Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Falsa Pista_    08/12/2012    2 recensioni
Senza riflettere Remus afferrò un foglio stropicciato di pergamena, una piuma d’oca e una boccetta d’inchiostro.
Si mise a scrivere velocemente.
Erano passati cinque anni dal quel famoso trentuno ottobre.
Ecco a voi la mia ultima storia.
Questa volta c'è Remus, rimasto solo, che scrive la sua rabbia,
la sua solitudine e i suoi sensi di colpa in una lettera.
La scrive a una persona che non potrà mai riceverla né tanto meno rispondergli.
Leggere per scoprire.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 .Lettera senza gufo.

 

Senza riflettere Remus afferrò un foglio stropicciato di pergamena, una piuma d’oca e una boccetta d’inchiostro.
Si mise a scrivere velocemente.

Sirius.
Anni fa avrei scritto “caro” davanti al tuo nome, ora vorrei che tu non fossi mai esistito, ma a parte questo non so assolutamente perché sto perdendo il mio tempo a scrivere a te.
Da allora a oggi sono passati esattamente cinque anni.
Mi stupisce che sia passato così tanto tempo perché, in fondo, la mia vita nel vero senso della parola si è fermata proprio quel giorno. Tutto quello che avevo si è sgretolato quel trentun ottobre e senza volerlo mi ritrovo a pensare alla guerra come a un periodo felice. Un periodo di paura e tensione, ma pur sempre un periodo in cui avevo degli amici che per me erano tutto, un tempo in cui non avrei mai immaginato quello che ci sarebbe capitato.
Se ti può interessare ti dico che sei stato proprio tu a distruggere la mia vita e la mia felicità, ma dubito che questo ti possa importare più di tanto.
A uno che ha ucciso il suo migliore amico e venduto suo fratello non dovrebbero interessare simili particolari.
Ripenso con rabbia a quanto stupido sono stato a considerarti mio amico e a fidarmi di te. Mi chiedo se il destino ti abbia smistato in Grifondoro e ti abbia dato degli amici solo perché tu potessi tradirli; mi chiedo perché un vile come te non è finito a Serpeverde come tutta la sua odiosa famiglia. Sai, mi piacerebbe sapere da quanto tempo avevi progettato tutto.
Mesi?
Anni?
Per quanto tempo ci hai ingannato prima di agire? Per quanto tempo hai passato informazioni a Voldemort di nascosto?
Ancora non riesco a perdonarmi il fatto di non essermi accorto di niente, di non aver scorto la tua vera natura quando perfino Peter c’era riuscito. Come ho fatto a essere così cieco?
Ripenso a noi quattro ai tempi di Hogwarts e mi chiedo quanti scherzi e intrecci deve averci fatto il destino per esserci ridotti così. Dei quattro amici spensierati due sono morti, uno marcisce ad Azkaban e l’ultimo rimpiange i tempi passati cercando di nascondere se stesso, le sue colpe e la sua natura agli occhi del mondo.
A volte non riesco a credere che il ragazzo che è diventato Animagus per me, che considerava James un fratello, che disprezzava la sua famiglia Purosangue e te siete la stessa persona.
A volte penso che sia impossibile.
Mi ritrovo a pensare che a questa storia manchi un pezzo, un particolare o un dettaglio infinitamente importante che sia sfuggito a tutti: a me, a Silente e al Ministero; e disperatamente vorrei crederci.
Ma poi penso che sono solo un stupido che cerca una scusa per non ammettere di essersi completamente sbagliato su quello che credeva amico e di essere stato incapace di fermarlo o quantomeno ostacolarlo; che è solo un modo per non ammettere di essermi fidato ingenuamente di un assassino come te.
Solo il pensiero che passerai tutti i tuoi giorni a marcire ad Azkaban mi rincuora un po’.
Come i sono i Dissennatori come compagni di stanza?
Con affetto ti consiglio di non uscire mai vivo da quella prigione perché, altrimenti, ci penserei io a far terminare la tua misera vita il prima possibile.

Remus

Remus terminò la lettera, la piegò, la imbustò e la gettò nel fuoco.
Non ci sono gufi per Azkaban.
 
 
E questo cos’è?
Una storia, immagino, che doveva essere una raccolta ma che non è voluta diventarlo e che si è limitata a essere un solo capitolo.
Come avrete capito è Remus, anni dopo la morte di James e Lily, che scrive a Sirius, l’unico rimasto, una lettera carica di odio, di rimpianti e di incredulità.
Io credo che, in fondo in fondo, Remus non abbia mai creduto alla colpevolezza di Sirius, cosa che secondo me è dimostrata dal fatto che, appena vede il nome di Peter sulla mappa (al terzo anno) capisce come sono andati realmente i fatti, senza bisogno di spiegazioni.
Le mie note si stanno dilungando un po’ troppo, con un grande impiego di virgole (ma quante ne sto mettendo?), quindi chiudo.
Spero che la storia sia abbastanza chiara e carina e confido nelle vostre recensioni.
A presto,
_Falsa Pista_
P.S: Buon Natale in anticipo a tutti.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Falsa Pista_