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Autore: dreamlikeview    08/12/2012    10 recensioni
L'otto dicembre approda anche nella grande One Direction House, dopo aver passato una giornata in giro per il centro commerciale i piccoli addobberanno la casa e scriveranno le loro letterine a Babbo Natale, cosa mai chiederanno all'omone buono vestito di rosso dalla barba bianca?
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Baby One Direction.'
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N.D.A. ricordate che Harry ha solo tre anni, quindi se quando parla i congiuntivi sono sbagliati, è una cosa volontaria e non fatta per la mia ignoranza, (: e che tutti hanno un’età che va dai 6 ai 3 anni, quindi.. quando parlano non soffermatevi sulla forma, li faccio parlare infantilmente, altrimenti non sarebbe reale (:
 


L’otto dicembre era giunto anche nella grande One Direction House, e i bambini non stavano nella pelle. Dovevano preparare l’albero e il presepe, addobbare la casa e scrivere le letterine per Babbo Natale, ma prima di tutto, dovevano comprare tutto quello che gli serviva per far ciò. Insomma, quella sarebbe stata una giornata piena per le sei piccole pesti che popolavano la grande casa. Eh si, il Natale si avvicinava. La città era illuminata dalle luci colorate che erano appese dovunque, sulle insegne, sui balconi e in tutti i posti più vistosi, rendendo la città di Londra immersa in un’atmosfera fatata, incantata, quasi magica.
I bambini erano usciti presto, accompagnati da Papà Paul e Mamma Clodagh, per comprare le decorazioni per l’albero e per la casa, i cartoncini su cui scrivere le letterine, i pastori da mettere sul presepe e i pennarelli indelebili per disegnare sulle finestre . Nella cartoleria comprarono pennarelli di tutti i tipi: colorati, bianchi, neri, arcobaleno e chi più ne ha più ne metta. Poi comprarono i cartoncini e scelsero un bell’azzurro per i maschietti e un rosa chiaro per la femminuccia.
Si spostarono successivamente nel centro commerciale per acquistare le luci colorate e le varie decorazioni.
Il piccolo Niall, in particolare, aveva insistito per mettere anche delle decorazioni di cioccolato, così che l’albero sarebbe stato dolce e amorevole, come lui stesso aveva detto; e poi decisero di comprare anche dei cappelli rossi come quello di Babbo Natale.
“Woooooh!” – urlò il piccolo Harry, vedendo da lontano un omone vestito di rosso, con la barba bianca che faceva sedere i bambini sulle sue gambe, e ci parlava ridendo con il suo “Oh oh oh”
Quello era Babbo Natale.
Tutti gli altri guardarono nella direzione indicata dal riccio, e rimasero incantati vedendo il loro “idolo” di bambini. L’omone buono che ogni anno la notte di Natale portava i doni a tutti i bambini che erano stati buoni, dopo averli fabbricati insieme agli elfi nella sua grande fabbrica al Polo Nord. Si voltarono tutti e sei contemporaneamente con gli occhi luccicanti e le labbra tirate all’insù in un sorriso furbo e sghembo, chiedendo all’unisono, unanimemente, un “Possiaaaaaaaamo?”
I due genitori non seppero dire di no a quelle faccine piene di speranza e di gioia. Si sa, il Natale è proprio la festa dei bambini. Per questo i tutori li accompagnarono dal Babbo Natale.
Il primo a salire sulle ginocchia dell’omone fu il piccolo Harry, perché essendo il più piccolo veniva sempre accontentato da tutti, e il ricciolino lo guardò incantato. Lui non aveva mai visto Babbo Natale ed era davvero felice di vederlo per la prima volta.
“Come ti chiami, piccolo?” – chiese l’uomo dalla barba bianca e lunga.
“Harry!” – rispose allegramente il marmocchio imbarazzato.
“Sei stato buono, Harry?” – sorrise guardandolo.
Il piccolo incurvò gli angoli della bocca verso il basso, in un’espressione triste.
“No, io.. ho litigato con Lewis, cioè Loueh.. e poi.. ho fatto il monello a scuola..ho litigato con Tein..” – iniziò ad elencare tutte le sue malefatte e l’uomo sorrise bonario.
“E poi hai chiesto scusa?”
Il ricciolino annuì sinceramente.
“Ora Lewis è il mio migliore amico!” – esclamò sorridendo sornione.
“Bene, e ora, cosa vorresti da me?” – chiese dolcemente. Il bambino ci pensò su un attimo, prima di dare la sua risposta.
“Io vorrei.. che io e tutti i miei amici restiamo così!” – esclamò alzando le braccia in aria muovendole freneticamente, facendo ridere l’uomo col costume rosso.
“E qualcosa per te?” – chiese ancora.
“Non lo so, ma ci penso e te lo scrivo nella letterina, va bene?” – l’omone rise ancora, e dopo aver salutato il bambino scompigliandogli tutti i suoi bellissimi ricci, lo fece scendere, mentre lui correva tra le braccia di Louis facendosi abbracciare. Permise così alla piccola Valerie di salire sulle ginocchia dell’uomo. Perché loro anche se erano bambini piccoli, sapevano che la precedenza veniva data alle donne sempre e comunque, di qualsiasi età esse fossero.
“Ciao!” – esclamò la piccola –“io sono Valerie!”
“Ciao piccolina, hai fatto la brava quest’anno?”
“Sì! Ho tanti amici nuovi!” – esclamò –“ci sono Niall, Zayn, Liam, Louis, Harry e Bau!” – saltellò leggermente sulle ginocchia spingendosi verso l’alto, ridendo.
“E cosa vorresti per Natale?”
“Un criceto!” – urlò –“loro hanno gli animaletti, io no! Louis ha il pesce rosso Goldfish, che gli ha regalato Harry al Luna Park, poi Zayn ha il pappagallo Zayn 2, Niall ha il coniglietto Food, Harry ha il gattino Pussy, e Liam ha il cane Bau! Solo io non ho un animaletto.” – continuò la bambina.
Ma quanto parla questa bambina? – pensò l’omone ridendo tra sé e sé.
“Va bene, vedrò con gli elfi cosa fare.”
“Grazie Babbo Natale!” – si alzò in piedi sulle sue ginocchia e schioccò un bacio sulla guancia coperta dalla barba dell’uomo. Dopo essere scesa, fece salire Liam sulle gambe dell’omone, che subito sorrise ancora.
Aveva molta pazienza quel Babbo Natale.
“Ciao, piccolino, tu invece sei?”
“L-Liam”- balbettò imbarazzato e intimidito il castano.
L’omone sorrise ancora e gli chiese cosa volesse Natale da lui, il bambino gonfiò le guance fiero di quello che stava per chiedere.
“Io vorrei tanto tanto la pace nel mondo e che tutti i bimbi poveri avessero almeno un pupazzo di Buzz!”
L’omone rise  commosso dalla dolcezza di quel bambino e gli scompigliò i capelli.
“Perché proprio Buzz?”
“Perché è il mio eroe!” – rispose con una punta di ovvietà nella voce.
“Quindi tu credi di essere stato buono per chiedere tutto questo?” – chiese fintamente severo il Babbo Natale, mentre il bambino sorrideva facendo sì con la testa.
“Ho aiutato Zayn sulle montagne russe, poi l’ho protetto dall’acqua, sono bravo a scuola e ho preso bravissimo al racconto di una bella giornata!” – si vantò con la finta modestia dei bambini, mista alla sua innocenza e purezza, e l’omone rise di gusto, scompigliandogli ancora i capelli.
“Beh, vedrò con gli elfi se sarà possibile realizzare il tuo desiderio” – disse guadagnandosi un sorriso genuino e spontaneo dalle labbra del bambino che aveva gli occhi luccicanti.
Il piccolo Liam scese dalle gambe dell’omone e lasciò spazio al piccolo Niall, che essendo il più timido tra i bambini, si nascose dietro Zayn, per non farsi vedere. Il moro era più alto di lui, quindi nascondersi dietro di lui era la soluzione migliore, dal canto suo, il moro sapeva che Niall fosse timido, e quindi lo spinse verso l’uomo, sotto le proteste silenziose dell’amico e lo fece salire.
“Ciao piccolino, tu sei?” – smorzò l’imbarazzo del biondino, l’omone.
“Niall, sono Niall..” – fece sorridendo imbarazzato, mentre l’uomo sorrideva bonariamente, e cercava di farlo rilassare con dolci sorrisi e facili risate.
“E sei stato buono, Niall?” – chiese sorridendogli.
Il bambino impallidì e scosse leggermente la testa. Tra l’altro, non aveva ancora pensato cosa chiedere a Babbo Natale e la cosa lo faceva imbarazzare ancora di più.
“Io.. ho nascosto tutte le merendine, le ho fatte trovare solo a Valerie, perché lei è la mia amichetta di merende però..”
L’uomo scoppiò a ridere, coinvolgendo anche il bambino che iniziò a sciogliersi leggermente. Era davvero imbarazzato e impaurito.
“Sei un golosone, vero Niall?” – il biondino fece un sorriso sghembo e poi annuì.  –“anche io!” – continuò l’omone.-“però shh mantieni il segreto se no Mamma Natale mi mette in punizione” –fece abbassando la voce per far sentire solo a Niall quello che aveva da dire. Il bambino si portò le manine alla bocca, contro le quali represse una risatina sommessa.
L’uomo a quel punto rivolse la domanda classica al bambino.
“Cosa vorresti per Natale?”
Niall, colto alla sprovvista, portò un dito sulle labbra, assumendo un’espressione fintamente pensierosa e poi esclamò deciso: “Una casetta di cioccolato e dolci come quella di Hansel e Gretel! Solo che io la voglio senza forni giganti dove i bambini entrano e senza brutta stregaccia!”
L’omone a quel punto non resistette e scoppio a ridere. Ci aveva visto giusto, quei sei bambini avevano qualcosa di speciale dentro di loro, lui ne aveva visti di bambini, ma non adorabili come le sei piccole pesti che aveva davanti in quel momento.
“D’accordo, chiederò agli elfi se hanno costruito qualcosa del genere, se no ti porterò io stesso una torta di Mamma Natale.”
“Uhm.. okay, mi accontenterò.” – sorrise il biondino, facendo ridere ancora l’omone, che lo fece scendere.
Restarono solo Louis e Zayn. I due si guardarono e il maggiore decise che il moro sarebbe andato prima di lui, perché lui era il più grande e poteva aspettare, e perché era sicuro che Mamma Clodagh e Papà Paul non sarebbero andati via senza che lui avesse parlato con l’omone vestito di rosso.
Zayn si fece coraggio e andò dall’uomo che lo accolse calorosamente sulle sue ginocchia, e gli sorrise bonariamente come aveva fatto con gli altri quattro bambini.
“Piccolino, ciao, tu come ti chiami?” – chiese accarezzandogli i capelli, ammaccando il perfetto e tiratissimo ciuffo all’insù del moretto.
Il piccolo sobbalzò e lo guardò.
“Non toccare il ciuffo!” – strillò. L’uomo ritirò la mano, e sorrise ancora.
Quello era un bambino particolare, davvero.
“Sono Zayn, comunque.” – asserì il bambino, divertendo ulteriormente l’uomo dalla barba bianca sistemandosi il ciuffo, e Babbo Natale intuì che il bambino fosse molto vanitoso e lo scrutò.
“Sei stato buono?” – chiese cautamente, osservando il bambino finire di sistemarsi il ciuffo e rivolgergli un’occhiata dispiaciuta.
“No!” – esclamò – “ho rotto uno specchio!”
“Oh, tranquillo non è..” – non finì la frase che Zayn lo interruppe ancora. Dannazione, quel bambino era una forza della natura, se si parlava delle cose a cui teneva.
“Però mi sono fatto perdonare, gli ho fatto il funerale!” – esclamò soddisfatto il moro, concludendo il suo avvincente racconto dello specchio rotto e del suo funerale. L’uomo si trattenne dal ridere, e lo guardo con un sorriso divertito, dicendogli un sincero “bravo Zayn!” facendolo sorridere ancora più soddisfatto di prima.
“E cosa vorresti..?” – chiese infine senza riuscire a finire la domanda, perché fu preceduto ancora dal bambino, che era stranamente arzillo e scattante, quella mattina, forse il Natale metteva allegria anche ad un vanitoso come lui.
“Vorrei tanto uno specchio!” – cosa poteva aspettarsi, in fondo, da uno che aveva rotto uno specchio e poi gli aveva fatto il funerale? Annuì ridacchiando e disse che forse gli elfi avevano qualcosa che faceva al suo caso nelle loro riserve.
Il bambino sorrise ringraziando l’uomo e scese, facendo segno a Louis che era giunto il suo turno.
Il castano dagli occhi azzurri sorrise e si avvicinò, issandosi da solo sulle sue ginocchia, lui doveva dimostrare che era il più grande del gruppetto, no?
“Ciao Babbo Natale, io sono Louis, o, come mi chiama Harold, Lewis!” – ammise con un sorriso, guardando il piccolo che gli sorrideva imbarazzato.
“Ma lui non lo fa a posta, lui è piccolo sbaglia tutti i nomi, chiama Liam Tiam, Zayn Tein, e non ricordo gli altri. Io sono il più grande di tutti! Alla vigilia di Natale faccio sei anni! Anche Zayn ne fa sei, lui però l’anno prossimo! Quindi io ne avrò sette! E poi Harry ne ha tre, e a febbraio ne fa quattro, Valerie invece deve farne cinque, Liam e Niall hanno già fatto cinque anni!”
Louis, il logorroico della situazione. L’omone lo ascoltò per tutto il tempo.
“Posso farti una domanda?” – fece ancora, il marmocchio.
“Sì, certo Louis.”
“E’ vero che sei sposato con la Befana?” – Babbo Natale scoppiò a ridere, e scosse la testa rammaricato.
“No, sono felicemente sposato con Mamma Natale, ma la Befana è una nostra cara amica, però se hai fatto il bravo le dirò di non portarti il carbone, perché tu sei stato buono, vero Louis?”
Louis abbassò gli angoli della bocca, come Harry, in un’espressione triste.
“Ho fatto qualche scherzetto, ma non ho fatto male a nessuno! Poi ho detto a Harry che c’erano i mostri sotto il letto.. ma ora non più dormiamo insieme! E poi ho chiesto scusa a tutti, non sono cattivo!” – disse tutto talmente velocemente che l’uomo non riuscì più a seguirlo.
“Va bene, va bene ho capito” – sorrise.
“E cosa vorresti per Natale?”
Louis ci pensò su, poi incurvò il labbro superiore all’insù e quello inferiore verso il basso, creando un’espressione tenera, buffa e divertente al tempo stesso. (n.d.a è tipo :3)
“Allora, io vorrei un lettino nuovo per Harry. Sai, dormiamo insieme, però lui la notte fa i sogni brutti e da i calci! Io mi faccio male, cerco di abbracciarlo, ma lui mi da tanti calci, quindi se per favore chiedi agli elfi un letto per Harry.. oppure un letto più grande così lui non da i calci a me!” – esclamò il bambino ancora più veloce.
Aveva un turbo al posto della bocca, probabilmente.
“D’accordo, Louis, vedrò cosa posso fare.” – sorrise bonariamente, facendo scendere anche il piccolo Louis, dopo avergli scompigliato i capelli, come aveva fatto con tutti.
Louis ritornò nel suo gruppo e sorrise. Finalmente avevano parlato tutti con Babbo Natale ed erano contenti di questo, come avrebbero potuto non esserlo? Era il sogno di ogni bambino incontrarlo.
Quell’uomo ascoltandoli tutti, ne ebbe la conferma.
“Buon Natale!” – urlarono i sei allontanandosi.
“Buon Natale a voi piccoli, Oh Oh Oh!” – fece l’uomo agitando la mano verso di loro, sorridendo.
Come quei bambini, non c’era nessuno.
Una volta ultimate le spese, i piccoli con i genitori tornarono a casa desiderosi di sistemare le loro camerette e tutta la casa con tutte quelle belle decorazioni appena acquistate, e poi erano felici di aver parlato con quello che doveva portare loro i doni, non potevano mica fare brutta figura e far trovare la casa senza nemmeno una lucina?
Una volta arrivati, presero il comando della casa.
Papà Paul montò loro l’albero gigante, e affidò loro il compito di addobbarlo.
Louis e Zayn che erano i maggiori presero le lucine colorate, intenzionati a metterle tutte lì sopra; Niall e Valerie decisero di occuparsi del presepe, e Liam ed Harry decisero di colorare le finestre con i pennarelli.
Mamma Clodagh, intanto, appendeva con i chiodini le calze dei bambini al camino.
Louis che era leggermente più alto di Zayn cercò di mettere le lucine, ma non ci riuscì, e scatenò una risata grassa da parte di Harry, che iniziò a prenderlo in giro.
“Lewis non ci riesce, Lewis non ci riesce!”
“Harold, se ti prendo ti faccio vedere io!” – urlò lanciandosi all’inseguimento del bambino, che lasciò Liam da solo con le finestre da decorare.
“Non mi prendi, non mi prendi, Lewis sei vecchio, sei vecchio” – urlava Harold correndo per la grande sala, sfuggendo al maggiore che lo inseguiva con le lucine in mano, intenzionato ad avvolgerlo tra quelle.
Zayn intanto saliva su una scaletta e metteva il puntale a stella sull’albero, mentre Niall gli ricordava che doveva mettere anche le decorazioni a forma di Babbo Natale di cioccolata, e il moro sorrise esasperato.
Liam intanto decorava con disegni molto belli e natalizi le finestre, che subito prendevano colore. Poi si affacciò e vide la neve cadere giù dal cielo, bianca e soffice, posarsi sull’asfalto e, in pochi minuti, creare uno strato bianco e freddo.
Niall invece sistemava i pastori insieme a Valerie sul presepe.
“Ma io non capisco” – fece la bambina, mentre intorno a loro continuava ad esserci il caos.
“Perché non ci posso mettere anche la paperella qui?”
“Perché.. non lo so! Mettila se ti piace!” – esclamò il biondino. La bimba sorrise e stampò un bacio sulla guancia soffice di Niall.
“Wooooow!” – urlò Zayn –“guardate l’albero mancano solo le lucine di Louis!” – urlò.
Il bambino che correva brandendo le lucine si fermò improvvisamente, con Harry davanti a lui, perse l’equilibrio, cadendo sul più piccolo ed entrambi si trovarono avvolti in quelle lucine colorate e scoppiarono a ridere.
“Non muoverti, Harold!” – strillò Louis, mentre Harry cercava di liberarsi.
“E tu non urlare, Lewis!”
“Scusa, Harry..” – sorrise il più grande, facendo sciogliere il più piccolo che cercò rifugio tra le sue braccia, non riuscendoci però, perché era bloccato dalle lucine.
“Guarda!” –fece Louis –“siamo l’albero di Natale con due teste!”
“L’albero Larry?” – chiese Harry con gli occhi luccicanti, e Louis annuì sorridendo. Gli piaceva l’unione dei loro nomi, stranamente. Dopo un po’ gli altri se ne accorsero e decisero di aiutarli.
Li slegarono e poi tutti e sei insieme le avvolsero attorno ai rami dell’albero di Natale. Poi tutti insieme, finirono di decorare ogni angolo della casa.
“Andiamo a fare il pupazzo di neve?” – propose Liam, vedendo che il giardino era ricoperto interamente da un manto di neve candido. Tutti annuirono. Presero i loro cappottini, guanti, capellini e scarpette ed uscirono.
Valerie nella sua calda sciarpa rosa con guanti e cappellino abbinati, con un cappottino colorato; Louis con il suo inseparabile set di cappello, sciarpa, guanti e cappottino a strisce colorate; Harry invece con il suo cappellino a forma di panda,la sciarpa rossa con i guanti a strisce che gli aveva regalato Louis e il giubbino talmente imbottito da farlo sembrare una pallina colorate di rosso. Zayn al contrario aveva i paraorecchie rigorosamente blu, perché un cappello avrebbe disfatto il suo bel ciuffo, una sciarpa blu con un paio di guanti azzurri e il suo impermeabile uguale al paraorecchie; Liam invece indossava un cappellino viola con il pon pon, la sciarpa del medesimo colore, i guanti verdastri e un giubbino con le tonalità dell’arancione; Niall invece aveva la sciarpa verde gigante che gli copriva il volto, il cappellino del medesimo colore,i guanti di un verde un po’ più scuro, tendente al nero e un cappottino azzurro.
“Io prendo la carota per il naso!” –fece Louis, prima di uscire, correndo in cucina.
“Io i bottoni per la maglia!” – urlò Valerie, andando a curiosare nel set da cucito di Mamma Clodagh.
“Io prendo uno dei miei cappelli a forma di animaletto per la testa se no ha freddo!” – continuò Harry,andando in camera sua.
“Io la sciarpa così non ha freddo al collo” – disse Zayn, seguendo il piccolo nelle stanze.
“Io prendo i rametti per le braccia!” – fece Liam uscendo per primo.
“Io prenderò i cioccolatini per gli occhi e la bocca!” – urlò Niall seguendo Louis in cucina. Non appena ebbero tutto il necessario iniziarono a rotolare le palle di neve creandone sempre di più grandi, poi tentarono di issare la testa sul corpo, ma non ci riuscirono così..
“PAPA’ PAAAAAAAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUL!” – urlarono tutti e sei in coro, facendo correre da loro l’omone grande e grosso che non appena li vide capì tutto. Issò la grande palla di neve su quella ancora più grande – e ancora oggi non ha capito come i bambini avessero fatto a creare delle palle di neve così grandi – e li aiutò a completare la grande opera. Il risultato era stupendo, ai loro occhi.
Tornarono dentro, e dopo essersi liberati degli abiti pesanti, si sedettero in cerchio per terra con le penne colorate e i cartoncini comprati quella mattina. Mamma Clodagh portò loro delle cioccolate calde, mentre Papà Paul accese il camino per farli stare al calduccio.
Iniziarono così a scrivere le lettere per Babbo Natale,aiutandosi tra di loro, e a dar il maggiore aiuto fu Liam, l’unico che avesse già imparato a scrivere bene.
 
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Harry,sono un maschietto! Ho anche il pisellino! Scusa se scrivo così brutto, ma non so farlo e il mio amico Liam mi da una mano.. sai che è bello avere tanti amici grandi? Io vorrei che restiamo così sempre sempre, te l’ho detto anche al supermercato, centro commerciale.. e.. poi non lo so.. vorrei.. un cappellino? A me piacciono tanto i capellini con le forme degli animali, oppure.. un nuovo blocco con i fogli e tante matite colorate, sai che mi piace tanto disegnare?
E poi.. ah si, puoi dire a Louis se gli piace Boo Bear come soprannome? Perché lui è il mio orsacchiotto di notte, perché se ho paura lui mi abbraccia!
Grazie Babbo..
Ciao,
Harry.
 
“Liam ti piace?” – chiese il piccolo, al più grande che l’aveva aiutato reggendogli la manina tutto il tempo.
“Si mi piace, è una bella lettera!” – sorrise il più grande, mentre il più piccolo la piegava accuratamente e la riponeva in una bustina, andando poi all’albero per appenderla.
 
Caro Babbo Natale,
io mi chiamo Liam, sai? Adoro tanto tanto i miei amici, sono come fratelli, sono la mia famiglia! Stiamo sempre insieme e ci divertiamo un mondo! Mi piace cantare con loro, e mi piace anche ballare! Posso dirti un segreto? Penso che Zayn sia il mio migliore amico, mi  piace stare con lui, è così simpatico! Però Bau è sempre il migliore migliore!
Io per Natale non vorrei niente, solo la pace nel mondo perché ho sentito le cose brutte.. tu puoi farla venire vero? Tu hai i poteri magici! Non li voglio i giochi, pensa ai bambini poveri, io ho i miei amici!
Grazie, e fai avere tanti regali ai miei amichetti fratelli!
Ciao Babbo,
Liam.
 
Il castano sorrise e imbustò la sua letterina appendendola all’albero di Natale accanto a quella di Harry. Lui in fondo aveva i miglior amici del mondo, che se ne faceva dei giocattoli?
 
Caro Babbo Natale,
io sono Louis, quello che parlava tanto oggi nel negozio!
Ho sei anni, li faccio la vigilia di Natale, e ho tanti amici, ma proprio tanti! Ci sono Harry, Liam, Zayn, Niall, Valerie.. c’è anche Goldfish ora! Me l’ha regalato Harry! Io sono il più grande è normale che lo proteggo sempre sempre, eh!
Per Natale, vorrei.. come ti ho detto un lettino nuovo per Harry, oppure uno più grande per tutti e due! Così siamo più larghi, perché ora dividiamo la stanza con Valerie! Ah si, poi se non ti disturba troppo, vorrei tanto tanto un Kevin vero! Che vola! Tu lo puoi portare, vero? Tu hai le renne! Posso accarezzarne una quando ci porti i regali? Non le ho mai viste le renne in vita mia!
Grazie,
Buon Natale,
Louis.
 
Rilesse la sua lettera e non trovò errori, sebbene qualche errore ci fosse ancora. Ma a lui non importava, non voleva fare cancellature sul suo foglio colorato. Imbustò la sua letterina e la mise appesa all’albero. Chissà cosa avevano scritto gli altri.
 
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Valerie, e sono una bambina, ho quattro anni, quasi cinque e Mamma Clodagh mi ha impara insegnato a scrivere. Mi piace stare con i miei nuovi amici, sono così simpatici e dolci con me, specialmente Niall! Io per Natale vorrei un criceto, così da avere anche io un animaletto come gli altri bambini. Lo sai che tutti lo hanno? Si te l’ho detto oggi! E.. però vorrei anche una bambola nuova! Una bella con i capelli lunghi e tanti vestitini! E poi un nuovo pacco di merendine per Niall, così non dice che io le finisco insieme a lui!
È tanto? Scusa.. prometto che farò sempre sempre sempre sempre la brava.
Con tanto affetto,
Valerie.
 
La piccolina non sapeva se avesse scritto bene o no, ma a lei piaceva quello che aveva scritto, così la ripiegò e imbustò mettendola sull’albero accanto a quella degli amichetti.
 
Caro Babbo Natale,
io sono Niall! Il bambino biondo goloso che oggi era con te al supermercato, o come si chiama quel negozio! La torta Mamma Natale può farla al cioccolato? A me piace tanto il cioccolato, ma piace anche mangiarla con Valerie, è mia più migliore amica! E mi piacerebbe tanto restasse qua con noi! Però voglio bene a tutti gli altri! Louis mi chiama Nialler, lo sapevi? Mi piace come soprannome! Poi c’è Liam che mi insegna sempre tutto e Zayn che mi dice di specchiarmi, io non voglio specchiarmi! Perché devo specchiarmi? Io preferisco mangiare! È più divertente!
Mi piacerebbe tanto avere la casetta di cioccolato e pan di zenzero, ma se non puoi.. uhm.. una chitarra nuova? La mia è tutta rotta, è vecchissima, e un poco più piccola che non riesco a tenerla!
Grazie Babbo, non stancarti troppo e ricordati di mangiare!
Buon Natale,
Niall.
 
Niall sorrise ed imbustò la lettera, appendendola poi all’albero insieme alle altre. La sua la mise però sotto una decorazione a forma di Babbo Natale di cioccolata così che l’uomo appena le avrebbe ritirate, avrebbe visto che lui gli avesse regalato un cioccolatino.
 
Caro Babbo Natale,
io mi chiamo Zayn! Tutti dicono che io sono fissato con gli specchi! Non è vero! Ne ho rotto uno e gli ho fatto un funerale, non sono una brutta persona! E poi voglio bene a tutti i miei amici, di più a Liam perché lui mi protegge dalle montagne russe e dall’acqua. Io prima ti ho chiesto lo specchio, ma ce l’ho già, perché non porti a Liam un bel giocattolo nuovo? Lui non li chiede mai a nessuno! Non lo so, una bella macchinina rossa?
Ti piace il pupazzo di neve? La sciarpa è mia, se ne vuoi una calda calda e rossa ce l’ho nel secondo cassetto a destr, sinistr, destr.. al centro! È quello al centro!
Poi c’è Niall, che mangia sempre ma come fa? Non gli fa male il pancino? Portagli una bella bustina per il mal di pancia così gli passa! E poi Harry che è piccolino, accontentalo è buono anche se non sembra, e poi c’è Louis che fa sempre gli scherzi però è sempre buono con me, mi ha anche fatto passare avanti oggi!
Poi.. se proprio vuoi, me lo porti lo specchio? Mi piacerebbe tanto..
Grazie,
Ciao!
Zayn.
 
Anche Zayn finì la sua lettera, la imbustò e appese accanto a quelle degli altri bambini. Poi presero una fetta di Pandoro e la sistemarono in un piatto con dei biscotti e accanto misero un bicchiere di latte. Casomai l’omone avesse avuto fame quando sarebbe passato a ritirare le letterine.
Erano le dieci di sera, e i bambini sorseggiavano la cioccolata calda guardando in tv un film, seduti a terra davanti al caminetto. Harry come sempre accucciato tra le braccia di Louis, che lo stringeva accarezzandogli i ricci con una mano e reggendo con l’altra la tazza bollente, Niall con la testa appoggiata al divano e Valerie appoggiata sulla pancia, Zayn appoggiato alla spalla di Liam, mentre quest’ultimo aveva la testa appoggiata su quella di Zayn.
Non appena posarono i bicchieri colmi del liquido bollente sul pavimento, in una manciata di secondi caddero in un sonno profondo, forse stanchi dalla giornata intensa appena passata, ma comunque soddisfatti di tutto quello che avevano fatto.
Quello che accadde dopo quella notte, è un’altra storia.
 

 


NO, Jimmy protested!

Ehiiii pulzelle belle mie :3
Buon giorno dell'immacolata a tuttte voi, immagino che per molte di voi sia festa a scuola LOL
Va bene, va bene..
Allora che ve ne pare del Banner? Non sono aercfrtvfdrvcrf.? *w*
E..e.. che ve ne pare dell'aria natalizia nei piccoli Baby? :3
Io amo il Natale, è l'unica festa che mi coinvolge a 360 gradi. Le luci, le decorazioni, la neve -finta perchè da me non nevica lol- le canzoni natalizie, i cappellini rossi, le calze, i regali, le foto sotto l'albero, andare in giro per negozi e scegliere i regali, e tutto il resto.. si amo il Natale, quindi.. oggi farò l'albero ahah
A CHIUNQUE STIA PER DIRE CHE BABBO NATALE NON ESISTE ASTENETEVI PERCHE' MIA CUGINA HA 9 ANNI E LEGGE LE RECENSIONI DEI BABY! (no non sta leggendo il Jimmy tranquille ahah)
E poi io ci voglio credere perchè si . 
Allora allora, io vado di fretta, quindi questo Jimmy sarà breve, ma intenso.
Voglio ringraziare tutte le meravigliose 100 e passa persone che mi hanno aggiunto agli autori preferiti, voglio ringraziare tutte quelle che mi seguono e non mi hanno abbandonata, voglio ringraziare tutte voi, davvero. Mi sento sentimentale oggi :3
Oh, se c'è qualcuna tra di voi che si chiama Immacolata, le faccio i miei più sinceri auguri :3
E poi.. niente.
I just wanna say a massive thank you. <3 
Non smetterò mai di farlo, perchè vi adoro davvero. Mi sento troppo sentimentale oggi, che stupida sono :')
I love you, really <3
Shao bele e mi raccomando costruite anche voi il vostro albero Larry! Basta prendere Harry e Louis e avvolgerli con le lucine colorate :D
*wooosh*
Questo episodio è dedicato a tutte voi, che credete in me e nel natale, se credete in Babbo Natale è cosa buona e giusta v.v

P.s ringrazio di cuore JustMusicNow per la foto di Baby Harry.

   
 
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