Serie TV > Chuck
Ricorda la storia  |      
Autore: zalone93    09/12/2012    2 recensioni
Dopo la partenza di Sarah, a Chuck non rimase che vivere la sua vita con Morgan e Alex data la partenza di sua sorella e Devon.
Chuck a questo punto, stanco della solita vita al Buy More decise di tornare a lavorare per il governo degli Stati Uniti e proprio questa scelta come quasi 6 anni fa gli cambierà la vita ancora una volta.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chuck vs. La verità ritrovata

'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di NBC; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'.

 

 

Il telefono squillò sul sedile passeggero dov'era stato lasciato l'ultima volta.

Una Crown Victoria dell '85 si accosto subito e l'uomo al suo interno si appresto subito a rispondere al cellulare.

-Che cosa c'è Bartowski? Spero tu stia per morire, altrimenti ti giuro che appena tornerò a Burbank io...-.

-Hei John calmati, volevo solo farti i miei più sinceri auguri di buon compleanno! Me l'ero quasi dimenticato il tuo spiccato senso dell'umorismo- disse Chuck ridendo.

-Grrrrr... Bartowski ti ho dato il mio numero per chiamarmi nelle emergenze, non per queste stupidaggini!- gli sbraito contro Casey.

-Perdonami caro il mio “vecchio” John... oh scusa, ahahah -

Casey chiuse immediatamente la conversazione e riprese il viaggio in auto verso la casa di Gertrude.

 

-E che modi, volevo semplicemente fargli gli auguri di compleanno!- disse Chuck sorridendo al suo vecchio amico.

-Tranquillo Charles, sai perfettamente com'è il nostro orso, vedrai che non vede l'ora di vederci... Comunque amico, come ti senti?- chiese Morgan tutto preoccupato. Di sicuro si riferiva a Sarah.

-Come vuoi che stia... Sopravvivo, mia moglie mi ha lasciato, è partita per chissà dove e ritornerà chissà quando, mia madre è con Elly e Devon insieme a mia nipote a Chicago... E tu ed Alex siete ormai tutta la mia famiglia.- ammise Chuck con tono malinconico.

Morgan porse una mano sulla spalla del suo compagno e cercò di dargli forza stringendola forte.

-Coraggio amico, ci siamo noi con te- ammise.

 

I giorni passavano via velocemente, il tutto sotto la solita routine, installazioni, riparazioni e assistenza. A Chuck pareva di esser tornato indietro di 5 anni o poco più e pensò che non poteva accadere proprio ora, proprio quando i suoi sogni stavano per realizzarsi, quando lui e la sua Sarah avevano scoperto la loro verità, l'Intersect, lo stesso super computer che ha permesso tutto questo ha distrutto tutto.

La vita è proprio strana penso Chuck, prima ti da e poi ti toglie, ma sarà giusto tutto questo?

Decise di sopprimere questi pensieri, di tornare a lavoro e si avvio velocemente alla sua postazione.

Il Buy More era meno vivace e divertente dopo la partenza di Jeff e Lester verso la Germania, sembra che quei due vadano forte da quelle parti, fatto sta che non comprerò mai un loro CD pensò il nostro protagonista.

 

Il monitor di uno dei computer della postazione del Nerd Herd si accese, era una strana e-mail inviata da un certo Gen. Beckman.

Chuck aprì subito l'e-mail e cominciò a leggere.

 

Buona giornata Signor Bartowski,

Sarò felice di accoglierla nel nuovo castello realizzato proprio sotto la sua attuale postazione di lavoro, la ringrazio per aver deciso di continuare a lavorare per il governo degli Stati Uniti e la informo che il colonnello Casey e già sulla via di ritorno dal nostro quartier generale.

Il suo codice per accedere al castello è: ********** NDR”Scusate ragazzi, segreto professionale”

Distinti saluti

 

Gen. Beckman”

 

-Però, i lavori sono già finiti, a breve riavrò finalmente la mia vecchia vita e magari... Potrò avere nuove notizie di...- ma non finì la frase perché subito i suoi pensieri mutarono, prima in sorpresa, poi quando stesse per rendersene conto era felicissimo! Ma appena la persona che lui guardava gli si avvicinò abbastanza, cominciò a provare paura e rabbia... Per ciò che era successo, per ciò che era stato.

 

Sarah era appena entrata nel negozio e con la stessa bellezza e grazia di 5 anni fa si avvicinò alla postazione del Nerd Herd. Gli sorrideva.

Suonò il campanello divertita da quel rumore cosi sottile ma Chuck, lo tacque immediatamente e nel suo viso comparve una macchia d'infelicità visibile a chilometri di distanza.

-Perdonami Sarah... è che questo mi ricorda...- Non finì di parlare anche stavolta e nonostante volesse piangere, non lo fece.

-No Chuck scusami tu, per essere arrivata qui dopo 5 mesi, e senza neanche averti avvertito o scritto in tutto questo tempo- disse lei sinceramente dispiaciuta.

-Dove sei stata...?-

-Chuck non posso dirtelo, è... lavoro-

In quel momento Chuck capì che nulla era cambiato, che lei non ricordava ancora nulla perchè nella loro vecchia vita, non c'erano segreti e sicuramente ciò che proteggeva era una missione o qualsiasi altra cosa puramente personale che Sarah non voleva condividere con suo marito.

-Allora, Sarah... Cosa ti porta da queste parti?- chiese subito, senza alcun giro di parole.

-Lavoro Chuck, la Beckman non ti avrà avvisato immagino. Ha deciso di rimettere su la vecchia squadra, Casey ci sta raggiungendo ed io ho riavuto il mio lavoro ad Orange Orange-.

Chuck le sorrise e alzandosi dalla sua postazione in preda all'imbarazzo ed alla voglia di scappare come 5 anni fa da una situazione che doveva affrontare per forza cerco di congedare Sarah dicendole: – Oh bene, Sarah scusami ma ho molto lavoro da fare... Ci sentiamo allora – e si allontanò a passo svelto, con la testa bassa.

 

-Sarah?-

Morgan l'aveva vista arrivare ed è subito corso verso di lei, accertandosi della sua vera identità.

-Morgan! Ciao! Come vanno le cose tra te e Alex? Vedo che Casey non ti ha ancora fatto fuori... - chiese lei divertita.

-Ahahah no... Aspetta... Ti ricordi di Alex?-

-Si... Non dirlo a Chuck voglio sia una sorpresa, il generale Beckman mi ha chiesto di frequentare una clinica privata presso lo stabilimento del quartier generale della CIA dove mi hanno curata. Per quel che potevano ho riavuto la mia memoria quasi completamente...-

-Aspetta, perchè quasi...?- chiese subito Morgan.

-Perchè ricordo tutto di te, di Elly, di fenomeno, di Alex, Casey... Ma purtroppo... Non riesco a ricordare nulla di Chuck... I medici hanno fatto il possibile, ora l'unica cosa che posso fare e tornare indietro nel tempo andando avanti, tornare a lavorare con la vecchia squadra per riscoprire cosa mi ha fatto innamorare di Chuck. So di amarlo infondo al mio cuore, c'è una vocina che mi dice di baciarlo, abbracciarlo... Ma la mia testa m'impedisce di farlo perchè non ricorda niente, ogni volta, persino il bacio di 5 mesi fa sulla spiaggia... -

-Zitta, zitta non dire niente, non devi parlare con me, devi parlare con Chuck, lui ha bisogno di te! Lui ha bisogno di ciò che tu mi stai dicendo, lui ha bisogno di sapere che c'è ancora una speranza perchè sta morendo... Io non l'ho mai visto cosi giù e credimi, non è un bello spettacolo nonostante sia il suo migliore amico!-

-Lo so Morgan, hai ragione... Mi confiderò con lui appena sarà arrivato il momento- disse Sarah.

-Sarah aspetta... non comportarti da spia... fallo per Chuck, ti prego... -

-Ci proverò Morgan, stai tranquillo.- gli sorrise ed usci dal negozio.

 

Il telefono squillò e Morgan c'impiego pochissimo a rispondere.

-Che ti ha detto Morgan?- chiese Chuck nascosto chissà dove all'interno del negozio.

-Non è il momento giusto amico, abbiamo un sacco di lavoro da fare adesso- E chiuse la conversazione.

-Morgan, Morgan! Maledizione...-.

-Ei rammollito andiamo, il generale ci vuole nel castello il prima possibile-

-AAAARG! E tu da dove salti fuori?- chiese Chuck tutto spaventato.

-Io faccio la spia di mestiere Chuck, te ne sei dimenticato?-

-Certo però magari potresti sempre salutarmi e avvertirmi di essere proprio dietro di me prima di spaventarmi a morte!- gli urlò contro.

Casey a questo punto mise una mano sulla bocca di Chuck mentre lui continuava a blaterare qualcosa di ormai incomprensibile e appena ebbe finito...

-Hai finito di sprecare fiato?- Chiese Casey tutto innervosito. Il nostro amico rispose si con la testa non potendo parlare.

 

Il castello non era di certo cambiato molto, solito colorito bluastro sulle pareti, solite celle di detenzioni e armi catastrofiche per Casey piantate su tutto il perimetro della base.

Solo una cosa era cambiata, forse due, la prima sicuramente erano i computer, una tecnologia che Chuck non ebbe mai visto e che grazie al suo lavoro da spia poteva utilizzare senza spendere un soldo, e l'altra... Beh Sarah! Era completamente diversa ora che si erano incontrati, c'era un tale imbarazzo tra loro e forse questo era proprio un buon segno.

-Bentrovata squadra Bartowski ho una nuova missione per voi-

Era la Beckman che parlava, attraverso uno schermo 3D di ultimissima generazione.

-Aspetti un momento generale... e gli occhiali?-

-Che occhiali agente Bartowski? Non sono cosi vecchia come credi!- ammise tutta arrabbiata la Beckman.

-No generale... gli occhiali per il 3D? Al cinema li danno sempre...-

Casey lanciò uno dei sui grugniti e subito Chuck dopo aver urlato di paura capì di aver detto qualcosa che in quel momento era inutile, divenne rosso dall'imbarazzo e cominciò a ridere.

-Bene, ragazzi ho bisogno che voi andiate ad un ricevimento per seguire ciò che avviene all'interno della villa di un narcotrafficante d'armi chimiche, l'intelligence crede che oggi avverrà uno scambio tra una squadra di terroristi islamica e Pegasus, il nome in codice dell'agente di cui vi ho parlato.

Agente Casey lei sarà di pattuglia in un edificio accanto alla villa con un fucile d'assalto nel caso le cose dovessero mettersi male, 50 metri credo che per lei non siano un problema.-

-Assolutamente generale, finalmente non dovrò restare nel furgone ad ascoltare i suoi discorsi da femminuccia- disse rivolgendosi a Chuck.

-Benissimo, agenti Wolker e Bartowski voi sarete una coppia ed andrete li sotto copertura questa sera per le 8, non ho nient'altro d'aggiungere- La conversazione s'interruppe.

-Va benissimo generale tanto non avevo nient'altro da fare questa sera- disse Chuck con un pizzico di sarcasmo.

-Chuck ti va di passarmi a prendere in albergo? - chiese Sarah con un po' d'imbarazzo.

-Certo, certo Sarah, allora a stasera- disse Chuck.

Le sorrise e salutandola con la mano usci dal castello.

 

Arrivate le 19,30 Chuck si reco in albergo, prese Sarah e insieme si recarono da Casey a circa 100 metri dal loro obbiettivo.

-Allora i miei fidanzatini sono pronti?- disse Casey sorridendo.

-Come i vecchi tempi rispose Sarah- anche lei sorrise.

-Aspetta che vuoi dire?- tuonò Chuck.

-Niente Chuck... perchè?-

-Be ecco.... mi è sembrato...-

-Bartowski vuoi forse mandare tutto all'aria come sempre? Zitto e comportati come una spia!-.

 

I due entrarono nella villa, il suo interno era davvero molto grazioso, figurava un po' come uno di quei salotti dell' 800, completamente rossi e pieno di tappeti e divani del medesimo colore.

I camerieri servivano champagne e dolciumi di tutti i tipi.

-Chuck guarda attentamente tutte le persone che incontriamo e se dovessi avere un flash avvisami, tieni questo.-

Sarah dette a Chuck una spilla strana.

-Che devo fare con questa?- chiese subito.

E' un localizzatore GPS dell'agenzia, mettilo adosso al nostro uomo cosicchè Casey saprà perfettamente dove puntare.

-Daccordo lo farò-.

I due continuarono a camminare e a fare conoscenza con le persone che vi erano in quella casa, ad un certo punto però le luci si spensero e su una scala apparve probabilmente un uomo di colore, il viso non era riconoscibile, aveva una maschera che gli copriva il capo.

Chuck pensò subito che dovevano cercare di sfilargli la maschera, ma come...

-Sarah ascolta, credo che quell'uomo sia il cattivone che stiamo cercando-

-Hai avuto un flash?-

-No, ma chi se non il padrone della casa scenderebbe dalle scale di casa sua conciato a quel modo? Dobbiamo cercare di isolarlo e scoprire il suo volto-

-Daccordo lascia fare a me- Sarah sorrise e sgattaiolo verso quell'uomo.

Chuck ricordava perfettamente tutte le volte che Sarah provava a flirtare con un uomo in missione e non erano bei ricordi, a volte vorrebbe tanto esser lui ad aver perso la memoria.

Sarah non c'impiego poi molto, qualche parola provocante ed il suo vestito attillato e ben scoperto fece il resto, l'uomo la porto subito di sopra e Chuck li segui facendo attenzione a non dare nell'occhio.

-Bartowski ricorda che sei in missione e che Sarah non si ricorda di te, qualsiasi cosa sentirai o vedrai cerca di controllarti e non mandare tutto all'aria!- sbraito Casey.

-Grazie per la fiducia colonnello, vedrai che farò il mio lavoro molto bene-.

Chuck individuò la porta dove Sarah e quell'uomo erano entrati, si meraviglio quando ne vide tante altre uguali, e cominciò a pensare di aver sbagliato qualcosa.

Nessuno proteggeva la porta, nessuno guardia, non c'erano telecamere ed il tutto pareva molto strano, fatto sta che Chuck si avvicinò alla porta e numerose immagini cominciarono a opprimergli il cervello.

 

Proprio mentre stava per sfondare la porta con un calcio, vide uscire da una stanza li vicino un uomo sulla 60ina con una donna davvero molto attraente, una ragazza di circa vent'anni ed ebbe un flash.

-Casey abbiamo un problema, questo è un bordello! Ed il narcotrafficante africano non è di colore ed ha 60 anni!-

-Bene Bartowski ottimo lavoro ora cerca di isolarlo e di farti dare l'arma-

-Casey ma Sarah è dentro una stanza con l'uomo sbagliato!-

-E allora? Lasciala divertire un po' e tu fai il tuo lavoro- disse Casey ridendo.

-Al diavolo Casey-

Decise d'intervenire, sfondo la porta con un calcio appena Pegasus se ne fosse andato e Chuck quando fu entrato vide Sarah che stava imbavagliando e colpendo con la sua pistola quell'uomo.

-Andiamo Chuck, so dove si trova l'arma, seguimi- Sarah uscii di corsa dalla stanza ed insieme si precipitarono al piano interratto.

-Cerca un tappeto Chuck! Uno di questi è diverso dagli altri, e sotto questo c'è una botola che ci permetterà di entrare nella cassa forte della villa!-

Chuck cominciò a scrutare il pavimento e notò un'immagine cucita all'interno di uno dei tappeti posizionati a centro sala.

-Sarah è quello! Maledizione, Pegasus è stato molto furbo, ha organizzato uno scambio durante un giorno di festa, cosi nessuno potrà mai entrare senza farsene accorgere!-

-Aspetta un attimo, se non possiamo farlo noi, non può farlo neanche lui, perciò dev'esserci un altro ingresso-

-Sarah guarda! Pegasus sta uscendo dalla villa, seguiamolo-.

I due uscirono e facendo i piccioncini per non dare nell'occhio, arrivarono fino ad una stalla, piazzata dietro la villa, il narcotrafficante vi entrò.

-Casey abbiamo bisogno di te a terra, lo scambio non avverrà nella sala ma in una stanza sotterranea, dove l'accesso è qui nella stalla!-

Casey usci subito dal palazzo dove risiedeva, abbandonando la sua fedele arma di precisione e corse verso i due agenti.

 

Chuck entrò nella sala e chiese a Sarah di guardargli le spalle, si nascosero dietro un'enorme palla di fieno e rimasero a guardare Pegasus con un uomo.

Chuck caricò la pistola a tranquillanti e li puntò verso i due.

-Aspetta Chuck prima dobbiamo vedere l'arma!-

-Giusto hai ragione-

Altri due uomini entrarono nella stalla trascinavano un corpo, forse un cadavere o una persona svenuta, man mano che si avvicinavano, la paura di sapere cosa fosse successo a quell'uomo si faceva sempre più insopportabile.

-Capo abbiamo trovato quest'uomo armato che cercava di raggiungervi sarà sicuramente una spia del governo cosa vuole che ne faccia?- chiese uno dei due.

-Uccidilo.-

-NO!- Chuck uscii subito allo scoperto e cominciò a sparare alla cieca in voga alla paura.

-Ci hanno seguiti! Uccideteli!- Pegasus cominciò a correre, ma Sarah più precisa di Chuck gli sparò ad una gamba e cadde a terra.

Si creò una situazione di stallo, i due uomini puntavano verso Chuck e Sarah e lo stesso facevano loro, però non si erano accorti che Casey stava riacquistando i sensi.

Il tutto durò un istante, un calcione preciso all'altezza del ginocchio fece cadere il primo uomo e Sarah, con un colpo di pistola uccise l'altro.

Chuck fu molto scioccato, non vedeva Sarah uccidere dalla sera prima della sua partenza, alla festa dell'agenzia.

I tre prelevarono subito Pegasus e lo portarono alla base. Qui il narcotrafficante fu interrogato e torturato a dovere dal colonnello, ma proprio durante una di queste torture, Chuck ebbe un flash, un flash su un dente del terrorista e subito lo disse ai suoi colleghi.

-Ragazzi, ragazzi aspettate... il suo dente è una chiavetta USB, è quella l'arma-

-Cosa? Vuoi dirmi che l'arma da trafficare era il suo dente? Ora si che sono arrabbiato, qual'è il dente Chuck?- chiese Casey.

Chuck glielo indico senza guardare, aveva fifa di ciò che l'amico stava per fare.

-Idiota! Quello è il mio dente sano!- urlò di dolore l'uomo.

-Taci! Altrimenti te li tirerò tutti uno ad uno- disse Casey.

 

Dopo circa 20 minuti di torture, Chuck apri la pendrive con un laptop del castello e decifro il suo contenuto.

-Sono schemi, schemi di non so cosa- disse.

-Non sono schemi, quello è un nuovo linguaggio di programmazione, L'Intersect 1.0-

-Bene hai deciso di parlare- disse Casey.

-Grazie a quel linguaggio è possibile ricreare un software che eseguito su qualsiasi macchina, impianta nella mente di chi lo esegue un intersect personalizzato, ma è molto pericoloso, se si sbaglia qualcosa, se si entra in un loop infinito, la persona muore perchè non più capace d'intendere e di volere, la persona non è più capace di vivere e di pensare con la propria testa!-

-Hai un manuale, una guida dove poter studiare questo linguaggio?- chiese subito Chuck.

-No, è tutto qui nella mia mente-

-Allora puoi aiutarmi- disse Chuck.

-Chuck non puoi impiantare l'Intersect nella mente di Walker, rischieresti di ucciderla!-

-No Casey, non voglio impiantarlo nella mente di Sarah ma nella mia- si rivolge a Pegasus -Pegasus devi progettarmi un intersect che mi faccia imparare le basi di questo linguaggio-

-Chuck è rischioso, non lasciare che i tuoi sentimenti interferiscano con la missione- disse Sarah tutta preoccupata.

Chuck rise.

-Non immagini quante volte me l'hai ripetuto, Sarah devo farlo, se voglio salvarti, se voglio che tutto torni come prima e se per farlo devo rischiare la mia vita allora sarò ben felice di farlo. Perchè la mia vita senza di te è vuota, è come se non esistessi.

Io do il meglio di me quando sono in pericolo di vita perciò fidati, se non ho paura io allora non dovrai averne neanche tu- I due si guardarono intensamente, ma l'incantò di quel momento s'interruppe all'improvviso.

-E cosa vi fa pensare che io voglia aiutarvi?-

-Non dovevi vendere questo linguaggio di programmazione, ma un intersect che creava nella mente i fondamenti necessari alla programmazione perciò, saremmo felici di assecondare ogni tua richiesta ad una sola condizione, realizza quel dannato intersect! Saremo noi i tuoi compratori.-

-1 milione di dollari e l'intersect è nella tua mente già questa sera-

-Affare fatto-

 

Usciti dalla cella di detenzione, Casey prese Chuck in disparte.

-Dove pensi di reperire i soldi Chuck? La Beckman non sarà affatto d'accordo con la tua decisione, stai rischiando la vita!-

-Casey devo salvare Sarah a qualunque costo, non mi porta della Beckman, degli Stati Uniti o di chissà che altra cosa, io voglio soltanto salvare la mia vita-

-Daccordo Chuck... Io sono con te-

-Grazie John-

 

-Ciao Sarah, sei qui tutta sola e pensierosa, come mai?- le chiese Chuck tutto sorridente.

-Chuck non dovresti farlo...-

-No, no, Sarah non dirlo, non lo faccio per te, lo faccio per me d'accordo? Sono io a decidere della mia vita giusto? E se proprio dovesse finire allora, meglio che a uccidermi sia ciò che ci ha fatto incontrare che un cattivone qualsiasi-

-Chuck, voglio confessarti una cosa, anche se non ricordo cosa provo per te, ho appena scoperto cosa la vecchia Sarah amava di te, il tuo coraggio, la tua voglia di vivere la vita nonostante questo lavoro. Sei una persona vera, ed il governo non ti ha cambiato. Sono felice di averti conosciuto Chuck- disse Sarah sorridendogli.

 

La sera arrivò presto, il software stando a Pegasus era ormai completato.

-Dove sono i soldi?-

-Prima il software, ho bisogno di sapere che l'intersect funzioni, la CIA non paga per qualcosa che non funziona-

Pegasus consegno a Chuck il software.

-Sarah, Casey, chiudete gli occhi e fatemi gli auguri- disse Chuck.

-E Sarah... Se dovesse succedermi qualcosa, di a Morgan ed alla mia famiglia che gli voglio bene e tu ti prego, anche se non provi niente per me, ricordati che ti amo, solo cosi manterrai in vita la mia anima. Casey sei il miglior colonnello che abbia mai avuto, e l'amico più strano e forzuto che abbia mai conosciuto-

-Chuck non morirai oggi forza- rispose Casey.

Sarah invece non ebbe il coraggio di rispondere, c'era qualcosa che la turbava, sentiva come se qualcosa stava per accadere e lei richiamava quel momento con attenzione, si ricordava di dover dire o fare qualcosa, ma non ricordò cosa.

Chuck caricò il software, avvio il programma e migliaia di righe di codice stile matrix si mostravano sullo schermo.

Bello quest'intersect pensò, ma ad un certo punto i suoi pensieri si facevano lontani, quelle righe divennero la sua sola vita, qualcosa non era andato per il verso giusto.

Tutto ciò che riusci a dire o forse solo pensare fu -Sarah...-

 

Chuck cadde a terra e subito Casey e Sarah lo misero su una barella e gli controllarono la respirazione, il cuore... Tutto era regolare, Chuck era in ottima forma, ma qualcosa in quell'intersect non andava.

-Che gli hai fatto!- gridò Sarah.

-Ciò che merita chi non vuole pagare, solo io so come salvarlo e per farlo adesso la mia richiesta sale, 1 miliardo di dollari ed il vostro amico tornerà a giocare con voi a fare James Bond-

-No Chuck no!- Sarah cominciò a piangere e come per magia ad un tratto, ricordò quella volta che Chuck fu rapito e andò in coma per via di una droga, lei gli gridava di restare con lui di non abbandonarlo.

-Chuck ti prego! Resta con me...- Ricordò ancora quando Chuck gli salvò la vita da Show e come tanti flash back cominciò a ricordare tutto... Ma forse era troppo tardi, forse Chuck non si sarebbe svegliato mai più da quello stato di shock.

-Chuck ascoltami Chuck! Ti amo! Io ricordo tutto, Chuck ti prego... la paura di perderti ha risvegliato tutti i miei ricordi che risiedevano nascosti nel mio cuore e non nella mia mente! L'intersect non può distruggere il cuore! Chuck ti prego ritrova la forza Chuck...- Sarah continuava a chiamare Chuck ormai immerso in quella serie infinita di numeri e lettere che erano diventato il contorno della sua vita.

Il sacrificio di Chuck ha permesso a Sarah di recuperare la memoria ma adesso?

-Chuck sono qui Chuck, non ti lascerò mai, Chuck rimarrò qui finchè non ti sveglierai...-

Sarah gli baciò la testa e poso le sue labbra su quelle di Chuck, gli cadde una lacrima, adesso due, era un fiume in piena ma non sapeva più che fare, voleva riprendersi il suo Chuck e al tempo stesso uccidere quel bastardo che l'aveva ridotto in fin di vita, ma non aveva più forze, non riusciva più a pensare. Neanche lei.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Chuck / Vai alla pagina dell'autore: zalone93