Manco poco, il brusio della platea riecheggia anche da qui, sento le fan, le nostre fan, che ripetono in coro i nostri nomi. Facciamo le ultime prove, sistemiamo il trucco e i vestiti: tutto è pronto. Ci posizioniamo davanti alle piattaforme che ci porteranno sul palco. "Sono pronto!" mi ripeto. Metto l'auricolare nell'orecchio, sono davvero pronto. Questo è il nostro primo concerto. Apriamo il "Take me home tour". Poi con passo scattante lo vedo avvicinarsi a me, come al solito. Paul. Mi si avvicina e porge le sue labbra al mio orecchio: .

Piego la testa di lato e vedo il suo sguardo rabbuiarsi, getta uno sguardo due piattaforme dalla mia, in quella di Louis e s'allontana velocemente. Rimango a fissare il vuoto, il cuore mi si stringe, ma sento una voce provenire dall'auricolare e la piattaforma si alza. Sento i riflettori e i flash delle macchine fotografiche addoso e un boato.

Siamo davanti a 23'000 directioners. Salutiamo il pubblico e parte 'Kiss You'. Tutto procede bene, vedo Louis sempre distante, dalla parte opposta precisamente, Paul deve avergli fatto un discorso non indifferente, non è mai stato così freddo. Ogni tanto cerco il suo sguardo, ma lui è assente, fissa in avanti dritto a lui. Le canzoni passano e il mio malumore aumenta. "Harry, sei ad un concerto, le fan sono qui per te, tira fuori il tuo miglior sorriso e fai finta di niente, verrà il momento" le parole mi riecheggiano nella mia testa. Sono le parole che Liam mi aveva sussurrato ad un concerto dell'anno scorso. Devo tenerlo a mente. Cantiamo 'What Make You Beautiful', 'Live While We'Re Young' e poi parte l'arpeggio di chiatarra. E' 'Little Things'. Ed Sheeran ci ha dato questa canzone. Paul non lo sa, ma Ed ha cambiato le parole dell'assolo di Louis. Paul non sa che io non riesco ad andare a dormire senza una tazza di te, Paul non sa che parlo nel sonno, ma Paul sa che tutte quelle conversazioni sono il segreto che DOBBIAMO mantenere. Ed ci ha sempre incoraggiato per il coming out e anche nel suo piccolo lascia dei segnali alle fans che non tutte, però, riescono a cogliere. 

 Per mesi ho cercato di convincere i menagements a farci cantare 'They Don't Know About Us' ma ovviamente non hanno accettato. 'E' troppo esplicito', dicono.

E' arrivato il momento di rispondere ai tweet, la mia parte preferita, è l'unica parte dove abbiamo un minimo di libertà. Rispondiamo ad un paio di tweet, poi vedo comparire quelle parole a carattere cubitale sullo schermo.

"Larry Stylinson, esiste?" Apro la bocca e sgrano gl'occhi, ma sono di spalle, nessuno può vedermi. Qualcosa deve essere andato storto, Paul non avrebbe mai permesso che un tweet del genere comparisse. Mi volto, Louis ha la mia stessa espressione. Vorrei prendere un microfono e mettermi al centro del palco e dire tutta la verità che ci hanno obbligato a nascondere, vorrei raccontare tutto, vorrei parlare degli sguardi d'intesa che ci scambiamo, dei 'ti amo' sussurrati all'orecchio, delle lacrime versate di notte nel mio letto, ma semplicemente non posso. Il tempo passa e poi il silenzio viene spezzato da Louis:< Larry Stylinson è la più grossa CAZZATA che abbia mai sentito. Siamo amici, niente di più>. Sento le gambe cedere. Ha detto 'cazzata'. Sento le lacrime riempirmi gl'occhi.  
Mi volto, tutti guardano a me, aspettano la mia risposta.. 

spazio autrice: ok, era nata come una one shot, ma poi pensavo di dividerla in due, per lasciarvi in suspance. probabilmente nessuno leggerà questa os, però c'ho provato. E' sabato, piove e m'annoio. Quindi beccatevi questo, yo.