Marriege


Ho sempre immaginato questo giorno: io che entravo nel gazebo allestito vicino alla Tana, la musica, gli sguardi addosso, papà che mi accompagnava facendo qualche discorso sul fatto che io sarei sempre stata la sua bambina e poi tu che mi aspettavi all’altare, con i soliti capelli neri in disordine, un’aria malandrina, ma ora vedo solo dei capelli biondi e ordinati, un ragazzo timido e irrequieto, Lysander Scamandro.

-Sei bellissima- mormora lui mentre mi da un bacio sulla guancia.
-Grazie-un sorriso finto sulle mie labbra, fingere di essere felice del mio destino, ma non posso non pensare a come i suoi occhi blu siano così diversi da i tuoi nocciola.

E tu sei proprio affianco a lui, sei il suo testimone, ci credi?
E io, che avevo immaginato tutti il contrario, tu che mi sposavi, tu che mi dicevi “sei bellissima”, tu che mi prendevi la mano, pensavo che tu mi avessi sposato, non avevo mai preso nemmeno in considerazione che avessi rinunciato a quello che eravamo.

Felice, radiosa, serena; devo dare questa impressione, no? Mi sto per sposare, dopotutto. Sembra che l’uomo che parla voglia accelerare il tempo, parla veloce, vuole far scadere il mio tempo di libertà, deve per forza finire così?

-Vuoi tu Lysander Scamandro prendere come tua legittima sposa la qui presente Dominique Weasley, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-
-Si, lo voglio-

Ci siamo, il mio tempo è scaduto. Vorrei poter porre fine a tutto questo, perché so che dirà, mentre mi guarda sorridendo. Quell’uomo mi vuole male, non può sorridere mentre mi sta uccidendo piano, non sa quanto quelle stupide e innocue parole, per me siano peggio di una condanna a morte.

-E tu Dominique Weasley, vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Lysander Scamandro, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?-

Sto per firmare la mia condanna, sto per proclamare il mio destino.
E mi giro per guardarti, di nuovo. Chi non ci conosce, penserebbe che sto guardando il mio ancora futuro marito, ma io sono concentrata sul tuo viso basso, alza la testa, ti prego dammi un segno, dimmi che posso ancora scegliere, dimmi che posso scegliere te, ti prego.
Mi guardi e leggo il tuo labiale “non possiamo” e mentre mi rigiro, mi sembra di averti visto dire “ti amo”, ma ormai è troppo tardi.

-Si, lo voglio- una lacrima involontaria solca il mio viso, ma viene subito cancellata dalla mano di Lysander, di mio marito.
- Per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa- lo vedo avvicinarsi, una mano sulla guancia e le sue labbra di incontrano con le mie.

Ho sempre paragonato le sue labbra, i suoi baci ai tuoi.
Eri capace di scatenarmi un urgano di emozioni, per me baciarti, era la sensazione più bella del mondo, mi sentivo viva come non mai.
E ora che sento queste labbra sulle mie, non posso non pensare a come siano terribilmente monotone, mi provocano solo dolore, nostalgia di quelle tue di labbra, così dolci e innocue.
Non avevo mai pensato che avrei baciato le labbra di qualcun altro il giorno del mio matrimonio e nemmeno tu, visto il tuo sguardo.
James, perché non mi hai dato l’opportunità di scegliere?
Perché hai rinunciato a me?
Perché James Sirius Potter, non sei tu a tenermi la mano ora?
Perché mi hai condannata a questo destino?
Perché non hai deciso di “amarmi, onorarmi finché morte non ci separi?”
Perché non sei tu mio marito?
Perché hai scelto di non amarmi James?





Angolo autrice:
Buona Immacolata!
Allora eccomi con l'ennesima one-shot, sta volta un pò diversa.
Se volete dirmi cosa ne pensate, c'è un rettangolino qui sotto dove si possono scrivere le recensioni, che non provocano il Vaiolo del Drago, quindi :)
Tanto amore,
Freak_