè mi importa così tanto di sapere che succederà domani?
Troppe domande,e nessuna risposta.
Speravo solo che Quel ragazzo non mi avesse giocato uno scherzo,e sopratutto speravo che fosse lui.
Non sapevo perchè speravo tanto che fosse lui,ma in quel momento quando riconobbi il suo profumo sul foglietto mi mancò l'aria.
Doveva essere lui.
 
 
 
 
 
 
 
Mi svegliai di mattina,era sabato,e non dovevo andare a scuola,era festa questo giorno.
Stranamente,mi svegliai col sorriso,pensavo a cosa potesse succedere.
C'erano momenti in cui pensavo in negativo,ed altri in positivo.
Ero troppo,troppo nervosa.
E' possibile essersi innamorati alla prima vista?
Fino a due giorni fà non ci credevo,per niente.
Ma adesso che lo sto vivendo questo momento,credo di aver cambiato idea.
Tutto è possibile,basta crederci.
Mi alzai dal letto e mi pettinai i miei capelli corvini spettinati,che diventarono lisci.
Incredibile come con una spazzola questi ultimi si mutassero così bene.
Mi girai un'attimo per controllare l'ora e organizzarmi per che ora prepararmi.
Strabuzzai gli occhi,era già mezzo giorno.
Avevo due ore contate,nè un minuto di più nè uno di meno.
Corsi nella doccia e mi raccolsi i capelli così da non bagnarli perchè erano già stati lavati,
Mi svestii e entrai nella doccia,con l'acqua bollente che mi rilassava,del tutto.
Mi insaponai per bene,e dopo neanche un quarto d'ora uscii dalla doccia e mi avvolsi nell'accapatoio viola e mettendomi le pantofole mi diressi in camera.
Presi dei jeans quasi del tutto strappati bianchi con sfumature grigie,e decisi poi di metterci sotto dei collant neri con fantasie,e un maglia larga sempre nera,una felpa grigia,e presi le mie amate vans nere anch'esse,e con lacci grigi.
Non si notava che amavo il nero,no?
Non amavo tanto dare all'occhio,non mi piacevano per niente i vestiti seriosi.
Scesi in cucina e mi preparai un thè anch'esso bollente,in inverno pativo molto il freddo.
Presi dalla dispensa del latte,una bustina di thè,e dello zucchero.
Odiavo il thè amaro,al contrario di quello dolce.
Presi anche una tazze in cui versai l'acqua bollente e subito immersi la bustina.
L'acqua stava incominciando a diventare sempre più scura,e dopo versai un po' di latte,per dar più gusto.
Mescolai ed aggiunsi anche un po' di zucchero. 
Lo sorseggiai,e pensai,sarò provetta come cuoca.
Dopo un po' di minuti lasciai la tazza ormai vuota,nel lavandino.
Fissai l'orologio e decisi che era tempo di truccarsi,era l'una e mezza,e se volevo arrivare in tempo dovevo sbrigarmi.
Mi misi un filo di matita e uno strato di smalto nero.
Dopo cinque minuti ero pronta con lo smalto asciugato.
Presi una giacca di pelle,e la borsa con dentro il bigliettino del ragazzo palestrato,ero fermamente convinta che fosse lui.
Lasciai un post-it sulla porta dei miei genitori con scritto che ero uscita ecc. per non farli preoccupare.
Presi le chiavi di casa e finalmente uscii.
Saltai sulla sella della bici e nervosa cominciai a pedalare.
Dopo un quarto d'ora arrivai ed ero in ritardo di qualche minuto. 
Maledizione.
C'era un casino di traffico quel giorno.
Lasciai la bici nel posto più oscuro dove non la potessero vedere,e corsi dentro alla stazione,e arrivai finalmente in quel posto.
Mi guardai attorno,ma di lui non c'era traccia.
Guardai l'orologio,ero in ritardo di cinque minuti,è impossibile che se ne fosse andato via senza neanche aspettarmi.
Passarono minuti e minuti e non si faceva vivo.
Lo sapevo,era solo uno stupido scherzo.
Ritornai a casa scoraggiata. 
E ritornai a dormire.
 
 
 
 
 
 
 
Era arrivato lunedì,e con la storia del ragazzo palestrato avevo chiuso.
Avevo finito scuola per quel giorno e guardai l'orologio,fra un po' doveva arrivare il treno.
Lo stesso treno quando avevo visto lui.
Quello che ha infranto i miei sogni,e fatto scomodare in un giorno di festa.
Maledizione a lui ed i suoi occhi.
Difianco a me apparve una figura slanciata e un pochino familiare,che si sedette difianco a me.
In quell'istante misi le cuffiette dell'ipod nelle orecchie,così da non calcolarlo.
Avevo un libro in mano e in quel momento c'era un post-it sopra,probabilmente suo.
'Perchè ieri mi hai dato buca?' mi girai a guardarlo scocciata,e rincontrai quei bellissimi occhi.
Girai gli occhi al cielo e gli presi la penna dalle mani,e il blocchetto dei post-it,e ci scrissi sopra 'Io? Sei tu che non sei venuto.'
E glielo attaccai sulla sua agenda.
Mi riprese la penna e scrisse 'Io son venuto alle due in punto,se mai tu forse non sarai venuta.' e lo attaccò sempre sopra l'altro.
Strabuzzai gli occhi 'Io sono arrivata in ritardo di cinque minuti,che c'è non sai aspettare?' e ielo attaccai sopra l'altro.
Lo vidi sorridere e scrivere 'scusa,ma dovevo scappare.' con una faccina triste di fianco.
Sorrisi anch'io però scrissi 'allora non chiedermi di venire alla stessa ora se tu non puoi aspettare.' e divertita ielo attaccai sempre sull'agenda.
Notai che si era messo a ridere e allora scrisse 'sei impossibile,ragazza' con una faccina sorridente,e poi l'attaccò sulla mia spalla.
Lo staccai e lo lessi. Rimasi a bocca aperta,e divertita gli diedi uno spintone e gli feci la linguaccia.
Poi scrisse ancora 'che stai ascoltando?' curioso,e risposi senza sorriso 'una canzone speciale.'.
Sì,perchè io ero una ragazza speciale.
Non mi sto vantando ma lo sono,non sono uguale alle altre.
'posso ascoltarla?' mi scrisse ancora con la faccina sorridente,lo guardai in faccia e fece uno sguardo da cucciolo,come posso resistere?
Annuii,allora mi prese le cuffiette nelle orecchie e rimase stupito e disse -ma non stai ascoltando niente.-
Io gli risposi con il linguaggio dei sordo muti,che non potevo sentirlo.
Lui dolce mi scrisse ancora 'sei bellissima,lo stesso'.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
HOLA GENTEEE.
non so a cosa devo questa OS. però è stra dolce. okey? okey. lol.
grazie mille alla recensione dell'altra,però non sono in vena di scrivere delle vere e proprie storie,poi non ho neanche uno spunto.
Ieri ho visto un video su youtube in cui era la trama di un film -non chiedetemi come si chiama,non lo so- però parlava più o meno di questo.
in realtà di videi così ne ho visti due,e questo è quello che mi è uscito fuori.
spero vi piaccia.
apdewrp sciaaaao,arrivederci.
e lasciate una recensione perfavore,ci tengo.
SCIAU BELLESHE.
  
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